Politica
Neonazisti marciano nella capitale dell’Ohio: ovviamente mascherati e non identificabili

Sabato un gruppo di neonazisti ha marciato per le strade di Columbus, capitale dello stato americano dell’Ohio, scandendo slogan razzisti e antisemiti.
Uomini vestiti di nero con passamontagna sono stati ripresi mentre camminavano per strada nel quartiere Short North, portando bandiere nere con grandi svastiche rosse.
In un video pubblicato su X, si sentono i manifestanti gridare «Inchinatevi, negri» e «Fuori dal mio paese, cazzo».
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Non è chiaro chi siano gli uomini e a quale organizzazione appartengano. Alcuni passanti hanno aggredito i manifestanti e urlato loro insulti. Tuttavia, non ci sono state segnalazioni di incidenti violenti.
I politici dell’Ohio e i gruppi ebraici hanno condannato la manifestazione: «non c’è posto in questo stato per l’odio, il bigottismo, l’antisemitismo o la violenza, e dobbiamo denunciarli ovunque li vediamo», ha affermato il governatore repubblicano Mike DeWine.
To recap my earlier posts, Nazis marched through Columbus, carrying flags with Swastikas, yelling racial slurs and profanities. I’ll be releasing tech any citizen can build to utilize in tracking. You must help yourselves and fight against those who attempt to oppress us https://t.co/DUiUDTNcZC pic.twitter.com/4628A1CWk5
— Connor Goodwolf (@cgoodwolf) November 16, 2024
nazis proudly walking down the streets of columbus in 2024, this country will never learn pic.twitter.com/pnn6HHB63w
— logan (@aniafc) November 16, 2024
«Non permetteremo che nessuno dei nostri vicini venga intimidito, minacciato o danneggiato a causa di chi è, di come prega o di chi ama», ha affermato la città di Columbus in una nota.
L’avvocato della città di Columbus, Zach Klein, ha denunciato i manifestanti, scrivendo loro sul social di «andare a casa e non tornare mai più».
Lee Shapiro, direttore regionale dell’American Jewish Committee, ha descritto la marcia come «un altro triste esempio del bigottismo a cui abbiamo assistito in tutto il Paese».
La polizia ha avviato un’indagine. Non ci sono informazioni se siano stati effettuati arresti.
Colpisce il fatto che tutti i pochi partecipanti della manifestazione fossero a volto coperto, quindi non sono pienamente identificabili, nonché l’estrema coordinazione di bandiere e vestiario.
La piccola parata ha fatto pensare qualcuno al caso del Fronte Patriottico, un’organizzazione di estrema destra che si è mostrata in parate estremamente coordinate al punto da generare qualche sospetto: nel maggio 2023, alcuni commentatori, tra cui il popolare podcaster Joe Rogan, hanno ipotizzato che l’organizzazione fosse un’operazione sotto copertura dell’FBI o un’operazione sotto falsa bandiera di Antifa.
Patriot Front, being called a right-wing group escorted by Capitol Police is marching towards the Capitol Building. Of course, they are all in masks, so they can’t be identified as Feds. All wearing the same clothes. We are living in a Banana Republic. This is insane! pic.twitter.com/8NlRfeyaKI
— Brian (@briantopping66) May 13, 2023
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Nel dicembre 2023, il proprietario di X Elon Musk ha contribuito alle speculazioni, rispondendo a un utente che aveva descritto il gruppo come «Fed Front» e riprendendo la domanda dell’utente sul perché la polizia non avesse rimosso le mascherine ai membri del gruppo arrestati.
Curioso notare, inoltre, come le svastiche ben stampate compaiano sempre nel posto giusto (in Ohio vi è il problema degli immigrati irregolari, che secondo i trumpiani hanno iniziato a mangiare animali domestici) al momento giusto (stanno per partire le deportazioni remigratorie promesse dal presidente eletto), pronte a suscitare l’indignazione di sinistra e benpensanti vari – i quali sono quelli che finanziano e armano veri e propri plotoni neonazisti in Ucraina.
Di fatto, in altre manifestazioni pubbliche viste in USA, i neonazisti americani hanno dichiarato apertis verbis il loro sostegno a Biden per i missili dati all’Ucraina, dove alcuni elementi neonazisti statunitensi hanno combattuto e combattono, e da cui il dipartimento della Sicurezza interna USA (la Homeland Security) teme che possono tornare a casa come estremisti di destra altamente radicalizzati e pronti al terrorismo domestico vero.
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Immagine screenshot da Twitter
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Un po’ di chiarezza sulla questione dei balneari

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Politica
Bolsonaro condannato per aver pianificato un colpo di Stato

La Corte Suprema brasiliana ha condannato l’ex presidente Jair Bolsonaro per aver tentato di ribaltare le elezioni del 2022, condannando il politico a una pena decennale per aver guidato quella che i pubblici ministeri hanno definito una «cospirazione criminale».
Quattro giudici su cinque della Corte Suprema hanno ritenuto Bolsonaro colpevole di tutti e cinque i capi d’accusa a suo carico, condannandolo a 27 anni e tre mesi di carcere.
Le accuse includevano la pianificazione di un colpo di stato, la partecipazione a un’organizzazione criminale armata, il tentativo di abolire con la forza l’ordine democratico del Brasile, il danneggiamento di proprietà pubbliche protette e il compimento di atti violenti contro le istituzioni statali.
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Bolsonaro ha cercato di «annientare i pilastri essenziali dello stato di diritto democratico» e di ripristinare «la dittatura in Brasile», ha affermato il giudice della Corte Suprema Alexandre de Moraes annunciando il verdetto giovedì.
Secondo i pubblici ministeri, il piano golpista è iniziato nel 2021 con l’intento di erodere la fiducia del pubblico nel sistema elettorale brasiliano. Dopo la sconfitta di Bolsonaro nel 2022, i suoi sostenitori sono stati esortati a mobilitarsi nella capitale, Brasilia, dove hanno assaltato e vandalizzato i tre rami del governo nazionale l’8 gennaio 2023.
Bolsonaro e gli altri imputati hanno negato ogni illecito e gli avvocati della difesa potrebbero ancora presentare ricorso.
Il caso ha acuito le tensioni con gli Stati Uniti, dopo che il presidente Donald Trump l’ha definito una «caccia alle streghe» e ha imposto dazi doganali del 50% al Brasile. L’amministrazione Trump ha anche sanzionato il giudice Alexandre de Moraes per quelle che ha descritto come «gravi violazioni dei diritti umani» e ha annunciato restrizioni sui visti nei suoi confronti e di altri funzionari giudiziari.
Il presidente Luiz Inacio Lula da Silva ha condannato le tattiche di pressione di Trump, accusando Washington di aver «contribuito a organizzare un colpo di Stato» e giurando che il Brasile «non lo dimenticherà».
Bolsonaro era stato messo agli arresti domiciliari mesi fa.
Come riportato da Renovatio 21, due settimane fa gli Stati Uniti hanno revocato il visto al De Moraes.
In un recente post su Truth Social, il presidente Trump ha affermato che il Brasile «sta facendo una cosa terribile» a Bolsonaro, a cui è stato vietato di candidarsi a cariche politiche fino al 2030 e che dovrà affrontare un processo alla Corte Suprema per il suo ruolo in un tentato colpo di Stato per rovesciare l’elezione di Lula, cosa che lui nega strenuamente.
Come riportato da Renovatio 21, il giudice supremo De Moraes è da sempre considerato acerrimo nemico dell’ex presidente Jair Bolsonaro, che lo ha accusato di ingerenze in manifestazioni oceaniche plurime. Ad alcuni sostenitori di Bolsonaro, va ricordato, sono stati congelati i conti bancari, mentre ad altri è stata imposta una vera e propria «rieducazione».
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Come riportato da Renovatio 21, di recente con De Moraes si era scontrato anche Elone Musk, quando il giudice supremo aveva ordinato il blocco dei conti finanziari di Starlink nel Paese, nel contesto di una faida in corso sulla piattaforma di social media X riguardante la libertà di parola: l’establishment brasiliano chiedeva la censura di determinate voci politiche, cosa che Musk si era rifiutato di fare.
Musk aveva reagito in modo duro nei suoi post sui social, tornando a paragonare De Moraes – di cui ha chiesto le dimissioni o la messa in stato di accusa – a Darth Vader e a Lord Voldemort, e pubblicando un’immagine generata artificialmente del giudice supremo in galera.
L’imprenditore sudafricano è arrivato a dire che il vero potere in Brasile è nelle mani di De Moraes, definito tiranno travestito da giudice, mentre il presidente Lula è solo il suo cane da salotto. «Alexandre de Moraes è un dittatore malvagio che fa cosplay come giudice» dichiarato il Musk.
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Immagine di Agenzia Senado via Wikimedia pubblicata su licenza Creative Commons Attribution 2.0 Generic
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