Ambiente
L’aurora boreale appare in Russia
I residenti di diverse regioni russe hanno osservato l’aurora boreale domenica, secondo numerosi post sui social media. È l’ultima manifestazione del fenomeno, noto anche come aurora boreale, a cui i russi hanno assistito quest’anno.
Persone provenienti dalle regioni siberiane di Novosibirsk, Krasnokarsk e della Jacuzia hanno pubblicato online fotografie della meraviglia naturale. Sono stati segnalati avvistamenti anche nelle regioni russe occidentali di Tambov e Tver’, nonché nella regione di Perm nella parte centrale del paese.
????Magnificent Northern Lights were seen in Russia.
????Follow @invendiysnews to follow all the developments happening in the world.#Russia pic.twitter.com/ndtzAriia4
— İnvendiys News (@invendiysnews) August 5, 2024
северное сияние ✨ pic.twitter.com/L3lmWpSTWU
— ???????????????????????? (@tinkaaiy) August 4, 2024
Северное сияние осветило Россию. Это явление можно наблюдать в Новосибирске, Красноярске, Якутске, Тамбовской и Тверской областях, а также в Пермском крае. pic.twitter.com/eLl9AMeddz
— Сегодня в тренде (@in_trendo) August 5, 2024
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L’aurora boreale si verifica solitamente nelle regioni polari della Terra tra settembre e aprile.
Il fenomeno è causato dalle tempeste solari, quando le particelle cariche del Sole, principalmente elettroni e protoni, interagiscono con il campo magnetico e l’atmosfera terrestre, creando un’aurora.
La maggior parte delle aurore boreali è prevalentemente verde, ma possono includere anche altri colori, come il rosa, il rosso scuro, il blu e il viola.
Spettacolari spettacoli di aurore boreali sono stati osservati anche in varie parti della Russia nei mesi di marzo, aprile e maggio, anche in luoghi che solitamente non vengono visitati, come la regione di Mosca.
Una spettacolare aurora boreale si era registrata a San Pietroburgo nell’aprile 2023.
Come riportato da Renovatio 21, tre mesi una tempesta geomagnetica sull’Alta Italia aveva dato al cielo un colore viola fluorescente.
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Immagine screenshot da Twitter
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Ambiente
Viganò: «non vi è alcuna emergenza climatica, Prevost profeta del globalismo massonico»
L’arcivescovo Carlo Maria Viganò ha affidato al social X una riflessione su Chiesa e cambiamento climatico.
«Se vi fosse veramente un’emergenza climatica – alla quale le organizzazioni globaliste rispondono con mezzi non adeguati, mentre la Chiesa Cattolica propone soluzioni ragionevoli e coerenti con il Vangelo e con la sua Dottrina sociale – si potrebbe credere che in questi appelli della Santa Sede vi sia una qualche buona intenzione.
«Ma non vi è alcuna emergenza climatica: gli allarmi dei globalisti sono pretestuosi – come sappiamo dalle ammissioni degli stessi fautori di questa frode – e servono a creare un pretesto per legittimare politiche di dissoluzione del tessuto sociale e di distruzione dell’economia delle Nazioni, volte a consentire il controllo della popolazione mondiale» dichiara Sua Eccellenza.
«Per questo motivo gli appelli di Prevost costituiscono una forma di scandalosa complicità con gli artefici del golpe globalista, perché ratificano una menzogna colossale, invece di denunciare il loro crimine contro Dio e contro l’umanità».
Se vi fosse veramente un’emergenza climatica – alla quale le organizzazioni globaliste rispondono con mezzi non adeguati, mentre la Chiesa Cattolica propone soluzioni ragionevoli e coerenti con il Vangelo e con la sua Dottrina sociale – si potrebbe credere che in questi appelli… pic.twitter.com/thIv4fsrKa
— Arcivescovo Carlo Maria Viganò (@CarloMVigano) November 18, 2025
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«E nel frattempo migliaia di piccole imprese e milioni di famiglie si trovano condotte al fallimento o distrutte, a tutto vantaggio delle multinazionali facenti capo a BlackRock, Vanguard, StateStreet… La menzogna è il marchio distintivo di tutto ciò che fa e dice l’élite globalista».
«Prevost si pone come profeta del globalismo massonico e prosegue la linea di totale asservimento tracciata dal predecessore Bergoglio. La Chiesa di Roma è divenuta ostaggio dei suoi nemici e le viene lasciata libertà solo nella misura in cui essa ratifica i crimini e le menzogne del globalismo: transizione green, sostituzione etnica, politiche vaccinali, parità di genere, agenda LGBTQ+».
Negli scorsi anni monsignor Viganò ha attaccato con veemenza la «frode climatica, religiosa, pastorale» di Bergoglio, accusando l’«ideologia ambientalista e neomalthusiano del Vaticano», scagliandosi contro il green deal il cui programma è «decimare la popolazione, rendere schiavi i superstiti».
Nelle scorse settimane il prelato lombardo aveva dichiarato che «Leone ambisce al ruolo di presidente del Pantheon ecumenico della Nuova Religione Glonale di matrice massonica».
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