Geopolitica
334° giorno di guerra
– Via libera della Germania perché la Polonia mandi i carri Leopard in Ucraina. Lo riporta Sky News. Scholz sarebbe in procinto di annunciare l’invio anche di carri tedeschi.
– Il vice capo dell’Ufficio del presidente ucraino Timoshenko ha scritto una lettera di dimissioni. Oltre a Tymoshenko, si sono dimessi i governatori delle regioni di Kiev, Dnepropetrovsk, Sumy, delle parti ucraine delle regioni di Zaporozhye e Kherson. Vyacheslav Shapovalov, responsabile della logistica delle Forze Armate ucraine, ha chiesto le dimissioni a seguito di accuse relative all’acquisto di generi alimentari per l’esercito. È stato licenziato il vice procuratore generale dell’Ucraina.
– Un errore del pilota è la causa dello schianto dell’elicottero con i vertici del Ministero dell’interno ucraino a Brovary, scrivono i media ucraini, citando fonti del Ministero.
– La fregata Admiral Gorshkov con gli Tsirkon ipersonici a bordo è stata avvistata nell’Oceano Atlantico (in acque internazionali) a una distanza di tiro dalla costa degli Stati Uniti. Si dichiara che gli scopi principali della missione della fregata nell’Atlantico e nell’Oceano Indiano sono la prevenzione delle minacce alla Russia e mantenimento «della pace e della stabilità insieme ai Paesi amici».
– Biden valuta di trasferire Abrams all’Ucraina per forzare la Germania a trasferire Leopard 2. Lo riferisce Sky News edizione araba, citando fonti anonime al Pentagono.
– Dalle dichiarazioni rilasciate dopo il vertice fra Stoltenberg e Pistorius si capisce che le forti pressioni degli ultimi giorni non sono ancora riuscite a smuovere la resistenza tedesca per la fornitura di Leopard a Kiev.
– Lukashenko ha detto che l’Ucraina ha proposto alla Bielorussia la firma di un trattato di non aggressione. Il Presidente bielorusso non ha detto quale sia stata la risposta di Minsk, ma ha detto che il comportamento di Kiev è contraddittorio.
– Erdogan: dopo la manifestazione in cui è stato bruciato il Corano a Stoccolma, le autorità svedesi non dovrebbero più aspettarsi l’approvazione della domanda di adesione di Ankara alla NATO.
– Il 92,5% dei cittadini turchi è contrario all’adesione della Svezia alla NATO.
– Odessa: ufficiali addetti al reclutamento in cerca di uomini da arruolare utilizzano ambulanze ed auto private.
– A Kiev e nella regione vengono installate ulteriori strutture di difesa in cemento come misura protettiva per una possibile offensiva di febbraio.
– L’amministrazione americana ha presentato al governo cinese prove che alcune società statali cinesi potevano fornire «assistenza militare ed economica» alla Russia nel conflitto in Ucraina, riferisce Bloomberg. Washington sta cercando di scoprire se Pechino fosse a conoscenza di queste attività. Non si sa quali prove specifiche abbiano ricevuto le autorità statunitensi. Secondo fonti di Bloomberg, l’amministrazione americana ritiene che il governo cinese voglia aiutare la Russia e non sia una parte neutrale.
Rassegna tratta dal canale Telegram La mia Russia
Immagine da Telegram
Geopolitica
Turchia, effigie di Netanyahu appesa a una gru: «pena di morte»
Un’effigie raffigurante il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu è stata avvistata appesa a una gru edile nel Nord-Est della Turchia, suscitando forte indignazione in Israele.
Secondo la stampa turca, l’episodio si è verificato sabato in un cantiere nella città di Trebisonda, sul Mar Nero. L’iniziativa sarebbe stata organizzata da Kemal Saglam, docente di comunicazione visiva presso un’università locale. Saglam ha dichiarato ai media turchi che il gesto aveva un intento simbolico, volto a denunciare le violazioni dei diritti umani a Gaza.
Le immagini, diffuse viralmente e riportate anche dal quotidiano turco Yeni Safak, mostrano la figura sospesa alla gru, accompagnata da uno striscione con la scritta: «Pena di morte per Netanyahu».
Il ministero degli Esteri israeliano, tramite un post su X, ha condiviso un video dell’incidente, accusando un accademico turco di aver creato l’effigie «con il fiero sostegno di un’azienda statale». Il ministero ha condannato l’atto, sottolineando che «le autorità turche non hanno denunciato questo comportamento scandaloso».
Turkish academic creates model of hanged 🇮🇱PM Netanyahu, with a “Death Penalty” sign. Proudly aided by a state company.
Turkish authorities have not disavowed this disgraceful behavior.
In Erdoğan’s Turkey, hatred & antisemitism isn’t condemned. It’s celebrated. pic.twitter.com/19MALpzEEW
— Israel Foreign Ministry (@IsraelMFA) October 26, 2025
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Le autorità turche non hanno ancora fornito una risposta ufficiale.
I rapporti diplomatici tra Israele e Turchia sono tesi da anni e si sono ulteriormente deteriorati dopo gli attacchi di Hamas del 7 ottobre 2023. Il presidente Recep Tayyip Erdogan ha accusato Netanyahu di aver commesso un «genocidio» a Gaza.
La Turchia, unendosi agli altri Paesi che hanno portato il caso al tribunale dell’Aia, ha accusato Israele di aver commesso un genocidio a Gaza. Il presidente Recep Tayyip Erdogan in precedenza aveva definito il primo ministro Benjamin Netanyahu «il macellaio di Gaza», suggerendo a un certo punto – in una reductio ad Hitlerum che è andata in crescendo, con contagio internazionale – che la portata dei suoi crimini di guerra superasse quelli commessi dal cancelliere della Germania nazionalsocialista Adolfo Hitlerro.
Nel 2023 la Turchia ha richiamato il suo ambasciatore da Israele e nel 2024 ha interrotto tutti i rapporti diplomatici. Mesi fa Ankara aveva dichiarato che Israele costituisce una «minaccia per la pace in Siria». Erdogan ha più volte chiesto un’alleanza dei Paesi islamici contro Israele.
Come riportato da Renovatio 21, i turchi hanno guidato gli sforzi per far sospendere Israele all’Assemblea generale ONU. L’anno scorso il presidente turco aveva dichiarato che le Nazioni Unite dovrebbero consentire l’uso della forza contro lo Stato degli ebrei.
Un anno fa Erdogan aveva ventilato l’ipotesi che la Turchia potesse invadere Israele.
La Turchia ha avuto un ruolo attivo nei recenti negoziati per il cessate il fuoco e la liberazione degli ostaggi, con diversi rapporti che indicano come l’influenza di Ankara su Hamas abbia facilitato il rilascio degli ostaggi nell’ambito del piano in 20 punti del presidente statunitense Donald Trump.
Venerdì, Erdogan ha dichiarato alla stampa che gli Stati Uniti dovrebbero intensificare le pressioni su Israele, anche attraverso sanzioni e divieti sulla vendita di armi, per garantire il rispetto degli impegni presi nel piano di Trump.
Domenica, Netanyahu ha annunciato che Israele deciderà quali forze straniere potranno partecipare alla missione internazionale proposta per Gaza, prevista dal piano di Trump per garantire il cessate il fuoco. La settimana precedente, aveva lasciato intendere che si sarebbe opposto a qualsiasi coinvolgimento delle forze di sicurezza turche a Gaza.
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Immagine screenshot da Twitter; modificata
Droga
Trump punta ad attaccare le «strutture della cocaina» in Venezuela
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Geopolitica
Thailandia e Cambogia firmano alla Casa Bianca un accordo di cessate il fuoco
Cambogia e Thailandia hanno siglato un accordo di cessate il fuoco ampliato per porre fine a un violento conflitto di confine scoppiato a inizio anno. La cerimonia di firma, tenutasi domenica, è stata presieduta dal presidente degli Stati Uniti Donald Trump, che aveva mediato la tregua iniziale.
Le tensioni storiche tra i due Paesi del Sud-est asiatico, originate da dispute territoriali di epoca coloniale, sono esplose a luglio con cinque giorni di scontri armati, che hanno spinto centinaia di migliaia di persone a fuggire dalla zona di confine. Un incontro ospitato dalla Malesia aveva portato a una prima tregua, segnando l’inizio della de-escalation.
Trump ha dichiarato di aver sfruttato i negoziati commerciali con entrambi i paesi per favorire una riduzione delle tensioni.
HISTORIC PEACE BETWEEN THAILAND & CAMBODIA.
President Trump and Malaysia’s Prime Minister Anwar Ibrahim hosted the Prime Ministers of Thailand and Cambodia for the signing of the ‘Kuala Lumpur Peace Accords’—a historic peace declaration. pic.twitter.com/BZRJ2b2KLY
— The White House (@WhiteHouse) October 26, 2025
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Durante il 47° vertice dell’ASEAN in Malesia, il primo ministro cambogiano Hun Manet e il primo ministro thailandese Anutin Charnvirakul hanno firmato l’accordo, che amplia la tregua di luglio.
Il documento stabilisce un piano per ridurre le tensioni e assicurare una pace stabile al confine, prevedendo il rilascio di 18 soldati cambogiani prigionieri da parte della Thailandia, il ritiro delle armi pesanti, l’avvio di operazioni di sminamento e il contrasto alle attività illegali transfrontaliere.
Dopo la firma, il primo ministro thailandese ha annunciato l’immediato ritiro delle armi dal confine e il rilascio dei prigionieri di guerra cambogiani, insieme a un’intesa commerciale congiunta. Il primo ministro cambogiano ha lodato l’accordo, impegnandosi a rispettarlo e ringraziando Trump per il suo ruolo, proponendolo come candidato al Premio Nobel per la Pace del prossimo anno.
Trump ha definito l’accordo «monumentale» e «storico», sottolineando il suo contributo e descrivendo la mediazione di pace come «quasi un hobby». Dopo la cerimonia, ha firmato un accordo commerciale con la Cambogia e un importante patto minerario con la Thailandia.
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