Spirito
Gerusalemme, Fuoco sacro: Chiese contro Israele per le ‘irragionevoli’ restrizioni al rito

Renovatio 21 pubblica questo articolo su gentile concessione di AsiaNews. Le opinioni degli articoli pubblicati non coincidono necessariamente con quelle di Renovatio 21.
Le autorità israeliane vogliono un limite inferiore ai 2 mila fedeli (rispetto ai 10 mila tradizionali) in occasione del rituale. E tentano di imporre «l’onere» di emettere inviti. Per il Consiglio ecumenico delle Chiese è «in pericolo» la libertà di culto. Patriarcato greco-ortodosso, armeno e Custodia parlano di limitazioni «irragionevoli».
In Terra Santa monta la protesta dei leader cristiani per le crescenti restrizioni imposte da Israele alle celebrazioni della Pasqua ortodossa, in calendario il 16 aprile.
Dopo la cancellazione dei permessi di viaggio per la comunità di Gaza, a poche ore di distanza è arrivato anche il provvedimento che limita gli accessi ai luoghi di culto nella città santa, in particolare il Santo Sepolcro in occasione del tradizionale rito del Fuoco sacro.
L’ultimo appello, in ordine di tempo, è del Consiglio ecumenico delle Chiese (WCC), che segue quello del Patriarcato greco-ortodosso di Gerusalemme, della Custodia di Terra Santa e del Patriarcato armeno che avevano già espresso «grave preoccupazione» per la libertà religiosa.
La cerimonia pasquale del fuoco, sottolinea in una nota il reverendo Jerry Pillay, segretario generale WCC, è «una delle più importanti» per la Chiesa ortodossa, ma ha un grande valore per «l’intera comunità cristiana di Terra Santa e per i pellegrini presenti da tutto il mondo».
Le restrizioni, prosegue, prevedono «un limite di 2 mila fedeli» che potranno accedere al luogo di culto, con un drastico ridimensionamento rispetto ai 10mila dello scorso anno e dei precedenti, a eccezione di quelli in cui erano in vigore le norme anti-COVID. Il leader cristiano denuncia inoltre «la presenza di 200 poliziotti all’interno della chiesa» e i rigidi «controlli per la sicurezza in tutta la città vecchia» di Gerusalemme che, di fatto, «impediscono l’accesso e la partecipazione alla processione».
Fedeli e vertici delle Chiese di Terra Santa considerano tanto «inutili», quanto «dannose» le restrizioni imposte dal governo israeliano e che si sommano alle tensioni in atto da tempo nell’area, unite agli attacchi dell’ultimo periodo contro edifici e luoghi simbolo cristiani.
Negli ultimi anni, conclude il rev. Pillay, i leader cristiani hanno diffuso «numerose dichiarazioni congiunte» in cui denunciano la «crescente minaccia» costituita da «estremisti e radicali» che proliferano all’interno «della società israeliana». Da qui l’appello alle massime istituzioni dello Stato ebraico, perché ritirino le «pesanti restrizioni» che «mettono in pericolo la libertà del culto».
In precedenza era intervenuto anche il Comitato che unisce armeni, greco-ortodossi e la Custodia, con una nota in cui si denunciava l’impossibilità di coordinamento con le autorità israeliane che stanno imponendo «restrizioni irragionevoli e senza precedenti» all’accesso ai luoghi di culto.
La polizia, prosegue il testo, «sta ingiustamente e in modo inappropriato» imponendo alle Chiese «l’onere» di emettere inviti oltre a imporre «ostacoli» che «impediranno ai fedeli di partecipare», soprattutto «i membri della nostra comunità».
In conclusione i leader cristiani di Gerusalemme rinnovano l’impegno al rispetto dello status quo e assicurano che le celebrazioni saranno effettuate «come avviene da 2mila anni» senza restrizioni e «chi vuole è libero di venire e partecipare», mentre le autorità «agiscano come meglio credono. Le Chiese intendono essere libere di celebrare e vogliono continuare a farlo in pace».
Per giustificare blocchi e restrizioni la polizia ricorda quanto avvenuto nel 2021 al Monte Meron, in occasione del primo raduno religioso post-COVID, quando in occasione di un pellegrinaggio ebraico sono morte nella calca 45 persone. Tuttavia, i leader cristiani ricordano come non siano mai avvenuti incidenti in occasione delle funzioni religiose, anche le più importanti e partecipate, mentre imporre limiti e accessi è solo una violazione alla libertà religiosa frutto di una crescente estremizzazione della leadership politica – e di parte della società – israeliana.
Concetti espressi anche dal patriarca latino di Gerusalemme Pierbattista Pizzaballa che, in un’intervista ad AsiaNews nei giorni precedenti la Pasqua, si era detto «contrario all’idea stessa che ci debbano essere dei permessi per andare nei luoghi di culto». «Restrizioni e problemi», aveva aggiunto, sono parte di un «quadro politico» che ha registrato un ulteriore inasprimento col «nuovo governo di estrema destra religiosa. Sono tutti aspetti che fanno parte di un unico contesto».
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Immagine di Mar Sharb via Wikimedia pubblicata su licenza Creative Commons Attribution 2.0 Generic (CC BY 2.0)
Spirito
Mons. Viganò: la chiesa conciliare-sinodale schierata con i nemici della Chiesa cattolica

L’arcivescovo Carlo Maria Viganò ha affidato alla piattaforma social X un commento sul «World Meeting of Human Fraternity» organizzato dalla Diocesi di Roma, un appuntamento, giunto alla terza edizione, promosso dalla Basilica di San Pietro e da una fondazione che si chiama come la famigerata enciclica bergogliana Fratelli Tutti.
«Trovo a dir poco inconcepibile che, dinanzi all’evidenza del colpo di stato globalista nelle nazioni occidentali e alla aperta ostilità a Cristo e alla Sua Chiesa dell’élite globalista, la chiesa conciliare-sinodale insista ancora a schierarsi con i nemici della Chiesa Cattolica, ratificando le loro imposture climatiche, sanitarie, sociali e belliche» scrive monsignore.
Trovo a dir poco inconcepibile che, dinanzi all’evidenza del colpo di stato globalista nelle nazioni occidentali e alla aperta ostilità a Cristo e alla Sua Chiesa dell’élite globalista, la chiesa conciliare-sinodale insista ancora a schierarsi con i nemici della Chiesa Cattolica,… pic.twitter.com/dX03GnWp0S
— Arcivescovo Carlo Maria Viganò (@CarloMVigano) September 10, 2025
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«Dinanzi all’evidenza dei disordini e della criminalità causati dall’immigrazione, perora l’accoglienza e coopera all’islamizzazione delle nazioni cristiane. Dinanzi alla dissoluzione morale dei giovani, si fa promotrice dell’ideologia LGBTQ+».
«Dinanzi al cinismo utilitarista dell’eutanasia e dell’aborto, alla predazione degli organi e alla manipolazione genetica, legittima i sieri sperimentali fatti con tessuti ricavati da feti abortiti».
«Dinanzi alle speculazioni dell’alta finanza usuraia e ai controlli dell’identità digitale e della valuta elettronica, installa i pos in chiesa per i pagamenti elettronici».
«Questa non è ingenuità, né sprovvedutezza: è deliberata cooperazione al Male, secondo un ben preciso copione sotto un’unica regia» tuona Viganò.
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Spirito
Migliaia alla processione del Concilio dei Santi di Mosca

🇷🇺☦️ WATCH: Over 40,000 Orthodox Christians March Through Moscow! People are Carrying Flags of Jesus and the Virgin Mary with a Powerful Message: “God Is With Us” pic.twitter.com/QXdynDNXD0
— Mario ZNA (@MarioBojic) September 7, 2025
Thousands of Orthodox believers gather at Moscow’s Cathedral of Christ the Savior for the annual Cross Procession pic.twitter.com/esM3bv63TQ
— Uncensored News (@Uncensorednewsw) September 7, 2025
🙏 Believers gathered at the Cathedral of Christ the Savior awaiting the all-Moscow cross procession. – FRWL pic.twitter.com/9wOdWiRt0W
— Zlatti71 (@Zlatti_71) September 7, 2025
A vast crowd joined the great Cross Procession in Moscow, led by the Russian Orthodox Church God bless 🇷🇺 Russia — a nation of spirit and destiny, carrying hope for a truly multipolar world pic.twitter.com/w0iRasluTP
— Bebo BRICS (@BeboBrics) September 7, 2025
The Russians are coming! The largest procession in Moscow since 1918 is underway. pic.twitter.com/Bj823DtiFh
— Bernadette 🏴🇮🇪🇷🇺🇵🇸 (@BDooher) September 7, 2025
❗️150,000 civilians take part in a patriotic Russian Orthodox march in Moscow. 🙏🇷🇺☦️ pic.twitter.com/hRwX7uHPOU
— cvetko35 (@cvetko35) September 7, 2025
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Spirito
Lourdes, i famosi carretti saranno sostituiti

In occasione del 140° anniversario dell’Hospitalité di Nostra Signora di Lourdes, il santuario mariano ha annunciato il rinnovo delle sue emblematiche «auto blu», che dall’inizio del XX secolo sono parte integrante del paesaggio e del patrimonio del santuario.
Un comunicato stampa del Santuario riporta le parole di Daniel Pezet, presidente dell’Hospitalité Notre-Dame de Lourdes, ricordando innanzitutto che «dall’inizio del XX secolo , le auto blu permettono ai pellegrini malati, stanchi o disabili di partecipare ai pellegrinaggi al Santuario di Lourdes».
Daniel Pezet spiega poi che questi veicoli sono stati sviluppati negli anni ’60 dalla società Aumon. La versione attuale rappresenta una flotta di diverse centinaia di veicoli che hanno accompagnato generazioni di pellegrini.
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Tuttavia, un utilizzo così elevato, nonostante gli sforzi del personale ospedaliero per mantenere i veicoli in buone condizioni e l’aggiunta di un impianto frenante nel 2012, non impedisce che alcuni veicoli si trovino in uno stato di degrado avanzato, il che solleva una questione di sicurezza, ma anche di comfort per gli utenti. Diventa quindi necessario rinnovare il parco auto «blu».
Sono stati identificati pochi veicoli che soddisfano questo requisito. Il veicolo attuale rimane il miglior riferimento. Alcuni veicoli come barelle, sedie a rotelle e tricicli possono soddisfare parte del bisogno, ma l’architettura e il legame che si crea tra il pellegrino e il suo accompagnatore rimangono unici.
L’Hospitalité Notre-Dame de Lourdes ha quindi deciso di affidare all’azienda bigourdan Milc (Made In Le Coin), con sede a La Barthe-de-Neste (Alti Pirenei), lo sviluppo e la prototipazione di una nuova auto blu.
L’azienda produce biciclette, veicoli elettrici, carrelli per il trasporto e dispositivi per persone con disabilità. Potrà quindi mettere a frutto la propria competenza in soluzioni di mobilità adattata, garantendo un design funzionale e su misura per le esigenze del santuario.
L’azienda sta attualmente sviluppando due prototipi, che saranno testati alla fine del 2025, dopo un lavoro di osservazione diretta da parte dei suoi ingegneri per comprendere come vengono utilizzati i carri durante i pellegrinaggi.
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Il design manterrà l’essenza del modello attuale, preservandone l’architettura: due grandi ruote posteriori, una piccola ruota anteriore, un tendalino pieghevole e un timone metallico per la trazione manuale, che può ospitare un passeggero adulto e favorisce un legame speciale tra il pellegrino e il suo compagno.
Sebbene non siano state rivelate specifiche tecniche dettagliate, l’esperienza di Milc suggerisce miglioramenti significativi. In termini di sicurezza, si prevedono freni ottimizzati (oltre al sistema del 2012, finanziato dall’Ordine di Malta) e possibili sistemi antiribaltamento.
In termini di comfort, sono previsti sedili più ergonomici, sospensioni migliorate e una migliore protezione dal sole e dalla pioggia. I materiali potrebbero includere alluminio o compositi leggeri e resistenti, in linea con l’esperienza di Milc nella mobilità adattata, ma la trazione rimarrà manuale per preservare l’aspetto umano del servizio.
Il colore azzurro, che evoca la Vergine Maria, sarà mantenuto, così come le dimensioni approssimative (1,5 m di lunghezza e 0,8 m di larghezza, secondo il modello attuale). Il numero di unità che saranno prodotte non è stato specificato, ma il budget, definito «enorme», sarà finanziato da donazioni di privati, associazioni e strutture ricettive, come da tradizione del santuario.
Articolo previamente apparso su FSSPX.News
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Immagine di Andy Hay via Flickr pubblicata su licenza CC BY 2.0
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