Alimentazione
Il principale fornitore indiano di fertilizzanti è ora la Russia
In un’altra indicazione dei cambiamenti tettonici in corso nell’economia fisica mondiale, la politica delle sanzioni della NATO globale ha portato la Russia a diventare il più grande fornitore di fertilizzanti dell’India, secondo un resoconto di Reuters del 21 novembre.
L’articolo cita un funzionario governativo che ha affermato che gli esportatori russi hanno offerto «prezzi ragionevoli».
L’India è fortemente dipendente dalle importazioni di fertilizzanti per produrre cibo sufficiente per i suoi 1,393 miliardi di abitanti. Lo scorso anno fiscale, la Russia deteneva circa il 6% di tutte le importazioni indiane di fertilizzanti.
«L’India stava lottando per assicurarsi fertilizzanti a prezzi ragionevoli dopo l’escalation del conflitto tra Russia e Ucraina. Le forniture russe erano puntuali e a prezzi ragionevoli. Ci ha aiutato a evitare una possibile scarsità», ha detto la fonte di Reuters.
Le esportazioni russe sono cresciute di oltre il 370% raggiungendo un record di 2,15 milioni di tonnellate da aprile a ottobre, con l’India che secondo quanto riferito ha ricevuto sconti di oltre 70 dollari a tonnellata.
La Cina era stata in precedenza il principale esportatore di fertilizzanti in India.
Dal punto di vista russo, ha spiegato il funzionario del governo, l’India è ora un grande acquirente per sostituire le nazioni europee che si sono tagliate fuori dalle forniture russe.
Si tratta dell’ennesima conseguenza delle sanzioni antirusse, che costituiscono un vero e proprio suicidio europeo.
Nove mesi fa, la Russia aveva sospeso le esportazioni di fertilizzanti. Russia e Bielorussia rappresentano un’enorme quota della produzione globale di fertilizzanti. Perfino la più grande cooperativa agricola USA ha ammesso che le sanzioni causeranno gravi carenze di fertilizzanti per l’agricoltura.
Impianti di produzione di fertilizzanti hanno chiuso in questi mesi in Gran Bretagna, nei Paesi Baltici e in Polonia.
Come riportato da Renovatio 21, la crisi del fertilizzante è una delle sfide più paurose che ci si parano dinanzi: niente fertilizzanti, niente agricoltura, niente cibo. Per cui, non è sbagliato pensare che le sanzioni potrebbero portare la fame, o un’estrema scarsità di alimenti, anche in Europa, oltre al miliardo di affamati in tutto il pianeta previsti dall’economista cinese Liu Zhiqun, che parla del «più grande abuso di diritti umani della storia».
I prezzi del fertilizzante, saliti a dismisura, possono in parte spiegare il fenomeno dei campi incolti che abbiamo discusso su Renovatio 21, ma non del tutto.
Qualcuno è arrivato a parlare di «attacco organizzato alle forniture globali» di fertilizzante. È possibile. Nel frattempo, però, l’Asia si prende ciò che l’Europa, ebete e masochista, ha lasciato sul piatto.
Alimentazione
Cannibalismo, detenuto africano stacca e mangia il dito di un altro prigioniero del carcere di Poggioreale
È accaduto nel carcere Poggioreale di Napoli.
Secondo NapoliToday, si tratterebbe di un «carcerato extracomunitario con gravi problemi psichiatrici ha tranciato con un morso e poi ingerito il dito di un compagno di cella dopo averlo tramortito». L’uomo sarebbe originario del Mali.
Il giudice avrebbe disposto il trasferimento, tuttavia il sindacato di Polizia USPP hanno comunicato che «nessuna struttura psichiatrica esterna vuole ospitare il detenuto del Mali che nei giorni scorsi si è reso protagonista di atti di cannibalismo nel carcere di Poggioreale a Napoli».
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La direzione carceraria avrebbe quindi reiterato la richiesta.
A poche ore dall’incidente cannibalistico, sarebbe avvenuto «un altro episodio violento che ha visto protagonista un detenuto psichiatrico del carcere irpino di Sant’Angelo dei Lombardi dove l’area sanitaria è stata devastata e alcuni agenti aggrediti con calci e pugni».
Non si tratta del primo episodio di cannibalismo perpetrato da detenuti africani nelle carceri italiane. Come riporta Il Giornale, nel 2020 un detenuto nigeriano avrebbe aggredito quattro secondini, strappando con i denti l’orecchio di uno di loro per poi ingollare il pezzo di carne umana.
Sempre nel 2020, a Rebibbia un detenuto di origini sicule al 41-bis avrebbe aggredito un agente della penitenziaria a morsi staccandogli parte del dito.
Nel 2022 a Spini di Gardolo, nella provincia autonoma di Trento, un detenuto nordafricano avrebbe attaccato a morsi un agente della penitenziaria durante un tragitto di spostamento.
Nel 2023, a Genova, un detenuto avrebbe staccato a morsi un pezzo della mano di un ispettore.
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Storie di cannibalismo carcerario erano arrivate anni fa dal Brasile, dove un pubblico ministero dello Stato del Maranhao (a Nord-Est del Paese) nel 2015 aveva denunciato quattro detenuti delle prigioni della città di Sao Luis (considerate il carcere più violento della nazione) per tortura, omicidio, squartamento e persino cannibalismo ai danni di un altro recluso brutalizzato due anni prima.
Un racconto non dissimile era arrivato ai giornali nel 2016, quando in Venezuela un prigioniero noto come «il mangiatore di uomini», in carcere per cannibalismo dal 1999, avrebbe mangiato un altro carcerato.
Nel 2007, a Rouen, in Francia, un detenuto uccise il compagno di cella per poi cibarsi di parte di un polmone e del torace della vittima. Nel 2010 il cannibale sarebbe stato condannato a 30 anni di carcere.
Nel 2011, a Teramo, vi fu il caso di un 23enne che, scrisse Il Centro, «aveva confessato di aver pugnalato una donna che stava facendo footing perché voleva mangiarne i piedi». «Soggetto schizofrenico, con dei rilievi di cannibalismo e necrofilia», era scritto sulla relazione medica stilata in carcere. «I medici dicono che le sue condizioni lo rendono incompatibile con il regime carcerario» aveva dichiarato l’avvocato difensore.
Successivamente, il GIP ordinò che il giovane cannibale restasse in carcere.
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Alimentazione
Lo scrittore Camillo Langone espulso da Instagram. È stato il gelato al finocchio?
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I social mi hanno censurato molti quadri ma coi tabarri si sono sempre mostrati tolleranti. Fino a oggi. Ah, le liberaldemocrazie… pic.twitter.com/PXvG69G5AJ
— Camillo Langone (@CamilloLangone) January 30, 2023
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Alimentazione
Immigrati haitiani «magnagati» terrorizzano gli USA. Trump invocato per salvare mici, cani ed anatre
Da Springfield, nello Stato americano dell’Ohio, emergono racconti agghiaccianti della presenza di immigrati haitiani, fatti stazionare dalle autorità per qualche ragione nella cittadina. Ad un incontro del consiglio comunale i cittadini hanno espresso le loro frustrazioni e le loro paure.
Una signora anziana, con un tono disperato, ha detto di temere per lei e il suo anziano marito, visto che gruppi consistenti di haitiani si sono piazzati sul suo giardino, e le urlano in altre lingue, tirandole addosso anche delle cose.
«Capisco che dovete proteggerli» dice con candore l’anziana signora all’autorità comunale, «ma chi protegge noi?». La donna rivela anche di aver visto il marito, per la prima volta in decenni, dirle che forse era giunto il momento di traslocare da qualche altra parte.
Il dolore sul volto di questa donna, la cui esistenza è sconvolta dall’anarco-tirannia migratoria inflitta agli USA dall’amministrazione Biden-Harris, è sconvolgente.
Absolutely HEARTBREAKING moment Springfield, Ohio, resident tells mayor that she “can’t take it anymore” as Haitian migrants squat on her lawn, litter in her yard and harass her and elderly husband daily.
The mayor of Springfield does NOT want people to see this: pic.twitter.com/OJtAy7LSXX
— captive dreamer (@captivedreamer7) September 7, 2024
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Tuttavia, altri interventi hanno portato alla luce un fenomeno per il quale la rete ora sta impazzendo: i migranti haitiani sarebbero usi mangiare gli animali che trovano in strada.
Un signore nero racconta di aver visto un immigrato haitiano catturare un’oca al parco, staccarle la testa ed andare via con il cadavere dell’animale.
“Haitians are in the park grabbing ducks, cutting the heads off, and eating them”
Springfield resident to City Council: pic.twitter.com/aZLsOT8v2b
— End Wokeness (@EndWokeness) September 8, 2024
In particolare, pagine sui social dei cittadini di Springfield hanno fatto circolare la voce che gli immigrati haitiani avrebbero iniziato a mangiare cani e gatti dei cittadini di Springfield.
Una pagina social relativa alla cittadina scrive: «attenzione a tutti, riguardo ai nostri amati animali domestici! Un mio vicino mi ha informato che le sue figlie hanno perso il gatto (…) un giorno, tornata a casa, ha guardato in una casa vicina dove vivono gli haitiani, e ha visto il suo gatto penzolare da un ramo, come fai con un cervo quando lo devi macellare, e stavano tagliandolo per mangiare. Mi hanno detto che lo stanno facendo con i cani, lo hanno fatto a Snyder Park con le oche e le anatre, questo me lo hanno detto i Ranger e la polizia. Per favore tenete d’occhio questi animali».
Springfield is a small town in Ohio.
4 years ago, they had 60k residents.
Under Harris and Biden, 20,000 Haitian immigrants were shipped to the town.
Now ducks and pets are disappearing. pic.twitter.com/OOFq3ZdTiA
— End Wokeness (@EndWokeness) September 6, 2024
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Le voci sugli haitiani mangiatori di animali domestici sono state dichiarate «false» dalle testate mainstream (ricordiamo che lo stesso avvenne in Italia, quando testate di vescovi e oligarchi vari dichiararono che lo scoop di Libero su cani e gatti mangiati a Lampedusa era una fake news). Ciononostante, sono state riprese nei discorsi del candidato vicepresidente JD Vance.
Months ago, I raised the issue of Haitian illegal immigrants draining social services and generally causing chaos all over Springfield, Ohio.
Reports now show that people have had their pets abducted and eaten by people who shouldn’t be in this country. Where is our border czar? pic.twitter.com/rf0EDIeI5i
— JD Vance (@JDVance) September 9, 2024
«Mesi fa, ho sollevato la questione degli immigrati clandestini haitiani che prosciugano i servizi sociali e in generale causano il caos in tutta Springfield, Ohio» ha dichiarato il Vance. «I rapporti ora mostrano che i loro animali domestici sono stati rapiti e mangiati da persone che non dovrebbero essere in questo paese. Dov’è il nostro responsabile del confine?»
La rete è letteralmente impazzita, e la miriade di tweet e meme memorabili sull’argomento è senza fine.
Protect our ducks and kittens in Ohio! pic.twitter.com/YnTZStPnsg
— House Judiciary GOP 🇺🇸🇺🇸🇺🇸 (@JudiciaryGOP) September 9, 2024
“I love you. I would never let the Haitians eat you.” pic.twitter.com/47QguOUpAC
— Rare Trumps (@TrumpsRare) September 9, 2024
Your days of eating American cats are numbered, Haitians! Pack your bags! pic.twitter.com/em3cjebFyJ
— The Columbia Bugle 🇺🇸 (@ColumbiaBugle) September 9, 2024
🤣🤣🤣 pic.twitter.com/96vvZhvuSv
— Ted Cruz (@tedcruz) September 9, 2024
“I am your voice, I am your warrior, I am your justice, I am your retribution.” pic.twitter.com/LKItV5Hi5n
— Nightmare Vision (@GodCloseMyEyes) September 9, 2024
Log into X tonight. Look around. What the… pic.twitter.com/MRtHOQVelO
— Matthew J. Peterson (@docMJP) September 9, 2024
Vote Trump 2024 to save me from being eaten. pic.twitter.com/ENTqBo21mq
— Catturd ™ (@catturd2) September 9, 2024
— The Right To Bear Memes (@grandoldmemes) September 9, 2024
🤣🤣🤣🤣 pic.twitter.com/PTzJMoqYrR
— 🇺🇸Sheri (@SheriCarter18) September 9, 2024
Don’t miss out on Chuckie’s Haitian Barbecue! pic.twitter.com/hxbEvAGgv2
— Captain Sou (@SouSanDiego) September 9, 2024
Springfield, Ohio #Haitians eat Everything
Pandemonium has Happened‼️
Cats, Dogs, Ducks, Geese just want to live together peacefully.
Not Like Us ☮️ pic.twitter.com/sUVXqIAntJ— ☘️ St. Michael 🩸 (@StMichael_777) September 9, 2024
Trump should do a rally in Springfield pic.twitter.com/9QjbSsXbiV
— End Wokeness (@EndWokeness) September 9, 2024
When Trump goes to Springfield, OH pic.twitter.com/5nfPUGVHIQ
— William Wolfe 🇺🇸 (@William_E_Wolfe) September 9, 2024
Cats for Trump! pic.twitter.com/N3vfkuGiXA
— Lolly (@terraverde) September 9, 2024
This is where we’re headed under Kamala. pic.twitter.com/JBVylIr5Qa
— Brick Suit (@Brick_Suit) September 9, 2024
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Ora, una considerazione di storia locale.
Per secoli gli abitanti di una determinata città dell’Alta Italia, Vicenza, sono stati derisi come magnagati.
L’origine della nomea è difficile da individuare con precisione, e gli storici dibattono: c’è chi dice si sia trattato di un memorabile insulto di natura sessuale fatto dai padovani assediati; c’è chi invece racconta di uno scherzo fatto dai veneziani che offrirono ai vicentini che si erano recati in laguna per comprare quantità di gatti (il grande, antico vaccino contro la peste, visto il loro rapporto con i pestiferi roditori) una cena a base di gatto dicendo che si trattava di coniglio (dicono che il gusto non sia dissimile – dicono); c’è chi come personaggi vicini a Renovatio 21 ha ipotizzato, seguendo cronache antiche e resoconti di ambasciatori che parlavano di una città di assassini, che la popolazione fosse di fatto composta da serial killer, il cui tratto psicologico saliente sin dall’infanzia è la crudeltà verso gli animali, con i felini che fanno spesso una brutta fine.
Tuttavia, vediamo come la realtà dell’ora presente superi di gran lunga la leggenda più astrusa: i magnagati esistono e sono immigrati.
E non si tratta solo di haitiani in USA.
In Italia vi fu il caso nel 2020, ripreso dal telefonino di un passante, di quello che sembrava un africano intento a cucinare fuori dalla stazione ferroviaria di Campiglia Marittima (provincia di Livorno) un quadrupede che potrebbe essere stato un gatto: la signora autoctona pure gli urla che «qua i gatti si tengono in casa, non si mangiano». Non fu l’unico episodio del genere.
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L’urto socio-politico del programma di invasione migratoria calergista non è stato del tutto calcolato. Tuttavia dell’urto alimentare nessuno ha ancora mai parlato.
Dovremmo iniziare a farlo, per il bene anche di fido e fufi.
Che i piccoli amici, pelosi membri della famiglia, possano sparire per essere divorati da stranieri è segno ulteriore del disegno di decadenza belluina e terrifica che stanno imponendo sulle nostre case, sulle nostre esistenze.
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