Vaccini
RESOCONTO: CONFERENZA DEI DOTTORI GATTI E MONTANARI AD AIRUNO (LECCO)
Sabato 17 marzo 2018. Airuno, provincia di Lecco.
Una sala letteralmente gremita ha accompagnato il convegno tenutosi ieri ad Airuno di Lecco, con più di 400 persone presenti. Il Dott. Stefano Montanari, insieme alla moglie Dott.ssa Antonietta Gatti, ha tenuto una relazione durata 4 ore senza che nessuno si scollasse dalla sedia: un clima concentratissimo.
Tanti genitori, nonni, giovani appassionati e con grande sete di sapere.
Parlare di successo sarebbe riduttivo dal momento che, quando è la scienza a parlare, il miglior risultato da ottenere prima ancora del «successo» è la consapevolezza: consapevolezza che tante persone oggi hanno fatto propria, uscendo con un bagagliaio arricchito e pieno di speranza.
Ma, soprattutto, con la gioia di sapere che qualcuno si occupa di noi, che qualcuno vuole aiutarci. Le persone presenti ad Airuno questo lo hanno capito, e lo si è capito dalla generosità mostrata, oltre che dalla ricca e motivata partecipazione.
Abbiamo capito che questa è la via da battere; questa è la strada che può portarci ad essere autosufficienti.
L’umanità mostrata dai dottori Gatti e Montanari è simile a quella di due nonni – non me ne vogliano i dottori: non di similitudine anagrafica si tratta, ma di metafora – desiderosi di poter aiutare le giovani generazioni, per l’incolumità dei propri figli. Chi a volte, senza sapere nulla, parla di un certo “caratterino” di Montanari, è ovvio che non abbia mai avuto l’occasione di conoscerlo. Dire le cose come stanno è segno distintivo di onestà, di franchezza che oggi, più che mai, tende a mancare per un richiamo di allineamento al politicamente corretto.
Ho visto le lacrime di una madre, ho sentito il dolore nel petto e il nodo alla gola di un danneggiato. Questa è la realtà che va toccata con mano, questi sono i bisogni veri, palpabili, improcrastinabili.”
Sappiamo, però, che se si vuol perseguire il fine in difesa della vita e dei bambini, non c’è spazio per salottini radical-chic, né tanto meno per allinearsi a ciò che esige un atteggiamento politically correct. Bisogna essere taglienti ma sinceri Abbiamo bisogno di ricerche su cui poter contare.
Abbiamo insomma bisogno di Gatti e Montanari, abbiamo bisogno di quel microscopio su cui possano continuare a lavorare per noi.
Continuiamo su questa scia e non arrendiamoci. Portiamo fuori, alla gente, tutto ciò che abbiamo raccolto ieri ad Airuno.
I ringraziamenti principali, ripetendo nuovamente quelli ai due nostri ricercatori, vanno fatti a cinque o sei mamme che si sono spese per organizzare tutta la parte logistica, raccogliendo le prenotazioni, trovando la sala e premurandosi che tutto potesse andare nel modo migliore. Così è stato, e per questo le ringraziamo ancora di tutto cuore.
Grazie ai tanti genitori e a tutti i presenti in sala; a chi ha fatto domande, a chi ha portato testimonianze. Grazie a chi ha condiviso lo strazio del proprio vissuto, ai danneggiati o a chi ha avuto figli danneggiati da vaccino, subendo, oltre al danno nel vero senso della parola, la beffa delle grasse risate della morsa dello Stato che devasta la vita delle persone, rovinandola per sempre in alcuni casi.
Ho visto le lacrime di una madre, ho sentito il dolore nel petto e il nodo alla gola di un danneggiato. Questa è la realtà che va toccata con mano, questi sono i bisogni veri, palpabili, improcrastinabili.
Dobbiamo resistere e combattere perché, in fondo, questa è una vera battaglia a cui siamo chiamati. Forse la più intensa ma che, con l’aiuto di una scienza libera ma soprattutto umana, vera ma soprattutto sciolta da interessi contingenti, possiamo permetterci di vincere.
Infine, ma non per importanza, grazie all’Associazione «Vita a Microscopio», associazione composta da una splendida famiglia che agisce con il cuore di una madre e di un padre, preoccupata per la propria prole ma interessata al futuro di tutti i bambini: sono veri amici, che in quanto tali vogliono e lavorano quotidianamente per il bene di tutti. Onorati di affiancarli su questo fronte comune, a sostegno di ricerche aventi vitale importanza, letteralmente parlando!
Speriamo che la prossima volta ci possa essere la collaborazione di tutti visto che – lo abbiamo appreso con grande rammarico – i referenti dei Genitori del NO Lombardia avrebbero ostacolato l’evento organizzato in provincia di Lecco.
Dobbiamo resistere e combattere perché, in fondo, questa è una vera battaglia a cui siamo chiamati. Forse la più intensa ma che, con l’aiuto di una scienza libera ma soprattutto umana, vera ma soprattutto sciolta da interessi contingenti, possiamo permetterci di vincere”
Viene spontaneo chiedersi da che parte sta chi, con un certo fare spocchioso, arriva a dichiarare non urgente o addirittura inutile la raccolta fondi per l’acquisto del microscopio elettronico. Ci mancherebbe, ognuno è libero di scegliere da che parte stare o quali scelte prendere. Risulta però curioso che il gruppo lombardo si sia persino rifiutato di pubblicizzare una innocua locandina attraverso i propri canali.
A dire loro, pare, il motivo sarebbe legato al fatto che nell’organizzazione eravamo presenti anche noi di Renovatio 21, brutti, cattivi, e con l’imperdonabile colpa di trattare temi etici e morali, in particolare quello legato alla produzione di vaccini prodotti (anche) con linee cellulari di feti abortiti, attraverso un cannibalismo genetico che farebbe inorridire anche la persona più laica di questo mondo.
Tuttavia scopriamo anche che alla riunione degli stati generali tenutasi venerdì 16 marzo a Bologna, il medesimo gruppo avrebbe dimostrato grosse riserve nella campagna di unione delle associazioni per la raccolta fondi destinata al microscopio.
Tutto molto misterioso. Per quanto ci concerne andiamo avanti lo stesso senza i musoni bastian contrari. Renovatio 21 scende in campo per la difesa della Vita quale miracolo unico ed irripetibile, per la ricostruzione di una Civiltà vera e per la difesa, con le unghie e con i denti, di tutti gli innocenti a cui non viene data scelta o a cui viene detto che «non ne vale la pena». Un giorno – e non tanto tardo al suo arrivo – questo probabilmente sarà detto anche a tutti i danneggiati da vaccino.
Allora chi ci sarà a difenderli?
Ribadiamo che ognuno può decidere ciò che meglio crede. I genitori però, e tutti quelli che erano presenti in quella sala della Lombardia profonda, credo abbiano il diritto di sapere da chi sono rappresentanti e da che parte sta chi li rappresenta. Arrivare al punto di non pubblicare o diffondere una locandina di una conferenza eccezionale di Gatti e Montanari parrebbe esagerato se non poco chiaro.
Noi non abbiamo tempo da perdere e invitiamo tutti, senza sosta, a venire avanti con noi!
Cristiano Lugli
Vaccini
Il comitato consultivo del CDC vota per porre fine alla raccomandazione di vaccinare i neonati contro l’epatite B
Il Comitato consultivo sulle pratiche di immunizzazione (ACIP) ha deliberato per revocare la raccomandazione storica che imponeva la vaccinazione contro l’epatite B a tutti i neonati subito dopo la nascita. Questa decisione rappresenta un trionfo significativo per la campagna «Make America Healthy Again» promossa dal segretario alla Salute Robert F. Kennedy Jr., mirata a una revisione del calendario vaccinale pediatrico, in un’epoca di crescenti interrogativi sull’impennata dei casi di autismo tra i bambini.
Con 8 voti a favore e 3 contrari, l’ACIP ha indicato che le madri risultate negative al test per l’epatite B possano concordare con il proprio pediatra «quando o se» somministrare il vaccino ai loro neonati. Le direttive per i piccoli nati da madri positive o con status ignoto al virus restano immutate.
Si prevedono ulteriori revisioni alla politica vaccinale nei mesi a venire, mentre il panel valuta l’intero protocollo di immunizzazioni infantili. Diversi oratori intervenuti all’assemblea, e almeno parte degli esperti consultati, sono noti per le loro riserve sul tema dei vaccini.
Kennedy si definisce «pro-sicurezza», non «anti-vaccini», ma i media mainstream – pesantemente influenzati dai contributi pubblicitari delle multinazionali farmaceutiche – hanno ritratto il titolare dell’HHS come un «anti-vaccinista». Tale immagine è lontana dalla realtà, come ha ribadito di recente lo stesso Kennedy: «Credo che i vaccini abbiano salvato milioni di vite e svolgano un ruolo fondamentale nell’assistenza sanitaria».
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Il Ssegretario sta esaminando un potenziale nesso tra il vaccino e l’aumento dei disturbi autistici, evidenziando come il piano vaccinale per l’infanzia sia passato da poche somministrazioni a un ventaglio di decine di dosi.
Il vaccino contro l’epatite B ha provocato danni così estesi nella popolazione americana che nel 1999 ABC News gli dedicò un’inchiesta e il Congresso indisse un’audizione. Eppure, gli specialisti allineati alla narrazione ufficiale hanno negato l’esistenza di legami provati. È sufficiente rammentare che le contestazioni più accese alla riforma vaccinale di RFK Jr. proverranno dai media corporate e dai parlamentari, che dipendono in misura preponderante dai finanziamenti dell’industria farmaceutica.
L’Italia è stata il primo Paese europeo a rendere obbligatoria la vaccinazione per i nuovi nati e per gli adolescenti di 12 anni con la legge 27 maggio 1991, n. 165, entrata in vigore dal 1992.
I giornali riportano che la decisione fu presa dal ministero dove direttore generale e ministro della Sanità stesso ricevettero una tangente di 600 milioni di lire da GlaxoSmihKline, produttrice del vaccino Engerix B contro l’epatite B per i neonati.
In Italia l’obbligo è rimasto per i nati dal 1992 in poi (coorti 1981-2000 anche per la dose adolescenti) fino al 2017, quando la legge Lorenzin (119/2017) lo ha confermato estendendolo a 10 vaccinazioni. Oggi resta obbligatorio 0-15 anni.
Va ricordato che l’epatite B si trasmette per via sessuale o scambio di siringhe tra tossicodipendenti: perché, quindi, vaccinare un neonato per tale morbo?
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Vaccini
Uno studio minimizza il rischio di miocardite nei bambini a causa del vaccino COVID
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Il riassunto dell’articolo ometteva prove del rischio del vaccino
Il disegno dello studio è profondamente compromesso perché i 22 autori hanno costruito un modello complicato per evitare di effettuare un confronto diretto (solo vaccino contro solo malattia). E anche dopo aver falsificato i conti, anche dopo aver preso i dati di quasi 14 milioni di bambini e adolescenti sotto i 18 anni in Inghilterra, hanno ottenuto un risultato che è appena statisticamente significativo, con barre di errore sovrapposte per il rischio da COVID-19 e il rischio da vaccinazione. La situazione peggiora. I risultati, che favorivano marginalmente la vaccinazione, furono annunciati in un riassunto in cima al documento e annunciati alla stampa. Ma nascosta nell’appendice, pubblicata separatamente online, c’è una tabella che mostra una versione più pertinente del confronto. La versione riportata nel riassunto si riferisce a un periodo iniziale in cui il vaccino non era disponibile. L’appendice mostra dati comparabili per il periodo in cui il vaccino era disponibile, limitatamente alle fasce d’età per le quali il vaccino era offerto. Nell’appendice, il rischio di miocardite dovuto alla malattia è la metà di quello associato al vaccino. Ciò contraddice palesemente il riassunto e i titoli dell’articolo – e questa era una risposta alla versione ingannevole della domanda, non a quella più diretta a cui i ricercatori hanno scelto di non rispondere.Sostieni Renovatio 21
Gli autori dello studio hanno posto la domanda sbagliata
La domanda più pertinente è semplice: i bambini vaccinati hanno avuto un’incidenza di miocardite più alta rispetto ai bambini non vaccinati? È una domanda a cui è facile rispondere, dati i dati a cui questi autori (ma non il pubblico) avevano accesso. In pochi minuti, avrebbero potuto calcolare il tasso di miocardite tra i bambini vaccinati e non vaccinati. Tuttavia, se hanno fatto il calcolo, non ne hanno riportato i risultati. Immagino che abbiano fatto il calcolo, ma non gli sia piaciuto quello che hanno visto, quindi non l’abbiano incluso nell’articolo pubblicato. Come ho affermato sopra, credo che gli autori dello studio abbiano «posto la domanda sbagliata». Ciò che intendo dire è che l’articolo confronta il rischio di miocardite da COVID con il rischio derivante dalla vaccinazione. Ma questa non è la domanda più rilevante. Perché? Poiché molte persone si sono vaccinate e poi hanno comunque contratto il COVID, sono state inutilmente esposte a entrambi i rischi. Al contrario, molti bambini che non hanno ricevuto il vaccino non hanno contratto il COVID. Oppure, la loro forma è così lieve che non se ne accorgono nemmeno. Questi bambini hanno evitato entrambi i rischi. Ecco perché confrontare il rischio di miocardite da COVID con il rischio derivante dal vaccino COVID non è la questione pertinente. Non è una questione di «o l’uno o l’altro».Iscriviti al canale Telegram ![]()
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- Gli autori hanno posto una domanda complicata quando una semplice era più pertinente.
- Data questa domanda errata, non hanno effettuato l’analisi più diretta per rispondere.
- Ciononostante, hanno scoperto che il vaccino presentava un rischio di miocardite quasi doppio rispetto alla malattia. Questo risultato era riportato solo nella Tabella S16 dell’Appendice Supplementare, ma non era menzionato da nessuna parte nel corpo dell’articolo, né tantomeno nel riassunto in cima.
- E nonostante ciò hanno fatto annunci importanti al pubblico, sostenendo che il loro studio conferma che i bambini stanno meglio con il vaccino che senza.
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Vaccini
Il vaccino antinfluenzale a mRNA di Pfizer associato a gravi effetti collaterali, soprattutto negli anziani
I recenti titoli che decantano la superiore efficacia del vaccino antinfluenzale a mRNA della Pfizer ignorano le scoperte della stessa Pfizer secondo cui, per le persone con più di 65 anni, il loro prodotto a mRNA è più pericoloso dei vaccini antinfluenzali standard, che sono già inefficaci e dannosi. Lo riporta LifeSite.
Il motivo della falsa informazione da parte dei media tradizionali e del prestigioso New England Journal of Medicine (NEJM) è che Pfizer ha occultato i risultati dei test del suo prodotto sugli anziani, che hanno evidenziato effetti avversi più accentuati del farmaco.
«I risultati sono così pessimi che non è chiaro se la Food and Drug Administration potrebbe o vorrebbe approvare un vaccino a mRNA sulla base di questi dati», ha scritto il giornalista Alex Berenson, noto per le sue inchieste durante la pandemia. «Pfizer sembra sapere benissimo che questi risultati sono disastrosi».
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«Pfizer non ha mai annunciato i risultati, tenendoli nascosti per anni», ha scritto Berenson sul suo Substack. «Dimostrano che gli anziani che hanno ricevuto l’mRNA hanno avuto PIÙ infezioni influenzali, decessi ed effetti collaterali rispetto a coloro che hanno ricevuto il vaccino antinfluenzale standard».
Pertanto, è improbabile che il vaccino antinfluenzale a mRNA della Pfizer venga approvato dalla Food and Drug Administration (FDA) di Trump.
«Un vaccino antinfluenzale a mRNA non ha funzionato negli anziani», ha dichiarato il commissario della FDA, il dottor Marty Makary, a Fox News nel fine settimana. «La sperimentazione non ha mostrato alcun beneficio».
«Non ci limiteremo ad approvare automaticamente nuovi prodotti che non funzionano, che falliscono in una sperimentazione clinica. Sarebbe una presa in giro della scienza se approvassimo automaticamente prodotti senza dati», ha affermato Makary. «Questo era il modus operandi dell’amministrazione Biden», ha aggiunto.
I risultati nascosti sono oltremodo sconvolgenti per gli anziani. Secondo Berenson:
«Gli anziani sottoposti a vaccinazione con mRNA avevano circa il 6% di probabilità in più di contrarre l’influenza rispetto a quelli sottoposti a vaccinazione standard. E 49 anziani sottoposti a vaccinazione con mRNA sono deceduti, rispetto ai 46 sottoposti a vaccinazione antinfluenzale».
«Lo studio ha anche rivelato un significativo segnale di sicurezza per gli mRNA sul danno renale. A ventidue pazienti anziani che hanno ricevuto l’iniezione di mRNA è stata diagnosticata una lesione renale acuta, una malattia renale cronica o una malattia renale allo stadio terminale, rispetto ai nove che hanno ricevuto l’iniezione standard».
«Un altro dato preoccupante è che 17 anziani a cui è stato somministrato mRNA hanno sofferto di “insufficienza respiratoria acuta”, rispetto ai soli sei che hanno ricevuto il vaccino antinfluenzale standard».
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«Anche i pazienti trattati con mRNA avevano una probabilità molto maggiore di manifestare effetti collaterali meno gravi. Ad esempio, circa il 69% ha segnalato gonfiore nel sito di iniezione o altri effetti collaterali locali dopo la vaccinazione, rispetto al 26% di coloro che hanno ricevuto il vaccino antinfluenzale».
«Ritengo che questo rappresenti una grave mancanza di integrità nel processo di revisione paritaria. Il comitato editoriale del NEJM dovrebbe fornire una spiegazione chiara di come si sia verificato questo errore e… richiedere agli autori di correggere gli articoli attuali e di riferire sui risultati completi dello studio», ha dichiarato alla testata Epoch Times Retsef Levi, professore al Massachusetts Institute of Technology (MIT) .
«Ancora una volta, quando vengono condotti studi adeguati, si scopre che i vaccini a base di mRNA per persone sane non sono ancora pronti per il grande pubblico e probabilmente non lo saranno mai», conclude il Berensone.
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