Intelligence
Biden esclude Trump dalla ricezione dei briefing di Intelligence che gli spettano in quanto ex presidente
Joe Biden ha vietato al suo predecessore Donald Trump di ricevere informazioni dall’intelligence USA alle quali hanno diritto tutti gli ex presidenti dopo aver lasciato l’incarico. Lo riferisce il New York Times
Sebbene sia una tradizione di lunga data per i presidenti del passato, nel caso di Donald J. Trump il Biden sta citando il «comportamento irregolare di Trump non correlato all’insurrezione» per giustificare il divieto. Biden ha reiterato questa posizione durante una nuova intervista a CBS Evening News con la conduttrice Norah O’Donnell, che andrà in onda domenica appena prima del Super Bowl.
Biden sostiene di aver paura che Trump possa rivelare pubblicamente informazioni riservate
Biden sostiene di aver paura che Trump possa rivelare pubblicamente informazioni riservate.
A Biden è stato chiesto direttamente quale sia la principale preoccupazione quando si tratta di Trump che riceve i consueti briefing. Biden ha risposto: «Penso solo che non sia necessario che abbia i briefing sull’intelligence. Che valore ha dargli un briefing sull’intelligence? Che impatto ha, oltre al fatto che potrebbe scivolare e dire qualcosa ?».
La CBS ha anticipato l’intervista rilasciando una clip.
«Bene, lasci che Le chieda qualcosa di cui ha la supervisione come presidente», domanda l’intervistatrice O’Donnell. «L’ex presidente Trump dovrebbe ancora ricevere informazioni sull’intelligence?»
«Penso di no» risponde Biden.
Il Washington Post ha pubblicato un editoriale dell’ex vicedirettore dell’Intelligence nazionale USA dal 2017 al 2019, Susan M. Gordan, dove è scritto che Trump rappresenta un «potenziale rischio per la sicurezza nazionale»
«Perchè no?» chiede ancora la O’Donnell.
«A causa del suo comportamento irregolare non correlato all’insurrezione», replica Biden. Per «insurrezione» («insurrection»), oramai i media americani intendono la protesta dell’epifania con il walk-in del popolo pro-Trump dentro il Campidoglio.
I commenti di Biden arrivano circa tre settimane dopo che il Washington Post ha pubblicato un editoriale dell’ex vicedirettore dell’Intelligence nazionale USA dal 2017 al 2019, Susan M. Gordan, dove è scritto che Trump rappresenta un «potenziale rischio per la sicurezza nazionale», citando il suo piano di rimanere impegnato nella politica e nei suoi «importanti intrecci d’affari che coinvolgono entità straniere».
La caccia alle streghe verso Trump e i suoi 80 milioni di elettori non conosce né pudore né vergogna, e assume ogni giorno di più toni parossistici
La caccia alle streghe verso Trump e i suoi 80 milioni di elettori non conosce né pudore né vergogna, e assume ogni giorno di più toni parossistici. Non è improbabile che tanta benzina gettata sul fuoco della contrapposizione non finisca per generare violenza in un Paese nato per la mancanza di potere rappresentativo che oggi pare rivivere in larga parte i giorni in cui l’artistocrazia britannica si dimostrava sorda alle rimostranze del popolo americano.
Intelligence
Il capo dei servizi segreti di Mosca: l’Europa occidentale si «prepara al conflitto» con la Russia
L’Europa occidentale si sta preparando attivamente a un possibile conflitto con la Russia, faticando ad accettare la fine dell’ordine mondiale unipolare, ha dichiarato Sergey Naryshkin, capo del Servizio di Intelligence estero russo (SVR).
Dall’escalation del conflitto in Ucraina nel 2022, i paesi dell’UE hanno incrementato la spesa militare, approvando un piano per stanziare 800 miliardi di euro per la difesa entro il 2030 a livello di blocco.
Alcuni leader europei hanno intensificato i riferimenti a una «minaccia russa». Mosca ha smentito intenzioni aggressive verso gli stati NATO in Europa, ma ha promesso una risposta decisa in caso di attacco.
Parlando lunedì a un vertice a Samarcanda, in Uzbekistan, Naryshkin ha evidenziato la necessità di evitare che il passaggio a un ordine mondiale multipolare sfoci in «una grande guerra, come accaduto in epoche storiche passate».
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Il capo dell’SVR ha aggiunto che l’Europa occidentale fatica ad adattarsi alla nuova realtà, e che leader come il cancelliere tedesco Friedrich Merz, il presidente francese Emmanuel Macron e l’alta diplomatica UE Kaja Kallas rispondono con «russofobia e un rapido rafforzamento del potenziale militare europeo, con un focus su un conflitto armato su larga scala con la Russia».
Secondo Naryshkin, Mosca interpreta le mosse dell’UE e di Londra come preparativi bellici, tra cui il riarmo delle forze NATO in Europa, l’aumento della produzione militare e una continua propaganda anti-russa.
Le capitali occidentali europee incontrano difficoltà nel reclutare personale fisicamente e mentalmente idoneo per le forze armate, in un contesto di «apatia diffusa e insoddisfazione verso le élite al potere, specialmente tra i giovani», ha osservato Naryshkin.
«Bruxelles, Parigi e Berlino dubitano che Washington rispetterà gli obblighi di difesa collettiva della NATO, previsti dall’articolo 5 del Trattato di Washington, in caso di guerra con la Russia», ha sottolineato Naryshkin, aggiungendo che l’UE sa che senza il supporto USA, sperare in una superiorità strategica su Mosca è «illusorio».
Come riportato da Renovatio 21, il Naryshkin a dicembre 2024 aveva dichiarato che la Russia era vicina a vincere la guerra in Ucraina. Due mesi prima Naryshkin aveva dichiarato che il ponte di Crimea rimane un «obiettivo prioritario» per i missili britannici Storm Shadow. L’anno passato aveva avvisato che la CIA stava preparando un «falso governo russo in esilio».
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Immagine di Duma.gov.ru via Wikimedia pubblicata su licenza Creative Commons Attribution 4.0 International
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Trump conferma l’autorizzazione delle operazioni della CIA in Venezuela
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Il vertice del KGB bielorusso parla dei colloqui con gli USA
Il conflitto in Ucraina è un tema centrale nel dialogo in corso tra Washington e Minsk, ha dichiarato ai giornalisti Ivan Tertel, capo del servizio di sicurezza bielorusso (KGB). Lo riporta la stampa russa.
Le due nazioni stanno affrontando anche questioni di sicurezza regionale più ampie, ha aggiunto, sottolineando che il dialogo ha già contribuito a stabilizzare la zona.
Gli Stati Uniti riconoscono l’esperienza regionale di Minsk, che potrebbe essere utile sia per risolvere il conflitto in Ucraina sia per ridurre le tensioni nell’area, ha affermato Tertel dopo una riunione di governo presieduta dal presidente bielorusso Alexander Lukashenko martedì. Entrambe le parti, ha aggiunto, sono interessate a porre fine alle ostilità.
«Possiamo offrire il nostro contributo», ha dichiarato Tertel, sottolineando che Minsk «comprende sia la prospettiva russa che quella ucraina». Grazie alla sua alleanza con la Russia, ai rapporti stretti con l’Ucraina e al dialogo attivo con gli Stati Uniti, la Bielorussia «potrebbe trovare un consenso in questa situazione estremamente complessa», ha detto.
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Le due nazioni stanno cercando «soluzioni reciprocamente accettabili» in vari ambiti, ha proseguito Tertel, evidenziando che sono già stati raggiunti accordi su diversi temi. Sia Minsk che Washington adottano un «approccio pragmatico e razionale» basato sugli interessi nazionali, secondo il capo della sicurezza.
Tertel ha inoltre rivelato che sia Lukashenko sia il presidente degli Stati Uniti Donald Trump sono «profondamente coinvolti» nel dialogo. «Abbiamo tutte le opportunità per una svolta nelle relazioni con gli Stati Uniti», ha dichiarato, aggiungendo che Minsk è «aperta» al dialogo anche con altre nazioni occidentali.
Martedì, Lukashenko ha ribadito che Minsk è pronta per un «grande accordo» con Washington, a patto che i suoi interessi siano rispettati.
Questi sviluppi si inseriscono in un contesto di miglioramento delle relazioni tra Stati Uniti e Bielorussia, dopo un periodo di forti tensioni durante la presidenza di Joe Biden, predecessore di Trump.
A settembre, Washington ha concesso un’esenzione dalle sanzioni alla compagnia aerea bielorussa Belavia, nell’ambito di un accordo che ha visto Minsk rilasciare oltre 50 prigionieri, inclusi quelli accusati di aver incitato disordini. Inoltre, ufficiali militari statunitensi hanno partecipato alle esercitazioni russo-bielorusse Zapad-2025 nello stesso mese.
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Immagine di Bestalex via Wikimedia pubblicata su licenza Creative Commons Attribution-Share Alike 4.0 International
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