Terrorismo
Soldati pakistani uccisi in un attacco suicida

Un attentatore suicida ha speronato un veicolo imbottito di esplosivo contro un convoglio militare nel distretto del Nord Waziristan, nella provincia di Khyber Pakhtunkhwa, in Pakistan. Finora nessun gruppo si è assunto la responsabilità dell’accaduto, ma la zona è stata teatro di frequenti violenze e attacchi da parte di un’organizzazione terroristica precedentemente legata ai talebani.
L’attacco di sabato ha ucciso 13 soldati e ferito 29 persone, tra cui dieci militari e 19 civili, ha riferito all’AFP un funzionario locale rimasto anonimo. Secondo un agente di polizia locale, i tetti di due case sono crollati a causa dell’esplosione, ferendo sei bambini.
Questo attentato suicida si verifica in un contesto di aumento degli attacchi terroristici in tutto il Pakistan. Alti dirigenti militari e politici hanno attribuito l’aumento della violenza nel Khyber Pakhtunkhwa ai militanti del Tehreek-e-Taliban Pakistan (TTP) che conducono attacchi transfrontalieri dall’Afghanistan. Affermano che Kabul stia fornendo rifugio e supporto a questi militanti, un’affermazione che le autorità afghane hanno negato.
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All’inizio di giugno, i terroristi del TTP hanno ucciso un poliziotto nel distretto di Lakki Marwat, nel Khyber Pakhtunkhwa. Quando i militanti hanno tentato di fuggire, i residenti locali e le forze di sicurezza li hanno inseguiti, causando la morte di uno di loro durante una sparatoria, secondo la polizia.
Secondo il Global Terrorist Index, il TTP è stato tra i quattro gruppi terroristici responsabili del maggior numero di morti lo scorso anno. I decessi attribuiti al TTP sono quasi raddoppiati dal 2023 al 2024.
A fine 2024 il TTP ha ucciso 17 soldati pakistani nel Waziristan meridionale, secondo funzionari locali. L’esercito pakistano ha dichiarato mercoledì che le forze di sicurezza hanno ucciso 13 insorti nella stessa area.
L’anno passato i talebani del Pakistan avevano attaccato le forze di sicurezza provocando vari morti. A inizio 2024 i talebani avevano accusato il Pakistan di bombardare i civili.
Negli scorsi mesi numerosi attentati con decine e decine di vittime si sono consumati in Pakistan, ma si sospetta la mano dell’ISIS.
Le autorità pakistane avevano inizialmente sospettato il TTP, che sarebbe responsabile di due attentati mortali nella capitale provinciale di Peshawar all’inizio di quest’anno. Un’esplosione a gennaio dello scorso anno ha ucciso 74 persone all’interno di una moschea. Un altro attentato a febbraio 2023 ha preso di mira anche una moschea e ha provocato la morte di oltre 100 agenti di polizia.
Il TTP era anche dietro l’attentato del 2014 che ha ucciso 147 persone, per lo più scolari, in una scuola di Peshawar. Come riportato da Renovatio 21, nove mesi prima i talebani pakistani hanno attaccato le forze di sicurezza di Islamabad causando sei morti.
Un attacco terroristico si è registrato contro una base militare dell’esercito pakistano in una zona montuosa del Sud-Ovest del Paese a luglio 2023.
Come riportato da Renovatio 21, il Pakistan mesi fa è stato teatro di una cruenta strage confessionale, con almeno 38 sciiti ammazzati.
Nell’autunno 2024 un’esplosione ha colpito il corteo dell’ambasciatore russo in Pakistan Albert Khorev.
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Immagine di Al Jazeera English via Wikimedia pubblicata su licenza Creative Commons Attribution-Share Alike 2.0 Generic
Droni
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Terrorismo
L’Ungheria accusa il premier polacco di «difendere i terroristi»

Il ministro degli Esteri ungherese Peter Szijjarto ha accusato il primo ministro polacco Donald Tusk di «difendere i terroristi» in risposta ai suoi commenti sul sabotaggio dei gasdotti Nord Stream.
Il giorno precedente, in un post su X, Tusk aveva dichiarato che «il problema del North Stream 2 non è che sia stato fatto saltare in aria. Il problema è che è stato costruito».
I gasdotti Nord Stream, che trasportavano gas naturale dalla Russia alla Germania attraverso il fondale del Mar Baltico, sono stati distrutti da un’esplosione poco dopo l’escalation del conflitto in Ucraina nel 2022.
Szijjarto ha criticato aspramente il post di Tusk, chiedendosi cos’altro il primo ministro polacco potesse considerare «perdonabile o addirittura lodevole».
«Secondo Donald Tusk, far saltare in aria un gasdotto è accettabile», ha scritto.
«È scioccante… Una cosa è chiara: non vogliamo un’Europa in cui i primi ministri difendono i terroristi», ha aggiunto.
According to @donaldtusk, blowing up a gas pipeline is acceptable. That’s shocking as it makes you wonder what else could be blown up and still be considered forgivable or even praiseworthy. One thing is clear: we don’t want a Europe where prime ministers defend terrorists. https://t.co/39wYJkRgfL
— Péter Szijjártó (@FM_Szijjarto) October 8, 2025
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Martedì, Tusk ha dichiarato che non è nell’interesse della Polonia consegnare un cittadino ucraino che, secondo gli investigatori tedeschi, sarebbe coinvolto nel sabotaggio del Nord Stream.
Mentre i procuratori di Berlino hanno attribuito l’attacco a un piccolo gruppo di cittadini ucraini, Mosca ha definito tale versione «ridicola». Il presidente russo Vladimir Putin ha suggerito che l’operazione sia stata probabilmente condotta dagli Stati Uniti – si tratta della famosa tesi spiegata dall’inchiesta giornalistica del premio Pulitzer Seymour Hersh.
Nel 2023, il veterano giornalista investigativo Seymour Hersh pubblicò un reportaggio in cui affermava che l’allora presidente degli Stati Uniti Joe Biden aveva dato l’ordine di distruggere il Nord Stream. Secondo una fonte informata che parlò con il giornalista premio Pulitzer, gli esplosivi erano stati piazzati dai sommozzatori della Marina statunitense qualche mese prima, sotto la copertura di un’esercitazione NATO. La Casa Bianca all’epoca negò il rapporto, definendolo «completa finzione».
Come riportato da Renovatio 21, l’exposé di Hersh è stato successivamente etichettato come «falsa informazione» da Facebook, con grotteschi tentativi di fact-checking da parte del sito di Mentana Open. Hersh, che a più riprese ha spiegato che il Nord Stream è stato bombardato per tenere la Germania ancorata alla guerra ucraina, ha preconizzato che l’attacco al gasdotto segnerà la fine della NATO.
Come riportato da Renovatio 21, a inizio gennaio 2024 era emerso che i polacchi avevano nascosto prove e tentato di bloccare un’indagine internazionale sul bombardamento dei gasdotti Nord Stream, rendendo gli investigatori «sospettosi del ruolo e delle motivazioni di Varsavia», scriveva un articolo del Wall Street Journal.
Mosca ha respinto nettamente la teoria dei subacquei ucraini dapprima diffusa dalla stampa tedesca. Renovatio 21 all’epoca, di fronte alla notizia che dai media germanici rimbalzava sul New York Times, aveva definito la questione come «l’ultima barzelletta». La storia fu rimpolpata anche dal Washington Post, che disse che un alto ufficiale ucraino aveva coordinato le esplosioni. La possibile colpevolezza degli USA nel frattempo aveva scaldato anche la diplomazia cinese. Putin parlava di «terrorismo di Stato».
Come riportato da Renovatio 21, anche la polizia italiana ha arrestato un uomo ucraino sospettato di essere coinvolto nell’attentato ai gasdotti Nord Stream.
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Immagine screenshot da YouTube
Terrorismo
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