Persecuzioni
Comica francese dissacra l’altare di una chiesa cattolica
La comica e artista femminista radicale spagnola Ane Miren Hernández Unda, il cui nome d’arte è Ane Lindane, questa settimana ha pubblicato sui social media un video in cui profana un altare all’interno della storica chiesa di Saint-Laurent-d’Arbérats, nella regione francese dell’Occitania durante uno spettacolo «comico» nell’ambito di un festival locale. Lo riporta LifeSite.
Durante la sua routine di domenica 29 giugno, Lindane, vestita in modo impudico, è saltata sull’altare, gridando numerose bestemmie contro Nostro Signore e la Chiesa, e ha usato un crocifisso per commettere un sacrilegio, per poi pubblicare il video sacrilego e impuro sui suoi social media.
La chiesa di Saint-Laurent-d’Arbérats, risalente al XVII secolo, era stata concessa in prestito per l’uso nell’ambito del festival annuale Euskal Herria Zuzenean (EHZ), che promuove il femminismo, la «libertà sessuale», l’anticapitalismo, l’ecologia, la giustizia sociale e la diversità culturale, tra le altre ideologie progressiste.
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Un’ “attivista” ha compiuto una grave profanazione lo scorso fine settimana presso la chiesa cattolica di Saint-Laurent d’Arbérats, nella regione francese di Soule.
In un video pubblicato sui social media, Hernández Unda – che si esibisce con lo pseudonimo di “Ane… pic.twitter.com/pxErjCqNlh
— 𝕊𝕀𝔸𝕋𝔼 𝕊𝔸ℕ𝕋𝕀 (@SiateSanti) June 30, 2025
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Il vescovo della diocesi di Bayonne, Lascar e Oloron ha risposto condannando fermamente l’atto sacrilego «anticristiano».
«Ieri ho tenuto un grande monologo al festival Euskal Herria Zuzenean. In una chiesa non consacrata, 200 di noi hanno scosso le fondamenta del cattolicesimo con le loro risate. Abbiamo profanato, bestemmiato e denunciato gli abusi sessuali della Chiesa», ha scritto Lindane su X.
Nonostante Lindane affermi che la chiesa non fosse consacrata, si può vedere una luce vicino al tabernacolo, a indicare che il Santissimo Sacramento era effettivamente presente in quel momento. In ogni caso, il suo gesto sull’altare è un atto sacrilego.
Il giorno dopo l’esecuzione sacrilega, la Fondazione spagnola degli avvocati cristiani ha sporto denuncia contro Lindane per aver commesso un reato di oltraggio alla religione, ai sensi del codice penale spagnolo.
Negli ultimi anni, numerose chiese cattoliche francesi sono state oggetto di attacchi sacrileghi. In un caso, nel 2024, il Santissimo Sacramento è stato rubato dalla chiesa di San Giovanni Battista nella diocesi di Rouen. Anche diverse parrocchie francesi sono state attaccate dagli islamisti, tra cui la chiesa di Notre-Dame-de-Bon-Repos ad Avignone all’inizio di quest’anno.
Non si tratta certo del primo sacrilegio visto nell’era in cui le chiese conciliari sono lasciate alle iniziative degli artisti, fautori di un’arte degenerata parallelamente alla stessa chiesa moderna.
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Il mese scorso una delle cattedrali più importanti della Germania, quella di Paderborn, in Vestfalia, ha ospitato uno spettacolo sacrilego con ballerini a torso nudo e una grottesca «performance» con polli crudi e senza testa, scatenando lo scandalo fra i fedeli.
Un anno fa un fedele cattolico anonimo ha distrutto una raffigurazione blasfema e indecente della «Nostra Signora» in nella cattedrale di Santa Maria a Linz dopo che la scultura aveva suscitato indignazione.
Casi che possono ricordare da vicino quello di Carpi, dove un quadro definito da alcuni fedeli come osceno e sacrilego era stato esposto ella chiesa di Sant’Ignazio, chiesa del museo diocesano di Carpi, per poi essere attaccato da uno sconosciuto che avrebbe ferito anche l’artista lì presente. Anche in quel caso, la mostra era stata verosimilmente approvata dalla gerarchia.
Pensiero a questo punto è inevitabile: la dissacrazione dei luoghi di Dio è una componente fondamentale della stessa chiesa moderna?
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Immagine screenshot da Twitter
Persecuzioni
La Turchia espelle i cristiani perché minacciano la sicurezza nazionale
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Persecuzioni
Ultras rumeni espongono lo striscione «Difendiamo i cristiani nigeriani» durante le qualificazioni ai Mondiali
In un gesto significativo per attirare l’attenzione globale sulla persecuzione dei cristiani in Nigeria, i tifosi della nazionale di calcio rumena hanno esposto un grande striscione con la scritta «DIFENDETE I CRISTIANI NIGERIANI» durante una partita di qualificazione alla Coppa del Mondo a Bucarest.
Questa dimostrazione di solidarietà si inserisce nel contesto dei continui e brutali attacchi, spesso mortali, compiuti da gruppi terroristici islamici contro le comunità cristiane nel Paese africano.
‘Defend Nigerian Christians’
Fans of the Romanian national football team unfurled a banner before their Worlld Cup Qualifier pic.twitter.com/asTnmvuV1l
— Catholic Arena (@CatholicArena) October 15, 2025
La persecuzione anticristiana in Nigeria si è aggravata dopo il 1999, quando 12 stati del Nord hanno adottato la sharia. L’ascesa di Boko Haram nel 2009 ha segnato un’ulteriore escalation, con il gruppo noto per il rapimento di centinaia di studentesse nel 2014, di cui 87 risultano ancora disperse.
Recentemente, attacchi nel Paese hanno incluso rapimenti e omicidi di sacerdoti e seminaristi cattolici. A luglio, la diocesi di Auchi, nello Stato di Edo, ha riferito che uomini armati hanno attaccato il Seminario Minore dell’Immacolata Concezione, uccidendo una guardia e rapendo tre seminaristi.
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Come riportato da Renovatio 21, rapporto pubblicato quest’estate dalla Commissione statunitense per la libertà religiosa internazionale (USCIRF) ha evidenziato numerosi attacchi sponsorizzati dallo Stato contro i cristiani in Nigeria.
La situazione è deteriorata al punto che il rapporto 2025 della Lista Rossa di Global Christian Relief (GCR) ha indicato la Nigeria come uno dei luoghi più pericolosi per i cristiani. Nella primavera del 2023, la Società Internazionale per le Libertà Civili e lo Stato di Diritto ha riferito che oltre 50.000 persone sono state uccise nel Paese per la loro fede cristiana dal 2009.
Nel suo rapporto del 2025, l’USCIRF ha esortato il governo statunitense a designare la Nigeria come «paese di particolare preoccupazione», esprimendo delusione per la lentezza, e a volte apparente riluttanza, del governo nigeriano nel rispondere a questa violenza, creando un clima di impunità per gli aggressori.
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Immagine di TUBS via Wikimedia pubblicata su licenza Creative Commons Attribution-Share Alike 3.0 Unported; immagine modificata
Persecuzioni
Spagna, l’islamo-sinistra non riesce a imprigionare un prete
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