Protesta
Protesta tedesca contro l’invio di armi ad Israele e Ucraina

Migliaia di persone sono scese in piazza a Berlino per protestare contro le forniture di armi all’Ucraina e a Israele, esprimendo al contempo preoccupazione per una possibile escalation nucleare.
La manifestazione, organizzata da vari gruppi pro-pace e di sinistra, è iniziata giovedì, in coincidenza con il Giorno dell’Unità tedesca, che celebra l’unificazione della Germania Ovest con la Germania Est comunista nel 1990.
I manifestanti portavano striscioni con i messaggi «Pace», «Mai più guerra» e «Diplomazia al posto delle granate», con alcuni messaggi che esprimevano solidarietà con i palestinesi e chiedevano la «fine del terrore dell’occupazione», in un apparente riferimento all’operazione di terra di Israele a Gaza.
“No to war – lay down your arms”: Thousands of people took to the streets in Berlin on German Unity Day to take part in a peace demonstration
The demonstration is being held in protest of the deployment of American missiles in Germany, the war in Ukraine and the Middle East. pic.twitter.com/MtGX4APUpf
— MIB 63 (Truth Seeker) (@mib_63) October 3, 2024
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Diversi dimostranti sono stati visti sventolare bandiere russe e palestinesi. Uno striscione mostrava una bandiera russa, ucraina e tedesca con la parola «amicizia» sotto, mentre un altro denunciava Olaf Scholz come «cancelliere della bomba».
Gli organizzatori hanno dichiarato che hanno preso parte più di 40.000 persone, mentre la polizia ha detto che si trattava di «cinque cifre basse», secondo Deutsche Welle. Le forze dell’ordine hanno detto che le proteste si sono svolte senza incidenti di rilievo.
Sahra Wagenknecht, leader del suo partito di recente formazione ma in forte ascesa Sahra Wagenknecht Alliance (BSW), era tra i partecipanti di alto profilo.
Rivolgendosi alla folla, ha sottolineato la necessità di colloqui con il presidente russo Vladimir Putin per risolvere il conflitto in Ucraina. «Trovo così fastidioso quando le persone ci attaccano sempre con la loro grande morale dicendo che non puoi parlare con Putin per motivi morali», ha detto.
La Wagenknecht ha poi attaccato duramente il governo tedesco per aver seguito l’esempio degli Stati Uniti in politica estera e ha messo in guardia contro l’impiego di missili americani a medio raggio nel Paese.
La politica tedesca anche affrontato la guerra tra Israele e Hamas, dicendo: «chiunque rimanga in silenzio sui terribili crimini di guerra a Gaza… non ditemi che siete moralisti. Questa è ipocrisia. Deve essere finalmente fatta finire questa terribile guerra».
La Germania costituisce uno dei maggiori donatori all’Ucraina, inviando carri armati, sistemi di difesa aerea e di artiglieria, nonché altre armi.
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Come riportato da Renovatio 21, tre mesi fa era emerso che Berlino aveva segretamente mandato a Kiev un ulteriore «enorme pacchetto di armi», dopo che per mesi aveva promesso un aumento «massiccio» degli aiuti per l’Ucraina. L’anno scorso si era detto che i tedeschi stavano preparando aiuti per 2,7 miliardi di euro.
Il ministro degli Esteri Annalena Baerbock del partito dei Verdi, partito ora in enorme crisi che la Wagenknecht definisce come il partito degli incompetenti e dei guerrafondai – era arrivata a dichiarare che avrebbe sostenuto l’ucraina anche contro la volontà dei suoi stessi elettori. La stessa Baerbock, che all’Assemblea Parlamentare del Consiglio d’Europa aveva implicitamente dichiarato guerra alla Federazione Russa, più tardi si sarebbe fatta insultare pubblicamente dal ministro degli Esteri ucraino Kuleba riguardo l’invio di missili Taurus.
Berlino esporta pure una notevole quantità di materiale bellico in Israele. Il mese scorso, diversi organi di informazione hanno riferito che le esportazioni di armi tedesche erano state ridotte per timore che potessero violare il diritto umanitario.
Come riportato da Renovatio 21, cinque mesi fa l’ambasciatore tedesco presso l’Autorità Palestinese è stato braccato da una folla inferocita e costretto a fuggire durante una visita all’Università di Birzeit in Cisgiordania.
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Protesta
I giovani della generazione Z protestano anche in Marocco: le immagini

#GENZ212 youth protests in Morocco grow in size and boldness. They demand health care and education, protest money spent in stadiums for the World Cup. “Al-shaʿb yurīd suqut al-fasād” – the people want the fall of corruption. pic.twitter.com/dyXy4Qg8kF
— Jorge Martin ☭ (@marxistJorge) September 29, 2025
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Protesta
Il Madagascar scioglie il governo dopo le proteste della «Generazione Z»

Il presidente del Madagascar, Andry Rajoelina, ha sciolto il suo governo in seguito a proteste mortali guidate dai giovani, innescate da prolungate interruzioni di corrente e dalla scarsità d’acqua nel Paese insulare dell’Oceano Indiano.
In un discorso televisivo trasmesso lunedì sera tardi, Rajoelina ha riconosciuto la frustrazione pubblica per anni di servizi inadeguati, annunciando le dimissioni del Primo Ministro Christian Ntsay e del suo gabinetto. Ha precisato, tuttavia, che i ministri rimarranno in carica fino alla formazione di un nuovo governo entro tre giorni.
«Riconosciamo e ci scusiamo se i membri del governo non hanno adempiuto ai loro doveri», ha dichiarato Rajoelina, aggiungendo di comprendere la rabbia per le interruzioni di corrente e la carenza d’acqua, avendo «ascoltato la chiamata» e «percepito la sofferenza».
❗️🇲🇬 – Authorities in Madagascar’s capital, Antananarivo, imposed a dusk-to-dawn curfew (7:00 PM to 5:00 AM) after violent protests over prolonged power outages and water shortages.
Hundreds of mostly young demonstrators took to the streets Thursday, frustrated by electricity… pic.twitter.com/LQ6O9IGHkW
— 🔥🗞The Informant (@theinformant_x) September 27, 2025
🇲🇬 #Madagascar | People seem to be on the streets for a second day in #Antananarivo. Yesterday, protests began due to worsening water cuts and rolling blackouts. After the sun set, parts of the capital were looted and vandalized. Security forces have been arresting looters today. pic.twitter.com/XbdeVREPdj
— intelynx (@Intelynx) September 26, 2025
🇲🇬 #Madagascar | Protests are happening in the Malagasy capital, #Antananarivo, due to worsening water cuts and rolling blackouts. The local prefecture banned local gatherings, but people have turned up to protest regardless. pic.twitter.com/aZdfAE3DFS
— intelynx (@Intelynx) September 25, 2025
🇲🇬 #Madagascar: Footage from the current riots in Antananarivo shows a police anti-riot officer firing at unarmed protesters with either a non-lethal or lethal round, following peaceful demonstrations that began on September 25th but turned violent after state security forces… pic.twitter.com/DLiCN3mtA4
— POPULAR FRONT (@PopularFront_) September 30, 2025
🇲🇬 Madagascar imposes night curfew in Antananarivo as protests erupt over power & water cuts; police use tear gas to disperse crowds. pic.twitter.com/9iAQpbqfKs
— African News feed. (@africansinnews) September 29, 2025
❗️🇲🇬 – Madagascar’s President Andry Rajoelina dissolved the government amid youth-led “Leo Délestage” protests in Antananarivo and other cities, driven by chronic power outages, water shortages, corruption, and poverty (75% below poverty line, per World Bank). Rajoelina promised… pic.twitter.com/ziFKxtbMzS
— 🔥🗞The Informant (@theinformant_x) September 29, 2025
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Secondo i dati delle Nazioni Unite, almeno 22 persone sono morte e oltre 100 sono rimaste ferite nelle proteste iniziate giovedì nella capitale Antananarivo, guidate dal movimento giovanile denominato «Gen Z». Il responsabile ONU per i diritti umani, Volker Türk, ha espresso lunedì il suo «shock e dolore» per le uccisioni e i feriti nella nazione dell’Africa meridionale. Il suo ufficio ha notato che le proteste sono iniziate «pacificamente», ma sono state represse con «forza non necessaria», con alcuni agenti di sicurezza che hanno usato munizioni vere contro i manifestanti.
Le immagini hanno mostrato stazioni della funivia incendiate e un grande centro commerciale saccheggiato dai manifestanti. Anche le case di due parlamentari sarebbero state prese di mira. I disordini hanno spinto le autorità a imporre un coprifuoco notturno «per proteggere la popolazione e i suoi beni fino al ripristino dell’ordine pubblico».
L’Unione Africana e la Comunità per lo Sviluppo dell’Africa Australe (SADC) hanno espresso «profonda preoccupazione» per la violenza, invitando tutte le parti alla moderazione e a una risoluzione pacifica.
Per placare le tensioni, Rajoelina ha rimosso il ministro dell’energia venerdì e domenica ha promesso profonde riforme, dichiarando che «il modo in cui il Paese viene governato sarà completamente rivisto».
Un’analoga instabilità politica si era verificata in Kenya l’anno scorso, quando il presidente William Ruto ha sciolto quasi tutto il suo governo dopo settimane di proteste violente guidate da giovani contro proposte di aumento delle tasse e l’incremento del costo della vita.
Come riportato da Renovatio 21, giovani delle nuove generazioni sono alla base del rovesciamento del governo in Nepal negli scorsi giorni.
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Immagine screenshot da YouTube
Protesta
Decine di arresti in Gran Bretagna per la protesta anti-Israele

Police in Britain’s Liverpool arrested dozens of supporters of the banned Palestine Action group outside the venue where the Labour Party is holding its annual conference pic.twitter.com/iPdK1bAxSH
— Reuters (@Reuters) September 29, 2025
HAPPENING NOW: Mass civil disobedience outside the Labour Conference in Liverpool, demanding Labour lift the ban on Palestine Action. pic.twitter.com/arS8fbQPWF
— Ashok Kumar | 🇵🇸 (@broseph_stalin) September 28, 2025
BREAKING: Four arrested on terror charges in Liverpool, including local legend Audrey White, her brother and a local priest. They were detained for holding signs during the local protest which said “I oppose genocide. I support Palestine Action.” pic.twitter.com/2JbCzf2sQr
— Defend Our Juries (@DefendourJuries) July 20, 2025
Dozens of activists were arrested in Liverpool outside the Labour Party conference after sitting peacefully for over eight hours while holding signs that read, “I oppose genocide, I support Palestine Action.” #FreePalestine #ifkgbg #tellonym pic.twitter.com/9xHa3kFKkJ
— Conor Byrne (@ConorByrne89) September 29, 2025
UK police arrest Palestine Action protesters in Liverpool during Labour Party conference Read more: https://t.co/ktmXRlRE55 pic.twitter.com/n6r43IstOb
— Roya News English (@RoyaNewsEnglish) September 29, 2025
Today it’s the turn of the Liverpool Police to feel the shame of arresting elderly peace activists for holding signs in support of Palestine Action. A day that should tarnish the memory of their time in the force for the rest of their lives. pic.twitter.com/BnOmmWkdtp
— Wokerati Marty (@WokeratiMarty) September 28, 2025
İngiltere’nin Liverpool kentinde “Defend Our Juries” adlı grup, hükümetin Filistin eylemleriyle bilinen “Palestine Action”ı terör örgütü ilan etmesini protesto ederek, İşçi Partisi kongresi önünde “Yasağı Kaldırın” eylemi gerçekleştirdi https://t.co/nWFij2qIEm pic.twitter.com/FYiJNdi181
— Anadolu Ajansı (@anadoluajansi) September 29, 2025
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