Sorveglianza
Il Patriarca di tutte le Russie Cirillo contro la sorveglianza digitale post-COVID e il transumanismo

Il 22 dicembre scorso si è tenuta a Mosca, nella sala per le conferenze ecclesiastiche della Cattedrale del Cristo Salvatore, la riunione generale del clero della Patriarcale e Primaziale Arcidiocesi Metropolitana di Mosca, sotto la presidenza del proprio gerarca, il Patriarca Cirillo.
Alla riunione hanno partecipato buona parte dei quasi 2000 sacerdoti e diaconi che servono nel territorio della città, e rappresentanze degli oltre 2000 monaci e monache residenti nei monasteri urbani.
Il Patriarca ha tenuto una lunga e articolata relazione, nel corso della quale si è soffermato su molteplici tematiche riguardanti la vita della diocesi moscovita e, più in generale, della Chiesa Russa nel corso dell’anno che va concludendosi.
In particolare, il Patriarca ha parlato dei gravi effetti sociali dell’epidemia trascorsa e delle minacce che questi comportano: «durante la diffusione dell’infezione da coronavirus, (…) abbiamo visto anche molti fenomeni negativi, come l’alienazione reciproca delle persone, l’aggravarsi dell’egoismo, l’insorgere di fobie e panico, la manipolazione dell’opinione pubblica e, cosa più amara, l’abbandono da molte persone della partecipazione di persona ai sacri uffici e alla vita della chiesa».
«In molti Paesi del mondo, la lotta contro il coronavirus è servita come pretesto per aumentare il controllo da parte degli stati e delle corporazioni private sulla vita delle persone e della società, particolarmente attraverso l’introduzione di tecnologie digitali che non sono trasparenti per la maggior parte delle persone. Nei due anni di diffusione dell’infezione, gli squilibrî sociali ed economici tra le persone si sono intensificati, risultando pure in un ingiusto arricchimento di taluni e nell’impoverimento di altri.
«È diventato ancora più comune in molti Paesi e società l’imporsi dell’ideologia della sinistra radicale, dei loro falsi e immorali «valori», e molto spesso ciò è avvenuto con il potere coercitivo degli stati».
«Sembrava che a causa delle restrizioni agli spostamenti e alla cooperazione internazionale lo sviluppo della globalizzazione avrebbe avuto un freno. Tuttavia, abbiamo visto che ciò non è accaduto, e anzi l’ideologia del globalismo si è persino rafforzata, proponendo il predominio totale di certi paesi e delle loro alleanze politico-militari su altre nazioni, al posto di pacifiche e rispettose interazioni. Il globalismo è una sorta di pretesa di universalità senza Dio, che implica il disprezzo per l’identità, per il benessere, per la libertà e la religione della maggioranza dei popoli della terra».
«Molti ritengono che l’infezione di coronavirus e quanto le è connesso siano stati forse la più grande prova che l’umanità abbia affrontato negli anni recenti; forse questo avrebbe dovuto far sì che le persone traessero le giuste conclusioni da quanto è successo, e conseguentemente rifiutassero di partecipare ai processi distruttivi che si attuano nel mondo, e si rivolgessero a Dio. Purtroppo, questo non è accaduto, e l’umanità è anzi entrata, a mio avviso, in una nuova e persino più grave e pericolosa crisi».
Il Patriarca ha poi speso alcune parole sul conflitto in Ucraina, e ricordando i fatti di Jugoslavia nel 1999 ha fatto notare come «la macchina militare occidentale, tramite ricatto economico o politico, con l’aiuto delle cosiddette rivoluzioni colorate, opera consistentemente contro quei paesi i cui popoli sono portatori dell’Ortodossia».
Cirillo ha poi rimarcato i doveri del clero nella preghiera e nell’assistenza ai soldati, alle loro famiglie e ai rifugiati in questi momenti difficili. Ha anche comunicato dei contatti avuti con il Ministero della Difesa, affinché in caso di mobilitazione generale sia garantita l’esenzione dal clero dal servizio militare – finora non prevista dalla legge russa – in quanto l’83° Canone Apostolico e il 7° canone del Concilio di Calcedonia vietano ai chierici di portare armi.
Ancora, ha parlato dei rischi dell’«attitudine consumista alla vita umana, [del]la distruzione degli ideali di famiglia e [del]l’esaltazione dell’idea dell’assenza deliberata di figli, la cosiddetta childfree, [del]la propaganda della perversione sessuale e corruzione dei bambini, [del] tentativo di normalizzare la pratica della maternità surrogata, [del]la diffusione del peccato di infanticidio che grida vendetta al cielo, l’aborto».
A tal riguardo, ha esortato il clero moscovita a chiamare il peccato col proprio nome, anche quando questo possa non piacere ai potenti del mondo.
Egli ha poi proseguito:
«Ho più volte parlato del fatto che una significativa minaccia della modernità è l’idea del “miglioramento” arbitrario della persona, cioè l’idea del transumanesimo. Se la principale idea dell’umanesimo secolare era il riconoscimento dell’altissimo valore della persona in sé, al di fuori del suo legame con Dio, allora la base – consapevole o meno – dell’idea del transumanesimo è la disumanizzazione. D’altronde, nella scelta tra il cammino della vita e quello della morte (cfr. Ger. 21,8), l’umanità sta scegliendo la civiltà della morte e del declino, dacché si è proposta di eliminare completamente dalla propria civiltà la Fonte della Vita, cioè Dio».
Secondo il Patriarca, la tentazione primigenia del diavolo, quella di non seguire i piani di Dio e di calpestare l’immagine di Dio in noi per «essere come dèi», ritorna oggi prepotentemente.
«L’idea della disumanizzazione è intesa in un senso biologico, quando si compiono esperimenti sul corpo umano, sul genere, sulla genetica (…) Ma è intesa anche in un senso sociale, che si esprime particolarmente nell’aggressiva imposizione di forme eccessive di digitalizzazione, nelle quali l’uomo è depersonalizzato, e le sue decisione sono alla mercé degli algoritmi dei computer e della cosiddetta Intelligenza Artificiale».
«La comunicazione tra persone è pure disumanizzata, specialmente nei social network, quando gli utenti diventano isolati nel loro mondo o, più spesso, sono loro imposte preferenze e fonti d’informazione, e sparisce invece la genuina comunicazione di persona. Ma soprattutto, la disumanizzazione s’impone nel mondo delle idee, quando gli anti-valori che contraddicono il piano di Dio […] penetrano nella sfera della cultura, e danneggiano le fondamenta dell’educazione e della formazione».
Il primo gerarca della Chiesa Russa ha espresso la propria approvazione per le misure adottate dalla Duma di Stato contro la propaganda omosessuale, ma ha sottolineato come un’importante compito pastorale al giorno d’oggi sia contrastare la propaganda anti-famiglia che abbonda nella cultura di massa, abbattendo gli stereotipi antinatalisti.
Il Patriarca ha evidenziato i problemi a cui vanno incontro le giovani famiglie, a partire dalla necessità di lavorare per molte madri che vorrebbero invece dedicare il proprio tempo alla cura dei figli, annunciando di aver chiesto all’Assemblea Federale Russa degli speciali sostegni alle famiglie, evidenziando però come il primo necessario passo sia l’eliminazione dalla cultura popolare delle «aspirazioni egoistiche, con l’obbiettivo di “aver tutto dalla vita”, uno slogan che è il vessillo dell’era del consumismo illimitato. (…) L’approvazione nella cultura popolare di comportamenti dissoluti quali l’adulterio o il divorzio come norma di vita, o addirittura come valori, è distruttiva per la salvezza delle anime e la loro salute spirituale. Questi fenomeni devono essere direttamente e senza compromessi chiamati con il loro nome, e in una visione ortodossa sono un peccato».
Cirillo ha esortato quindi il clero a proclamare la verità divina su questo tema, in confessione e nei dialoghi con i giovani sposi, ma anche sulle piattaforme televisive e con ogni mezzo che forgia la cultura popolare. Ancora ha rivolto parole dure contro l’aborto, spiegando di essersi speso con ogni mezzo presso il governo perché esso venga tolto dai diritti garantiti dall’assicurazione medica obbligatoria: «Purtroppo, una pericolosa credenza continua a persistere nella nostra società, secondo cui la soppressione di una vita concepita sia un diritto umano. Questo è semplicemente ingiurioso nei confronti del vero significato di “diritti umani”. Oggi questa parola, “diritti umani”, copre un sacco di cose, compresi varî tipi di comportamenti peccaminosi e antisociali. Un’innocente persona viva, che non è ancora nata, ma che porta in sé l’immagine di Dio, viene considerata un ostacolo a una vita comoda, e una fonte di scomodità che può essere facilmente eliminata! L’aborto nella mente di molte persone è diventato qualcosa di quotidiano. E questo è un grandissimo peccato davanti a Dio».
Altre parole sono state spese sul tema dell’arrivo di molti immigrati musulmani, soprattutto provenienti dai paesi dell’Asia Centrale, nell’area moscovita, e di come la comunità locale e le parrocchie debbano relazionarsi con questo fenomeno, che molti guardano con preoccupazione.
Il Patriarca ha infine relazionato sulle attività pastorali e liturgiche del proprio ministero e della diocesi di Mosca nell’anno trascorso.
Nicolò Ghigi
Immagine giunta a Renovatio 21 da un sacerdote presente all’evento
Sorveglianza
L’Inghilterra sperimenta sistema di pagamento ferroviario tramite tracciamento smartphone della posizione in tempo reale

In Inghilterra verrà lanciato un nuovo sistema di tariffe ferroviarie basato sul GPS che monitorerà gli spostamenti dei passeggeri tramite i loro smartphone e addebiterà loro il costo in un secondo momento, eliminando la necessità di acquistare i biglietti in anticipo. Lo riporta Reclaim the Net.
Sebbene venga promosso come un passo avanti verso un’esperienza di viaggio più semplice ed efficiente, il sistema si basa fondamentalmente sul monitoraggio della posizione in tempo reale, richiamando l’attenzione sul ruolo crescente della sorveglianza nei servizi pubblici di routine.
La sperimentazione è iniziata il 1° settembre sulle tratte ferroviarie dell’East Midlands Railway tra Leicester, Derby e Nottingham. Più avanti nel mese, il servizio sarà esteso ai servizi Northern Rail nello Yorkshire, comprese le fermate di Leeds, Sheffield, Harrogate, Doncaster e Barnsley.
Sono disponibili complessivamente 4.000 posti per coloro che si registrano tramite i siti web degli operatori ferroviari. I partecipanti utilizzeranno un’app che genera un codice a barre da scansionare ai tornelli. Una volta scansionato, il GPS del telefono si attiva, registrando gli spostamenti del passeggero durante la giornata.
Sostieni Renovatio 21
Il sistema calcola quindi il costo in base alla distanza percorsa e fattura il costo al passeggero a fine giornata. Gli operatori affermano che la tariffa sarà sempre la più economica possibile per la tratta percorsa.
Il ministro delle ferrovie, Lord Peter Hendy, ha descritto l’attuale struttura di biglietteria come «troppo complicata e un ammodernamento che avrebbe richiesto molto tempo per essere adattata al XXI secolo (…) Attraverso queste sperimentazioni stiamo facendo proprio questo, rendendo l’acquisto dei biglietti più comodo, più accessibile e più flessibile (…) Mettendo l’esperienza dei passeggeri al centro del nostro processo decisionale, stiamo modernizzando le tariffe e l’emissione dei biglietti, rendendo più semplice e facile per le persone scegliere il treno», ha affermato.
Mentre i funzionari continuano a presentare il progetto come una vittoria in termini di praticità e prezzo, la tecnologia introduce un nuovo livello di sorveglianza di routine in un ambiente di transito già ricco di dati.
La preoccupazione maggiore non riguarda solo la tecnologia in sé, ma la facilità con cui questo tipo di monitoraggio sta diventando routine. Per andare da A a B, ora è necessario generare un registro dettagliato di dove si va, quando si va e con quale frequenza.
Questi dati si accumulano rapidamente e non restano archiviati in un silos. Possono essere associati a nomi, comportamenti, schemi e persino alle persone con cui si viaggia. Con la diffusione di questo tipo di sistema, diventa sempre più difficile evitare un monitoraggio costante negli spazi pubblici.
Non esiste inoltre una linea chiara su come verranno gestiti questi dati. Chi ne avrà accesso, per quanto tempo verranno conservati e per quali altri scopi potrebbero essere utilizzati sono tutte questioni aperte.
Aiuta Renovatio 21
L’idea è tutta una questione di praticità, ma saltare la coda per i biglietti potrebbe comportare la rinuncia al controllo su dove finiscono i propri dati. Una volta registrata la cronologia delle posizioni, difficilmente rimane memorizzata. Può essere condivisa, analizzata e integrata in sistemi che vanno ben oltre i viaggi in treno.
Si tratta di un passo ulteriore verso una società della biosorveglianza totale, di cui è stato un prodromo la pandemia, con vari esempi (in primis, l’Australia), tra cui, sembra, qualche comune italiano, che hanno utilizzato le capacità geolocalizzative degli smartphone per tracciare gli spostamenti fuori casa, allora proibiti, dei cittadini.
Ora, con la scusa dei viaggi in regalo, si attirano gli avventati nella trappola del controllo totale. Il lettore di Renovatio 21 sa che sarà probabilmente lo stesso con l’euro digitale, il cui lancio è sempre più imminente.
«There is no such thing as free cheese» dice un detto anglofono: non esiste una cosa come il formaggio gratis. Cioè, secondo la saggezza murina che manca ai molti roditori come a molti umani, se il formaggio è gratis, probabilmente è una trappola.
Iscriviti alla Newslettera di Renovatio 21
Immagine di Simon via Flickr pubblicata su licenza CC BY 2.0
Pensiero
Massacro trans di bambini, ecco lo stragista ideale dei «conservatori». Per un futuro di sorveglianza totale

Sostieni Renovatio 21
‼️🇺🇸 NEW: And there it is;
“I’m about to launch GIDEON, America’s first-ever Ai threat detection platform built for law enforcement.” “It scrapes the internet 24/7 using Israeli-grade ontology…” Pre-crime policing starts NEXT WEEK. 👀 pic.twitter.com/pTQUsMnONx — Diligent Denizen 🇺🇸 (@DiligentDenizen) August 28, 2025
Iscriviti al canale Telegram
Iscriviti alla Newslettera di Renovatio 21
Aiuta Renovatio 21
Iscriviti alla Newslettera di Renovatio 21
Internet
Il nuovo aggiornamento di Instagram eroderà ulteriormente la vostra privacy

I nuovi aggiornamenti di Instagram sono ritenuti come problematici per la privacy degli utenti. Lo riporta Reclaim The Net.
Meta sta lanciando tre nuovi aggiornamenti del social network basato su immagini. Uno di questi «porta la piattaforma in un territorio che dovrebbe far scattare un serio campanello d’allarme per chiunque tenga alla privacy», scrive il sito.
Le prime due modifiche sono relativamente innocue: una nuova opzione per ripubblicare i Reel pubblici e una scheda «Amici» che mostra i post che i tuoi contatti hanno apprezzato o commentato.
La terza è molto più invasiva: la nuova «Friend Map» di Instagram, un sistema di tracciamento in tempo reale che ti consente di condividere la tua posizione esatta con i contatti scelti e di vedere a tua volta la loro.
«Meta lo presenta come un modo per “restare aggiornati con gli amici”, ma il suo vero valore è per l’azienda, non per te» nota Reclaim The Net.
La funzionalità rispecchia la «Snap Map» di Snapchat (società che in passato ha accusato Facebook di copiare le sue funzioni) e verrà introdotta inizialmente negli Stati Uniti prima di essere lanciata a livello globale.
«A differenza di un incontro per un caffè, questo tipo di “connessione” significa fornire a Meta un feed costante su dove ti trovi, quando ci sei e con quale frequenza ci vai» scrive RTN.
Aiuta Renovatio 21
Se attivata, la Friend Map utilizza il GPS del telefono, insieme a segnali Bluetooth e Wi-Fi, per determinare la tua posizione. Se hai già taggato la tua posizione in post o Storie, potresti aver già dato i permessi necessari. Reel, Storie e post taggati possono apparire sulla mappa per 24 ore, insieme alle «Note» dei follower condivisi.
Instagram specifica che la condivisione della posizione è inizialmente disattivata all’apertura della mappa, ma non è chiaro se successivamente verrà chiesto di riattivarla. Una volta concessi i permessi, l’app potrebbe accedere alla tua posizione ogni volta che la usi.
Rivelare la propria posizione in tempo reale è uno dei dati più rivelatori che si possano condividere online. Rivela la propria casa, il proprio posto di lavoro, le proprie abitudini quotidiane e i luoghi che si visitano più spesso. Queste informazioni sono una miniera d’oro per gli inserzionisti, che possono tracciare le proprie abitudini per proporre prodotti mirati, e per i governi, che possono utilizzarle senza mandato se pubblicate pubblicamente.
È stato notato che esiste quindi anche una minaccia concreta dello stalking. Le organizzazioni che si occupano di violenza domestica avvertono da tempo che il monitoraggio della posizione in tempo reale è uno strumento potente a disposizione degli aggressori per monitorare e controllare le vittime. La normalizzazione di questo tipo di sorveglianza aumenta ulteriormente i rischi, soprattutto per i bambini.
«Se ti viene chiesto di abilitare la Mappa Amici, rifiuta» scrive RTN, che dà istruzioni su come disattivarla:
Su Instagram:
Vai a Messaggi.
Tocca “Mappa” in alto.
Apri Impostazioni.
Selezionare “Nessuno” e confermare.
Sul tuo dispositivo:
iOS: in Privacy e sicurezza, rimuovi l’accesso alla posizione di Instagram o disattiva “Condividi la mia posizione”.
Android: nelle impostazioni di localizzazione, rimuovi l’autorizzazione di Instagram o disattiva completamente i servizi di localizzazione.
Non si tratta di una singola funzionalità. Fa parte di una spinta costante delle Big Tech per normalizzare la condivisione di una quantità sempre maggiore di dati personali, con il pretesto di «connessione» e «comodità».
La vostra posizione è preziosa e mantenerla riservata è uno dei modi più efficaci per proteggervi da sorveglianza, tracciamento e profilazione.
«Non è necessario fornire a Meta una mappa in tempo reale della tua vita per rimanere vicino ai tuoi amici. Rifiutare questo tipo di tracciamento non è solo una scelta personale, ma è anche una presa di posizione contro la costante erosione della privacy digitale».
Iscriviti alla Newslettera di Renovatio 21
Immagine di Santeri Viinamäki via Wikimedia pubblicata su licenza Creative Commons Attribution-Share Alike 4.0 International
-
Spirito2 settimane fa
Vescovo messicano «concelebra» la messa con una «sacerdotessa» lesbica anglicana «sposata» che ha ricevuto l’Eucaristia
-
Armi biologiche1 settimana fa
I vaccini COVID «sono armi biologiche» che «hanno provocato danni profondi»: nuovo studio
-
Spirito1 settimana fa
Leone punisca l’omoeresia: mons. Viganò sull’udienza papale concessa a padre Martin
-
Vaccini7 giorni fa
Vaccino COVID, mentre Reuters faceva «fact-cheking sulla «disinformazione» il suo CEO faceva anche parte del CdA di Pfizer
-
Spirito2 settimane fa
Don Giussani, errori ed misteri di Comunione e Liberazione. Una vecchia intervista con Don Ennio Innocenti
-
Gender2 settimane fa
Transessuale fa strage in chiesa in una scuola cattolica: nichilismo, psicofarmaci o possessione demoniaca?
-
Salute2 settimane fa
I malori della 35ª settimana 2025
-
Geopolitica2 settimane fa
Mosca conferma attacchi missilistici ipersonici contro l’Ucraina