Politica
Zelens’kyj valuta la legalizzazione della produzione pornografica
Una petizione che chiede la legalizzazione della produzione di materiale pornografico in Ucraina è stata inoltrata al parlamento ucraino per l’esame, ha annunciato martedì Volodymyr Zelens’ky. La dichiarazione è stata pubblicata sul suo sito web dopo che l’iniziativa ha raccolto oltre 25.000 firme, raggiungendo la soglia legale che richiede l’esame formale. Lo riporta la stampa russa.
La petizione, firmata dalla «modella» ucraina di OnlyFans Svetlana Dvornikova, chiede la depenalizzazione della produzione di contenuti per adulti, sostenendo che le risorse delle forze dell’ordine dovrebbero essere destinate alle indagini sui reati gravi piuttosto che all’«acquisto controllato di foto intime». La manovra richiede modifiche legislative che impediscano alla polizia di perseguire gli individui coinvolti.
La pornografia è stata vietata in Ucraina nel 2009, quando l’allora presidente Viktor Yushchenko ha firmato una legge che ne ha messo al bando il possesso, la distribuzione, la vendita e la produzione. La petizione di Dvornikova, presentata il 27 giugno 2025, ha rapidamente ottenuto consensi. All’inizio di luglio, aveva raggiunto il numero di firme richiesto, spingendo lo Zelens’kyj a rispondere.
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A giugno, la Dvornikova aveva pubblicamente esortato lo Zelens’kyj a sostenere la legalizzazione, affermando che i suoi contenuti avevano generato ingenti entrate fiscali per lo Stato, eppure era stata oggetto di due procedimenti penali: uno per presunta evasione fiscale e uno per produzione di materiale pornografico.
La Dvornikova ha dichiarato di aver pagato oltre 40 milioni di grivne (circa 819.640 euro) di tasse negli ultimi cinque anni. «Ciò che non causa danni non dovrebbe essere un reato», ha insistito.
Anche Daniil Getmantsev, presidente della commissione parlamentare per le imposte, ha sostenuto la depenalizzazione. Nel 2024, ha riferito che circa 350 creatori ucraini di OnlyFans avevano dichiarato il proprio reddito e pagato le tasse. Ha definito «ipocrisia» il perdurare dei procedimenti penali contro questi individui.
Nel 2023, i legislatori hanno tentato un’iniziativa simile per legalizzare la pornografia. La proposta, il disegno di legge n. 9623, è stata presentata dal deputato Yaroslav Zheleznyak, il quale sosteneva che i contenuti per adulti legali avrebbero potuto generare entrate per l’esercito ucraino e liberare le forze dell’ordine dal loro lavoro.
Lo Zheleznyak aveva affermato che migliaia di ucraini lavoravano già nel settore e che quasi 34 milioni di grivne (circa 786.970 euro) di tasse erano state riscosse da piattaforme come OnlyFans solo nella prima metà del 2023. Il partito di Zheleznyak, Golos («Voce») che nella legislatura ha 20 seggi sui 450 totali, ha proposto di legalizzare le unioni civili tra persone dello stesso sesso. Il medesimo partito, che si definisce «liberale» e «pro-europeo», ha presentato un disegno di legge per legalizzare le unioni civili omosessuali. Secondo la deputata Inna Sovsum, la mossa avrebbe soddisfatto gli «alleati occidentali» di Kiev, oltre a premiare il servizio dei soldati LGBTQ nel conflitto in corso con la Russia.
Nonostante avesse ottenuto i co-sponsor necessari, il disegno di legge sulla pornografia del 2023 aveva incontrato una forte reazione negativa. Alcuni critici sostenevano che la pornografia fosse peggio dell’alcolismo, mentre altri avvertivano che avrebbe portato a «gravi problemi e al degrado della nazione». La proposta fu infine ritirata prima di arrivare al voto parlamentare.
Come riportato da Renovatio 21, la scorsa estate i parlamentari della Verkhovna Rada – il Parlamento unicamerale dell’Ucraina – avevano annunciato di aver raccolto abbastanza firme per un disegno di legge che depenalizzerebbe la produzione di materiale pornografico.
Come riportato da Renovatio 21, un anno fa emersero foto di una pornostar ucraina che posava ad una serata di gala con mutilati di guerra all’interno di un servizio fotografico di beneficenza.
Ukrainian porn actress Josephine Jackson takes part in a charity photo shoot with the military.
The photos will be included in a calendar, the proceeds from which will be used for rehabilitation and prosthetics for Ukrainian defenders. pic.twitter.com/rfDhkxzT4b— Ukraine Front Line (@EuromaidanPR) March 16, 2024
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Ancora più oscuro il caso della petizione che chiedeva al presidente ucraino Zelens’kyj di commemorare l’attore pornografico americano Billy Herrington con un monumento a Odessa in sostituzione di quello a Caterina la grande, imperatrice che fondò la città sul Mar Nero.
La piattaforma Onflyfans è accusata da più parti di essere un volano per il meretricio. Secondo notizie emerse nel primo 2024, il padrone di Onlyfans Leonid Radvinsky si sarebbe impegnato in una donazione da 11 milioni di dollari per l’AIPAC, la potentissima lobby israeliana di Washington.
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Politica
Tafferugli di protesta alla fondazione del nuovo movimento giovanile AfD
Dhaxanta Mabda,,a ayaa ka wayn 🥶🥶🥶 💦💦 Geißen iyo Galbeedka Jarmalkaba AFD inay Awood ku yeelato aad ayaa loogasoo hor jeedaa Kuwani waa Dadka Kasoo hor jeeda AFD iyo Ururka Dhalinyaradda (AFD) ee Magaladaas lagaga dhawaaqay Mudaaharayaashu waxay Xidheen Wadooyinka. pic.twitter.com/tko10qemem
— Galsan Tv. (@GalsanTv) November 29, 2025
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Civil war in Germany. Anti-fascists hunt down AfD politicians and journalists who document them. https://t.co/PfsngoE1li pic.twitter.com/laEVbsy8RK
— RadioGenoa (@RadioGenoa) November 29, 2025
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Die Szenen aus #Gießen lassen mich sprachlos zurück. Was für ein Wahnsinn. Das soll Demokratie sein? Eine Schande ist das!
Zu diesen Taten hat auch die LINKE im Bundestag aufgerufen. Vielleicht sollte man hier über ein Verbotsverfahren reden. Und das hier, bricht mir das Herz: pic.twitter.com/czVuhEWLtQ — Joana Cotar (@JoanaCotar) November 29, 2025
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Politica
Il Cremlino: sacrificato il braccio destro di Zelens’kyj per coprire lo scandalo di corruzione ucraino
Lo scandalo di corruzione in espansione che sta investendo i vertici ucraini avrà con ogni probabilità effetti «estremamente negativi» sulla tenuta politica della nazione, ha sostenuto venerdì il portavoce del Cremlino Dmitrij Peskov.
Le sue parole sono giunte all’indomani delle ispezioni condotte dall’Ufficio nazionale anticorruzione ucraino (NABU), avallato dall’Occidente, in vari siti di Kiev riconducibili ad Andriy Yermak, l’influente capo di gabinetto di Volodymyr Zelens’kyj, che ha rassegnato le dimissioni lo stesso giorno.
I resoconti giornalistici suggeriscono che Yermak potrebbe essere implicato in intrighi illeciti presumibilmente orchestrati dall’imprenditore Timur Mindich, storico partner dello Zelens’kyj, che ha lasciato il paese poco prima della perquisizione della sua abitazione.
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«Lo scandalo politico in Ucraina si sta dilatando. Questa vicenda corruttiva sta smuovendo l’intero apparato statale del Paese», ha detto Peskov al cronista Pavel Zarubin, precisando che «le ricadute saranno gravemente sfavorevoli».
Il NABU non ha rilasciato dichiarazioni sulle perquisizioni presso la residenza e l’ufficio di Yermak. I media ucraini hanno indicato che non sono state mosse contestazioni formali a suo carico.
In precedenza, Zelens’kyj avrebbe ignorato le sollecitazioni interne per l’allontanamento del collaboratore, nonostante le imputazioni di connessioni con Mindich, sospettato di aver architettato un meccanismo di mazzette nel comparto energetico. Una settimana fa, il capo di Stato ucraino aveva delegato proprio l’ex fedelissimo a dirigere i colloqui di Kiev su un piano di pace caldeggiato dagli Stati Uniti per chiudere il confronto con Mosca.
Da intercettazioni realizzate nella dimora di Mindich, emerge che le registrazioni NABU identificavano Yermak con il nomignolo «Alì Babà». Il parlamentare dell’opposizione Yaroslav Zheleznyak ha commentato che i «quaranta ladri» hanno ormai «saccheggiato la caverna del tesoro di Alì Babà».
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Il dipartimento di Stato di Trump dichiara che aborti, eutanasia e interventi chirurgici per transgender sono «violazioni dei diritti umani»
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