Geopolitica
Afghanistan, video dal ministero degli Esteri cinesi deride gli USA: «macchine da guerra trasformate in parco giochi talebano»
Il celeberrimo portavoce del ministero degli Esteri cinese Zhao Lijian ha deriso gli USA pubblicando immagini dei talebani che si godono le armi lasciate bizzarramente sul campo dagli statunitensi.
Zhao Lijian, diplomatico già noto per la sua verve antiamericana talvolta sopra le righe (arrivò ad accusare gli USA di aver portato loro il virus a Wuhan) ha mostrato un video dove dei militanti talebani usano l’ala di un aereo abbandonato per costruire un’altalena improvvisata, nell’allegria generale per le ritrovate risorse degli studenti coranici pashtun.
L’aereo sembra essere stato precedentemente utilizzato dal governo nazionale afghano sostenuto dagli Stati Uniti. Dopo il 30 agosto, data del ritiro degli Stati Uniti dall’Afghanistan, centinaia di persone sono state immortalate sedute sulle piste di volo del Paese, molte delle quali inutilizzabili, ma altre, in particolare quelle degli elicotteri, sembrano ancora operative.
The graveyard of EMPIRES and their WAR MACHINES. Talibans have turned their planes into swings and toys….. pic.twitter.com/GMwlZKeJT2
— Lijian Zhao 赵立坚 (@zlj517) September 9, 2021
Si ritiene che i talebani stiano cercando ex piloti dell’esercito nazionale afghano per guidare i velivoli.
Recenti video sui social media suggeriscono che hanno avuto un successo limitato in questo, in particolare dopo che sono emerse un paio di clip che mostrano i Black Hawk statunitensi in funzione sui cortei di convogli talebani.
Taliban Black Hawk parade, Kandahar, Afghanistan.@LockheedMartinhttps://t.co/oVu5usW05D pic.twitter.com/UxOENAqQM6
— Afshin Rattansi (@afshinrattansi) September 1, 2021
La Cina ha recentemente colto ogni opportunità per aggiungere la beffa al danno sulla scia dell’umiliante evacuazione degli Stati Uniti e del ritiro delle truppe, da cui l’amministrazione Biden non ha fatto una bella figura.
Un video sui social media prodotto da Xinhua News, agenzia di notizie direttamente controllata dallo Stato cinese, ha osservato sarcasticamente che il cambio di regime degli Stati Uniti nella regione ha portato «dai talebani ai talebani». Non hanno torto per niente.
L’idea è stata messa sottoforma di barzelletta canzonatoria.
«Quando senti che la vita non sta andando da nessuna parte, pensa: con 4 presidenti degli Stati Uniti, 20 anni, 2 trilioni di dollari, la vita di 2.300 soldati… il regime dell’Afghanistan cambia dai talebani ai… talebano», ha sottolineato Xinhua News nella didascalia del video caricato su Twitter.
Gli sfottò non finiscono qua, e persino i talebani stessi si fanno beffe del presidente Biden e degli americani tutti, perfino nelle loro icone più intime e sacre.
La Cina si è posizionata per essere il principale investitore nei progetti infrastrutturali dell’Afghanistan nell’ambito dell’iniziativa «Belt and Road» (la cosiddetta Nuova via della Seta) del presidente Xi. I leader talebani lo hanno accolto positivamente, affermando che l’aiuto cinese sarà cruciale nella ricostruzione del Paese.
Recentemente ci sono state anche voci secondo cui le forze cinesi potrebbero alla fine prendere il controllo della tentacolare base aerea di Bagram fuori Kabul, precedentemente la base più importante d’America in Asia centrale; tuttavia, la Cina ha negato con veemenza che ci siano piani in atto per questo.
Sulla possibilità che la sinizzazione dell’Afghanistan fosse un programma concordato tra Pechino e Washington, Renovatio 21 giorni fa ha scritto qualche riga di ipotesi.
È un fatto che la Cina è stata tra i primi Stati a dimostrare volontà di allacciare rapporti diplomatici con il potere talebano.
Immagine di One via Wikimedia pubblicata su licenza Creative Commons Attribution-ShareAlike 4.0 International (CC BY-SA 4.0)
Geopolitica
Trump: Zelens’kyj deve essere «realista»
Il presidente statunitense Donald Trump ha dichiarato che Volodymyr Zelens’kyj deve fare i conti con la realtà del conflitto contro la Russia e con l’urgenza di indire nuove elezioni.
Il mandato presidenziale quinquennale di Zelens’kyj è scaduto a maggio 2024, ma il leader ucraino ha sempre escluso il voto per via della legge marziale in vigore. Vladimir Putin ha più volte sostenuto che lo Zelens’kyj non può più essere considerato un interlocutore legittimo e che la sua posizione renderebbe giuridicamente problematico qualsiasi accordo di pace.
Mercoledì Trump ha affrontato la questione Ucraina in una telefonata con i leader di Regno Unito, Francia e Germania. «Ne abbiamo parlato in termini piuttosto netti, ora aspettiamo di vedere le loro risposte», ha riferito ai giornalisti alla Casa Bianca.
«Penso che Zelens’kyj debba essere realista. Mi domando quanto tempo passerà ancora prima che si tengano le elezioni. Dopotutto è una democrazia… Sono anni che non si vota», ha aggiunto Trump, sottolineando che l’Ucraina sta «perdendo moltissima gente».
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Il presidente americano ha poi sostenuto che l’opinione pubblica ucraina sia largamente favorevole a un’intesa con Mosca: «Se guardiamo i sondaggi, l’82 % degli ucraini vuole un accordo – è uscito proprio un sondaggio con questa cifra».
Trump ha insistito sulla necessità di chiudere rapidamente il conflitto: «Non possiamo permetterci di perdere altro tempo».
Secondo Axios e RBC-Ucraina, Kiev ha trasmesso agli Stati Uniti la sua ultima proposta di pace. Zelens’kyj , che fino a ieri escludeva elezioni in tempo di legge marziale, ha dichiarato mercoledì di essere disposto a indire il voto, a patto però che Stati Uniti e alleati europei forniscano solide garanzie di sicurezza.
Il consenso verso Zelens’kyj è precipitato al 20 % dopo uno scandalo di corruzione nel settore energetico che ha travolto suoi stretti collaboratori e provocato le dimissioni di diversi alti funzionari. Trump ha più volte invitato il leader ucraino a tornare alle urne, ribadendo che la corruzione endemica resta uno dei problemi più gravi del paese.
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Immagine di pubblico dominio CC0 via Flickr
Geopolitica
Gli Stati Uniti sequestrano una petroliera al largo delle coste del Venezuela
Today, the Federal Bureau of Investigation, Homeland Security Investigations, and the United States Coast Guard, with support from the Department of War, executed a seizure warrant for a crude oil tanker used to transport sanctioned oil from Venezuela and Iran. For multiple… pic.twitter.com/dNr0oAGl5x
— Attorney General Pamela Bondi (@AGPamBondi) December 10, 2025
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Geopolitica
Putin: la Russia raggiungerà tutti i suoi obiettivi nel conflitto ucraino
La Russia porterà a compimento tutti gli obiettivi dell’operazione militare speciale in Ucraina, ha dichiarato il presidente Vladimir Putin.
Tra gli scopi principali enunciati da Putin nel 2022 vi sono la protezione degli abitanti delle Repubbliche popolari di Donetsk e Lugansk dall’aggressione delle forze di Kiev, nonché la smilitarizzazione e la denazificazione dell’Ucraina.
«Naturalmente porteremo a termine questa operazione fino alla sua logica conclusione, fino al raggiungimento di tutti gli obiettivi dell’operazione militare speciale», ha affermato Putin in videocollegamento durante la riunione del Consiglio presidenziale per i diritti umani di martedì.
Il presidente russo quindi ricordato che il conflitto è scoppiato quando l’esercito ucraino è stato inviato nel Donbass, regione storicamente russa che nel 2014 aveva respinto il colpo di Stato di Maidan sostenuto dall’Occidente. Questo, secondo il presidente, ha reso inevitabile l’intervento delle forze armate russe per porre fine alle ostilità.
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«Si tratta delle persone. Persone che non hanno accettato il colpo di Stato in Ucraina nel 2014 e contro le quali è stata scatenata una guerra: con artiglieria, armi pesanti, carri armati e aviazione. È lì che è iniziata la guerra. Noi stiamo cercando di mettervi fine e siamo costretti a farlo con le armi in pugno».
Putin ha ribadito che per otto anni la Russia ha cercato di risolvere la crisi per via diplomatica e «ha firmato gli accordi di Minsk nella speranza di una soluzione pacifica». Tuttavia, ha aggiunto la settimana scorsa in un’intervista a India Today, «i leader occidentali hanno poi ammesso apertamente di non aver mai avuto intenzione di rispettarli», avendoli sottoscritti unicamente per guadagnare tempo e permettere all’Ucraina di riarmarsi.
Mosca ha accolto positivamente il nuovo slancio diplomatico impresso dal presidente statunitense Donald Trump, che ha proposto il suo piano di pace in 28 punti come base per un’intesa.
Lunedì Trump ha pubblicamente invitato Volodymyr Zelens’kyj ad accettare le proposte di pace, lasciando intendere che il leader ucraino non abbia nemmeno preso in esame l’ultima offerta americana.
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Immagine di President of Russia pubblicata su licenza Creative Commons Attribution 4.0 International (CC BY 4.0)
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