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Commando israeliani travestiti da donna fanno irruzione nell’ospedale della Cisgiordania
Commando israeliani, alcuni travestiti da donne civili palestinesi e medici, hanno condotto martedì un raid in un ospedale nella Cisgiordania occupata. Nell’operazione sono morte tre persone, inclusa una accusata da Israele di aver pianificato un attacco imminente. Lo riporta il sito governativo russo RT.
Il ministero della Sanità palestinese ha affermato che le truppe israeliane hanno ucciso tre persone nell’ospedale Ibn Sina di Jenin e ha invitato la comunità internazionale a condannare tali operazioni che hanno luogo nelle strutture sanitarie.
Le riprese delle telecamere a circuito chiuso del raid circolate sui social media, che non sono state ancora verificate in modo indipendente, sembravano mostrare diverse truppe sotto copertura, tra cui tre vestite da donne e due travestite da medici, che portavano fucili in un corridoio dell’ospedale. Si possono vedere i commando perquisire un uomo che è in ginocchio contro un muro, prima che sembrino mettergli una borsa sopra la testa.
Israele ha affermato che le tre persone uccise nel raid erano militanti palestinesi che avevano utilizzato l’ospedale come nascondiglio. Uno degli uomini deceduti, identificato dai militari come Mohammed Jalamneh, aveva pianificato «un raid ispirato al massacro del 7 ottobre», hanno detto funzionari israeliani.
Israeli terror : The Israeli special troop invaded this early morning Ibn Sina (Avisina) hospital in Jenin disguised as Nurses, women, old men and one of as a patient in a wheelchair and executed 3 Palestinians who were getting treatment in the hospital violating humanitarian law pic.twitter.com/sK8HxMGKS3
— Mustafa Barghouti @Mustafa_Barghouti (@MustafaBarghou1) January 30, 2024
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Hamas ha detto che una delle persone uccise in ospedale era un membro del gruppo, mentre la fazione paramilitare della Jihad islamica ha affermato che le altre due persone morte erano membri dell’organizzazione, aggiungendo che erano fratelli.
Il ministero della Sanità dell’Autorità Palestinese ha descritto l’attacco di martedì come un «nuovo massacro negli ospedali» da parte di Israele, che a sua volta ha affermato che Hamas sta utilizzando le strutture sanitarie per nascondere militanti e armi nei tunnel sotterranei. Hamas nega le affermazioni.
«Questo è un altro esempio dell’uso cinico delle aree civili e degli ospedali come rifugi e scudi umani da parte di organizzazioni terroristiche», hanno detto le forze armate israeliane.
Israele ha ricevuto critiche dalla comunità internazionale per i suoi raid negli ospedali di Gaza, operazioni che hanno esacerbato un sistema sanitario già instabile e sull’orlo del collasso.
In Cisgiordania, le tensioni continuano a divampare dopo l’attacco del 7 ottobre mentre le forze israeliane conducono frequenti raid di arresto e si scontrano con i palestinesi – in particolare a Jenin, una roccaforte militante.
Dall’attacco iniziale di Hamas dello scorso anno, secondo le Nazioni Unite, Israele ha ucciso almeno 357 palestinesi nel territorio della Cisgiordania. Nello stesso periodo almeno dieci israeliani sono morti in attacchi palestinesi contro obiettivi israeliani in Cisgiordania.
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Non si tratta della prima volta che commando israeliani si travestono per una missione.
Nell’aprile del 1973, in una delle operazioni più audaci di sempre dell’esercito dello Stato Ebraico, un giovane Ehud Barak – futuro premier e leader laburista – si travestì da donna ed entrò a Beirut con un gruppo di soldati dell’unità d’élite Sayeret Matkal per assassinare diversi personaggi chiave del l’Organizzazione per la Liberazione della Palestina (OLP) come punizione per il massacro di Monaco alle Olimpiadi estive del 1972.
La scena è riprodotta anche nel film Munich (2005) di Steven Spielberg.
Tra le persone uccise in quella che viene chiamata «Operazione Fontana della Giovinezza» c’erano leader dell’OLP, compreso il vice non ufficiale di Yassar Arafat.
Il raid era iniziato la notte del 9 aprile quando le navi della marina israeliana hanno portato i soldati combattenti sulla costa appena al largo di Beirut, dove le barche del commando li stavano aspettando e li hanno traghettati a riva. Quando hanno raggiunto la riva, i soldati, travestiti da civili, sono entrati nei veicoli guidati da agenti del Mossad che li hanno poi portati verso i loro diversi obiettivi.
Il Barak sarebbe successivamente divenuto noto alle cronache mondiali per la sua frequentazione con l’enigmatico miliardario pedofilo Jeffrey Epstein.
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Immagine screenshot da Twitter
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I trans esprimono gratitudine per il pasto del Giubileo dei Poveri in Vaticano
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5 attivisti transgender ceneranno con Papa Leone all’evento «Giubileo dei poveri» domenica
Un famoso attivista trans ha dichiarato che domenica prossima si unirà a Papa Leone XIV per una cena in occasione dell’evento del Giubileo dei Poveri.
Secondo quanto riportato dalla stampa italiana, tale «Alessia Nobile», ha ricevuto l’invito alla cena del Giubileo dei Poveri del 16 novembre, che si è tenuta nell’Aula Paolo VI di Roma.
La cena con il papa vedrà la partecipazione di centinaia di ospiti poveri, senzatetto ed «emarginati». Nobile ha affermato che lui e altri quattro uomini che si identificano come donne sono stati invitati al pranzo dopo aver richiesto un’udienza con il papa per esprimere le sue preoccupazioni sul fatto che la Chiesa potesse «fare marcia indietro sui diritti LGBTQ» dopo la morte del Bergoglio.
Nobile ha descritto Francesco come un amico e un mentore. Ha incontrato il defunto papa per la prima volta nel giugno 2022 durante un’udienza con altre cinque donne che si identificavano come «transgender». Francesco ha incontrato Nobile più volte e lo ha invitato alle sue udienze generali pubbliche. Il defunto papa gli ha anche scritto una lettera personale in cui si rivolgeva all’attivista transgender chiamandola «cara sorella».
Secondo tutti i resoconti pubblici disponibili, Francesco non ha detto a Nobile che un uomo che vive come se fosse una donna è contro natura e che la Chiesa rifiuta l’ideologia transgender.
La Repubblica a settembre ha scritto che Nobile avrebbe partecipato al giubileo omotransessualista in Vaticano, parlando di «lettera che Bergoglio mi scrisse di suo pugno mi ha permesso di mostrare chi sono».
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Il tema della normalizzazione transessualismo è stato cavalcato in modo plateale dal predecessore di Leone, Giorgio Mario Bergoglio.
Nel 2020 Bergoglio aveva devoluto un obolo una tantum a dei trans sudamericani del litorale romano che a causa del lockdown si erano dovuto rivolgere in parrocchia.
Nel novembre 2023, Francesco ha accolto il gruppo e il loro parroco a un pranzo per i poveri organizzato dal Vaticano e si è «seduto di fronte a un’ex prostituta transgender». L’evento fu ripreso dalla grande agenzia stampa mondiale Associated Press, che aveva seguito il gruppo transessuale sin da quando erano saliti in pullman.
E ancora: a fine gennaio 2015, un «uomo transgender» – nato in Ispagna come donna – dichiarò di aver avuto un’udienza privata con il papa, dove, secondo alcuni articoli di giornale, Bergoglio avrebbe «abbracciato» il 48enne transessuale.
A Napoli, sempre nel 2015, il Francesco, fu riportato dai media globali mangiò con «carcerati gay e transessuali».
A novembre 2023 il papa aveva approvato il testo del cardinale Victor Manuel Fernandez che consente ai transessuali di fare da padrini alle funzioni religiose. Tale idea era stata respinta nel 2015 all’interno dello stesso papato di Bergoglio.
Come riportato da Renovatio 21, nel 2024 il Bergoglio aveva detto ad una suora pro-LGBT che i transessuali «devono essere integrati nella società».
L’anno scorso papa Francesco fu elogiato per la sua «inclusività» pro-LGBT dagli attivisti transgender perfino in Indonesia, dove l’arcidiocesi della capitale del Paese ha «accolto» nelle parrocchie negli ultimi anni individui transessuali.
In realtà non c’era bisogno di ulteriori prove riguardo al fatto che lo scandalo della «frociaggine» altro non è stato che un espediente dialettico creato ad arte (tesi, antitesi, sintesi).
Il disegno è stato ben delineato dal commento sulla vicenda da parte di monsignor Carlo Maria Viganò: «lo scopo di Bergoglio è normalizzare sodomia e perversione e distruggere il Sacerdozio».
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Immagine di Catholic Church England and Wales via Flickr pubblicata su licenza Creative Commons Attribution-NonCommercial-NoDerivs 2.0 Generic (CC BY-NC-ND 2.0)
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Pastora tedesca «sposa» quattro uomini in un «matrimonio poliamoroso»
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