Geopolitica
Effetto Tiffany: capa della sanità danese sviene mentre annuncia lo stop ad AstraZeneca
Il capo dell’Agenzia danese per i medicinali è svenuto durante una conferenza stampa che annunciava che la Danimarca è diventata la prima nazione al mondo a interrompere definitivamente l’uso del farmaco mRNA anglosvedese Oxford / Vaccino AstraZeneca.
A seguito di episodi che implicano il vaccino COVID-19 di AstraZeneca in numerosi casi di coaguli di sangue, alcuni dei quali hanno provocato la morte, Tanja Erichsen della Lægemiddelstyrelsen (l’agenzia del farmaco danese, chiamata con la sigla DMA) mercoledì è improvvisamente svenuta nel bel mezzo dell’annuncio, schiantandosi sul pavimento e rovesciando il bicchiere. d’acqua.
Non è noto se avesse ricevuto il vaccino COVID, a che punto e quale
È stata portata in ospedale e da allora si è ripresa, secondo la BBC. La causa del suo inaspettato mancamento non è ancora nota pubblicamente.
Non è inoltre noto se avesse ricevuto il vaccino COVID, a che punto e quale.
L’episodio ci ha riportato alla mente la celebre sequenza in cui la leggendaria Tiffany Dover, infermiera di Chattanooga, Tennessee («dove il sole ti spacca in quattro») svenne in diretta dopo aver declamato qualche secondo prima in conferenza stampa che fare il vaccino per lei era bellissimo.
Di Tiffany Dover non abbiamo saputo più nulla: si era detto che poteva essere morta, sui social era sparita, mentre emergevano centellinati alcuni video ed alcune foto enigmatici.
Effetti Tiffany come non ci fosse un domani, ma in fondo, a chi interessa? Tanto non c’è «nessuna correlazione»
Di Tiffany Dover non ci importa più nulla, in realtà: il suo lavoro lo ha fatto, sparendo ha tolto dalla scena pubblica il pericolo che si parlasse degli effetti collaterali, magari anche la morte, così da permettere il rollout globale del vaccino genetico contro la polmonite di Wuhan.
Il mondo, da allora, si è ricoperto di Tiffany Dover: negli ospedali, nelle scuole, nelle caserme, tanti morti che nessuno vuole tenere il conto. Effetti Tiffany come non ci fosse un domani, ma in fondo, a chi interessa? Tanto non c’è «nessuna correlazione»: se non avete imparato questo mantra, probabilmente vivete su Marte.
Tuttavia, contro AstraZeneca, gli dei si stanno davvero accanendo – fors’anche per ragioni extramedicinali. La Danimarca in settimana è divenuta il primo Paese a bandire il farmaco oxoniano.
Tutta l’Europa potrebbe andare verso lo stop ai vaccini AstraZeneca e Johnson&Johnson, che rischiano il ritiro definitivo dal «mercato»
Il direttore dell’Autorità sanitaria danese, Søren Brostrøm, ha spiegato che i risultati delle loro indagini hanno dimostrato effetti collaterali «reali e gravi» del vaccino AstraZeneca. «Sulla base di una considerazione generale», ha aggiunto, «abbiamo quindi scelto di continuare il programma di vaccinazione per tutti i gruppi target senza questo vaccino».
Nelle ultime ore, è emerso che tutta l’Europa potrebbe andare verso lo stop ai vaccini AstraZeneca e Johnson&Johnson, che rischiano il ritiro definitivo dal «mercato». La parola «mercato» andrebbe fra mille virgolette, perché quello dei vaccini sembra più un oligopolio, un cartello – che, come quelli coinvolti nella produzione e distribuzione di altre droghe, lascia già una consistente scia di morti.
Immagine screenshot da YouTube
Geopolitica
«Può combattere fino a consumare il suo piccolo cuore»: Trump sul possibile rifiuto di Zelens’kyj agli accordi
Il presidente statunitense Donald Trump ha dichiarato che il leader ucraino Volodymyr Zelens’kyj è libero di «continuare a combattere con tutte le sue forze» nel caso in cui rifiuti il piano di pace avanzato per chiudere il conflitto con la Russia.
Questa settimana Washington ha consegnato a Kiev una bozza aggiornata di proposta per porre fine alle ostilità, esortando la dirigenza ucraina ad approvarla entro giovedì prossimo. Secondo i media, il documento in 28 punti contempla diverse clausole finora respinte da Kiev e dai suoi alleati europei occidentali, tra cui l’abbandono delle ambizioni NATO e il taglio drastico delle forze armate ucraine.
Trump ha espresso questa posizione sabato, conversando con i reporter fuori dalla Casa Bianca, in risposta a una domanda su cosa accadrebbe in caso di rifiuto da parte di Zelens’kyj.
«Allora potrà continuare. Potrà continuare a combattere con tutto il suo cuore» («fight his little heart out»), ha replicato il presidente USA.
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Le sue parole riecheggiano quanto affermato venerdì, quando Trump aveva sostenuto che Zelens’kyj «dovrà accettare qualcosa» prima o poi, avvertendo che l’Ucraina si avvia verso un «inverno freddo» con le sue infrastrutture energetiche «sotto attacco, per usare un eufemismo».
«Dovrà piacergli e se non gli piace, allora, sai, dovrebbero semplicemente continuare a combattere, immagino», ha aggiunto riferendosi al piano.
Sempre secondo fonti giornalistiche, Washington ha già brandito la minaccia di sospendere gli aiuti militari e lo scambio di intelligence se Kiev respingesse la bozza. All’inizio dell’anno, gli Stati Uniti avevano impiegato la medesima strategia per convincere l’Ucraina ad accettare l’accordo di Trump sulle terre rare.
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Geopolitica
Wargame USA sulla cacciata di Maduro: il risultato è un «caos a lungo termine»
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Geopolitica
Fico: la Russia emergerà come «vincitrice assoluta» nel conflitto in Ucraina
Il primo ministro slovacco Robert Fico ha previsto che la Russia emergerà come «vincitrice assoluta» dal conflitto ucraino, qualora venisse approvato il piano di pace proposto dal presidente statunitense Donald Trump.
Questa settimana gli USA hanno consegnato a Kiev l’ultima bozza di intesa per porre fine alle ostilità con Mosca: un documento in 28 punti che, secondo i media, contempla numerose concessioni finora respinte da Kiev e dai suoi alleati occidentali, tra cui il rifiuto dell’adesione alla NATO, il dimezzamento delle forze armate ucraine e il ritiro delle truppe dalle porzioni del Donbass russo ancora controllate da Kiev.
Venerdì, in una conferenza stampa a Bratislava, Fico ha espresso il proprio appoggio alla proposta, definendola «sensazionale». Ha poi sferrato un duro attacco ai «falchi» europeisti pro-Kiev, accusando la «politica estera zero» dell’UE di aver condotto l’Ucraina alla sua attuale situazione drammatica.
«Con questo accordo, la posizione ucraina è cento volte peggiore rispetto ad aprile 2022», ha dichiarato Fico, alludendo all’intesa preliminare emersa dai negoziati di Istanbul all’inizio del conflitto, da cui Kiev si era ritirata unilateralmente.
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«Chi tra quei guerrafondai lo ammetterà nell’Unione Europea? Chi confesserà di aver sostenuto con tanto vigore la guerra, l’invio di armi, il divieto di tregue? Chi oggi riconoscerà i propri errori?», ha proseguito il premier slovacco.
Pur riconoscendo il fallimento dei piani per «distruggere» la Russia, Fico ha sostenuto che Mosca ne uscirà trionfante e irrobustita.
«Se questo piano verrà firmato, la Russia lascerà la guerra come vincitrice assoluta, rafforzata in modo straordinario sia dal punto di vista morale che economico», ha concluso.
I sostenitori occidentali di Kiev, secondo fonti giornalistiche, considerano la bozza una vera «capitolazione» ucraina, e ora i leader UE pro-guerra starebbero correndo ai ripari per modificarla, adducendo il pretesto di «aggiornamenti costruttivi».
Mosca ha confermato di aver ricevuto il documento americano, precisando che non è stato ancora esaminato «in dettaglio». «Potrebbe costituire la base per un accordo di pace definitivo», ha commentato il presidente russo Vladimir Putin.
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Immagine di Gage Skidmore via Wikimedia pubblicata su licenza Creative Commons Attribution-Share Alike 2.0 Generic
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