Farmaci
I medici americani vogliono vaccinare i dodicenni anche senza il consenso dei genitori

Renovatio 21 traduce questo articolo per gentile concessione di Children’s Heart Defense.
Ad un raduno annuale, concluso da poco, della American Medical Association (AMA) a Chicago, i delegati AMA hanno deciso di adottare una nuova politica che sembra essere una vera bomba. Il potente gruppo commerciale ha accettato di sviluppare modelli di leggi che fanno pressioni sulle legislazioni dei singoli stati per permettere ai minori di «scavalcare il rifiuto dei genitori sui vaccini».
Nel 2000, la Corte Suprema riconfermò il diritto fondamentale dei genitori di provvedere alla cura, alla custodia e al controllo dei figli, diritto riconosciuto dagli stati fino al compimento dei 18 anni. Per quanto riguarda i vaccini, il National Childhood Vaccine Injury Act, approvato nel 1986, impone agli operatori sanitari di fornire materiale informativo sui vaccini ai genitori o tutori legali di tutti i bambini che si intende vaccinare «prima di somministrare qualsiasi vaccino».
Il potente gruppo dei medici americani AMA ha accettato di sviluppare modelli di leggi che fanno pressioni sulle legislazioni dei singoli stati per permettere ai minori di «scavalcare il rifiuto dei genitori sui vaccini
È un problema il fatto che la nuova politica della AMA vada contro i precedenti legali e le consuetudini sociali?
Apparentemente, i rappresentanti della AMA non si preoccupano di «intaccare i diritti genitoriali» e sono entusiasti della nuova politica dell’organizzazione. Non vogliono soltanto che i dodicenni possano esprimere consenso sui vaccini ignorando le «idee sbagliate» dei genitori – anche se i genitori devono comunque pagare – ma credono anche che debbano essere i medici a giudicare un bambino «sufficientemente maturo» per acconsentire al vaccino.
Una domanda che tutti quelli che conoscono un po’ della storia della AMA dovrebbero porsi è: perché dovremmo fidarci delle decisioni prese dalla AMA al posto dei genitori?
Mentre le persone devono avere 21 anni per bere alcolici, 18 anni per acquistare sigarette ed eleggere il presidente, i bambini di qualsiasi età possono decidere di farsi vaccinare, a prescindere dai rischi
Influenza smisurata
Il numero di membri della AMA è crollato negli ultimi decenni. Un’analisi del 2011 sul calo delle adesioni mostra che solo il 15 % dei medici praticanti è iscritto all’associazione, contro il 75% dei primi anni Cinquanta.
Il calo di iscritti, comunque, non coincide con un calo di influenza. Infatti, la AMA ha a disposizione strumenti potenti per fare in modo che «rimanga influente a livello nazionale». Tali strumenti includono un comitato di azione politica e un ricco bottino proveniente dalle lobby (con 20 milioni di dollari spesi nel 2018 e destinati ad aumentare), il che si traduce in un’influenza smisurata sulle politiche sanitarie e sulla percezione del pubblico.
La AMA possiede un’influenza smisurata sulle politiche sanitarie e sulla percezione del pubblico
Un rapporto del 2016 sui lobbysti di Capitol Hill ha inserito la AMA tra le «associazioni più influenti» di Washington, tra i «pochi selezionati che hanno mostrato la capacità di portare a termine i progetti.» Un ex direttore della AMA ha ammesso quanti riportato sopra, affermando che «quello che fa la AMA, e che le riesce meglio, è nell’area della sensibilizzazione.» Un’analisi delle 20 compagnie che si occupano della salute ha scoperto che la AMA si classifica al primo posto per la «spesa più alta di tutti i tempi» e al quinto di spesa tra i «lobbysti, senza contare le industrie».
I lobbisti che AMA assume sono gli stessi utilizzate dall’industria farmaceutica
I lobbisti che AMA assume sono gli stessi utilizzate dall’industria farmaceutica. La lista delle Fondazioni AMA con i membri di spicco della Corporate Roundtable è composta quasi completamente da membri dell’industria farmaceutica – tra cui le quattro compagnie che producono i vaccini per l’infanzia negli Stati Uniti (Merck, GlaxoSmithKline, Pfizer e Sanofi).
Le pubblicità delle compagnie farmaceutiche dominano le pagine della rivista della AMA , JAMA, anche se molti «sono gli stessi farmaci che … uccidono decine di migliaia di americani ogni anno, secondo i principali ricercatori sulla sicurezza dei farmaci della FDA.» La AMA non esita ad apporre il marchio di approvazione per prodotti e farmaci – ottenendo sostanziosi contributi pubblicitari – «nonostante il fatto che l’organizzazione non abbia potere di testare i farmaci».
La AMA non esita ad apporre il marchio di approvazione per prodotti e farmaci – ottenendo sostanziosi contributi pubblicitari – «nonostante il fatto che l’organizzazione non abbia potere di testare i farmaci».
Nel 2011, Forbes evidenziò come la AMA fosse in grado di ottenere enormi ricompense finanziarie tramite il suo sistema di codifica dei servizi medici Current Procedural Terminology (CPT), utilizzato da operatori sanitari, contribuenti e strutture in tutti gli Stati Uniti. Vista l’importanza del CPT per i programmi pubblici come Medicare, il sistema è un vero e proprio «monopolio concesso dal governo» per cui AMA viene pagata. Nel 2010, un quarto delle entrate totali della AMA erano dovute al CPT – il doppio di quello che l’organizzazione riceveva dalle adesioni. Questo «immenso conflitto di interessi», secondo l’editorialista di Forbes, rende la AMA «uno strumento per gli interessi di Washington più che dei medici».
AMA ha anche un passato di estorsioni. L’economista Milton Friedman scrisse alcuni anni fa sull’attacco congiunto dell’AMA contro i chiropratici e i medici omeopatici, e nel 1987 in una causa per violazione delle leggi antitrust presentata dai chiropratici, il giudice stabilì che la AMA aveva cospirato «per limitare ed eliminare una professione riconosciuta nei cinquanta stati». Il giudice considerò anche «la lunga storia di azioni illegali» dell’Associazione. Nei primi anni 2000, poi, i tribunali giudicarono AMA (insieme ad altre compagnie sanitarie) colpevole di estorsione per la manipolazione dei software di codifica.
AMA ha anche un passato di estorsioni. Alcuni anni fa ci fu l’attacco congiunto dell’AMA contro i chiropratici e i medici omeopatici, e nel 1987, il giudice stabilì che la AMA aveva cospirato «per limitare ed eliminare una professione riconosciuta nei cinquanta stati»
L’esclusione dei genitori
Gli sforzi per escludere i genitori dalle decisioni riguardanti la salute dei figli sono iniziati già da qualche tempo, in particolare nella sfera della procreazione. Per i servizi relativi alla contraccezione e alle malattie sessualmente trasmissibili, gli operatori sanitari sono ben felici di escludere i genitori, asserendo che il bisogno di confidenzialità dei giovani è «più importante» del diritto dei genitori di essere informati sulle condizioni dei figli.
Ora, i ricercatori stanno tracciando il sentiero per fare lo stesso con i vaccini. Nel 2014, i massimi esperti sulla salute degli adolescenti hanno definito il consenso dei genitori come un «ostacolo ai vaccini» e hanno chiesto «strategie per aumentare la capacità dei minori non accompagnati … di ricevere vaccini secondo le linee guida legali, etiche e professionali.» L’infermiera della scuola che ha somministrato a un undicenne il vaccino HPV senza il consenso dei genitori – dicendo alla madre che gli aveva dato solo la borsa del ghiaccio – ha rispettato le « linee guida legali, etiche e professionali»?
Per i servizi relativi alla contraccezione, gli operatori sanitari sono ben felici di escludere i genitori, asserendo che il bisogno di confidenzialità dei giovani è «più importante» del diritto dei genitori di essere informati. Ora, i ricercatori stanno tracciando il sentiero per fare lo stesso con i vaccini
I critici della AMA sostengono che l’organizzazione abbia promosso uno «stato di polizia medico-farmaceutico totalitario» sin dalla sua fondazione nella metà dell’Ottocento.
La retorica è molto forte, ma sembra chiaro che sui vaccini la AMA desideri mantenere una posizione drastica. Dopo l’annuncio della AMA sulla volontà di ignorare le opinioni dei genitori, uno scrittore conservatore evidenzia le contraddizioni: «Mentre le persone devono avere 21 anni per bere alcolici, 18 anni per acquistare sigarette ed eleggere il presidente, i bambini di qualsiasi età possono decidere di farsi vaccinare, a prescindere dai rischi, che sono sufficienti a garantire l’esistenza di un National Vaccine Injury Compensation Program».
I legislatori che volessero montare sul carro della AMA dovrebbero pensarci bene, prima di buttare all’aria i diritti dei genitori in modo così sprezzante.
© 18giugno 2019, Children’s Health Defense, Inc. Questo lavoro è riprodotto e distribuito con il permesso di Children’s Health Defense, Inc. Vuoi saperne di più dalla Difesa della salute dei bambini? Iscriviti per ricevere gratuitamente notizie e aggiornamenti da Robert F. Kennedy, Jr. e la Difesa della salute dei bambini. La tua donazione ci aiuterà a supportare gli sforzi di CHD
Autismo
Paracetamolo, Big Pharma e FDA erano da anni a conoscenza del rischio autismo

Renovatio 21 traduce questo articolo per gentile concessione di Children’s Health Defense. Le opinioni degli articoli pubblicati non coincidono necessariamente con quelle di Renovatio 21.
Le email ottenute dalla Daily Caller News Foundation mostrano che già nel 2008, i dirigenti della Johnson & Johnson, il produttore originale del Tylenol [come chiamano il paracetamolo in America, ndt], erano preoccupati in privato per quella che ritenevano una prova attendibile di un possibile legame tra autismo e paracetamolo. Anche la FDA era a conoscenza di tale legame.
Secondo i documenti ottenuti nelle cause legali contro Kenvue, i produttori di Tylenol [il nome commerciale del paracetamolo in USA, ndt] e la Food and Drug Administration (FDA) statunitense erano a conoscenza da anni della probabile associazione tra l’uso del farmaco durante la gravidanza e i disturbi dello sviluppo neurologico, tra cui l’autismo.
«Il peso delle prove inizia a sembrarmi pesante», ha affermato Rachel Weinstein , direttrice statunitense dell’epidemiologia per la divisione farmaceutica Janssen di Johnson & Johnson (J&J), in un’e-mail in cui commentava diversi studi che mostravano il collegamento.
La Daily Caller News Foundation ha ottenuto le e-mail da Keller Postman LLC, lo studio legale che rappresenta i querelanti in una class action federale contro Kenvue.
La J&J ha prodotto il Tylenol fino al 2023, quando ha trasferito la produzione a Kenvue, un’azienda separata.
Le rivelazioni via e-mail seguono l’annuncio fatto la scorsa settimana dal presidente Donald Trump secondo cui le donne incinte non dovrebbero assumere Tylenol e l’annuncio della FDA che aggiungerà avvertenze ai prodotti contenenti paracetamolo.
Le etichette aggiornate dei prodotti avvertiranno che il paracetamolo può essere associato a un rischio maggiore di patologie neurologiche, tra cui autismo e disturbo da deficit di attenzione/iperattività (ADHD), nei bambini. La FDA ha affermato che informerà anche i medici e il pubblico di questo rischio.
I media tradizionali e le organizzazioni sanitarie pubbliche hanno attaccato gli avvertimenti come infondati o esagerati. Alcune organizzazioni giornalistiche hanno citato scienziati – come l’epidemiologa dell’Università del Massachusetts Ann Bauer – che hanno pubblicato studi che identificano il legame tra Tylenol e autismo e hanno chiesto avvertimenti, ma che ora stanno pubblicamente ritrattando le loro preoccupazioni.
Tuttavia, il Daily Caller ha scoperto che, nonostante la confusione nei media e tra gli esperti di salute pubblica, le e-mail mostrano che già nel 2008 i dirigenti di J&J erano preoccupati in privato per la presenza di prove attendibili di un possibile collegamento tra autismo e paracetamolo. Hanno riconosciuto il collegamento in un’e-mail e hanno suggerito ulteriori indagini.
Le meta-analisi interne della FDA condivise con The Defender mostrano che l’agenzia aveva valutato per anni l’aggiunta di nuovi avvertimenti sugli effetti collaterali del paracetamolo nei bambini.
Nel 2019, gli scienziati della FDA hanno condotto una meta-analisi che ha rilevato disturbi urogenitali nei neonati collegati al farmaco. Gli scienziati hanno anche notato collegamenti con problemi di neurosviluppo. Nel 2022, la FDA ha condotto un’altra meta-analisi che ha rilevato un collegamento con l’ADHD.
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I produttori del Tylenol hanno monitorato attentamente una serie di pubblicazioni scientifiche che mostrano un collegamento con l’autismo
La Daily Caller News Foundation ha ricevuto email risalenti a oltre un decennio fa, che indicavano che i responsabili aziendali di J&J erano stati allertati del possibile legame tra paracetamolo e disturbi neurologici. Le email mostravano che J&J aveva persino preso in considerazione l’idea di proseguire la ricerca, ma poi aveva deciso di non farlo.
Il punto vendita ha anche ottenuto un’e-mail del 2012 di Leslie Shur, responsabile della divisione J&J che monitora gli effetti collaterali, in cui si riconosceva un altro reclamo da parte di un consumatore in merito al problema, e un’e-mail del 2014 in cui si dimostrava che il problema era stato sollevato con l’amministratore delegato Alex Gorsky, il cui nome è scritto in modo errato nell’e-mail.
Secondo la giornalista Emily Kopp, autrice dell’articolo del Daily Caller:
«I produttori di Tylenol hanno seguito attentamente una serie di pubblicazioni scientifiche che hanno riscontrato un’associazione tra l’assunzione del farmaco di successo in gravidanza e nell’infanzia e il rischio di autismo, come dimostrano altri documenti aziendali».
Una presentazione interna del 2018, definita dall’azienda «riservata e riservata», riconosce che gli studi osservazionali mostrano un’associazione «piuttosto coerente» tra l’esposizione prenatale al Tylenol e i disturbi dello sviluppo neurologico.
Un’altra diapositiva della presentazione riconosce che meta-analisi più ampie, ovvero revisioni che riassumono più studi scientifici, hanno riscontrato un’associazione, ma sottolinea i punti deboli di questi studi, come le variabili confondenti e la soggettività nella misurazione dei tratti autistici.
Un portavoce di Kenvue ha dichiarato al Daily Caller che l’azienda ritiene che non vi sia «alcun nesso causale tra l’uso di paracetamolo durante la gravidanza e l’autismo» e che i suoi prodotti sono «sicuri ed efficaci» se utilizzati come indicato sull’etichetta.
Kopp ha fatto notare che il sito web dell’azienda afferma anche che «dati scientifici credibili e indipendenti continuano a non dimostrare alcun collegamento provato tra l’assunzione di paracetamolo e l’autismo» e che «non esiste alcuna scienza credibile che dimostri che l’assunzione di paracetamolo causi l’autismo».
Tuttavia, ha scoperto che le e-mail interne mostravano dipendenti che discutevano di uno studio del 2018 e di uno del 2016, i quali concludevano entrambi che le donne incinte avrebbero dovuto essere messe in guardia sui possibili effetti dell’assunzione di Tylenol durante la gravidanza.
Ha trovato anche delle email in cui si diceva che J&J aveva preso in considerazione la possibilità di finanziare studi sul possibile collegamento tra Tylenol e autismo, ma aveva deciso di non «esporsi», temendo che i propri studi potessero confermare i risultati.
Secondo Kopp:
L’azienda ha inoltre condotto una ricerca che ha definito «ascolto sociale», monitorando le ricerche su Google e i post sui social media alla ricerca di prove su Tylenol e autismo da gennaio 2020 a ottobre 2023.
«L’azienda ha avviato la ricerca sulle tendenze dei social media dopo la pubblicazione nel 2021 di un invito all’azione sul Tylenol su Nature Reviews Endocrinology da parte di 13 esperti statunitensi ed europei “alla luce delle gravi conseguenze dell’inazione”».
L’azienda ha scritto una revisione nel 2023, Project Cocoon, che segnalava preoccupazioni relative agli effetti collaterali urogenitali e neurologici dei farmaci nei neonati, che i dirigenti hanno notato riguarda «ogni aspetto del marchio», ha scritto Kopp.
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Anche la FDA è preoccupata per le crescenti prove
Secondo lo psichiatra David Healy, la FDA ha iniziato a preoccuparsi anche per le crescenti prove di un legame tra paracetamolo e disturbi dello sviluppo neurologico, a partire da una pubblicazione su JAMA Pediatrics nel 2014 e seguita da diverse importanti pubblicazioni negli anni successivi.
Healy è un testimone esperto in un caso contro Kenvue e Safeway , sostenendo che non hanno avvisato adeguatamente i consumatori del rischio di autismo o ADHD derivante dall’esposizione prenatale al farmaco.
Documenti del 2019 e del 2022, resi disponibili tramite richieste ai sensi del Freedom of Information Act associate alla causa e condivisi con The Defender, mostrano che, sulla base di una meta-analisi della letteratura pubblicata, la FDA ha identificato collegamenti coerenti tra paracetamolo e rischi sia urogenitali che neurologici.
Già nel 2019, gli autori di uno studio della FDA avevano raccomandato di rivedere le etichette per consigliare alle donne incinte di «fare attenzione all’uso occasionale di paracetamolo quando non è strettamente necessario per il dolore o per altri scopi».
Il documento del 2022, incentrato principalmente sui risultati neurologici, afferma che, nonostante i limiti dello studio, le meta-analisi e altre ricerche hanno costantemente riscontrato collegamenti tra paracetamolo e ADHD e, di conseguenza, «potrebbe essere prudente, come misura precauzionale…» Tuttavia, il resto della raccomandazione è redatto.
Healy ha affermato che le rivelazioni di Weinstein e di altri che lavorano con J&J sono particolarmente significative perché le case farmaceutiche hanno la responsabilità di informare i consumatori quando sanno che un farmaco potrebbe essere collegato a un evento avverso.
«L’onere di avvertire non sorge quando c’è una chiara correlazione causa-effetto», ha affermato Healy. «Sorge quando ci sono motivi per ritenere che potrebbe esserci un problema».
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Immagine di Katy Warner via Wikimedia pubblicata su licenza Creative Commons Attribution-Share Alike 2.0 Generic
Bioetica
La FDA di Trump approva le nuove pillole abortive generiche nonostante le promesse pro-life

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Big Pharma
Trump stipula un accordo sul prezzo dei farmaci con Pfizer

Renovatio 21 traduce questo articolo per gentile concessione di Children’s Health Defense. Le opinioni degli articoli pubblicati non coincidono necessariamente con quelle di Renovatio 21.
Pfizer ha accettato di abbassare i prezzi dei farmaci negli Stati Uniti e di investire 70 miliardi di dollari nella produzione statunitense, ha annunciato oggi il presidente Donald Trump. La Casa Bianca ha anche annunciato che lancerà presto un sito web per la vendita diretta di farmaci al consumatore chiamato “Trump RX”. L’amministrazione non ha fornito molti dettagli su entrambi gli annunci.
Pfizer ha accettato di abbassare i prezzi dei farmaci negli Stati Uniti e di investire 70 miliardi di dollari nella produzione statunitense, ha annunciato oggi il presidente Donald Trump durante una conferenza stampa alla Casa Bianca con il CEO di Pfizer Albert Bourla.
L’amministrazione Trump ha anche annunciato che lancerà «Trump RX», un sito web in cui i pazienti statunitensi potranno acquistare farmaci a prezzi più bassi, secondo Chris Klomp, direttore di Medicare e vice amministratore dei Centers for Medicare & Medicaid Services, che è intervenuto anche lui durante la conferenza stampa.
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La Casa Bianca non ha risposto immediatamente quando The Defender ha chiesto se Trump avrebbe tratto personalmente profitto dal sito web e dai prodotti venduti su di esso. La Casa Bianca non ha inoltre specificato quando intendeva chiarire il rapporto finanziario di Trump con il sito web, lasciando il pubblico libero di speculare sulla possibilità che il presidente trarrà profitto dalla vendita di farmaci su Trump RX.
Il foglio informativo della Casa Bianca pubblicato oggi non ha fornito dettagli su come i pazienti statunitensi acquisteranno direttamente i prodotti Pfizer sul sito web Trump RX, ma Klomp ha affermato che il sito consentirà ai pazienti statunitensi di acquistare farmaci a prezzi più bassi «con un clic».
«Basta con le deviazioni canadesi per acquistare farmaci a prezzi più bassi dal nostro vicino», ha detto Klomp.
L’accordo annunciato prevede che Pfizer offra i suoi farmaci con uno «sconto notevole» quando li vende direttamente ai pazienti statunitensi, si legge nella scheda informativa.
Ad esempio, il prodotto Eucrisa di Pfizer, un unguento per la dermatite atopica, sarà venduto con uno sconto dell’80% ai pazienti che lo acquistano direttamente. Lo spray nasale per l’emicrania Zavzpret dell’azienda sarà scontato del 50% per i pazienti che lo acquistano direttamente.
L’ex dirigente dell’industria farmaceutica Sasha Latypova, in un post pubblicato oggi su Substack, ha criticato il sito web Trump RX pianificato dall’amministrazione.
Secondo Latypova, il progetto del sito web diretto al consumatore era originariamente un’iniziativa di Pfizer.
Nell’aprile 2024, Pfizer ha presentato domanda di registrazione del marchio «Pfizer for All» per diversi utilizzi, tra cui servizi di farmacia al dettaglio online e software mobile per fornire ai pazienti informazioni e risorse, ha riportato Endpoint News.
Latypova ha affermato che il fatto che il sito web di marketing diretto al consumatore stia per essere lanciato con il nome di Trump è la prova della collusione di Trump con l’industria farmaceutica.
«Se qualcuno ha ancora dubbi sul fatto che Trump sia finanziato personalmente e politicamente da Big Pharma, ecco la prova», ha scritto.
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Pfizer venderà i farmaci a Medicaid a prezzi più bassi, ma altri dettagli sono ancora poco chiari
In base all’accordo annunciato oggi, i programmi Medicaid statali potranno accedere ai prodotti Pfizer a prezzi simili a quelli applicati dall’azienda in altre nazioni ricche.
Trump ha anche affermato che la Pfizer ha accettato di aumentare «un po’» i prezzi dei suoi farmaci negli altri Paesi, mentre negli Stati Uniti ha »abbassato un po’ i prezzi, quindi è giusto».
Bourla ha definito l’accordo con Trump «storico» e ha ringraziato il presidente per la sua amicizia. Tuttavia, molti dettagli e la portata complessiva dell’accordo rimangono poco chiari.
Ad esempio, Pfizer non ha accettato di ridurre i prezzi attualmente offerti ai datori di lavoro, alle compagnie assicurative private e a Medicare, ha riportato il New York Times.
Al momento in cui andiamo in stampa, la Casa Bianca non ha ancora diffuso dettagli sui 70 miliardi di dollari che Pfizer ha accettato di spendere per gli impianti di produzione nazionali.
Secondo una nota informativa della Casa Bianca, Pfizer è la prima azienda farmaceutica a stringere un accordo con Trump nell’ambito dell’iniziativa sui prezzi «Nazione più favorita» (MFN) della sua amministrazione.
Trump ha lanciato l’iniziativa a maggio con un ordine esecutivo che ordina al governo di adottare misure per allineare i prezzi dei farmaci negli Stati Uniti a quelli pagati da nazioni simili.
A luglio, Trump ha inviato una lettera a 17 importanti case farmaceutiche, tra cui Pfizer, Merck, Novo Nordisk ed Eli Lilly, chiedendo loro di adottare misure in linea con l’iniziativa NPF.
Ha affermato che le aziende avevano tempo fino al 29 settembre per attuare diverse modifiche, tra cui l’estensione del prezzo NPF a Medicaid, la garanzia del NPF per i nuovi farmaci, la restituzione degli aumenti delle entrate estere ai pazienti statunitensi e l’offerta di opportunità di acquisto diretto per i pazienti statunitensi al prezzo NPF.
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In risposta, la Pharmaceutical Research and Manufacturers of America, nota come PhRMA, ha lanciato lunedì America’s Medicines, un sito web che metterà in contatto i pazienti statunitensi con i programmi di acquisto diretto delle case farmaceutiche.
La PhRMA ha inoltre affermato che le case farmaceutiche hanno impegnato 500 miliardi di dollari in «nuovi investimenti infrastrutturali negli Stati Uniti».
Tuttavia, Politico ha osservato che la PhRMA sembrava «eludere» la richiesta di Trump che le aziende rendessero i loro farmaci disponibili al prezzo MRF: il comunicato stampa della PhRMA non diceva nulla riguardo alla vendita di farmaci ai pazienti statunitensi al prezzo praticato in altre nazioni ricche.
Suzanne Burdick
Ph.D.
© 30 settembre 2025, Children’s Health Defense, Inc. Questo articolo è riprodotto e distribuito con il permesso di Children’s Health Defense, Inc. Vuoi saperne di più dalla Difesa della salute dei bambini? Iscriviti per ricevere gratuitamente notizie e aggiornamenti da Robert F. Kennedy, Jr. e la Difesa della salute dei bambini. La tua donazione ci aiuterà a supportare gli sforzi di CHD.
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