Spirito
Rave dentro la cattedrale di Canterbury. Organizza il decano omosessuale
La Cattedrale di Canterbury, sede della prima cattedrale cattolica delle isole britanniche e meta di milioni di pellegrini cristiani, ha ospitato una «discoteca silenziosa» di due notti che serve alcolici ai festaioli in cuffia. Lo riporta LifeSiteNews.
Gli eventi, descritti in anticipo da uno scrittore cattolico come «danza sulla tomba» del martire san Tommaso Becket, hanno avuto luogo nelle notti tra l’8 e il 9 febbraio e sono stati promossi dal decano omosessuale di Canterbury, che gestisce l’ex cattedrale cattolica.
L’attuale decano è il reverendo David Monteith, descritto da un notiziario anglicano come un «prete gay con un partner» con un interesse segnalato nel «portare i giovani in chiesa».
I suoi piani per la cattedrale di Canterbury sono stati delineati in una dichiarazione successiva alla sua nomina da parte della defunta regina Elisabetta II nel 2022:
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«Il decano Monteith, che ha un’unione civile con David Hamilton, ha detto di essere “felicissimo e onorato” della sua nomina a Canterbury. “La Cattedrale di Canterbury ha svolto un ruolo vitale nella nostra storia cristiana in Inghilterra… vedo già che c’è molto da amministrare e molto da immaginare di nuovo mentre il nostro contesto si rimodella”»
La cattedrale di Canterbury è descritta dalla Chiesa d’Inghilterra come la «chiesa madre della Comunione anglicana mondiale, sede dell’arcivescovo di Canterbury e patrimonio dell’umanità».
È il luogo in cui si stabilì per la prima volta la fede cattolica in Inghilterra, costruito su una chiesa fondata da Sant’Agostino, arrivato nel 597 d.C.
Il «rimodellamento» del «contesto» della Cattedrale di Canterbury arriva dopo iniziative simili volte ad ampliare il fascino degli edifici sacri oltre il loro scopo, con la Chiesa d’Inghilterra che ha installato un campo da minigolf nella Cattedrale di Rochester nel 2019, e una giostra nella Cattedrale di Norwich durante lo stesso anno.
Canterbury Cathedral, where St Thomas Becket was martyred just next to the nave, is hosting a “90s Silent Disco” over two nights Feb. 8-9. 3,000 people expected to take part. Faithful are protesting against the event with prayer vigils outside @CburyCathedral pic.twitter.com/wFwsUMALsD
— Edward Pentin (@EdwardPentin) February 9, 2024
L’organizzatore delle proteste e della petizione contro le discoteche delle cattedrali avverte che questo è solo l’inizio, poiché la Chiesa d’Inghilterra ha intenzione di ospitare discoteche in altre 12 cattedrali.
Il medico e cristiano dottor Cajetan Skowronski ha inizialmente guidato le proteste a Canterbury contro gli eventi. Parlando prima dei rave, Skowronski ha dichiarato a KentOnline:
«Pur rispettoso del nostro diritto di protestare, il decano [della cattedrale di Canterbury] ha respinto la nostra petizione, affermando che eravamo un’estrema minoranza – perché non volevamo un rave alimentato dall’alcol con la musica di Eminem nella casa di Dio».
Una petizione aggiornata contro la profanazione della cattedrale di Canterbury avvisa i firmatari dei piani per estendere le discoteche silenziose alle cattedrali di tutta l’Inghilterra. La petizione, lanciata sempre da Skowronski, conta quasi 2.000 firme. In essa, Skowronski avverte:
«Canterbury era solo l’inizio. Altre grandi cattedrali inglesi si stanno trasformando in discoteca. La dissacrazione non si fermerà se non resisteremo, con petizioni e preghiere, in modo di far vedere al clero il loro errore e svegliare le persone riguardo l’importanza dei luoghi sacri».
Prima di citare Cristo, osserva: «questa follia deve finire, insieme abbiamo il potere di rendere di nuovo sacre le nostre cattedrali».
Fantastic atmosphere at last night’s Silent Disco! ???????????? Thanks to everyone who joined us.
We’re looking forward to welcoming everyone this evening!
We'll be sharing more pictures later ???? pic.twitter.com/zowUn1UErX
— Canterbury Cathedral (@CburyCathedral) February 9, 2024
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Ritornando al Vangelo di San Matteo, Skowronski ricorda al lettore le parole di Nostro Signore: «La mia casa sarà chiamata casa di preghiera per tutte le genti? Voi invece ne avete fatto una spelonca di ladri!». (Matteo 21, 12-13) «O, in questo caso, ravers», conclude lo Skowronski.
Contro l’obiettivo di Monteith di «portare i giovani in chiesa», Skowronski ribatte che si tratta semplicemente di una presa in giro del cristianesimo. «Non avvicinerà i giovani a Cristo, piuttosto trasmetterà il messaggio che Cristo e la Sua Chiesa, e tutta la verità, la bellezza e la bontà che ha da offrire, non sono importanti. Quell’intrattenimento merita la nostra attenzione più di Dio. Che i cristiani non prendono sul serio la loro fede o i loro luoghi santi. Che il cristianesimo sia uno scherzo noioso».
L’articolo di KentOnline ha rilevato la reazione di altri manifestanti cristiani, tra cui uno, Tom Alberto, che ha affermato che la cattedrale è il «luogo di nascita» del cristianesimo. «Sant’Agostino sbarcò qui quasi 1.500 anni fa, stasera ci sarà un rave lì dentro», ha continuato. «Verrà servito alcol e musica: è l’esatto contrario di sacro».
«È una cosa profana che verrà realizzata e, francamente, sono rimasto piuttosto inorridito nel vedere la Chiesa d’Inghilterra, il decano della cattedrale e l’arcivescovo dare l’OK al riguardo».
La Cattedrale di Canterbury è il luogo del martirio di San Tommaso Becket nel 1170. Non è solo la destinazione di quello che un tempo era il secondo pellegrinaggio più popolare della cristianità, ma rappresenta il fondamento del cristianesimo in Gran Bretagna.
Since the tweet seems to have been deleted, this is the “silent disco” which Canterbury Cathedral has been bragging about on social media. pic.twitter.com/YMCnonEQFS
— Marcus Walker (@WalkerMarcus) February 9, 2024
Sant’Agostino arrivò nel 597 per fondare un’abbazia, le cui rovine tornano ancora oggi i pellegrini. Costruì anche una chiesa, che divenne la Cattedrale di Canterbury. È un luogo eccezionalmente santo, con 700 miracoli di guarigione registrati presso la tomba di Becket.
Parlando dei piani per profanare questo santuario nel gennaio 2024, l’ex sacerdote della Chiesa d’Inghilterra diventato cattolico convertito Gavin Ashenden ha descritto la difficile situazione dei luoghi santi precedentemente cattolici sotto la gestione degli anglicani.
Il suo articolo sul Catholic Herald è intitolato «Il santuario di San Tommaso Becket ha una storia bella e sacra. Ora ballano letteralmente attorno alla sua tomba». Ashenden ha notato la crescente tendenza alla profanazione dei luoghi sacri del cristianesimo.
«Sembra che non passi quasi un mese nel Regno Unito senza un piccolo scandalo relativo a una cattedrale cattolica medievale sequestrata durante la Riforma e ora gestita dalla Chiesa d’Inghilterra», scrive Ashenden. «Gli attuali custodi delle cattedrali in diversi luoghi hanno fatto ricorso a campi da golf, alla rinfusa, audaci cineforum e distillerie di gin».
Eppure la profanazione del luogo di nascita miracoloso del cattolicesimo britannico si estende oltre questi «rave in navata», come li ha descritti il Daily Mail. Anche il New York Post ha riferito dello scandalo, sottolineando che il vicario presidente Monteith aveva assicurato a tutti che le discoteche sarebbero state «di buon gusto».
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Il concetto di gusto di Monteith si estende all’offerta di un pacchetto di «ritiro» della Settimana Santa presso la Cattedrale, che include un redditizio «alloggio di lusso di 4 notti con pensione completa nel nostro hotel in loco Cathedral Lodge, con colazione completa Kentish, pranzo leggero e sontuosi tre cena di due portate».
I ritiri offrono «opportunità di interagire con il decano di Canterbury, il reverendo dottor David Monteith, e l’arcivescovo di Canterbury, il reverendo Justin Welby».
La Cattedrale ospita anche un «mini-Talk di San Valentino», tenutosi proprio il Mercoledì delle Ceneri. Un tweet dell’account della Cattedrale di Canterbury che pubblicizza l’evento recita: «Esplora storie d’amore senza tempo, celebrando storie d’amore attraverso i secoli».
Join us this Wednesday for FREE* Valentine's Day Mini Talks, 10:45 – 15:15
Explore timeless tales of romance, celebrating stories of love through the ages.
For talk times, ask at our Visitor Centre on the day.
*Included with Cathedral Admission Ticket or Cathedral Pass pic.twitter.com/LVKriI8SWw
— Canterbury Cathedral (@CburyCathedral) February 12, 2024
Il prete cattolico padre Mark Elliott Smith ha risposto su Twitter, chiedendo: “Chi gestisce il vostro dipartimento di comunicazioni?? Chi gestisce la Cattedrale?
Who runs your Comms department??
Who runs the Cathedral?There will be no shortage of people gently pointing out to you that the feast of the martyr St Valentine is pretermitted by a day that some of us call Ash Wednesday, a day of some significance in the Christian calendar.
— Fr Mark Elliott Smith (@MarkElliottSmi1) February 13, 2024
Smith ha sottolineato che il Mercoledì delle Ceneri potrebbe avere un significato diverso da quello di «racconti romantici» per i cristiani.
«Non mancheranno persone che vi faranno gentilmente notare che la festa del martire San Valentino è preceduta da un giorno che alcuni di noi chiamano Mercoledì delle Ceneri, un giorno di un certo significato nel calendario cristiano».
«È probabile che le proteste contro queste profanazioni continuino, poiché la Chiesa d’Inghilterra persegue piani per “rimodellare il contesto” dei luoghi di culto cristiano in Gran Bretagna, al di là del cristianesimo stesso» scrive LifeSiteNews.
Come riportato in questi anni da Renovatio 21, la chiesa anglicana opera la sua stessa demolizione con continue rivoluzioni benedizione delle coppie omosessuali, al matrimonio omofilo e alla questione gender in generale (che non esclude i pronomi di Dio), che sta portando il ramo africano della chiesa nata con lo Scisma d’Occidente, verso un ulteriore scisma,.
Come noto, l’omosessualismo della Chiesa anglicana, che si è mostrato di recente anche con episodi blasfemi come il ricercatore di Cambridge che fa una conferenza sul «corpo trans di Gesù», tracima anche nella Chiesa cattolica, come parso evidente tre mesi fa nel viaggio africano congiunto di Bergoglio e Welby in Africa e nella devastante conferenza stampa aera di ritorno.
Lanno scorso è stata incredibilmente concessa la Chiesa di San Giovanni Laterano ad una celebrazione anglicana presidiata da un loro vescovo, Johnatan Baker della diocesi di Fulham, già noto per la sua carriera in massoneria. Quest’anno siamo passati direttamente alle celebrazioni anglicane nella Basilica papale di San Bartolomeo a Roma, che ora monsignor Viganò chiede di riconsacrare.
Da segnalare, en passant, le posizioni di un altro arcivescovo di Canterbury, George Carey, predecessore dello Welby, che in Australia si è trasformato in grande promotore dell’eutanasia.
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Immagine screenshot da Twitter
Spirito
«Siamo stati creati per la gloria»: omelia nella festa di Ognissanti di mons. Viganò
Vos, purpurati martyres, Vos candidati præmio Confessionis, exsules Vocate nos in patriam.
Rabano Mauro Inno Placare, Christe
Dopo la solenne celebrazione della Regalità di Nostro Signore Gesù Cristo, nell’ultima Domenica di Ottobre, il primo Novembre è dedicato a coloro che con Cristo hanno combattuto il bonum certamen, meritando di trionfare con Lui nella vittoria sfolgorante sul demonio. Il giorno seguente, 2 Novembre, viene ricordato un altro sterminato esercito di anime sante: quelle di coloro che il fuoco del Purgatorio purifica, come l’oro nel crogiuolo, per renderle degne di essere ammesse alla gloria della contemplazione della Maestà divina.Iscriviti alla Newslettera di Renovatio 21
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Spirito
Lo stile di Leone XIV: conservare il vero senza rigettare il falso?
In una Nota sullo stile di Papa Leone XIV del 1° giugno 2025, pubblicata sul suo blog e riproposta da Sandro Magister su Settimo Cielo il 2 giugno, Leonardo Lugaresi, esperto di Padri della Chiesa, si sforza di «cogliere un aspetto dello stile di pensiero e di governo di Papa Leone XIV, che mi sembra emergere chiaramente nei suoi primi discorsi; un tratto che merita la massima attenzione per il suo valore paradigmatico, non solo nei contenuti ma anche, e direi soprattutto, nel metodo».
Questo stile, secondo lo studioso italiano, equivale a fare «giusto uso» della tradizione: «raccogliere ciò che c’è di buono in ogni persona, in ogni discorso, in ogni evento, e filtrare ciò che è cattivo».
Spiega: «Ma oggi sarebbe altrettanto sbagliato pretendere che spetti al papa compiere una sorta di “controriforma”. Se posso azzardare una previsione, credo che questo comunque non accadrà. Penso invece che da Leone XIV possiamo attenderci non tanto delle correzioni esplicite o delle formali ritrattazioni di certi aspetti ambigui, confusi e in qualche caso problematici del precedente pontificato, quanto un loro “giusto uso” che, se così posso esprimermi, li “rimetta al loro posto”».
E illustra il suo punto con un esempio: «ad alcuni è dispiaciuto che nel discorso del 19 maggio ai rappresentanti delle altre chiese e di altre religioni papa Leone abbia citato la controversa Dichiarazione di Abu Dhabi».
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«È vero che quel documento contiene il passaggio forse più “problematico” del pontificato di Francesco, perché vi si trova un’affermazione circa la volontà divina che gli uomini aderiscano a religioni diverse dalla fede cristiana che è pressoché impossibile interpretare in modo compatibile con la dottrina cattolica».
«Tuttavia, da parte di chi è ben saldo nella certezza (scritturistica e tradizionale!) che tutti gli uomini sono chiamati a convertirsi a Cristo, perché ‘in nessun altro c’è salvezza; non vi è infatti, sotto il cielo, altro nome dato agli uomini, nel quale è stabilito che noi siamo salvati’ (At 4, 12), si può benissimo citare un altro passo, del tutto innocuo, di quello stesso documento, proprio nella logica che ho cercato di descrivere;»
«È anche in questo modo, io spero, che si realizzerà una sorta di ‘riassorbimento dell’eccezione bergogliana’ nel corpo vivo della tradizione»
«Ah! Con quanta galanteria vengono espresse queste cose!» [Molière, Il Misantropo, Atto I, Scena 2] Le affermazioni eretiche diventano “eccezioni” che devono essere «riassorbite”, diluite in affermazioni “innocenti” per renderle accettabili al «corpo vivo della tradizione»! Con un simile regime, c’è da temere che questo corpo non rimanga vivo a lungo! Ci si può accontentare di «filtrare» l’errore senza rifiutarlo esplicitamente?
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Leone XIV può accontentarsi di aggirare gli errori senza condannarli?
Nelle Res Novæ del 4 agosto, padre Claude Barthe scrive: «Leone XIV, è un fatto, è responsabile dell’eredità di Francesco. Questa eredità, fondamentalmente conciliare, se si escludono la sinodalità, che resiste a qualsiasi tentativo di definizione precisa, e l’impegno ecologico, può essere riassunta in tre testi: Amoris Laetitia e Fiducia Supplicans, sulla morale del matrimonio, e Traditionis Custodes sulla liturgia tradizionale».
Sulla moralità del matrimonio, prosegue, «tutta la difficoltà di Amoris Laetitia si concentra nel paragrafo 301, da cui si potrebbe ricavare la seguente proposizione: “Alcuni di coloro che vivono in adulterio, anche se conoscono la norma che stanno trasgredendo, potrebbero non essere in stato di peccato mortale”».
«Leone XIV dovrebbe abbracciare questo insegnamento bergogliano, che mina gravemente la santità del matrimonio. Aggirarlo abilmente, indirettamente, non sarà sufficiente per invalidarlo. Dovrà necessariamente approvarlo o annullarlo. La Chiesa, infatti, è custode del contenuto della Rivelazione e della dottrina di fede e morale a cui bisogna aderire per essere salvati. […]»
«Non ci si può accontentare, a difesa della fede, di dichiarazioni che mitighino tale eterodossia o la controbilancino con insegnamenti contrari che tuttavia lascino intatta la dottrina difettosa. È necessario, per la salvezza delle anime, sradicare la falsa dottrina».
Riguardo alla Messa tradizionale, padre Barthe osserva che «a causa di papa Bergoglio, la questione è diventata molto semplice: tutto l’approccio repressivo di Traditionis Custodes si basa, infatti, sul suo articolo 1: ‘I libri liturgici promulgati dai santi pontefici Paolo VI e Giovanni Paolo II, in conformità con i decreti del Concilio Vaticano II, sono l’unica espressione della lex orandi del Rito Romano (…)»
«Secondo Traditionis Custodes, a seguito della riforma conciliare, la liturgia romana precedente a questa riforma ha quindi perso il suo status di lex orandi. […] (Certamente) è estremamente auspicabile che il nuovo papa conceda a questa liturgia, direttamente o indirettamente, maggiore libertà. Ma, nonostante ciò, resta da insegnare nella Chiesa la seguente proposizione: “I libri liturgici in vigore prima della riforma di Paolo VI non esprimono la lex orandi del Rito Romano”»
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«La questione che il Magistero della Chiesa è ora chiamato a risolvere è questa: questa proposizione è vera o falsa? Se è falsa, deve essere condannata, con tutte le conseguenze che ne conseguono».
Pertanto, un uso sapiente della «tradizione vivente» per assorbire le «eccezioni bergogliane» sembra non solo insufficiente, ma soprattutto pericoloso. Anche in questo caso, solo il futuro potrà dirlo. E il futuro appartiene a Dio.
Articolo previamente apparso su FSSPX.News
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Immagine di Lula Oficial via Wikimedia pubblicata su licenza Creative Commons Attribution-Share Alike 4.0 International; immagine tagliata
Spirito
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