Vaccini
Bambini tolti ai genitori cristiani per essere sottoposti ad una vaccinazione forzata
Il New York Times nel 2015 ha pubblicato un articolo di un medico pro-vaccini che guadagna milioni di dollari in royalties dalla vendita di vaccini per l’infanzia. Il titolo dell’articolo è: «Cosa farebbe Gesù per il morbillo?».
Secondo questo medico, Gesù costringerebbe tutti a vaccinare i propri figli per il «bene comune».
Questo membro dell’industria farmaceutica esorta tutti gli stati degli Stati Uniti a rimuovere le esenzioni religiose per i vaccini, attualmente consentite in 48 stati.
Negli Stati Uniti d’America potrebbe arrivare il giorno in cui i genitori che si rifiutano di vaccinare i loro figli se li vedranno sottrarre con la forza per essere sottoposti ad una vaccinazione contro il loro volere?
Negli Stati Uniti d’America potrebbe arrivare il giorno in cui i genitori che si rifiutano di vaccinare i loro figli se li vedranno sottrarre con la forza per essere sottoposti ad una vaccinazione contro il loro volere? Sì. Non solo potrebbe accadere, è già successo.
Sì. Non solo potrebbe accadere, è già successo.
Per esempio, Due genitori di Philadelphia si sono visti togliere la custodia dei figli, costretti poi a ricevere il vaccino contro il morbillo.
Il caso Philadeplhia
A Philadelphia nel 1991 ci fu un focolaio di morbillo che quanto riferito colpì 1400 persone.
Nove bambini sarebbero morti e sette di loro appartenevano a due «chiese cristiane fondamentaliste» in cui la maggior parte dei membri aveva scelto di non vaccinare i propri figli.
Così mentre i media strillavano riguardao al morbillo ed al vaccino combinato MMR (Measles Mumps Rubella – morbillo parotite rosolia), proprio come accaduto in California con l’epidemia al parco di Disney [Italiani sudditi di Beatrice Lorenzin, Gardaland vi dice qualcosa? ndr], le autorità sanitarie intervennero convincendo un tribunale a togliere i bambini ai genitori, dandoli loro in custodia e costringendoli poi a vaccinarsi.
In primo luogo, le autorità richiesero un’ingiunzione del tribunale per i bambini di chiesa prima nelle loro case, poi per ricoverarli in ospedale per sottoporli a cure mediche.
Le autorità fecero qualcosa che non era mai stato fatto prima: ottennero un’ingiunzione del tribunale per vaccinare i bambini contro la volontà dei loro genitori. I bambini vennero temporaneamente posti sotto tutela dello stato, vaccinati e restituiti ai loro genitori
Alla fine, fecero qualcosa che non era mai stato fatto prima: ottennero un’ingiunzione del tribunale per vaccinare i bambini contro la volontà dei loro genitori. I bambini vennero temporaneamente posti sotto tutela dello stato, vaccinati e restituiti ai loro genitori.
A quel tempo, l’esenzione religiosa alla vaccinazione era stata in programma in Pennsylvania da circa un decennio.
Come nel caso in questione, anche nel 1991, non tutti coloro che hanno contratto il morbillo erano non vaccinati. Alcuni casi si sono verificati anche tra persone completamente vaccinate.
Il vaccino non dà certezza di copertura al 100%, anzi ci sono anche casi documentati che dimostrano come il vaccino stesso possa causare il morbillo tra quelli completamente vaccinati. (Vedi: Dr. Suzanne Humphries, M.D. – «Vaccine Strain of Measles Virus Found in Measles Outbreaks»).
Anche nel 1991, non tutti coloro che hanno contratto il morbillo erano non vaccinati
Leggendo i racconti dell’epidemia di morbillo del 1991 in Philadelphia, viene riportato come alcuni membri della chiesa non curassero i loro figli dopo essere stati contagiati dal morbillo. Ci sono anche segnalazioni di preesistenti condizioni di salute tra i bambini che sono morti.
L’articolo del New York Times menziona come l’ACLU (American Civil Liberties Union) si sarebbe rifiutato di essere coinvolto nella questione dei diritti civili riguardanti l’allontanamento dei bambini dai loro genitori e l’obbligo di vaccinarli.
Lo stesso New York Times riportò nel 1991 che sia politici sia ACLU si lamentarono del provvedimento del giudice che andava ben oltre le richieste delle autorità sanitarie.
Il giudice ordinò inoltre alla città di individuare tutte le altre chiese della città che rifiutavano le cure mediche come dogma di fede, ma l’ordinanza era molto imprecisa riguardo al fatto che la città avrebbe dovuto imporre gli stessi requisiti anche a tutte le chiese presenti.
Il Dottor Offit ha dichiarato che un bambino durante la sua infanzia può sopportare fino a 10.000 vaccini.
Gli avvocati a rappresentanza della città, dicendo di essere stati sorpresi da quella sentenza, hanno affermato che avrebbero proceduto con le vaccinazioni e avrebbero chiesto al tribunale di riconsiderare tutte le altre disposizioni.
L’American Civil Liberties Union della Pennsylvania dichiarò incostituzionali i requisiti supplementari e disse che avrebbe fatto appello ai tribunali federali se il tribunale della famiglia avesse respinto la richiesta della città di rivederli.
Chiaramente questo giudice ha chiesto alle autorità sanitarie di esaminare alcune famiglie di due chiese con bambini che avevano contratto il morbillo e l’ha usata per emettere un provvedimento da applicare a tutte le chiese di Philadelphia.
Davvero dei giudici senza alcuna formazione medica dovrebbero prendere decisioni così ampie in merito alla rimozione di libertà costituzionali protette dalla religione e dalla privacy, ordinando che i bambini vengano sottratti ai genitori che non concordano con i medici, come è accaduto nel 1991 in Philadelphia?
I professionisti medici con conflitti di interesse dovuti al fatto che traggono profitto dalla produzione di vaccini possono imporre le proprie convinzioni rispetto ai loro prodotti a coloro che invece scelgono di non acquistare o non utilizzare i loro prodotti?
Questa è chiamata tirannia medica e negli Stati Uniti è già presente. Ogni giorno, in tutto il paese, i servizi sociali e i giudici prendono provvedimenti per togliere i bambini ai loro genitori in disaccordo sulle cure mediche.
Il Dottor Offit ha affermato pubblicamente che tutte le informazioni sui rischi e i pericoli dei vaccini dovrebbero essere censurate dai media e che i giornalisti che mettono in discussione i vaccini dovrebbero andare nel «carcere del giornalismo»
La guerra del Dottor Offit contro la religione e gli oppositori dei vaccini
Questa non è la prima volta che il Dottor Offit ha sfruttato un’epidemia altamente pubblicizzata per cercare di promuovere il suo programma di rimozione di tutte le esenzioni per i vaccini.
Il Dr. Paul Offit detiene il brevetto di un vaccino che ha sviluppato con la Merck e con il quale ha guadagnato milioni di dollari in royalties.
Quando Sharyl Attkisson lavorava per la CBS, insieme alla conduttrice Katie Couric, si occupò di una storia sull’enorme conflitto di interessi del dottore.
Il Dott. Offit ha dichiarato che un bambino durante la sua infanzia può sopportare fino a 10.000 vaccini.
Oltre alle ripetute richieste di cancellare tutte le esenzioni previste per i vaccini, ha affermato pubblicamente che tutte le informazioni sui rischi e i pericoli dei vaccini dovrebbero essere censurate dai media e che i giornalisti che mettono in discussione i vaccini dovrebbero andare nel «carcere del giornalismo».
Quest’uomo è davvero qualificato per rispondere alla domanda «Cosa farebbe Gesù per il morbillo?».
Fonte: Brian Shilhavy, Health Impact News
Vaccini
Il comitato consultivo del CDC vota per porre fine alla raccomandazione di vaccinare i neonati contro l’epatite B
Il Comitato consultivo sulle pratiche di immunizzazione (ACIP) ha deliberato per revocare la raccomandazione storica che imponeva la vaccinazione contro l’epatite B a tutti i neonati subito dopo la nascita. Questa decisione rappresenta un trionfo significativo per la campagna «Make America Healthy Again» promossa dal segretario alla Salute Robert F. Kennedy Jr., mirata a una revisione del calendario vaccinale pediatrico, in un’epoca di crescenti interrogativi sull’impennata dei casi di autismo tra i bambini.
Con 8 voti a favore e 3 contrari, l’ACIP ha indicato che le madri risultate negative al test per l’epatite B possano concordare con il proprio pediatra «quando o se» somministrare il vaccino ai loro neonati. Le direttive per i piccoli nati da madri positive o con status ignoto al virus restano immutate.
Si prevedono ulteriori revisioni alla politica vaccinale nei mesi a venire, mentre il panel valuta l’intero protocollo di immunizzazioni infantili. Diversi oratori intervenuti all’assemblea, e almeno parte degli esperti consultati, sono noti per le loro riserve sul tema dei vaccini.
Kennedy si definisce «pro-sicurezza», non «anti-vaccini», ma i media mainstream – pesantemente influenzati dai contributi pubblicitari delle multinazionali farmaceutiche – hanno ritratto il titolare dell’HHS come un «anti-vaccinista». Tale immagine è lontana dalla realtà, come ha ribadito di recente lo stesso Kennedy: «Credo che i vaccini abbiano salvato milioni di vite e svolgano un ruolo fondamentale nell’assistenza sanitaria».
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Il Ssegretario sta esaminando un potenziale nesso tra il vaccino e l’aumento dei disturbi autistici, evidenziando come il piano vaccinale per l’infanzia sia passato da poche somministrazioni a un ventaglio di decine di dosi.
Il vaccino contro l’epatite B ha provocato danni così estesi nella popolazione americana che nel 1999 ABC News gli dedicò un’inchiesta e il Congresso indisse un’audizione. Eppure, gli specialisti allineati alla narrazione ufficiale hanno negato l’esistenza di legami provati. È sufficiente rammentare che le contestazioni più accese alla riforma vaccinale di RFK Jr. proverranno dai media corporate e dai parlamentari, che dipendono in misura preponderante dai finanziamenti dell’industria farmaceutica.
L’Italia è stata il primo Paese europeo a rendere obbligatoria la vaccinazione per i nuovi nati e per gli adolescenti di 12 anni con la legge 27 maggio 1991, n. 165, entrata in vigore dal 1992.
I giornali riportano che la decisione fu presa dal ministero dove direttore generale e ministro della Sanità stesso ricevettero una tangente di 600 milioni di lire da GlaxoSmihKline, produttrice del vaccino Engerix B contro l’epatite B per i neonati.
In Italia l’obbligo è rimasto per i nati dal 1992 in poi (coorti 1981-2000 anche per la dose adolescenti) fino al 2017, quando la legge Lorenzin (119/2017) lo ha confermato estendendolo a 10 vaccinazioni. Oggi resta obbligatorio 0-15 anni.
Va ricordato che l’epatite B si trasmette per via sessuale o scambio di siringhe tra tossicodipendenti: perché, quindi, vaccinare un neonato per tale morbo?
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Vaccini
Uno studio minimizza il rischio di miocardite nei bambini a causa del vaccino COVID
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Il riassunto dell’articolo ometteva prove del rischio del vaccino
Il disegno dello studio è profondamente compromesso perché i 22 autori hanno costruito un modello complicato per evitare di effettuare un confronto diretto (solo vaccino contro solo malattia). E anche dopo aver falsificato i conti, anche dopo aver preso i dati di quasi 14 milioni di bambini e adolescenti sotto i 18 anni in Inghilterra, hanno ottenuto un risultato che è appena statisticamente significativo, con barre di errore sovrapposte per il rischio da COVID-19 e il rischio da vaccinazione. La situazione peggiora. I risultati, che favorivano marginalmente la vaccinazione, furono annunciati in un riassunto in cima al documento e annunciati alla stampa. Ma nascosta nell’appendice, pubblicata separatamente online, c’è una tabella che mostra una versione più pertinente del confronto. La versione riportata nel riassunto si riferisce a un periodo iniziale in cui il vaccino non era disponibile. L’appendice mostra dati comparabili per il periodo in cui il vaccino era disponibile, limitatamente alle fasce d’età per le quali il vaccino era offerto. Nell’appendice, il rischio di miocardite dovuto alla malattia è la metà di quello associato al vaccino. Ciò contraddice palesemente il riassunto e i titoli dell’articolo – e questa era una risposta alla versione ingannevole della domanda, non a quella più diretta a cui i ricercatori hanno scelto di non rispondere.Sostieni Renovatio 21
Gli autori dello studio hanno posto la domanda sbagliata
La domanda più pertinente è semplice: i bambini vaccinati hanno avuto un’incidenza di miocardite più alta rispetto ai bambini non vaccinati? È una domanda a cui è facile rispondere, dati i dati a cui questi autori (ma non il pubblico) avevano accesso. In pochi minuti, avrebbero potuto calcolare il tasso di miocardite tra i bambini vaccinati e non vaccinati. Tuttavia, se hanno fatto il calcolo, non ne hanno riportato i risultati. Immagino che abbiano fatto il calcolo, ma non gli sia piaciuto quello che hanno visto, quindi non l’abbiano incluso nell’articolo pubblicato. Come ho affermato sopra, credo che gli autori dello studio abbiano «posto la domanda sbagliata». Ciò che intendo dire è che l’articolo confronta il rischio di miocardite da COVID con il rischio derivante dalla vaccinazione. Ma questa non è la domanda più rilevante. Perché? Poiché molte persone si sono vaccinate e poi hanno comunque contratto il COVID, sono state inutilmente esposte a entrambi i rischi. Al contrario, molti bambini che non hanno ricevuto il vaccino non hanno contratto il COVID. Oppure, la loro forma è così lieve che non se ne accorgono nemmeno. Questi bambini hanno evitato entrambi i rischi. Ecco perché confrontare il rischio di miocardite da COVID con il rischio derivante dal vaccino COVID non è la questione pertinente. Non è una questione di «o l’uno o l’altro».Iscriviti al canale Telegram ![]()
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- Gli autori hanno posto una domanda complicata quando una semplice era più pertinente.
- Data questa domanda errata, non hanno effettuato l’analisi più diretta per rispondere.
- Ciononostante, hanno scoperto che il vaccino presentava un rischio di miocardite quasi doppio rispetto alla malattia. Questo risultato era riportato solo nella Tabella S16 dell’Appendice Supplementare, ma non era menzionato da nessuna parte nel corpo dell’articolo, né tantomeno nel riassunto in cima.
- E nonostante ciò hanno fatto annunci importanti al pubblico, sostenendo che il loro studio conferma che i bambini stanno meglio con il vaccino che senza.
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Vaccini
Il vaccino antinfluenzale a mRNA di Pfizer associato a gravi effetti collaterali, soprattutto negli anziani
I recenti titoli che decantano la superiore efficacia del vaccino antinfluenzale a mRNA della Pfizer ignorano le scoperte della stessa Pfizer secondo cui, per le persone con più di 65 anni, il loro prodotto a mRNA è più pericoloso dei vaccini antinfluenzali standard, che sono già inefficaci e dannosi. Lo riporta LifeSite.
Il motivo della falsa informazione da parte dei media tradizionali e del prestigioso New England Journal of Medicine (NEJM) è che Pfizer ha occultato i risultati dei test del suo prodotto sugli anziani, che hanno evidenziato effetti avversi più accentuati del farmaco.
«I risultati sono così pessimi che non è chiaro se la Food and Drug Administration potrebbe o vorrebbe approvare un vaccino a mRNA sulla base di questi dati», ha scritto il giornalista Alex Berenson, noto per le sue inchieste durante la pandemia. «Pfizer sembra sapere benissimo che questi risultati sono disastrosi».
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«Pfizer non ha mai annunciato i risultati, tenendoli nascosti per anni», ha scritto Berenson sul suo Substack. «Dimostrano che gli anziani che hanno ricevuto l’mRNA hanno avuto PIÙ infezioni influenzali, decessi ed effetti collaterali rispetto a coloro che hanno ricevuto il vaccino antinfluenzale standard».
Pertanto, è improbabile che il vaccino antinfluenzale a mRNA della Pfizer venga approvato dalla Food and Drug Administration (FDA) di Trump.
«Un vaccino antinfluenzale a mRNA non ha funzionato negli anziani», ha dichiarato il commissario della FDA, il dottor Marty Makary, a Fox News nel fine settimana. «La sperimentazione non ha mostrato alcun beneficio».
«Non ci limiteremo ad approvare automaticamente nuovi prodotti che non funzionano, che falliscono in una sperimentazione clinica. Sarebbe una presa in giro della scienza se approvassimo automaticamente prodotti senza dati», ha affermato Makary. «Questo era il modus operandi dell’amministrazione Biden», ha aggiunto.
I risultati nascosti sono oltremodo sconvolgenti per gli anziani. Secondo Berenson:
«Gli anziani sottoposti a vaccinazione con mRNA avevano circa il 6% di probabilità in più di contrarre l’influenza rispetto a quelli sottoposti a vaccinazione standard. E 49 anziani sottoposti a vaccinazione con mRNA sono deceduti, rispetto ai 46 sottoposti a vaccinazione antinfluenzale».
«Lo studio ha anche rivelato un significativo segnale di sicurezza per gli mRNA sul danno renale. A ventidue pazienti anziani che hanno ricevuto l’iniezione di mRNA è stata diagnosticata una lesione renale acuta, una malattia renale cronica o una malattia renale allo stadio terminale, rispetto ai nove che hanno ricevuto l’iniezione standard».
«Un altro dato preoccupante è che 17 anziani a cui è stato somministrato mRNA hanno sofferto di “insufficienza respiratoria acuta”, rispetto ai soli sei che hanno ricevuto il vaccino antinfluenzale standard».
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«Anche i pazienti trattati con mRNA avevano una probabilità molto maggiore di manifestare effetti collaterali meno gravi. Ad esempio, circa il 69% ha segnalato gonfiore nel sito di iniezione o altri effetti collaterali locali dopo la vaccinazione, rispetto al 26% di coloro che hanno ricevuto il vaccino antinfluenzale».
«Ritengo che questo rappresenti una grave mancanza di integrità nel processo di revisione paritaria. Il comitato editoriale del NEJM dovrebbe fornire una spiegazione chiara di come si sia verificato questo errore e… richiedere agli autori di correggere gli articoli attuali e di riferire sui risultati completi dello studio», ha dichiarato alla testata Epoch Times Retsef Levi, professore al Massachusetts Institute of Technology (MIT) .
«Ancora una volta, quando vengono condotti studi adeguati, si scopre che i vaccini a base di mRNA per persone sane non sono ancora pronti per il grande pubblico e probabilmente non lo saranno mai», conclude il Berensone.
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