Oligarcato
Bloomberg stila la lista delle famiglie più ricche del mondo nel 2023
L’elenco «Le famiglie più ricche del mondo 2023» della testata economica americana Bloomberg pubblicato in questi giorni ha rivelato come la distribuzione della ricchezza globale sia stata rimodellata dalle fortune petrolifere.
Secondo la classifica, la Casata dei Nahyan, la famiglia del presidente degli Emirati Sheikh Mohammed bin Zayed Al Nahyan, che si è aggiunta alla lista per la prima volta, è emersa come la dinastia più ricca del mondo. Il loro emirato natale di Abu Dhabi è il luogo dove si trovano la maggior parte delle riserve petrolifere degli Emirati Arabi Uniti. Il patrimonio della famiglia regnante era stimato a 305 miliardi di dollari.
La seconda più ricca è la famiglia Walton con sede negli Stati Uniti, che possiede il più grande rivenditore al dettaglio del mondo per fatturato, Walmart. La loro ricchezza stimata ammonta a 259,7 miliardi di dollari
A completare i primi il podio dei casati paperoni c’è la dinastia francese Hermes, proprietaria dell’omonimo marchio di moda di lusso. La ricchezza stimata della Casa di Hermes ammonta a 150,9 miliardi di dollari.
La famiglia Mars, proprietaria del colosso dolciario statunitense che porta il loro nome, è la quarta più ricca, con un patrimonio complessivo di 141,9 miliardi di dollari.
Un altro nuovo concorrente – la Casata degli Al Thani, la famiglia reale del Qatar – si è classificato al quinto posto nella classifica con una stima di 155 miliardi di dollari. La ricchezza dei reali si basa sui massicci giacimenti petroliferi offshore del Qatar. Tuttavia, gli Al Thani hanno anche importanti asset esteri, come il marchio di moda Valentino.
Sostieni Renovatio 21
Nella top ten figurano anche la famiglia Koch, proprietaria della società petrolchimica statunitense Koch Industries (127,3 miliardi di dollari), e la Casata dei Saud, la famiglia reale dell’Arabia Saudita, il più grande esportatore di petrolio del mondo (112 miliardi di dollari).
Seguono la famiglia Ambani, proprietaria della compagnia petrolifera indiana Reliance Industries (89,9 miliardi di dollari); i Wertheimer, proprietari della casa di moda francese Chanel (89,6 miliardi di dollari); e i Thompson, detentori di una partecipazione di controllo nell’agenzia di stampa Reuters (71,1 miliardi di dollari).
Secondo i calcoli di Bloomberg, la ricchezza complessiva delle 25 famiglie più ricche del mondo è cresciuta di 1,5 trilioni di dollari nell’ultimo anno, ovvero di circa il 43%.
L’agenzia ha inoltre osservato che le tre famiglie del Golfo incluse nella classifica sono «probabilmente molto più ricche di queste stime prudenti».
Per quanto riguarda gli individui più ricchi, la classifica attuale di Forbes vede Elon Musk al comando con 244,7 miliardi di dollari, seguito da Bernard Arnault con 200,2 miliardi, quindi il patron di Amazon Jeff Bezos con 171,1 miliardi, il CEO di Oracle Larry Ellison (132.2 miliardi), l’investitore Warren Buffett (121,4 miliardi), Bill Gates (118 miliardi), Mark Zuckerberg (118,6 miliardi), l’ex CEO di Microsoft Steve Ballmer (111,8 miliardi), e i fondatori di Google Larry Page (111,7 miliardi) e Sergej Brin (107,3 miliardi).
Iscriviti alla Newslettera di Renovatio 21
Immagine di pubblico dominio Creative Commons Public Domain Mark 1.0 via Wikimedia
Oligarcato
Trump firma la legge per pubblicare i file di Epstein
Sostieni Renovatio 21
Iscriviti alla Newslettera di Renovatio 21
Oligarcato
L’ex segretario del Tesoro USA chiedeva a Epstein come tradire la moglie con la figlia di un funzionario cinese
L’ex segretario al Tesoro statunitense Larry Summers ha deciso di ritirarsi dalla vita pubblica dopo la pubblicazione di documenti che rivelano come avesse chiesto a Jeffrey Epstein consigli su come intrattenere una relazione intima con una donna, a insaputa della moglie.
Summers, che ha servito come Tesoro sotto Bill Clinton e successivamente come presidente di Harvard, scambiò nel 2018 e nel 2019 numerosi messaggi con Epstein riguardo a una figura femminile indicata con il codice «pericolo».
In una conversazione di gennaio 2019, Summers confidò a Epstein che era improbabile che la donna lo abbandonasse, vista la sua influenza e le opportunità professionali in gioco; Epstein replicò: «È destinata a stare con te».
Nel novembre 2018, Summers scrisse: «per il momento, non andrò oltre con lei se non come mentore economico», aggiungendo di sentirsi «nella categoria di chi è visto con affetto nello specchietto retrovisore».
Nel marzo 2019, spiegò a Epstein che la donna sembrava confusa o intenzionata a bloccarlo, ma manteneva i contatti per ragioni professionali, nonostante le frizioni evidenti, come riportato dall’Harvard Crimson.
Iscriviti alla Newslettera di Renovatio 21
Alcuni di questi dialoghi sembrano alludere alla macroeconomista Keyu Jin, laureata e PhD a Harvard tra il 2000 e il 2009, allora professoressa alla London School of Economics, citata in messaggi di fine 2018.
In uno scambio, Summers girò a Epstein un’email di Jin che solicitava feedback su un paper, commentando che era «probabilmente appropriato» non rispondere; Epstein ribatté: «Sta già iniziando a sembrare bisognosa 🙂 carino».
Dai messaggi non emerge alcuna indicazione di una liaison romantica con Summers, né è chiaro se Jin fosse al corrente che il suo mentore discuteva di lei con il condannato per abusi sessuali.
In comunicazioni successive, Summers ed Epstein ironizzarono sulla possibilità che Summers avesse un rapporto sessuale con lei.
In un altro episodio, i due parlarono del legame di Summers con il padre di Jin, ex alto dirigente del Partito Comunista Cinese e fondatore della Banca Asiatica per gli Investimenti nelle Infrastrutture, con cui Summers intratteneva da anni stretti rapporti professionali.
Il 22 dicembre, dopo che Jin ringraziò Summers via email per il supporto a lei e al padre, allegando una bozza di articolo, questi la inoltrò a Epstein, notando di aver lodato il genitore in una recente riunione con altri ufficiali cinesi.
Fino a marzo 2019, Summers descrisse dettagliatamente le sue interazioni con la donna – presumibilmente Jin, anche se non nominata nelle email post-dicembre 2018 – esprimendo irritazione per i suoi annullamenti o riduzioni di piani e per il suo apparente interesse verso un altro uomo, secondo il Crimson.
Lunedì sera, Summers ha dichiarato: «Mi vergogno profondamente delle mie azioni e riconosco il dolore che hanno provocato», annunciando il ritiro dagli impegni pubblici per «ricostruire la fiducia e riparare i legami con chi mi è più vicino».
Il Summerso ha ammesso la responsabilità per l’errore di mantenere contatti con Epstein e ha precisato che proseguirà nell’insegnamento agli studenti, ma si terrà distante dal mondo pubblico.
La senatrice Elizabeth Warren, ex docente di diritto a Harvard reclutata tramite programmi DEI, ha invitato l’università a troncare ogni legame con Summers, sostenendo che «non è affidabile per consigliare politici, leader istituzionali o insegnare a una nuova generazione di studenti a Harvard o altrove».
In reazione allo scandalo, l’Economic Club di New York ha posticipato un dibattito con Summers previsto questa settimana, poche ore dopo la pubblicazione dell’articolo del Crimson, dichiarando al Financial Times che si trattava di un «cambiamento inevitabile di programma».
Iscriviti alla Newslettera di Renovatio 21
Immagine di pubblico dominio CC0 via Wikimedia
Oligarcato
Trump ordina un’indagine sui legami di Epstein con Bill Clinton
Sostieni Renovatio 21
Iscriviti alla Newslettera di Renovatio 21
-



Spirito5 giorni faIl vescovo Strickland denuncia Papa Leone e i vescovi per aver scandalizzato i fedeli
-



Spirito1 settimana faMons. Viganò: la mano di Satana ha vergato la nota dottrinale «Mater populi fidelis»
-



Salute2 settimane faI malori della 45ª settimana 2025
-



Intelligence1 settimana faIl potere della vittima
-



Intelligence1 settimana faLe profezie di Yuri Bezmenov
-



Intelligenza Artificiale2 settimane faUn trilione di dollari a Musk se piazza sul pianeta milioni di robot umanoidi: la sua «legione»?
-



Bioetica1 settimana faIn Nuova Zelanda i bambini vengono lasciati morire se nascono vivi dopo gli aborti
-



Senza categoria2 settimane faL’UE procede con l’istituzione del «Ministero della Verità»














