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Salute

I tamponi: specchietto riassuntivo

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Sempre più gli italiani si troveranno a misurarsi coi tamponi anti-COVID, che attualmente sono l’unica possibilità per ottenere il green pass per chi non risulti vaccinato.



Ce ne sono di diversi tipi, ma non tutti sono utili qualora si voglia ottenere il green pass.



I tamponi si differenziano sulla base del metodo di campionamento  e ne esistono tre tipologie.

 

Di seguito ne vedremo le caratteristiche anche in funzione di chi volesse usare i tamponi per avere un green pass valido 7 giorni su 7, o almeno 5 giorni su 7 per poter lavorare. Ricordiamo che dal 15 ottobre il Governo Draghi ha infatti stabilito che chi sarà sprovvisto di pass non potrà più lavorare



1) Tamponi oro-faringei.

Si contraddistinguono per la forma sottile ed allungata; il tampone deve essere inserito con perizia dall’operatore  attraverso una narice del paziente fino a toccare la parete rinofaringea.

 

L’operazione può risultare molto fastidiosa, talvolta dolorosa, e i tamponi di questo tipo sono sconsigliati per un uso frequente perché rischiano di lesionare le mucose orofaringee, anche se effettuati da una mano attenta ed esperta (cosa, oltretutto, non scontata).



2) Tamponi nasali

Sono in tutto simili ad un cotton fioc. Vengono sfregati in modo non invasivo in entrambe le narici del paziente e provocano un po’ di solletico, che talvolta viene percepito come un principio di stimolo a starnutire. Data la superficialità del campionamento  possono essere eseguiti con frequenza senza rappresentare un disagio fisico per il paziente.



3) Tamponi salivari

Sono di norma anch’essi simili ad un comune cotton fioc ed il campionamento prevede che vengano a contatto con diverse zone della cavità orale per assorbire la saliva del paziente. Risultano ancora meno fastidiosi dei tamponi nasali e possono essere eseguiti con frequenza senza rappresentare un disagio fisico per il paziente.

 

Viste le tre tipologie di tamponi che si differenziano per la modalità del campionamento,  adesso vediamo come ciascun tipo di tampone possa essere di due categorie: antigenico (rapido) o molecolare.

 

Antigenico o molecolare?

La differenza tra tamponi (oro-faringei, nasali e salivari) antigenici-rapidi e molecolari è data dal metodo con cui vengono analizzati per fornire il risultato di negatività.



A) Tamponi antigenici

Il tampone (oro-faringeo, nasale o salivare) viene messo a contatto con un reagente che, in caso di positività assume una certa colorazione.  L’esito del reagente richiede pochi minuti. Per questo motivo tali tamponi sono definiti «rapidi».

 

Effettuati in un centro autorizzato (farmacie o laboratori autorizzati) permette di ottenere il green pass una volta che l’operatore abbia inserito nel sistema informatico sanitario regionale l’esito del tampone.

 

Dall’esecuzione del tampone all’esito finale trascorrono circa 15 minuti.



B ) Tamponi molecolari

Il tampone  (oro-faringeo, nasale o salivare) viene inviato in un laboratorio specializzato dove prima di utilizzare un reagente viene eseguita un’amplificazione degli acidi nucleici per PCR.

 

L’analisi molecolare dei tamponi ha un margine di precisione superiore a quello ottenuto coi reagenti rapidi.

 

Tuttavia, utilizzando un’amplificazione eccessiva, sarebbe tecnicamente possibile avere risultati positivi anche analizzando un mazzo di rose. Ma di questa diatriba sui livelli di PCR non ci occuperemo qui.

 

Cose da sapere

  • Al fine di ottenere il green pass i tamponi devono essere effettuati nominalmente da operatori qualificati presso centri autorizzati (farmacie o laboratori)

 

  •  I tamponi salivari antigenici rapidi non sono attualmente validi per ottenere il green pass. Tutti gli altri sono validi. Compresi i salivari molecolari.

 

  • I tamponi molecolari sono validi per 72 ore dal momento del campionamento, ma il referto del laboratorio richiede un’attesa  minima di circa 24 ore. Quindi i tamponi molecolari sono poco pratici per ottenere il green pass, che viene emesso molte ore dopo l’esecuzione del tampone. L’effettiva utilizzabilità dei molecolari dunque non è di 72 ore, perché va sottratto il tempo di attesa per avere il referto. Nonostante qualche politico si sia intestato il merito dell’estensione a 72 ore dei molecolari, l’effettiva utilità aggiunta rimane praticamente nulla.

 

  • Quando una persona risulta positiva ad un test rapido o molecolare, ha l’obbligo di effettuare un secondo test esclusivamente molecolare di conferma.

 

  • I tamponi molecolari  (oro-faringeo, nasale o salivare) hanno un costo decisamente superiore ai test rapidi riconosciuti per il green pass (nasali e oro-faringei) perché richiedono analisi di laboratorio con personale annesso.

 

  • Col recente decreto i prezzi dei tamponi rapidi verranno calmierati a 15 euro. Saranno gratis per tutti i fragili che non possono vaccinarsi, 8 euro per gli under 18.

 

 

 

Gian Battista Airaghi

Animali

Gorilla vaccinato muore improvvisamente per attacco cardiaco

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Da

Un gorilla di pianura occidentale è morto di infarto durante il fine settimana allo zoo di Saint Louis, Stato americano del Missouri. Lo zoo aveva recentemente somministrato vaccini COVID-19 a molti dei suoi animali.

 

Secondo quanto riferito, il primate di nome «Little Joe» (cioè «Giuseppino») che aveva 26 anni, era in cura per una malattia cardiaca quando ha avuto un infarto ed è morto nel sonno domenica.

 

L’annuncio è stato dato dalla stessa struttura zoologica nel suo profilo Instagram.

 

 

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«È con incredibile tristezza che condividiamo la notizia che il gorilla di pianura occidentale Little Joe, che era in cura per una malattia cardiaca, è morto di infarto durante la notte del 4 maggio», ha scritto, offrendo un ritratto della bestia, il giardino zoologico missouriano sul popolare social media basato sulle fotografie.

 

«Sulla base del monitoraggio video, sembra che sia morto nel sonno». Un malore, non diverso da quello di tante persone secondo le cronache recenti, ha colpito lo scimmione nottetempo, cagionandone il triste decesso.

 

La morte del gorilla Little Joe arriva quando lo zoo di St. Louis nel settembre 2021 ha lanciato un ambizioso sforzo di «cura preventiva» somministrando vaccini COVID-19 alla sua popolazione di grandi scimmie e ad altre specie di primati.

 

La campagna anti-COVID per le bestie in gabbia era stata spiegata dallo stesso direttore della struttura in un video ancora visibile su YouTubo.

 

 

«Il 29 settembre 2021, lo scimpanzé maschio adulto “Jimiyu” è stato il primo animale del nostro zoo ad essere vaccinato contro il COVID-19», spiegava all’epoca lo zoo sul proprio sito web . «Nei prossimi mesi, prevediamo di somministrare il vaccino COVID-19 a due dosi in un lancio graduale a quasi 100 primati, grandi felini, lontre di fiume, cani dipinti e volpi dalle orecchie di pipistrello, che portano tutti un potenziale rischio di essere infettati da SARS-CoV-2, il virus che causa la malattia COVID-19» assicurava il direttore del giardino zoologico.

 

Lo zoo di San Luigi aveva inoltre spiegato che il produttore del vaccino veterinario Zoetis aveva «donato 11.000 dosi di vaccino COVID-19 a dozzine di zoo, incluso lo zoo di Saint Louis, e organizzazioni animaliste in tutta la nazione».

 

«L’uso sperimentale di questo vaccino COVID-19 di Zoetis è autorizzato dal Dipartimento dell’Agricoltura degli Stati Uniti e dal veterinario dello stato del Missouri», aveva aggiunto lo zoo.

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Come riportato da Renovatio 21, a fine 2020 diversi gorilla dello zoo safari di San Diego erano risultati positivi al coronavirus, manifestando – riferivano le cronache – perfino alcuni sintomi della malattia.

 

Non si tratta solo dei gorillazzi: il tampone COVID non lasciava scampo nemmeno ai grandi felini. Ad aprile 2020 una tigre malese di quattro anni di nome Nadia era risultata positiva allo zoo del Bronx a New York e, poco dopo, anche altre tre tigri e tre leoni allo zoo erano risultate positive. Bashir, una tigre malese di 11 anni allo zoo di Knoxville nel Tennessee, era risultata positiva al coronavirus in ottobre ed era entrata in quarantena con le tigri malesi Arya, 6 anni, e Tanvir, 11 anni, che mostravano anche tosse lieve, letargia e un diminuzione dell’appetito. Il mese prima, NeeCee, un leopardo delle nevi di cinque anni allo zoo di Louisville nel Kentucky, era risultato positivo.

 

Il dramma si fece totale quando, sempre a cavallo tra fine 2020 e inizio 2021, una tigre e due leoni avrebbero preso il COVID in giardino zoologico in Svezia. La sfortunata tigre scandinava positiva al tampone, una femmina di età avanzata (a 17 anni un felino giovane non è) fu quindi vittima di una specialità di certi Paesi del Nord, cioè l’eutanasia. Gli svedesi ci tennero a far sapere che la povera bestia aveva gravi sintomi respiratori e pure neurologici, senza spiegare quali – soprattutto i resoconti dicono che la tigre era di «età avanzata» e aveva «scarse possibilità di guarigione».

 

Il paradosso è che ci siamo a lungo lamentati dell’eutanasia che rende gli uomini degli animali da abbattere a piacimento, purtuttavia assistemmo allora al fatto che era ben avviato anche il contrario: l’umanizzazione dell’animale, «anziano» e «malato incurabile» pur di procedere con la puntura della morte, sotto l’imperativo terrorista COVID.

 

SCB. Sono cose belle.

 

Ad ogni modo, qualche lettore ci ricordi di aggiungere il gorilla Peppino nella lista dei malori della 19ª settimana 2024. Grazie.

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Immagine di Rachel via Flickr pubblicata su licenza Creative Commons Attribution-NonCommercial-NoDerivs 2.0 Generic

 

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Salute

I malori della 18ª settimana 2024

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Da

Roma: «Malore a Roma, turista americano collassa e muore in strada davanti ai suoi familiari: choc in via Labicana». Lo riporta Il Messaggero.   Bilegno, provincia di Piacenza: «Stroncato in bici da un malore, 64enne muore a Bilegno». Lo riporta IlPiacenza.   Milano: «Morta a 23 anni per un malore mentre era al lavoro». Lo riporta MilanoToday.   Genzano, città metropolitana di Roma: «Accusa un malore, morta infermiera di 66 anni». Lo riporta RomaToday.   Cornuda, provincia di Treviso: «Malore nel sonno: muore papà di 40 anni. Lascia moglie e due figli». Lo riporta Il Gazzettino.

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Piacenza: «Malore fatale nel parcheggio, muore un uomo». Lo riporta IlPiacenza.   Potenza Picena, provincia di Macerata: «Malore nella notte, muore a 42 anni volontario della Protezione civile». Lo riporta Il Resto del Carlino.   Pontassieve, città metropolitana di Firenze: «Sieci, malore mortale sul posto di lavoro». Lo riporta FirenzeToday.   Latina: «Stroncato da un malore mentre è in spiaggia con gli amici». Lo riporta LatinaToday.   Torino: «Vigile del fuoco muore in servizio: stroncato da un malore improvviso durante il corso per caposquadra». Lo riporta La Nazione.   Meldola, provincia di Forlì-Cesena: «Tragico schianto contro un muro. Muore 60enne: possibile malore». Lo riporta Il Resto del Carlino.   Caorle, città metropolitana di Venezia: «Morta a 26 anni per un malore improvviso vicino Venezia: aveva già sconfitto un tumore». Lo riporta Virgilio.   Settimo Milanese, città metropolitana di Milano: «Malore mentre è in fila in farmacia: donna salvata da due agenti-eroi». Lo riporta Il Giorno.   Cairo Montenotte, provincia di Savona: «È di turno ma non risponde, farmacista stroncato da malore a 55 anni». Lo riporta Il Secolo XIX.   Trentola Ducenta, provincia di Caserta: «Stroncato da un malore: muore 21enne dell’agro aversano». Lo riporta LaRampa.   Portoferraio, provincia di Livorno: «Cinquantunenne stroncato da un malore». Lo riporta Elbareport.   Civitanova Marche, provincia di Macerata: «Malore fatale al centro scommesse, morto un uomo». Lo riporta Cronache Fermane.   Brescia: «Corpo senza vita ritrovato in via Rose a Brescia. Ipotesi malore». Lo riporta ÈliveBrescia TV.   Castiglione del Lago, provincia di Perugia: «Muore turista polacco. Ha accusato un malore mentre andava in bicicletta». Lo riporta il Corriere dell’Umbria.   Rescaldina, città metropolitana di Milano: «Malore fatale al negozio Vodafone». Lo riporta Il Saronno.   Biella: «Malore mentre fa fisioterapia in ospedale: guardia giurata muore a 53 anni». Lo riporta Notizie Oggi Borgosesia.   Frosinone: «Colto da Malore. Muore in Ospedale». Lo riporta frosinone web.   Caserta: «Dramma sul lavoro, muore per un malore operaio della centrale Enel». Lo riporta ECASERTA.

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Ivrea: «Aereo precipitato in quota: il pilota, Dennis William Craig, morto per un malore improvviso». Lo riporta il QC QuotidianoCanavese.   Taranto: «Malore improvviso, soccorritore del 118 muore nella notte, aveva 50 anni». Lo riporta Tarantine Time Quotidiano.   Barberino, città metropolitana di Firenze: «Terremoto nel Mugello: muore una donna di 75 anni per malore mentre esce da casa». Lo riporta Prima Firenze.   Villorba, provincia di Treviso: «Malore fatale, papà muore a 32 anni». Lo riporta Il quotidiano del Polesine.   Sannazzaro de’ Burgondi, provincia di Pavia: «Malore fatale: muore operaio 54enne». Lo riporta La Provincia Pavese.   Bologna: «Studente 25enne di Termoli trovato morto in casa a Bologna, non si esclude malore». Lo riporta Virgilio.   Santa Maria Capua Vetere, provincia di Caserta: «Muore 58enne per un malore improvviso». Lo riporta CasertaCE.   Rieti: «Donna anziana trovata senza vita in casa per un malore». Lo riporta Il Messaggero.   Anduaia, provincia di Brescia: «Malore sui monti di Berzo Demo. Morto un 46enne». Lo riporta ÈliveBrescia TV.   Cologno al Serio, provincia di Bergamo: «Malore sul lavoro, muore 46enne padre di tre figli». Lo riporta Prima Treviglio.   Marocco: «È morto per un malore mentre era in Marocco, lutto per la Sangiovannese». Lo riporta Arezzo Notizie.   Trieste: «Malore nei campi, all’arrivo dei sanitari il 60enne era ormai morto». Lo riporta Il Gazzettino.   Roma: «Due morti per malore in dieci minuti in via Labicana: un turista americano e una donna nell’androne di un palazzo». Lo riporta il Corriere Roma.   Messina: «Malore durante un comizio, Cateno De Luca ricoverato in ospedale». Lo riporta RaiNews.   Solesino, provincia di Padova: «Improvviso malore in centro città: operata d’urgenza la figlia del sindaco». Lo riporta PadovaOggi.   Pavia: «Accusa un malore durante una videochiamata di lavoro, 24enne salvato dai colleghi». Lo riporta Prima Pavia.   Bulciago, provincia di Lecco: «Malore sul lavoro, grave 48enne». Lo riporta LeccoToday.   Pescara: «Malore mentre guida: 32enne di Pianella finisce con l’auto contro un cartellone pubblicitario sulla statale di Spoltore». Lo riporta IlPescara.   Gorgonzola, città metropolitana di Milano: «Incidente nel Milanese: colto da un malore si schianta contro il guard rail». Lo riporta MilanoToday.   Sarzana, provincia della Spezia: «Malore improvviso alla bocciofila: sessantenne portato d’urgenza in ospedale». Lo riporta la Città della Spezia.   Ancona: «Colpito da un malore va in arresto cardiaco: grave un 57enne portato in ospedale in codice rosso». Lo riporta AnconaToday.   Seregno, città metropolitana di Milano: «Malore in casa, soccorsi in forze a Seregno e strada chiusa al traffico». Lo riporta Il Cittadino di Monza e Brianza.   Romans d’Isonzo, provincia di Gorizia: «Malore in casa, anziano recuperato ieri sera dai vigili del fuoco». Lo riporta Il Goriziano.   San Buono, provincia di Chieti: «Malore sul posto di lavoro, intervento dell’eliambulanza a San Buono». Lo riporta Chiaro Quotidiano.

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Arenzano: «Malore per un sub dopo visita alla Haven, soccorso e portato al San Martino». Lo riporta Telenord.   Ferrara: «Malore dopo il furto a Lido Nazioni». Lo riporta La Nuova Ferrara.   Mantova: «Colpito da un malore mentre va alla manifestazione sui vini: grave un 41enne». Lo riporta Prima Mantova.   Pisa: «Malore sul lavoro, 44enne a Cisanello». Lo riporta IlCuoioInDiretta.   Lovere, provincia di Bergamo: «Malore per un ciclista, 64enne in ospedale». Lo riporta Valseriana News.   Bernate Ticino, città metropolitana di Milano: «Colto da malore in bici, finisce a terra: è gravissimo». Lo riporta Prima Milano Ovest.   Piano di Sorrento, città metropolitana di Napoli: «Malore improvviso per una donna in Via Mortora. Interviene l’ambulanza». Lo riporta Positanonews.   Trapani: «Malore turista inglese in crociera: salvata da Aeronautica». Lo riporta l’Agenzia Dire.   Arpino, provincia di Frosinone: «Malore a scuola, apprensione per una studentessa». Lo riporta IOWEBBO.   Ferrara: «Parcheggiatore abusivo ha un malore mentre scappa dalla polizia locale». Lo riporta Estense.com.   Vibo Valentia: «Una giovane donna del Reggino, forse a causa di un malore va a sbattere contro un palo con la sua auto». Lo riporta Approdo Calabria   Madrid: «Nadal si accorge del malore di una donna sugli spalti di Madrid e chiede di mandare soccorsi». Lo riporta Il Fatto Quotidiano.   Vasto, provincia di Chieti: «Anziano accusa malore sulla pista ciclabile». Lo riporta Vastoweb.com   Torino: «Accusa un malore e i genitori lo convincono ad andare in ospedale ma scoppia la lite». Lo riporta Youtvrs.   San Demetro Ne’ Vestini, provincia dell’Aquila: «Malore nelle Grotte di Stiffe, visite bloccate». Lo riporta Il Centro.   Pontedera, provincia di Pisa: «Malore alla Coop a Pontedera, attimi di paura». Lo riporta VTrend.   Salerno: «Salernitana, lieve malore per Gomis: è sotto osservazione in ospedale». Lo riporta Sky Sport.   Santa Maria Capua Vetere, provincia di Caserta: «Con la scusa del malore detenuto prova a scappare dall’ospedale». Lo riporta CasertaCE.   Milano: «Festa Inter: nessuno scontro, ma quaranta malori tra tifosi». Lo riporta l’agenzia ANSA.

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Gravidanza

Un nuovo studio collega il vaccino Pfizer RSV per le donne incinte alle nascite premature

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Renovatio 21 traduce questo articolo per gentile concessione di Children’s Health Defense. Le opinioni degli articoli pubblicati non coincidono necessariamente con quelle di Renovatio 21.

 

La prima analisi sulla sicurezza post-autorizzazione del vaccino Abrysvo RSV della Pfizer ha rilevato che il tempo medio tra la vaccinazione e la nascita pretermine era di tre giorni. Due terzi dei casi segnalati si sono verificati entro una settimana.

 

Un nuovo studio prestampato mostra un segnale di sicurezza statisticamente significativo per la nascita pretermine associata al vaccino Abrysvo contro il virus respiratorio sinciziale (RSV) di Pfizer.

 

La prima analisi sulla sicurezza post-autorizzazione del vaccino RSV di Pfizer – la proteina F di prefusione dell’RSV (RSVPreF) – ha rilevato che il tempo medio tra la vaccinazione e la nascita pretermine era di tre giorni.

 

Due terzi dei casi segnalati si sono verificati entro una settimana.

 

«Questo studio evidenzia la continua preoccupazione per la nascita pretermine tra le persone in gravidanza dopo la vaccinazione RSVPreF», hanno scritto gli autori.

 

Ricercatori canadesi della Scuola di Epidemiologia e Salute Pubblica dell’Università di Ottawa hanno valutato tutti gli eventi avversi segnalati nel database VAERS (Vaccine Adverse Event Reporting System ) in seguito all’immunizzazione dall’RSV tra il 1 settembre 2023 e il 23 febbraio 2024.

 

Tra le 77 segnalazioni presentate al database – il 55% delle quali classificate come gravi – il parto pretermine è stato l’evento avverso specifico della gravidanza più comune, seguito dalla rottura prematura delle membrane, dal taglio cesareo, dalla dilatazione cervicale e dall’emorragia durante la gravidanza.

 

Altri eventi avversi non specifici della gravidanza includevano mal di testa, eritema nel sito di iniezione e dolore nel sito di iniezione.

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60 anni di storia dei problemi relativi al vaccino RSV

Il dottor David Healy, un esperto di sicurezza dei farmaci, ha dichiarato a The Defender che i vaccini RSV sviluppati finora hanno una storia di 60 anni di problemi.

 

«Sembra che i nostri ultimi sforzi per superare questi problemi non abbiano aiutato e stiano portando a nascite premature che hanno effetti a catena per tutta la vita insieme a infezioni da RSV più gravi nei bambini dove queste dovrebbero essere innocue», ha affermato Healy, autore di «Pharmageddon».

 

«Sessant’anni fa abbiamo riconosciuto i problemi e ci siamo fermati. Ma ora sembriamo determinati ad andare avanti a prescindere», ha detto Healy. «L’intensa spinta per ottenere questi vaccini significa che tutti avremo dei familiari colpiti: questa non è una preoccupazione astratta», ha aggiunto.

 

La Food and Drug Administration (FDA) statunitense ha approvato Abrysvo di Pfizer per le donne incinte nell’agosto 2023. Nel settembre 2023, il CDC ha raccomandato che fosse somministrato alle donne incinte durante le settimane 32-36 della loro gravidanza per proteggere i bambini dall’infezione del tratto respiratorio inferiore associato alla malattia RSV dopo la nascita.

 

L’American College of Obstetricians and Gynecologists raccomanda anche una singola dose di vaccino RSV della Pfizer per le donne incinte.

 

In una lettera alla redazione del BMJ lunedì, il dottor Peter Selley, un medico generico in pensione del Regno Unito, ha affermato che i risultati preliminari dei ricercatori dell’Università di Ottawa forniscono «una buona ragione» per cui il comitato consultivo sui vaccini del Regno Unito «non dovrebbe affrettarsi… nel formulare raccomandazioni su una politica di immunizzazione fino a quando non saranno stati riportati ulteriori studi sulla sicurezza».

 

Selley ha detto a The Defender che, sebbene lo studio non sia ancora sottoposto a revisione paritaria, è pubblicato su un server di prestampa molto apprezzato, medRxiv. «Ciò fornisce ancora un altro indicatore del fatto che le nascite premature rappresentano un problema», ha affermato. «Ciò fornisce ancora un altro indicatore del fatto che le nascite premature rappresentano un problema», ha affermato.

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Il vaccino RSV è stato lanciato nonostante il noto rischio di parto pretermine

I dati degli studi clinici condotti da Pfizer su Abrysvo hanno mostrato tassi elevati di parto pretermine tra le donne vaccinate, ma i tassi più elevati non erano statisticamente significativi, ha affermato Pfizer.

 

Tuttavia, la FDA ha limitato l’approvazione del vaccino per le donne nelle settimane 32-36 della gravidanza per ridurre il rischio e ha imposto studi di follow-up post-commercializzazione sia per la nascita pretermine che per l’eclampsia.

 

L’agenzia ha anche etichettato la nascita pretermine come un potenziale rischio associato al vaccino.

 

Pfizer ha anche osservato più disturbi ipertensivi della gravidanza tra i soggetti che hanno ricevuto il vaccino RSVpreF rispetto ai soggetti che hanno ricevuto il placebo nei suoi studi Abrysvo. Il produttore del farmaco ha stabilito che il tasso di disturbi non era statisticamente significativo.

 

Alcuni membri del comitato consultivo sui vaccini della FDA hanno affermato di avere seri problemi di sicurezza sulla base dei dati degli studi clinici e quattro membri hanno votato contro l’approvazione del farmaco.

 

GSK ha interrotto lo sviluppo del suo vaccino RSV per le donne incinte quando ha riscontrato un segnale di sicurezza per le nascite premature tra le donne vaccinate . In quello studio, per ogni 54 bambini nati da donne che avevano ricevuto il vaccino, si è verificata un’ulteriore nascita pretermine.

 

Anche le morti neonatali – la morte di un bambino nei primi 28 giorni di vita – sono state più elevate nel gruppo vaccino GSK, verificandosi nello 0,4% dei bambini nel gruppo vaccino (13 su 3.494) e nello 0,2% nel gruppo placebo (3 di 1.739), che hanno anche notato non essere statisticamente significativo.

 

Al contrario, non ci sono stati decessi legati all’RSV nello studio GSK, che ha arruolato oltre 10.000 madri e neonati prima che fosse interrotto.

 

Sebbene il vaccino RSV materno della Pfizer approvato dalla FDA sia bivalente e il RSVPreF3-Mat della GSK sia monovalente, «i vaccini sono altrimenti simili», secondo un editoriale sul New England Journal of Medicine della dottoressa Sonja A. Rasmussen e Denise J. Jamieson.

 

Gli autori dell’articolo affermano che sarebbero necessari più dati per sapere se il vaccino fosse responsabile del segnale di sicurezza. «Non è noto se il segnale di sicurezza nello studio RSVPreF3-Mat sia reale o si sia verificato per caso», hanno scritto. E anche se il segnale fosse reale, sostengono, «è essenziale valutare questo piccolo rischio rispetto ai benefici dimostrati della vaccinazione materna contro l’RSV».

 

A marzo, poco prima della pubblicazione dell’editoriale, Jamieson è stato nominato membro del comitato consultivo sui vaccini del CDC.

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Ulteriori ricerche «urgentemente necessarie»

Lo studio aggiunge ulteriore evidenza al fatto che potrebbe esserci un reale segnale di sicurezza per la nascita pretermine associata ad Abrysvo.

 

Per realizzare lo studio, i ricercatori hanno estratto dal database VAERS tutte le segnalazioni di eventi avversi legati al vaccino RSV. Hanno ristretto la portata dei rapporti estratti alle donne incinte.

 

Hanno analizzato l’età materna, l’età gestazionale al momento della vaccinazione, l’intervallo fino all’insorgenza dell’evento e hanno riportato i risultati.

 

Utilizzando una tecnica di data mining statistico comunemente utilizzata per rilevare i segnali di sicurezza – la rete neurale di propagazione della confidenza bayesiana – hanno calcolato il segnale di sicurezza per gli eventi avversi legati al vaccino RSV.

 

Gli autori hanno affermato che il punto di forza del loro studio risiede nell’analisi del VAERS, che è «un sistema di farmacovigilanza completo, con un ampio ambito nazionale, capacità di sorveglianza quasi in tempo reale e abilità nel rilevare rari AEFI» – eventi avversi successivi all’immunizzazione.

 

Le limitazioni, hanno detto, derivano da limitazioni inerenti al database stesso, vale a dire che si basa su dati riportati dai partecipanti con informazioni sanitarie meno complete e può avere bias sia di sovra- che di sotto-segnalazione.

 

Inoltre, nel VAERS, è più probabile che vengano segnalati eventi temporalmente vicini alla vaccinazione. Selly ha affermato che ciò potrebbe spiegare perché le nascite premature sono avvenute molto vicino alla vaccinazione e altri problemi, come le nascite pretermine successive o la preeclampsia, non sono apparsi nell’analisi.

 

Di conseguenza, gli autori dello studio hanno affermato di non poter stabilire la causalità e che sono «urgentemente necessarie ulteriori ricerche».

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Un vaccino contro il virus RSV per i bambini?

L’RSV è un virus respiratorio comune che di solito causa lievi sintomi simili al raffreddore, ma in alcuni casi può portare al ricovero in ospedale e alla morte nei neonati e negli anziani.

 

All’età di 2 anni, il 97% di tutti i bambini è stato infettato dal virus RSV, che conferisce un’immunità parziale, rendendo meno gravi eventuali episodi successivi.

 

Ma il carico di malattia per i neonati può essere grave. Negli Stati Uniti, l’infezione da RSV è la principale causa di ospedalizzazione infantile tra i bambini di età inferiore a 6 mesi, anche se una percentuale molto piccola di bambini affetti dal virus morirà.

 

Secondo uno studio del CDC che ha analizzato i decessi da RSV nei neonati tra il 2009 e il 2021, si sono verificati solo un totale di 300 decessi tra bambini di età inferiore a 1 anno, ovvero 25 in media all’anno, ha riferito la dott.ssa Meryl Nass.

 

Il vaccino RSV non è stato approvato per i neonati, ma l’anno scorso la FDA ha approvato e il CDC ha raccomandato un vaccino con anticorpo monoclonale prodotto dai giganti farmaceutici Sanofi e AstraZeneca, Beyfortus, per i neonati.

 

Durante lo studio clinico sono stati segnalati diversi decessi infantili – 12 in tutto – che la FDA ha affermato essere «non correlati» all’anticorpo.

 

Il farmaco è stato fortemente promosso per i neonati a livello globale , nonostante la mancanza di prove per molte delle affermazioni sulla sicurezza e sull’efficacia fatte dai produttori di farmaci, dalle agenzie di sanità pubblica e dalle organizzazioni professionali come il Royal College of Pediatrics and Child Health e l’Association of American Pediatricians.

 

Inoltre, non sono stati condotti studi a lungo termine su Beyfortus e sui neonati.

 

Pfizer ha annunciato in un comunicato stampa il mese scorso di aver avviato una sperimentazione per valutare il suo vaccino RSV nei bambini di età compresa tra 2 e 18 anni che sono a maggior rischio di malattia da RSV.

 

Un’analisi di Defender del database VAERS ha mostrato diversi casi di gravi eventi avversi nei neonati, inclusa la morte di un bambino di 27 giorni a cui era stato somministrato erroneamente il vaccino.

 

Brenda Baletti

Ph.D.

 

© 1 maggio 2024, Children’s Health Defense, Inc. Questo articolo è riprodotto e distribuito con il permesso di Children’s Health Defense, Inc. Vuoi saperne di più dalla Difesa della salute dei bambini? Iscriviti per ricevere gratuitamente notizie e aggiornamenti da Robert F. Kennedy, Jr. e la Difesa della salute dei bambini. La tua donazione ci aiuterà a supportare gli sforzi di CHD.

Renovatio 21 offre questa traduzione per dare una informazione a 360º. Ricordiamo che non tutto ciò che viene pubblicato sul sito di Renovatio 21 corrisponde alle nostre posizioni.

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