Geopolitica
Il trattato di partenariato strategico globale Iran-Russia è ora in vigore

Il trattato di partenariato rafforzato tra la Federazione Russa e la Repubblica Islamica dell’Iran, siglato il 17 gennaio 2025, è ufficialmente entrato in vigore il 2 ottobre.
Il ministero degli Esteri russo ha sottolineato che «questo rappresenta una pietra miliare nella storia delle relazioni tra Russia e Iran, segnando l’inizio di una nuova fase di partenariato strategico globale. Il documento definisce obiettivi chiave a lungo termine per la cooperazione bilaterale in tutti i settori prioritari. Prevede un coordinamento più stretto sulla scena internazionale nel contesto di un mondo multipolare emergente, inclusa una stretta collaborazione all’interno delle principali organizzazioni multilaterali, sforzi congiunti per rafforzare la stabilità e la sicurezza nella regione e per contrastare minacce e sfide comuni».
Per scoraggiare eventuali azioni ostili da parte di Israele, Regno Unito o Stati Uniti contro l’Iran, l’annuncio precisa: «Il Trattato testimonia la scelta strategica della leadership politica di Russia e Iran di consolidare ulteriormente le nostre relazioni amichevoli e di buon vicinato, nell’interesse fondamentale dei nostri due popoli».
Teheran prosegue nella sua azione internazionale anche con la limitrofa Turchia.
Il ministro della Difesa iraniano, Generale di Brigata Aziz Nasirzadeh, e il suo omologo turco Yasar Guler si sono incontrati ad Ankara, in Turchia, per discutere dell’espansione della cooperazione militare e dell’intenzione di costruire un partenariato regionale più solido per la sicurezza.
Il Nasirzadeh ha dichiarato che la visita ha offerto un’opportunità per colloqui diretti sulla cooperazione bilaterale in materia di difesa e su questioni regionali più ampie, secondo quanto riportato da Tasnim.
Iscriviti alla Newslettera di Renovatio 21
Immagine di President of Russia pubblicata su licenza Creative Commons Attribution 4.0 International (CC BY 4.0)
Geopolitica
Il vincitore delle elezioni ceche Babis: l’Ucraina non è pronta per l’UE

Iscriviti alla Newslettera di Renovatio 21
Iscriviti alla Newslettera di Renovatio 21
Geopolitica
Trump: Israele ha accettato la «linea di ritiro» a Gaza

Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha annunciato che Israele ha accettato di ritirare le sue forze militari sulla linea occupata prima dell’ampia offensiva lanciata su Gaza City il mese scorso.
Se confermata, questa concessione rientrerebbe in un accordo proposto con Hamas, che prevederebbe la liberazione di tutti gli ostaggi israeliani ancora detenuti.
«Quando Hamas darà la sua conferma, il cessate il fuoco avrà effetto IMMEDIATAMENTE, inizierà lo scambio di ostaggi e prigionieri e si creeranno le condizioni per la successiva fase di ritiro, che ci avvicinerà alla fine di questa CATASTROFE MILLENARIA. Grazie per l’attenzione a questa questione e, RIMANETE SINTONIZZATI!» ha scritto Trump sabato sulla sua piattaforma Truth Social.
La mappa condivisa da Trump mostra la linea di ritiro iniziale, che coincide approssimativamente con la linea di controllo dell’esercito israeliano prima dell’offensiva su Gaza City. Secondo il Times of Israel, all’epoca le Forze di Difesa Israeliane (IDF) controllavano circa il 70% dell’enclave.
L’IDF avevano precedentemente dichiarato che avrebbero limitato le loro operazioni a «manovre difensive», dato che sia Israele sia Hamas avevano provvisoriamente accettato il piano di Trump per uno scambio di prigionieri.
In un discorso televisivo sabato sera, il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha espresso la speranza che gli ostaggi possano essere rilasciati nei prossimi giorni, mentre le IDF rimangono a Gaza.
Gaza si estende su 365 chilometri quadrati, circa le dimensioni di Detroit, nel Michigan, e prima del conflitto ospitava oltre 2 milioni di persone.
Iscriviti alla Newslettera di Renovatio 21
Immagine di IDF Spokesperson’s Unit via Wikimedia pubblicata su licenza Creative Commons Attribution-Share Alike 3.0 Unported
Geopolitica
Russia e Cina sollevano il problema del traffico di armi e della politica antidroga degli Stati Uniti nei confronti di Haiti

Iscriviti alla Newslettera di Renovatio 21
Aiuta Renovatio 21
Iscriviti alla Newslettera di Renovatio 21
-
Cancro2 settimane fa
Impronta genetica del vaccino COVID nel DNA di un paziente oncologico: l’mRNA può integrarsi con il genoma umano
-
Morte cerebrale1 settimana fa
La «morte cerebrale» è stata inventata per prelevare più organi
-
Autismo2 settimane fa
Vaccini, paracetamolo: Trump e Kennedy delineano il piano contro l’autismo. Momento storico
-
Arte1 settimana fa
Quadro su San Simonino da Trento, chiesti sei mesi di carcere per il pittore Gasparro
-
Politica2 settimane fa
Condannato in primo grado il figlio di Grillo. Per il misfatto che corse con il fatale cambiamento di governo 2019
-
Occulto2 settimane fa
Charlie Kirk era stato oggetto di un maleficio pochi giorni prima di essere ucciso
-
Persecuzioni2 settimane fa
Cristianofobia e odio anticristiano in Europa
-
Intelligenza Artificiale2 settimane fa
Il ministro AI albanese scatena il caos in Parlamento