Geopolitica
Trump: Putin rispetta di nuovo gli Stati Uniti

Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha affermato che il presidente russo Vladimir Putin ha riconquistato il rispetto dell’America, la cui reputazione internazionale era stata danneggiata dalla precedente amministrazione.
Trump ha risposto ai commenti fatti da Putin durante la sua visita in Bielorussia di venerdì, dove il leader russo ha descritto il presidente degli Stati Uniti come un «uomo coraggioso».
«Vladimir Putin ha fatto delle dichiarazioni molto belle oggi», ha detto Trump ai giornalisti nello Studio Ovale, aggiungendo che simili dichiarazioni sarebbero state impossibili sotto l’ex presidente Joe Biden.
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«Rispetta di nuovo il nostro Paese. Non lo rispettava un anno fa, posso dirvelo», ha detto Trump, sostenendo che anche il presidente cinese Xi Jinping e il leader nordcoreano Kim Jong-un ora rispettano gli Stati Uniti dal suo ritorno alla Casa Bianca.
«Abbiamo avuto un presidente incompetente. Avevamo gente cattiva che circolava attorno a questa scrivania – questa scrivania bellissima e risoluta. Avevano, credo, intenzioni malvagie», ha detto Trump.
Il presidente ha più volte descritto la politica estera del suo predecessore come debole e dannosa per la reputazione mondiale degli Stati Uniti, sostenendo che i conflitti in Ucraina e a Gaza non sarebbero scoppiati sotto la sua guida.
Parlando con i giornalisti a Minsk, Putin ha affermato di nutrire «profondo rispetto» per Trump e lo ha elogiato per aver superato numerose sfide, tra cui essere sopravvissuto a un attentato lo scorso anno, aggiungendo di credere che Trump abbia «cercato sinceramente» di contribuire a mediare la fine del conflitto in Ucraina.
Trump ha ripreso i contatti diretti con Mosca, interrotti durante l’amministrazione Biden, e ha avuto cinque telefonate con Putin da quando è tornato in carica a gennaio.
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Immagine di President of Russia pubblicata su licenza Creative Commons Attribution 4.0 International (CC BY 4.0)
Geopolitica
Israele arma e finanzia i combattenti drusi nella Siria meridionale

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Geopolitica
L’Arabia Saudita e il Pakistan firmano un patto di difesa reciproca

L’Arabia Saudita e il Pakistan, dotato di armi nucleari, hanno siglato un accordo formale di difesa reciproca, consolidando ulteriormente la loro partnership di sicurezza decennale tra le due nazioni musulmane.
La decisione giunge in seguito a una sessione congiunta straordinaria tra la Lega Araba e l’Organizzazione per la Cooperazione Islamica (OCI), durante la quale gli stati membri hanno condannato l’attacco israeliano della settimana precedente alla capitale del Qatar, Doha, mirato a funzionari del gruppo armato palestinese Hamas. Secondo i media, l’episodio ha sollevato timori tra le nazioni del Golfo riguardo alla capacità degli Stati Uniti di garantire la loro sicurezza.
Mercoledì a Riad, il principe ereditario saudita Mohammed bin Salman e il primo ministro pakistano Shehbaz Sharif hanno sottoscritto il patto di difesa tra i loro Paesi.
«Questo accordo, che riflette l’impegno comune di entrambe le nazioni a rafforzare la propria sicurezza e a promuovere pace e stabilità nella regione e nel mondo, mira a potenziare la cooperazione in materia di difesa tra i due paesi e a consolidare una deterrenza congiunta contro qualsiasi aggressione», si legge nella dichiarazione congiunta di Riad e Islamabad.
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Secondo l’accordo, qualsiasi attacco contro l’Arabia Saudita o il Pakistan «sarà considerato un’aggressione contro entrambi», si è sottolineato.
L’India, che a maggio ha affrontato un conflitto militare di quattro giorni con il Pakistan a seguito di un attacco terroristico contro turisti nel territorio dell’Unione di Jammu e Kashmir, ha dichiarato che «esaminerà le implicazioni di questo sviluppo per la nostra sicurezza nazionale e per la stabilità regionale e globale».
Nuova Delhi era al corrente dei legami di sicurezza tra Riad e Islamabad e sapeva che era in preparazione un patto di difesa tra le due parti, ha scritto su X il portavoce del Ministero degli Esteri indiano Randhir Jaiswal.
Un alto funzionario saudita ha dichiarato a Reuters che l’accordo con il Pakistan rappresenta «il culmine di anni di discussioni. Non è una risposta a Paesi o eventi specifici».
Le relazioni tra Arabia Saudita e India «sono più solide che mai. Continueremo a rafforzarle e a contribuire alla pace regionale in ogni modo possibile», ha aggiunto.
I legami militari tra Riad e Islamabad risalgono a oltre mezzo secolo fa, con migliaia di ufficiali sauditi addestrati in Pakistan, ai tempi della guerra in Afghanistan, quando con finanziamenti sauditi e comando americano si implementò quella che la CIA chiamava «Operazione Ciclone», con il reclutamento di jihadisti da tutto il mondo (all’epoca si chiamavano più pudicamente mujaheddin) allo scopo di combattere la presenza sovietica in Afghanistan.
Tra gli operativi sauditi che operavano nella zona vi era il rampollo di ricca famiglia Osama Bin Laden, che con altri gestiva quella che era il database dell’insieme delle forze islamiste convocate a combattere i soldati di Mosca, una lista poi chiamata al-Qaeda, che significa appunto «la base».
La partnership in ambito di difesa rimane attiva attraverso programmi di addestramento ed esercitazioni congiunte.
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Geopolitica
La Spagna annulla accordi sulle armi con Israele per oltre 1 miliardo di dollari

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