Geopolitica
Netanyahu lancerà bombe nucleari tattiche contro Hezbollah con il sostegno degli Stati Uniti?
Renovatio 21 pubblica questo articolo di Réseau Voltaire. Le opinioni degli articoli pubblicati non coincidono necessariamente con quelle di Renovatio 21.
La minaccia di un’aggressione israeliana contro il Libano si fa ogni giorno più forte. Tuttavia, non c’è dubbio che Hezbollah disponga di risorse convenzionali di gran lunga superiori a quelle di Israele. Da qui l’ipotesi che Tel Aviv possa utilizzare bombe atomiche tattiche (…). Numerose personalità israeliane e statunitensi hanno evocato questa possibilità. Ripetendo con insistenza che Washington avrebbe sostenuto Israele in caso di guerra totale contro il Libano, gli ufficiali statunitensi l’hanno resa possibile. Gli Occidentali presenti in Libano stanno per essere invitati dalle ambasciate a lasciare immediatamente il Paese.
Il confine tra il nord d’Israele e il sud del Libano è incandescente: le voci di un’imminente invasione da parte dell’esercito israeliano per polverizzare i guerriglieri di Hezbollah non sono state smentite e i media vicini a Joe Biden non hanno fatto mistero dell’appoggio incondizionato degli Stati Uniti all’operazione (1).
Nell’intervista del giudice Napolitano, il colonnello in pensione Douglas MacGregor (DMG), 77 anni, consigliere del Pentagono sotto l’amministrazione Trump, attualmente commentatore di questioni militari, si è dilungato sulla fattibilità di un attacco israeliano contro Hezbollah e, a 19 minuti e 3 secondi, ha minacciosamente esortato a «non escludere la possibilità che Israele utilizzi armi nucleari tattiche (sic) contro Hezbollah». (2)
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Sembra che diversi politici (3) e rabbini israeliani (4) (5), nonché il combattivo senatore Repubblicano Lindsey Graham (6) — che ha suggerito a Israele di usare le bombe nucleari, come a Hiroshima e Nagasaki (7), per riacquistare la propria «forza deterrente» (8) — vedranno realizzati i loro sogni nucleari.
DMG ha avallato l’avventata affermazione del «mediatore» di Biden, il kazako Amos Hochstein (9) — 51 anni, doppia cittadinanza statunitense e israeliana, nato in Israele dove ha prestato servizio nell’esercito ebraico — che ha «avvertito i responsabili libanesi che, qualora Hezbollah non cessasse gli attacchi quasi quotidiani al nord, Israele potrebbe lanciare un attacco limitato (re-sic) con il sostegno degli Stati Uniti». (10)
DMG ha sottolineato che l’invasione israeliana coinciderebbe con l’arrivo, dal 23 al 25 giugno (mega-sic!), del gruppo di assalto imbarcato sulla portaerei statunitense (che incrocia in queste acque). Ha affermato che gli Stati Uniti sosterrebbero Israele con satelliti, aerei, missili, forze navali e l’intero sistema di sorveglianza e ricognizione con scambio di dati.
DMG ha anche affermato che Hezbollah riceverebbe dall’Iran un sostegno simile e che, in caso di attacco statunitense all’Iran, Russia e Cina non abbandonerebbero la teocrazia sciita.
Tutto questo era già noto quando ipotizzammo, all’inizio della guerra di Israele contro Hamas, che obiettivo autentico di Netanyahu è che gli Stati Uniti distruggano l’Iran. (11)
DMG ritiene che la situazione in Medio Oriente sia molto più pericolosa di quella ucraina: presto si arriverà alla chiusura dello Stretto di Hormuz – che farebbe impennare il prezzo al barile del petrolio — e a esplosioni interne in Egitto e Turchia, le cui popolazioni non tollerano il genocidio di Gaza.
DMG ha confermato che il Pakistan — che possiede 170 bombe nucleari (12) — si è offerto di mettere il proprio arsenale a disposizione della Turchia — altra grande potenza regionale sunnita — per riequilibrare la deterrenza contro Israele.
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Del resto, gli analisti occidentali sottostimano il reale numero di bombe nucleari clandestine di Israele, collocandolo, a seconda dell’orientamento, tra 90 e 400 (mega-sic). A mio parere l’ipotesi di 400 bombe nucleari è più verosimile, dato che già molto tempo fa l’ex presidente James Carter aveva dichiarato Tel Aviv ne aveva oltre 300 (sic). (13)
La rappresentanza diplomatica dell’Iran presso le Nazioni Unite ha da parte sua avvertito Israele delle conseguenze di una guerra totale contro il gruppo di resistenza Hezbollah in Libano, affermando che «Israele sarebbe il grande perdente». (14)
Il segretario generale di Hezbollah, Hassan Nasrallah, ha avvertito che in caso di invasione israeliana avrebbe combattuto senza regole né limiti e ha anche minacciato di colpire militarmente la parte greca di Cipro, se Israele avesse continuato a usare i suoi aeroporti e le sue basi a fini militari. (15)
Ogni volta che i due kazaki Antony Blinken (otto visite in Israele), segretario di Stato, e Amos Hochstein (quattro visite) cercano di calmare sia la guerra a Gaza sia l’escalation di attacchi transfrontalieri tra Hezbollah e Israele, entrambe le delicate situazioni peggiorano.
Alfredo Jalife-Rahme
NOTE
1) «US offers assurances to Israel this week in the event of full-blown war with Hezbollah», MJ Lee, CNN, 21 giugno 2024.
2) «Col. Douglas Macgregor : IDF vs. Netanyahu», Judge Napolitano – Judging Freedom, YouTube, 22 giugno, 2024.
3) «Bajo la lupa : Revital Gotliv, legisladora aliada de Netanyahu, exige lanzar bombas nucleares (¡megasic!) contra Gaza», Alfredo Jalife-Rahme, La Jornada, 15 ottobre 2023. «Bajo la lupa : Israel amenaza con lanzar sus clandestinas bombas nucleares contra Gaza e Irán», Alfredo Jalife-Rahme, La Jornada, 8 novembre 2023.
4) «Bajo la lupa : Escalada en Jerusalén: el rabino Eliyahu Mali invoca la “Halakha” para aniquilar bebés (sic) palestinos», Alfredo Jalife-Rahme, La Jornada, 10 marzo 2024.
5) «Bajo la lupa : Escalada en Jerusalén: el rabino Eliyahu Mali invoca la “Halakha” para aniquilar bebés (sic) palestinos», Alfredo Jalife-Rahme, La Jornada, 10 marzo 2024.
6) «Bajo la lupa : Senador Graham recomienda a Israel aniquilar a palestinos de Gaza con “modelo Hiroshima”», Alfredo Jalife-Rahme, La Jornada, 15 maggio 2024
7) «Bajo la lupa: Representante republicano Tim Walberg, por solución final de Gaza, “estilo Hiroshima y Nagasaki”», Alfredo Jalife-Rahme, La Jornada, 3 aprile 2024.
8) «Deterrence – Political and military strategy», Britannica, 29 aprile 2024.
9) «Bajo la lupa : ¿Podrá Biden detener la anunciada invasión de Israel a Líbano?», Alfredo Jalife-Rahme, La Jornada, 19 giugno 2024.
10) «Biden aide warns Lebanon: If Hezbollah doesn’t withdraw, Israel could attack with US support – report», Times of Israel, 20 giugno 2024.
11) «El anhelo de Netanyahu detrás de Gaza: la destrucción de Irán», Alfredo Jalife-Rahme, Sputnik, 27 ottobre 2023.
12) «Pakistan nuclear weapons, 2023», Hans M. Kristensen, Matt Korda e Eliana Johns, Bulletin of Atomic Scientits, 11 settembre 2023.
13) «El expresidente Carter alertó sobre las 300 bombas termonucleares clandestinas que posee Israel», Alfredo Jalife-Rahme, Sputnik, aggiornato il 2 maggio 2024.
14) «Iran: Israel will be the ‘ultimate loser’ in war with Hezbollah», PressTV, 22 giugno, 2024 .
15) «Hezbollah threatens war against Cyprus if it helps Israel», Seb Starcevic e Nektaria Stamouli, Politico, 19 giugno, 2024.
Articolo ripubblicato su licenza Creative Commons CC BY-NC-ND
Fonte: «Netanyahu lancerà bombe nucleari tattiche (sic) contro Hezbollah con il sostegno degli Stati Uniti?», Traduzione Rachele Marmetti, Rete Voltaire, 27 giugno 2024.
Renovatio 21 offre questa traduzione per dare una informazione a 360º. Ricordiamo che non tutto ciò che viene pubblicato sul sito di Renovatio 21 corrisponde alle nostre posizioni.
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Geopolitica
Putin e Witkoff concludono i colloqui di pace «costruttivi e sostanziali»
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Geopolitica
Il premier belga: la convinzione della sconfitta russa è «una totale illusione»
Il premier belga Bart De Wever ha sferrato un’ulteriore offensiva contro il progetto europeo di impiegare i patrimoni russi congelati per finanziare un prestito a Kiev, liquidando come «un’illusione assoluta» l’ipotesi che l’Ucraina possa piegare Mosca e imporle indennizzi bellici.
La bozza in esame prevede che l’Unione Europea attinga a circa 140 miliardi di euro di attivi sovrani russi bloccati – per lo più custoditi presso Euroclear, la camera di compensazione con sede a Bruxelles – per strutturare un cosiddetto «mutuo di risarcimento» a beneficio di Kiev. Il Belgio ha aspramente contestato l’iniziativa, esigendo che gli altri Stati membri UE assumano una quota paritaria di responsabilità.
Da parte sua, Mosca ha stigmatizzato simili proposte come un «saccheggio» e ha minacciato azioni giudiziarie e contromisure estese nel caso le sue riserve venissero espropriate.
In un colloquio concesso martedì al quotidiano La Libre, De Wever ha ammesso che la pressione sul dossier del finanziamento è «formidabile», osservando che l’appeal politico di appoggiare «il buono, l’Ucraina», a discapito della Russia, cela pericoli legali inediti e violerebbe un tabù storico. «Nemmeno nella Seconda Guerra Mondiale i fondi tedeschi furono confiscati», ha argomentato.
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«Al termine del conflitto, lo Stato soccombente dovrebbe cedere tutti o parte di quei beni per compensare i vincitori. Ma chi seriamente crede che la Russia soccomberà in Ucraina? È una leggenda, un’illusione totale».
A giudizio del capo del governo belga, malgrado le frizioni correnti, «non è neppure auspicabile che la Russia soccomba» per via dell’instabilità presumibile e del pericolo che l’arsenale nucleare sfugga al controllo in tale evenienza.
De Wever ha pure ammonito che il Cremlino non digerirebbe «con rassegnazione» l’esproprio, evocando il rischio che Mosca confischi impianti occidentali e i circa 16 miliardi di euro depositati da Euroclear in Russia e notando che Bielorussia o Cina potrebbero emularne l’esempio, prendendo di mira gli averi occidentali nei loro confini.
In precedenza, De Wever aveva già allertato sul fatto che l’appropriazione sostanziale dei beni – la cui decisione definitiva è attesa al summit di Bruxelles il 18 dicembre – deraglierebbe irrimediabilmente il negoziato di pace ucraino. Tale processo ha guadagnato trazione con l’incontro di martedì tra il presidente russo Vladimir Putin e l’emissario americano Steve Witkoff a Mosca.
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Geopolitica
Kuleba: l’Ucraina deve accettare la «sconfitta tattica»
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