Vaccini
La polizia olandese arresta l’avvocato che ha fatto causa a Bill Gates e al CEO di Pfizer per i danni da vaccino COVID

La polizia olandese ha arrestato Arno van Kessel, l’avvocato principale che ha citato in giudizio Bill Gates, Albert Bourla, Mark Rutte e altri per danni causati dal vaccino contro il COVID-19. Lo riporta LifeSite.
Il processo civile avrebbe dovuto iniziare il 9 luglio. L’avvocato van Kessel è stato arrestato durante un raid mattutino da parte della polizia paramilitare neerlandese l’11 giugno, durante il quale, secondo quanto riferito, sarebbe stato bendato, legato e portato in carcere, dove si trova ancora oggi quasi due mesi dopo.
Sia la stampa europea che quella americana hanno completamente ignorato sia il processo civile contro Gates, Bourla, Rutte sia l’arresto del van Kessel.
Articoli apparsi in Olanda scrivono che Arno van Kessel sarà trattenuto in custodia cautelare per altri novanta giorni, poiché la Procura continua a designarlo come «sospettato in un’indagine su una rete criminale», senza tuttavia presentare alcuna prova. «Ciò significa che l’avvocato di Leeuwarden non sarà sicuramente presente all’udienza pubblica del 9 luglio presso il Tribunale distrettuale di Leeuwarden, dove è prevista la prima udienza di merito nel caso di alto profilo internazionale contro, tra gli altri, lo Stato dei Paesi Bassi, Mark Rutte e Bill Gates» scrive il giornale Der Andere Krant.
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L’avvocato van Kessel ed il suo collega di Eindhoven Peter Stassen nel 2023 avevano annunciato che avrebbero intentato un’azione legale contro Bill Gates, Mark Rutte e lo Stato olandese, tra gli altri. A nome dei loro clienti, intendevano costringere il giudice a emettere una sentenza chiara sulla questione: l’iniezione di mRNA per il COVID-19 era un vaccino a beneficio della salute della popolazione o un’arma biologica? «O l’una o l’altra, non c’è via di mezzo» aveva dichiarato il van Kessel.
Il Tribunale distrettuale dei Paesi Bassi settentrionali, con sede a Leeuwarden, ha annunciato all’inizio di giugno 2025 – finalmente – che la prima udienza di merito del caso è prevista per il 9 luglio. «Mercoledì mattina 11 giugno si è verificata una svolta completamente inaspettata» continua il giornale neerlandese. «Arno van Kessel è stato trascinato fuori dal suo letto la mattina presto da una squadra di intervento speciale con una notevole dimostrazione di forza. L’avvocato, sua figlia e sua moglie sono stati persino brevemente tenuti sotto la minaccia delle armi».
Il giorno dopo, la polizia ha pubblicato un rapporto sul sito web politie.nl che collegava Van Kessel a «una rete criminale». Secondo un comunicato stampa emesso dalla Procura, quella mattina otto persone sono state arrestate per «adesione a un’ideologia anti-istituzionale e possibile intenzione di usare violenza». Una di loro è stata rapidamente rilasciata, mentre le altre sette sono state trattenute in custodia cautelare per due settimane, il che significa che ai sospettati non è stato consentito alcun contatto con il mondo esterno.
Van Kessel è stato detenuto in una cella a Vught, cittadina del Brabante settentrionale che fu sede del campo di concentramento nazista di Herzogenbusch.
Giovedì 26 giugno, la Procura aveva diffuso ulteriori notizie dopo un lungo silenzio. Un sospettato è stato rilasciato, ma «sei sospettati coinvolti nell’indagine su una rete criminale, in cui gran parte degli arrestati sposa un’ideologia anti-istituzionale e potrebbe avere l’intenzione di usare la violenza, rimarranno in custodia per altri 90 giorni». Van Kessel è uno di questi sospettati che rimarrà in custodia per altri 90 giorni. La Procura afferma di aver bisogno di più tempo per le indagini e che «dato lo stato delle indagini, non è possibile rispondere in modo sostanziale alle domande sui progressi, i sospetti e le conclusioni», secondo la Procura.
«Van Kessel non è noto per essere violento. Proclama apertamente e senza vergogna la sua fede in Gesù Cristo ovunque, il che implica che si oppone alla violenza» scrive l’Andere Krant.
Nel frattempo Stassen ha ricevuto comunicazione dal presidente dell’Ordine degli Avvocati Olandese, l’organismo responsabile della vigilanza sulla professione legale, che è stata avviata una procedura di sospensione nei confronti di Van Kessel.
«Molti sospettano che l’avvocato Van Kessel si sia avvicinato troppo alla verità sul caso del coronavirus. Questo ha portato a collegare il caso al processo contro l’avvocato tedesco Reiner Fuellmich» commenta il giornale indipendente dei Paesi Bassi.
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Vaccini
Documentario rivela lo studio bomba sul collegamento tra vaccino ed epidemia di malattie croniche

We created the below image to help visualize the CDC’s vaccine schedule (and only until 12 months of age) pre-1986 Act (which gave pharma companies immunity for vaccine injuries) and today. pic.twitter.com/NTydELel7S
— Aaron Siri (@AaronSiriSG) January 26, 2024
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I risultati dello studio sono stati a dir poco allarmanti. È stato dimostrato che i vaccini contribuiscono in modo significativo non solo a disturbi fisici, ma anche a problemi neurologici: tra le patologie colpite figurano asma, disturbi dello sviluppo neurologico, disturbi del linguaggio e malattie autoimmuni. Sorprendentemente, «mentre nel gruppo vaccinato si sono verificati molti casi di ADHD, disturbi dell’apprendimento e tic, nel gruppo non vaccinato non ce n’è stato nessuno», ha affermato Siri.We created the below image to help visualize the CDC’s vaccine schedule (and only until 12 months of age) pre-1986 Act (which gave pharma companies immunity for vaccine injuries) and today. pic.twitter.com/NTydELel7S
— Aaron Siri (@AaronSiriSG) January 26, 2024
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Vaccini
I bambini non vaccinati sono più sani di quelli vaccinati: ricerca mai pubblicata

I ricercatori di un importante sistema sanitario del Michigan hanno rilevato che i bambini vaccinati avevano una maggiore probabilità di sviluppare patologie croniche, ma i risultati non sono mai stati pubblicati. L’Henry Ford Health System, i cui ricercatori hanno condotto lo studio, lo aveva definito carente. Lo riporta Epoch Times, che avrebbe ottenuto una copia dello studio.
I ricercatori hanno analizzato i dati di 18.468 bambini nati tra il 2000 e il 2016, iscritti al piano assicurativo del sistema sanitario, integrando cartelle cliniche, dati medici e informazioni dal registro delle vaccinazioni del Michigan.
Dopo un decennio, il 57% dei bambini vaccinati soffriva di una patologia cronica come l’asma, rispetto al 17% dei bambini non vaccinati. Gli autori hanno scritto: «Questo studio ha rilevato che l’esposizione alla vaccinazione era associata in modo indipendente a un aumento complessivo di 2,5 volte della probabilità di sviluppare una condizione di salute cronica rispetto ai bambini non vaccinati», indicando come cause principali asma, malattie atopiche, eczema, disturbi autoimmuni e neurologici.
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«Ciò suggerisce che in alcuni bambini, l’esposizione alla vaccinazione può aumentare la probabilità di sviluppare una di queste condizioni», hanno aggiunto gli studiosi.
Lo studio è stato riportato per la prima volta questo mese dall’avvocato Aaron Siri nel suo libro Vaccines, Amen: The Religion of Vaccines.
Epoch Times scrive che un portavoce di Henry Ford Health ha confermato che lo studio era stato condotto localmente, ma ha dichiarato: «Questo rapporto non è stato pubblicato perché non soddisfaceva i rigorosi standard scientifici che richiediamo come istituto di ricerca medica di prim’ordine». Ha aggiunto: «I dati dimostrano costantemente che le vaccinazioni sono un modo sicuro ed efficace per proteggere i bambini da malattie potenzialmente fatali».
L’avvocato Siri, che collabora con il Segretario alla Salute Robert F. Kennedy Jr., rappresenta l’Informed Consent Action Network. Insieme a Del Bigtree, CEO del gruppo, afferma di aver incontrato il dottore a capo della ricerca nel 2017, proponendo di confrontare la salute di bambini vaccinati e non vaccinati. Inizialmente si pensava di usare i dati del Vaccine Safety Datalink, ma il medico ha suggerito i dati di Henry Ford Health, scrive Siri nel suo libro.
Siri aveva chiesto la pubblicazione dei risultati, indipendentemente da ciò che mostravano. Il dottore «ci ha guardato negli occhi e ci ha assicurato che era un uomo integro e che avrebbe pubblicato i risultati, qualunque fosse la scoperta», ha detto Siri.
Nel 2020, Siri ha ottenuto una copia dello studio. Siri e Bigtree sostengono che il medico e un coautore abbiano riferito che i superiori di Henry Ford Health si opponevano alla pubblicazione, temendo per i loro posti di lavoro. Siri, durante un’audizione al Senato il 9 settembre, ha dichiarato: «L’unico vero problema di questo studio – e il motivo per cui non è stato pubblicato – è che i suoi risultati non erano in linea con la convinzione e la politica secondo cui “i vaccini sono sicuri”».
«Se avesse scoperto che i bambini vaccinati erano più sani, sarebbe stato pubblicato immediatamente. Ma poiché ha scoperto il contrario, è stato messo in un cassetto» aggiunge l’avvocato.
Studi precedenti su bambini vaccinati e non vaccinati hanno dato risultati contrastanti. Uno studio tedesco del 2011 ha rilevato che i bambini non vaccinati erano più a rischio di malattie prevenibili dai vaccini, mentre uno studio americano del 2020 ha indicato maggiori probabilità di ritardi dello sviluppo, asma e infezioni dell’orecchio nei bambini vaccinati nel primo anno di vita.
Il dottor Jake Scott, specialista in malattie infettive a Stanford, ha definito lo studio problematico, sottolineando che i bambini vaccinati, più spesso visitati dai medici, risultano con più diagnosi registrate. «Questo è un classico errore di rilevazione che gonfia le stime del rischio senza riflettere reali differenze di salute», ha detto.
Tuttavia, i ricercatori hanno risposto che, anche escludendo i bambini non vaccinati mai visitati dopo la nascita, il gruppo vaccinato mostrava un rischio maggiore di patologie croniche a uno, tre e cinque anni. «Pertanto, i nostri risultati non sembrano dovuti a un uso differenziato delle risorse sanitarie», hanno scritto, precisando che i dati «non possono dimostrare la causalità e giustificano ulteriori indagini».
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L’udienza si è tenuta presso la sottocommissione permanente del Senato sulle indagini. Il senatore repubblicano winsconsino Ron Johnson, presidente, ha definito lo studio «di alta qualità» e «sospettosamente nascosto». Il senatore democratico del Connecticut Richard Blumenthal ha chiesto perché siano passati cinque anni prima della divulgazione.
Siri ha risposto: «ho sempre sperato che gli scienziati lo pubblicassero», aggiungendo di aver cercato di convincerli più volte per sottoporlo a revisione paritaria.
Come riportato da Renovatio 21, a maggio il senatore Johnson aveva tenuto un’udienza sull’insabbiamento del vaccino COVID.
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Cancro
Vaccino e cancro, ricercatori italiani scoprono che il siero COVID è collegato a un forte aumento dei tumori

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Quasi tutti i tumori hanno mostrato un trend in aumento
I tumori al seno, alla vescica e al colon-retto hanno mostrato gli aumenti più elevati e statisticamente significativi nei pazienti vaccinati rispetto a quelli non vaccinati. Il rischio di cancro al seno è aumentato del 54% e quello di cancro alla vescica del 62% nelle persone che hanno ricevuto almeno una dose del vaccino contro il COVID-19, 180 giorni dopo la somministrazione. Il rischio di cancro del colon-retto è aumentato del 34%. Nelle persone che hanno ricevuto almeno tre dosi del vaccino contro il COVID-19, 180 giorni dopo la terza dose, il rischio di cancro al seno è aumentato del 36% e quello di cancro alla vescica del 43%. Il rischio di cancro del colon-retto è aumentato del 14%, ma questo aumento non è stato considerato statisticamente significativo a causa delle dimensioni ridotte del campione dello studio. Anche i tumori uterini e ovarici hanno mostrato un aumento dopo una e tre dosi, sebbene i numeri non fossero statisticamente significativi. Campbell ha spiegato: «Sembra che ci sia un aumento reale, ma se si considera il fatto che [3.134] persone sono state ricoverate per cancro, quando si suddivide il dato per tipo di cancro, a volte i numeri non sono sufficienti per fornire un risultato statisticamente significativo». Tuttavia, se lo studio fosse condotto su scala più ampia, «temo che i dati sarebbero estremamente significativi», ha affermato.Iscriviti al canale Telegram
Il “bias dei vaccinati sani” potrebbe alterare i numeri sul rischio di cancro
Oltre ad analizzare il rischio di cancro, lo studio ha valutato il rischio di mortalità per tutte le cause associato allo stato vaccinale contro il COVID-19. I risultati hanno mostrato che le persone vaccinate avevano una minore probabilità di morte per tutte le cause durante l’intero studio. «Questo è quasi certamente attribuibile a quello che chiamiamo l’effetto del vaccinato sano», ha detto Campbell. «Ci è stato detto, manipolato, mentito, come volete chiamarlo, che questo vaccino faceva bene alla nostra salute. Quindi, le persone interessate alla salute tendevano a vaccinarsi». Gli autori dello studio hanno affermato che lo stesso pregiudizio dei vaccinati sani, che fa sembrare che i vaccini riducano i decessi, potrebbe anche sottostimare i rischi di cancro. «Il pregiudizio del vaccinato sano, analogamente a come probabilmente porta a una sovrastima dell’efficacia del vaccino contro la mortalità per tutte le cause, potrebbe anche portare a una sottostima del potenziale impatto negativo della vaccinazione sull’ospedalizzazione per cancro. In effetti, lo stile di vita più sano tipicamente associato alla vaccinazione può ridurre il rischio di carcinomi correlati allo stile di vita» hanno scritto. Campbell concorda con gli autori. I vaccini causano o sono associati a più tumori di quanti siano in grado di identificare, ha suggerito. Secondo Campbell, alcuni fattori biologici indicano un’associazione tra i vaccini contro il COVID-19 e il cancro, che ha affermato: «La produzione continua di proteina spike causerà infiammazione. L’infiammazione continua è associata al cancro. L’attacco autoimmune ai tessuti causerà infiammazione cronica». «Contaminazione del DNA … c’è certamente un grande rischio teorico di cancro, in gran parte dovuto all’inibizione dei geni oncosoppressori. Con il frameshifting … si finisce con proteine anomale… Proteine anomale, infiammazione, qualsiasi mutazione, ovviamente, sono un cancro. Voglio dire, il nostro cancro inizia come una mutazione. Quindi ci sono molti meccanismi plausibili». Le prove che indicano i pericoli dei vaccini contro il COVID-19 sono sempre più numerose, eppure i governi si rifiutano di divulgare informazioni dettagliate sulle vaccinazioni rispetto agli incidenti sanitari, ha affermato Campbell, definendo tale mancanza «piuttosto scandalosa». La mancanza di dati suggerisce «un insabbiamento, e non è accettabile», ha detto. «Ma purtroppo, questo è il periodo storico in cui ci troviamo». Jill Erzen © 12 settembre 2025, Children’s Health Defense, Inc. Questo articolo è riprodotto e distribuito con il permesso di Children’s Health Defense, Inc. Vuoi saperne di più dalla Difesa della salute dei bambini? Iscriviti per ricevere gratuitamente notizie e aggiornamenti da Robert F. Kennedy, Jr. e la Difesa della salute dei bambini. La tua donazione ci aiuterà a supportare gli sforzi di CHD. Renovatio 21 offre questa traduzione per dare una informazione a 360º. Ricordiamo che non tutto ciò che viene pubblicato sul sito di Renovatio 21 corrisponde alle nostre posizioni.Iscriviti alla Newslettera di Renovatio 21
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