Politica
Negli Stati Uniti è iniziata la più grande caccia alle streghe

Renovatio 21 pubblica questo articolo di Réseau Voltaire.
Negli Stati Uniti è iniziata la caccia alle streghe; ma l’opinione pubblica non è d’accordo con le misure più ideologiche dei neo-puritani dell’amministrazione Biden.
È la più grande purga mai effettuata al Pentagono, compresa quella del maccartismo degli anni 1953-54, al culmine della Guerra Fredda
Soltanto il 45% dei cittadini statunitensi approva l’interruzione della costruzione del muro alla frontiera con il Messico; soltanto il 42% approva l’autorizzazione dell’immigrazione da quei Paesi mussulmani ove le ambasciate non hanno la possibilità di verificare l’identità dei migranti (1).
I membri del Comitato Internazionale Olimpico non sanno come affrontare la decisione del presidente Joe Biden di autorizzare ogni atleta a scegliere la categoria – maschile o femminile – in cui gareggiare. Qualcuno sta pensando di fissare limiti massimi di testosterone.
Diverse centinaia di componenti dei 42 comitati consultivi del Pentagono sono stati invitati a dimettersi o saranno licenziati entro fine mese. La maggior parte era stata nominata negli ultimi due mesi di presidenza Donald Trump. È la più grande purga mai effettuata al Pentagono, compresa quella del maccartismo degli anni 1953-54, al culmine della Guerra Fredda.
La Camera dei Rappresentanti sta ufficialmente cercando come destituire la nuova rappresentante della Georgia, Marjorie Taylor Greene, rea di aver ipotizzato che l’11 settembre 2001 nessun aereo abbia colpito il Pentagono e che gli attentati non siano stati perpetrati da Al Qaeda, bensì da una parte dello Stato profondo USA
La Camera dei Rappresentanti sta ufficialmente cercando come destituire la nuova rappresentante della Georgia, Marjorie Taylor Greene, rea di aver ipotizzato che l’11 settembre 2001 nessun aereo abbia colpito il Pentagono e che gli attentati non siano stati perpetrati da Al Qaeda, bensì da una parte dello Stato profondo USA [è la tesi di Thierry Meyssan (2)].
Il leader della minoranza repubblicana, Mitch McConnell, ha già dichiarato che non prenderà le difese di Greene, non condividendone le opinioni.
Il rappresentante repubblicano Adam Kinzinger raccoglie fondi per contrastare l’influenza dell’ex presidente Trump nel Partito repubblicano.
Quanto al leader della maggioranza democratica del senato, Charles E. Schumer, il 2 febbraio ha presentato una risoluzione mirante a criminalizzare il movimento QAnon, presentato come una minaccia per la democrazia, e a costringere l’FBI a indagare.
Il leader della maggioranza democratica del senato, Charles E. Schumer, il 2 febbraio ha presentato una risoluzione mirante a criminalizzare il movimento QAnon, presentato come una minaccia per la democrazia, e a costringere l’FBI a indagare
I media più importanti stanno contemporaneamente svolgendo una campagna propagandistica per sminuire il messaggio politico di QAnon e farlo passare come setta antipedofili.
NOTE
(1) Fonte: Sondaggio Yahoo/YouGov del 20 e 22 gennaio 2021.
(2) L’incredibile menzogna, di Thierry Meyssan, Fandango edizioni, 2002; Il Pentagate, di Thierry Meyssan, Fandango edizioni, 2003.
Articolo ripubblicato su licenza Creative Commons CC BY-NC-ND
Fonte: «Negli Stati Uniti è iniziata la più grande caccia alle streghe», di Thierry Meyssan, Réseau Voltaire, 4 febbraio 2021
Renovatio 21 offre questa traduzione per dare una informazione a 360º. Ricordiamo che non tutto ciò che viene pubblicato sul sito di Renovatio 21 corrisponde alle nostre posizioni.
Immagine di TheMachineStops (Robert J. Fisch) via Wikimedia pubblicata su licenza Creative Commons Attribution-ShareAlike 2.0 Generic (CC BY-SA 2.0)
Droni
Il capo della Ryanair chiede le dimissione dell’«inutile» Ursula von der Leyen

L’amministratore delegato di Ryanair, Michael O’Leary, ha aspramente criticato Bruxelles per non aver difeso gli aeroporti dell’Unione dai droni, chiedendo le dimissioni della presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen. Ha sostenuto che i droni non autorizzati, causa di interruzioni al traffico aereo, dovrebbero essere abbattuti.
Nelle ultime settimane, misteriosi avvistamenti di droni hanno colpito l’Unione, con alcuni media e funzionari occidentali che ipotizzano un coinvolgimento della Russia, ipotesi respinta da Mosca. Von der Leyen ha proposto l’idea di un «muro di droni» nel suo discorso sullo stato dell’Unione il mese scorso, un concetto ripreso durante un vertice informale dell’UE in Danimarca questa settimana.
In un’intervista a Politico, pubblicata mercoledì, O’Leary ha liquidato la proposta. «Non credo che un muro di droni abbia alcun effetto», ha dichiarato, sottolineando che i responsabili potrebbero facilmente operare dall’interno del paese interessato. O’Leary ha accusato Bruxelles di inattività e ha richiesto misure più drastiche contro la presunta minaccia dei droni.
«Perché non abbattiamo questi droni? Sono destabilizzanti e chiediamo un intervento», ha affermato. «Non ho fiducia nei leader europei che se ne stanno seduti a bere tè e mangiare biscotti… Non ho fiducia in von der Leyen. È inutile e dovrebbe dimettersi».
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Come riportato da Renovatio 21, O’Leary nel 2024 aveva attaccato la politica dell’immigrazione UE affermando che il sistema di asilo è «una truffa completa» e che tali individui «non sono rifugiati» perché arrivano da Paesi sicuri e poi gettano i loro passaporti nel water.
«Sì, perché li scaricano nel WC, arrivano all’aeroporto di Dublino e li scaricano nel WC», aveva dichiarato il CEO della celebre aerolinea irlandese alla radio Newstalk. «Si presentano qui… è una truffa completa e questi non sono rifugiati, una delle cose che mi fa impazzire in Irlanda è che trattiamo le persone come rifugiati che provengono dal Regno Unito o dalla Francia», si era lamentato il notissimo managerro.
«Nessuno è arrivato in Irlanda dall’Afghanistan o dal Kenya o dalla Nigeria o dalla Siria con un volo diretto perché non ce ne sono, quindi non stai fuggendo dalle persecuzioni nel Regno Unito o in Germania», aveva aggiunto l’O’Leary.
«Dovremmo prenderci cura dei rifugiati, ho grande simpatia per gli ucraini, ma le persone che arrivano qui dal Regno Unito, dalla Francia o da altri Paesi dell’UE, dovremmo rimandarle indietro dicendo, qui, nei paesi dell’UE da cui provieni».
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Immagine di World Travel and Tourism Council via Flickr pubblicata su licenza CC BY 2.0
Politica
Una cattolica esclusa dalle elezioni presidenziali irlandesi

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Politica
Merz contro la Von der Leyen

Il cancelliere tedesco Friedrich Merz sta cercando di limitare l’autorità decisionale della presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen. Lo riporta Bloomberg, che cita fonti diplomatiche informate.
Una delle fonti ha rivelato che Merz, sempre più critico verso Bruxelles, desidera che Berlino eserciti maggiore influenza sulle questioni che coinvolgono direttamente gli Stati membri dell’UE.
Merz si è opposto a diverse proposte di von der Leyen, come l’introduzione di nuove tasse a livello europeo e il piano per inviare forze di pace in Ucraina. Inoltre, ha avuto divergenze con lei su un accordo tariffario con gli Stati Uniti e sulle normative climatiche.
«Dobbiamo mettere un freno a questa macchina a Bruxelles», ha dichiarato Merz venerdì scorso ai leader aziendali, secondo quanto riportato da Bloomberg.
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In vista del vertice informale dei leader dell’UE a Copenaghen di mercoledì, Merz ha ribadito la necessità di una «correzione fondamentale» di quella che ha definito una regolamentazione eccessiva, affermando: «È semplicemente troppo», come riportato dall’agenzia di stampa tedesca.
Quest’anno, la Commissione Europea ha adottato diverse misure per ridurre la burocrazia, tra cui il Defense Readiness Omnibus, che mira a semplificare le procedure del mercato della difesa dell’UE. Tale iniziativa si inserisce nell’obiettivo più ampio di von der Leyen di mobilitare fino a 800 miliardi di euro in investimenti per l’acquisto di armi e munizioni entro il 2030.
Come noto, la Von der Leyen è stata ministro della Difesa della Repubblica Federale Tedesca, con alcune controversie legate al suo operato al dicastero.
Come riportato da Renovatio 21, nel settembre 2022 la Von der Leyen sembrò «ordinare» al governo tedesco di fornire Kiev di tutte le armi che desiderava. «L’Ucraina dovrebbe ottenere tutto il materiale militare di cui ha bisogno» aveva dichiarato recandosi a Kiev, in quello che sembrava un aperto rimprovero al suo Paese di origine.
Come riportato da Renovatio 21, dopo la tornata di luglio, Ursula dovrà affrontare due distinte nuove mozioni di sfiducia al Parlamento Europeo.
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Immagine di European People’s Party via Wikimedia pubblicata su licenza Creative Commons Attribution 2.0 Generic
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