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Violenze della polizia a Berlino, interviene il Relatore speciale delle Nazioni Unite sulla tortura

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Il relatore speciale delle Nazioni Unite sulla tortura Nils Melzer ha chiesto maggiori informazioni su un incidente in cui una manifestante anti-lockdown a Berlino è stata afferrata per la gola e brutalmente gettata a terra dalla polizia antisommossa.


La scena di potente violenza, che in realtà non è l’unica vista a Berlino, è stata riproposta da Renovatio 21 nei suoi precedenti articoli sulla manifestazione per la libertà avvenuta nella capitale tedesca la scorsa domenica.

 

Il relatore speciale delle Nazioni Unite sulla tortura Nils Melzer ha chiesto maggiori informazioni su un incidente in cui una manifestante anti-lockdown a Berlino è stata afferrata per la gola e brutalmente gettata a terra dalla polizia antisommossa.

La protesta berlinese si è chiusa con l’arresto di ben 600 persone tra scene di brutalità poliziesca intollerabili.

 


I tedeschi stavano protestando contro i piani per bandire le persone non vaccinate da una miriade di luoghi diversi, inclusi ristoranti, cinema e stadi.

 

Un video mostra un’anziana manifestante che tenta semplicemente di passare davanti a un agente di polizia vestito in tenuta antisommossa prima che lui le afferri il collo con entrambe le mani e la getti a terra

Un video mostra un’anziana manifestante che tenta semplicemente di passare davanti a un agente di polizia vestito in tenuta antisommossa prima che lui le afferri il collo con entrambe le mani e la getti a terra.


I video rimbalzati sui social hanno colpito Nils Melzer, professore di diritto internazionale che ha il ruolo Relatore speciale delle Nazioni Unite sulla tortura e altre pene o trattamenti crudeli, disumani o degradanti.

 

«Questo è stato appena portato alla mia attenzione», ha scritto Melzer su Twitter «qualcuno può fornire al mio ufficio le specifiche / le dichiarazioni dei testimoni di questo incidente e se è stata avviata un’indagine ufficiale?».

 

L’idea che l’ordine fosse quello di reprimere con forza parrebbe evidente, considerando il numero di violenze filmate

 

«È altamente improbabile che venga svolta un’indagine, dato che alla polizia antisommossa è stato chiaramente ordinato di comportarsi con disprezzo sfrenato per la dignità fondamentale e i diritti umani» scrive Summit News.

 

In effetti, l’idea che l’ordine fosse quello di reprimere con forza parrebbe evidente, considerando il numero di violenze filmate.

 

Un altro video circolato in rete mostra un agente di polizia che reagiva alla preoccupazione di un ragazzo per il trattamento riservato a sua madre spingendolo con forza a terra per la testa.

Ci sarebbe scappato anche il morto: un manifestante è crollato a terra ed è morto mentre veniva fermato dalla polizia per essere identificato.

Ci sarebbe scappato anche il morto: un manifestante è crollato a terra ed è morto mentre veniva fermato dalla polizia per essere identificato.

 

Dunque, il regime Merkel ha ordinato queste violenze?

 

Come riportato da Renovatio 21, la scorsa settimana abbiamo sentito le dichiarazioni di Helge Braun, il capo della cancelleria federake , un medico legato alla Merkel e al suo partito. Braun ha suggerito la necessità di attuare una sorta di apartheid per i non vaccinati, che non devono godere, ha detto, delle stesse libertà di cui possono usufruire i cittadini vaccinati.

 

Se l’ONU si interesserà davvero delle torture stradali inferte ai manifestanti a Berlino domenica scorsa resta tutto da vedere. I Diritti dell’Uomo che fondano le Nazioni Unite, così come i diritti fondamentali alla base di tante costituzioni, sono oggi carta straccia. Lo sappiamo.

 

Più che l’ONU e la Carta dei diritti dell’uomo, noi abbiamo fissa in mente Norimberga e il suo Codice. Da Berlino neanche è tantissima strad

Tuttavia, più che l’ONU e la Carta dei diritti dell’uomo, noi abbiamo fissa in mente Norimberga e il suo Codice. Da Berlino neanche è tantissima strada.

 

 

 

 

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