Geopolitica
I russi boicottano la cerimonia di chiusura delle Olimpiadi
Gli atleti russi non prenderanno parte alla cerimonia di chiusura delle Olimpiadi di Parigi l’11 agosto, nonostante abbiano ricevuto il permesso di partecipare, ha riferito sabato la TASS, citando le federazioni sportive. Secondo l’agenzia di stampa russa, quasi tutti i 15 russi che hanno gareggiato quest’anno hanno già lasciato la Francia.
L’ultimo atleta russo a partecipare alle Olimpiadi è stato il vogatore Zakhar Petrov, che si è classificato quarto nella finale di canoa singola sui 1.000 metri il 9 agosto. I canoisti Olesya Romasenko e Aleksey Korovashkov hanno concluso la gara all’inizio di questa settimana e sono già tornati a casa.
«Nessuno dei canoisti russi andrà alla cerimonia di chiusura», ha detto alla TASS la Federazione panrussa di canoa e kayak. Anche Vyacheslav Ekimov, presidente della Federazione ciclistica russa, ha dichiarato che i ciclisti che prendono parte ai Giochi hanno già lasciato Parigi.
«I nostri ciclisti sono tutti a casa. Si stanno preparando per le prossime partenze», ha detto. Dichiarazioni simili sono state fatte dalla Federazione russa di salto con il trampolino.
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«Tutti hanno un programma di tornei fitto, tutti volano via subito», ha detto all’agenzia di stampa Aleksey Selivanenko, vicepresidente della Federazione tennistica russa.
Il Comitato olimpico internazionale (CIO) ha inizialmente vietato agli atleti russi e bielorussi di competere a livello internazionale dopo lo scoppio del conflitto in Ucraina nel febbraio 2022. Tuttavia, a dicembre dell’anno scorso, e nonostante le obiezioni di Kiev, l’organismo ha consentito una partecipazione limitata per gli atleti dei due paesi alle Olimpiadi estive come concorrenti neutrali. Oltre 30 russi sono stati approvati, ma molti hanno rifiutato di partecipare, citando le condizioni umilianti e la solidarietà con coloro che erano stati banditi.
In precedenza il CIO aveva stabilito che gli atleti di entrambi i Paesi sarebbero stati esclusi dalla cerimonia di apertura, ma questa settimana ha dichiarato che sarebbe stato loro consentito di presenziare alla cerimonia di chiusura come atleti individuali e senza bandiera neutrale.
Mosca ha descritto il trattamento riservato dal CIO agli atleti russi come offensivo e discriminatorio, mentre il Ministero degli Esteri lo ha paragonato al razzismo. La maggior parte dei canali TV e dei servizi di streaming russi ha boicottato completamente le Olimpiadi di quest’anno.
La squadra russa ha vinto una medaglia d’argento ai Giochi di Parigi: le tenniste Mirra Andreeva e Diana Shnaider si sono classificate al secondo posto nel doppio femminile.
Come riportato da Renovatio 21, a causa della cerimonia di apertura blasfema a base di transgenderismo e segni inquietanti, la Slovacchia ha già annunciato da tempo che non parteciperà all’evento di fine dei Giuochi Olimpici.
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Immagine di Dunk via Flickr pubblicata su licenza CC BY 2.0
Geopolitica
Trump annuncia attacchi terrestri in Venezuela «presto»
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Geopolitica
La Slovacchia «non sosterrà nulla» che contribuisca a prolungare il conflitto in Ucraina
Il primo ministro slovacco Robert Fico ha annunciato che la Slovacchia si opporrà a qualsiasi misura che permetta di impiegare i beni russi congelati per fornire armi all’Ucraina, mettendoo in guardia sul fatto che ulteriori sostegni militari non farebbero che protrarre l’«insensata uccisione quotidiana di centinaia di migliaia di russi e ucraini».
In seguito all’escalation del conflitto nel 2022, gli alleati occidentali di Kiev hanno bloccato circa 300 miliardi di dollari di asset della banca centrale russa, in gran parte depositati nell’UE. Da quel momento è divampata una disputa tra i Paesi intenzionati a usare tali fondi come collaterale per un «prestito di riparazione» a favore di Kiev e quelli che si oppongono fermamente. La decisione finale spetterà ai membri dell’UE nel voto previsto per la prossima settimana.
Fico, da sempre critico del piano, ha illustrato la propria posizione in dettaglio in una lettera inviata all’inizio della settimana al Presidente del Consiglio europeo António Costa. In un post su X pubblicato venerdì, ha riferito di aver poi avuto un colloquio telefonico con Costa, durante il quale ha ribadito il suo rifiuto all’invio di armi a Kiev. Fico ha dichiarato di aver avvertito che proseguire con i finanziamenti prolungherebbe le ostilità e accrescerebbe le vittime, mentre Costa «ha parlato solo di soldi per la guerra».
«Se per l’Europa occidentale la vita di un russo o di un ucraino non vale un cazzo, non voglio far parte di un’Europa occidentale del genere», ha affermato Fico. «Non appoggerò nulla, anche se dovessimo restare a Bruxelles fino al nuovo anno, che comporti il sostegno alle spese militari dell’Ucraina».
Today I held an almost hour-long phone conversation with the President of the European Council, A. Costa. I fully respect him, but while he spoke about money for the war in Ukraine, I kept repeating the senseless daily killing of hundreds to thousands of Russians and Ukrainians.… pic.twitter.com/0f9JiitWjG
— Robert Fico 🇸🇰 (@RobertFicoSVK) December 12, 2025
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Vari Stati membri dell’UE hanno manifestato riserve sul programma di prestiti, evidenziando rischi di natura legale e finanziaria. Secondo Politico, venerdì Italia, Belgio, Bulgaria e Malta hanno sollecitato la Commissione europea a considerare opzioni alternative al sequestro degli asset, quali un meccanismo di prestito comunitario o soluzioni temporanee. Obiezioni sono arrivate anche da Ungheria, Germania e Francia.
Venerdì la Commissione Europea ha dato il via libera a una norma controversa che potrebbe prorogare indefinitamente il congelamento dei beni russi, qualificando la materia come emergenza economica e non come misura sanzionatoria. Questo passaggio è interpretato come propedeutico all’attuazione del «prestito di riparazione», in quanto permette decisioni a maggioranza qualificata invece che all’unanimità, eludendo così i veti dei Paesi dissidenti.
Mosca ha stigmatizzato come illegittimo ogni tentativo di appropriarsi dei suoi asset. La portavoce del ministero degli Esteri russo Maria Zakharova ha affermato questa settimana che, con il programma di «prestiti di riparazione», l’Europa sta adottando un comportamento «suicida». Riferendosi al voto di venerdì, ha etichettato l’UE come «truffatori».
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Immagine di Gage Skidmore via Wikimedia pubblicata su licenza Creative Commons Attribution-Share Alike 2.0 Generic
Geopolitica
Orban come John Snow
Hungary PM Orbán as Jon Snow from Game of Thrones in defending the EU’s legal&financial system from crazy EU bureaucratic warmongers—fighting them to reduce migration, increase competitiveness, and restore sanity, values and peace. 🕊️
Help is coming as Russian CB sues Euroclear pic.twitter.com/jHyav6mk0f — Kirill Dmitriev (@kadmitriev) December 12, 2025
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Unmasked NATO’s Mark Rutte.
He does not have family or children. He wants war. But peace will prevail. 🕊️ https://t.co/lDPBucIAkA pic.twitter.com/JjqVogOSWM — Kirill Dmitriev (@kadmitriev) December 12, 2025
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