Terrorismo
Assad: la Siria «sconfiggerà e distruggerà» i terroristi

Il presidente siriano Bashar Assad ha giurato di sconfiggere i jihadisti che stanno attualmente imperversando nel Nord del suo Paese, «non importa quanto intensi siano i loro attacchi terroristici». I suoi commenti sono arrivati mentre l’esercito siriano si preparava a difendere la città di Hama dagli aggressori.
In una telefonata con il presidente degli Emirati Arabi Uniti, lo sceicco Mohammed bin Zayed, sabato, Assad ha sottolineato che «la Siria continua a difendere la sua stabilità e integrità territoriale di fronte a tutti i terroristi», secondo un comunicato pubblicato dal suo ufficio.
La Siria «è in grado, con l’aiuto dei suoi alleati e amici, di sconfiggerli ed eliminarli, non importa quanto intensi siano i loro attacchi terroristici», ha aggiunto Assad, secondo la dichiarazione.
Il gruppo terroristico Hayat Tahrir-al-Sham (HTS), precedentemente noto come Jabhat al-Nusra, e un gruppo di milizie alleate hanno attaccato mercoledì il territorio controllato dal governo nella Siria settentrionale, rompendo una fragile tregua stabilita da Russia e Turchia nel 2020. Venerdì, i combattenti di HTS erano entrati ad Aleppo, che era sotto il controllo del governo siriano dal 2016.
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In una dichiarazione di sabato, il Comando generale siriano ha affermato che l’attacco è stato «sostenuto da migliaia di terroristi stranieri, armi pesanti e un gran numero di droni» e che decine di militari dell’esercito siriano sono stati uccisi difendendo Aleppo.
Le forze governative siriane sono riuscite a impedire la perdita totale di Aleppo e si sono ritirate dalla città per preparare un contrattacco, ha affermato il Comando generale. Secondo resoconti non confermati sui social media, le forze siriane hanno iniziato ad arrivare nella città di Hama, circa 80 km a sud di Aleppo, in preparazione di questa controffensiva.
Scontri sporadici sono scoppiati alla periferia di Hama mentre i jihadisti avanzano sulla città, hanno riferito i media turchi sabato. I consiglieri militari e i volontari iraniani sono arrivati ad Hama per assistere l’esercito siriano, secondo i gruppi di notizie Telegram pro e anti-Assad.
Secondo l’ufficio del leader siriano, lo sceicco Mohammed ha dichiarato ad Assad che gli Emirati Arabi Uniti «stanno con lo Stato siriano e lo sostengono nella lotta al terrorismo e nell’estensione della sua sovranità, integrità territoriale e stabilità».
L’Iran ha giurato di dare una risposta «seria» all’HTS, dopo che il gruppo ha attaccato il suo consolato ad Aleppo e ucciso il maggiore generale del Corpo delle Guardie della Rivoluzione Islamica Kiyumars Pourhashemi all’inizio di questa settimana.
La Russia, che ha mantenuto una presenza militare in Siria dal 2015, ha condotto attacchi aerei contro i jihadisti, uccidendo almeno 600 militanti da giovedì, secondo il colonnello Oleg Ignasyuk, vice capo del Centro di riconciliazione russo per la Siria.
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Immagine di Fabio Rodrigues Pozzebom / ABr via Wikimedia pubblicata su licenza Creative Commons Attribution 3.0 Brazil
Droni
La polizia sventa un complotto jihadista con droni contro il primo ministro belga

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Terrorismo
L’Ungheria accusa il premier polacco di «difendere i terroristi»

Il ministro degli Esteri ungherese Peter Szijjarto ha accusato il primo ministro polacco Donald Tusk di «difendere i terroristi» in risposta ai suoi commenti sul sabotaggio dei gasdotti Nord Stream.
Il giorno precedente, in un post su X, Tusk aveva dichiarato che «il problema del North Stream 2 non è che sia stato fatto saltare in aria. Il problema è che è stato costruito».
I gasdotti Nord Stream, che trasportavano gas naturale dalla Russia alla Germania attraverso il fondale del Mar Baltico, sono stati distrutti da un’esplosione poco dopo l’escalation del conflitto in Ucraina nel 2022.
Szijjarto ha criticato aspramente il post di Tusk, chiedendosi cos’altro il primo ministro polacco potesse considerare «perdonabile o addirittura lodevole».
«Secondo Donald Tusk, far saltare in aria un gasdotto è accettabile», ha scritto.
«È scioccante… Una cosa è chiara: non vogliamo un’Europa in cui i primi ministri difendono i terroristi», ha aggiunto.
According to @donaldtusk, blowing up a gas pipeline is acceptable. That’s shocking as it makes you wonder what else could be blown up and still be considered forgivable or even praiseworthy. One thing is clear: we don’t want a Europe where prime ministers defend terrorists. https://t.co/39wYJkRgfL
— Péter Szijjártó (@FM_Szijjarto) October 8, 2025
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Martedì, Tusk ha dichiarato che non è nell’interesse della Polonia consegnare un cittadino ucraino che, secondo gli investigatori tedeschi, sarebbe coinvolto nel sabotaggio del Nord Stream.
Mentre i procuratori di Berlino hanno attribuito l’attacco a un piccolo gruppo di cittadini ucraini, Mosca ha definito tale versione «ridicola». Il presidente russo Vladimir Putin ha suggerito che l’operazione sia stata probabilmente condotta dagli Stati Uniti – si tratta della famosa tesi spiegata dall’inchiesta giornalistica del premio Pulitzer Seymour Hersh.
Nel 2023, il veterano giornalista investigativo Seymour Hersh pubblicò un reportaggio in cui affermava che l’allora presidente degli Stati Uniti Joe Biden aveva dato l’ordine di distruggere il Nord Stream. Secondo una fonte informata che parlò con il giornalista premio Pulitzer, gli esplosivi erano stati piazzati dai sommozzatori della Marina statunitense qualche mese prima, sotto la copertura di un’esercitazione NATO. La Casa Bianca all’epoca negò il rapporto, definendolo «completa finzione».
Come riportato da Renovatio 21, l’exposé di Hersh è stato successivamente etichettato come «falsa informazione» da Facebook, con grotteschi tentativi di fact-checking da parte del sito di Mentana Open. Hersh, che a più riprese ha spiegato che il Nord Stream è stato bombardato per tenere la Germania ancorata alla guerra ucraina, ha preconizzato che l’attacco al gasdotto segnerà la fine della NATO.
Come riportato da Renovatio 21, a inizio gennaio 2024 era emerso che i polacchi avevano nascosto prove e tentato di bloccare un’indagine internazionale sul bombardamento dei gasdotti Nord Stream, rendendo gli investigatori «sospettosi del ruolo e delle motivazioni di Varsavia», scriveva un articolo del Wall Street Journal.
Mosca ha respinto nettamente la teoria dei subacquei ucraini dapprima diffusa dalla stampa tedesca. Renovatio 21 all’epoca, di fronte alla notizia che dai media germanici rimbalzava sul New York Times, aveva definito la questione come «l’ultima barzelletta». La storia fu rimpolpata anche dal Washington Post, che disse che un alto ufficiale ucraino aveva coordinato le esplosioni. La possibile colpevolezza degli USA nel frattempo aveva scaldato anche la diplomazia cinese. Putin parlava di «terrorismo di Stato».
Come riportato da Renovatio 21, anche la polizia italiana ha arrestato un uomo ucraino sospettato di essere coinvolto nell’attentato ai gasdotti Nord Stream.
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Immagine screenshot da YouTube
Terrorismo
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