Geopolitica
Video della polizia israeliana che distrugge la telecamera di un giornalista

I giornalisti di un’emittente turca hanno accusato la polizia israeliana di aver aggredito un membro della loro squadra, con filmati dell’incidente che sembrano mostrare un agente che fracassa la telecamera di un giornalista con la canna del suo fucile. Lo riporta RT.
La troupe televisiva turca di TRT stava riprendendo dalla Città Vecchia di Gerusalemme Est, dove venerdì le forze di sicurezza israeliane si sono scontrate con i palestinesi vicino alla moschea di Al Aqsa.
«La polizia israeliana ha interferito fisicamente con la squadra giornalistica della TRT, rompendo la loro telecamera con la canna di una pistola mentre stavano lavorando per coprire gli eventi nella regione instabile», ha riferito TRT, aggiungendo che la squadra stava «riportando sulle forze israeliane che bloccavano e usavano la forza contro i palestinesi diretti alla moschea di Al Aqsa» in quel momento.
In un breve video pubblicato online, si vede un gruppo di ufficiali israeliani in piedi in strada prima che l’obiettivo della fotocamera venga distrutto da una persona fuori inquadratura.
#BREAKING #Israel #Palestine The IDF soldiers breaks the camera of the TRT reporter in Jerusalem. pic.twitter.com/myeXuLlQgI
— The National Independent (@NationalIndNews) November 17, 2023
Sostieni Renovatio 21
I funzionari israeliani devono ancora rispondere alle accuse, sebbene l’esercito del paese abbia precedentemente affermato che «non ha mai, e non prenderà mai di mira deliberatamente, i giornalisti».
Un portavoce del presidente turco Recep Tayyip Erdogan, Fahrettin Altun, ha successivamente condannato Israele per il «brutto attacco», sostenendo che le sue forze continuano a «massacrare» civili e giornalisti, «e [impedire] ai membri della stampa di svolgere i loro compiti».
«Israele, con tutti i suoi elementi armati, dai suoi soldati alla polizia, continua a violare il diritto internazionale e a ignorare qualsiasi regola o principio. Condanno l’attacco della polizia israeliana alla squadra di TRT News a Gerusalemme e auguro alla famiglia TRT di guarire presto», ha affermato in un post sui social media.
Secondo il Comitato per la Protezione dei Giornalisti (CPJ), l’ultima fiammata tra Israele e Hamas è stato il conflitto più mortale per i giornalisti da quando il gruppo ha iniziato a raccogliere dati nel 1992, con almeno 42 giornalisti e operatori dei media uccisi dal 7 ottobre. La stragrande maggioranza di questi decessi riguardava palestinesi che lavoravano a Gaza, mentre hanno perso la vita anche quattro reporter israeliani e un cittadino libanese, ha affermato il CPJ.
Il Ministero degli Esteri israeliano, da parte sua, ha affermato che diversi fotoreporter freelance palestinesi che lavoravano con le principali testate giornalistiche occidentali erano stati «incorporati» con Hamas e sono stati complici degli attacchi del gruppo.
A Ramallah, nel 2002 fu ucciso il fotoreporter italian Ascanio Raffaele Ciriello. Si trattava allora del quarto giornalista occidentale ucciso dalle forze israeliane.
La magistratura italiana richiese al governo israeliano di divulgare i nomi dell’equipaggio del carro armato coinvolto, ma ottenne un rifiuto, nonostante l’esistenza di un trattato di collaborazione giudiziaria tra i due Paesi; ciò ebbe come conseguenza l’archiviazione del procedimento penale. Il vice ministro israeliano della Difesa, Dalia Rabin-Pelosoff (figlia del premier Yitzhak Rabin), e il ministro degli Esteri israeliano, Shimon Peres, espressero le condoglianze del governo e del Parlamento israeliano per la perdita del giornalista.
Iscriviti alla Newslettera di Renovatio 21
Geopolitica
Trump annulla l’incontro a Budapest con Putin

Economia
Il governo olandese sequestra il produttore di chip cinese Nexperia, la Cina risponde con un divieto di esportazione

Il governo dei Paesi Bassi ha preso il controllo di Nexperia, un’azienda di semiconduttori di proprietà cinese con sede in Olanda, in risposta alle pressioni degli Stati Uniti, segnando un’importante escalation nella competizione occidentale con Pechino per il controllo delle catene di approvvigionamento tecnologiche avanzate.
Nexperia, specializzata nella produzione di semiconduttori di vecchia generazione per automobili ed elettronica di consumo, dà lavoro a migliaia di persone in Europa, Stati Uniti e Asia ed è stata acquisita da Wingtech nel 2013. Il 30 settembre, le autorità olandesi hanno comunicato che le decisioni su Nexperia sarebbero passate sotto l’autorità del ministro dell’Economia Vincent Karremans.
Questa mossa è seguita all’inasprimento delle restrizioni commerciali da parte di Washington contro Wingtech, la casa madre di Nexperia, già inclusa nella lista nera commerciale statunitense. Documenti giudiziari hanno rivelato che a giugno funzionari americani avevano ammonito il governo olandese sul rischio di ulteriori sanzioni se Nexperia non avesse sostituito il suo amministratore delegato cinese, Zhang Xuezheng.
In risposta, il ministero del Commercio cinese ha vietato l’esportazione di alcuni prodotti dalle filiali cinesi di Nexperia. Pechino ha condannato l’intervento olandese, attribuendolo alle pressioni USA. Un editoriale del quotidiano il lingua inglese del Partito Comunista Cinese Global Times ha dichiarato: «Questo non è l’agire di una nazione che rispetta lo stato di diritto, ma di un governo che usa la legge come uno strumento da applicare o scartare in base a convenienze politiche».
Iscriviti alla Newslettera di Renovatio 21
«La Cina non chiede ai Paesi Bassi di prendere parte a una competizione geopolitica, ma di rispettare i valori che dichiarano di sostenere: stato di diritto, concorrenza equa e protezione della proprietà legalmente acquisita» ha aggiunto l’house organ anglofono del PCC.
L’anno scorso era emerso che le fabbriche di semiconduttori con tecnologia avanzata olandese presenti a Taiwan potrebbero essere spente da remoto nel caso di invasione dell’isola da parte di Pechino. In particolare si tratterebbe delle fabbriche del colosso Taiwan Semiconductor Manufacturing Company (TSMC), che impiega tecnologie ultraviolette di estrema precisione (chiamate in gergo EUV) fornite da un’azienda olandese, la ASML. Tali macchine, grandi come un autobus e dal costo di circa 217 milioni di dollari cadauna. utilizzano onde luminose ad alta frequenza per stampare i chip più avanzati al mondo.
Secondo quando riportato da Bloomberg, in caso di invasione da parte della Repubblica Popolare Cinese, gli EUV di ASML nelle fabbriche TSMC potrebbero essere resi inutilizzabili.
Come riportato da Renovatio 21, un anno fa l’Intelligence olandese accusa la Cina di cyber spionaggio dopo che fu segnalata la compromissione di 20.000 sistemi di sicurezza informatica Fortinet Fortigate in tutto il mondo.
Immagine di Raimond Spekking via Wikimedia pubblicata su licenza CC BY-SA 4.0
Geopolitica
Banca francese dichiarata complice di genocidio

Iscriviti al canale Telegram
Aiuta Renovatio 21
Iscriviti alla Newslettera di Renovatio 21
-
Misteri1 settimana fa
La verità sull’incontro tra Amanda Knox e il suo procuratore. Renovatio 21 intervista il giudice Mignini
-
Pensiero3 giorni fa
Ci risiamo: il papa loda Don Milani. Torna l’ombra della pedofilia sulla Chiesa e sul futuro del mondo
-
Cancro2 settimane fa
Proteine spike da vaccino COVID trovate nelle cellule tumorali di una donna
-
Vaccini2 settimane fa
«Scienza spazzatura» dietro le affermazioni secondo cui i vaccini anti-COVID hanno salvato milioni di persone
-
Spirito1 settimana fa
Mons. Viganò: «non c’è paradiso per i codardi!»
-
Salute2 settimane fa
I malori della 41ª settimana 2025
-
Sanità6 giorni fa
Un nuovo sindacato per le prossime pandemie. Intervista al segretario di Di.Co.Si
-
Autismo1 settimana fa
Tutti addosso a Kennedy che collega la circoncisione all’autismo. Quando finirà la barbarie della mutilazione genitale infantile?