Politica
«I venti del cambiamento sono arrivati»: dichiarazione di Melania Trump dopo il tentativo di uccidere il marito

La 45ª First Lady degli Stati Uniti, Melania Trump, ha pubblicato una dichiarazione riguardo l’attentato di cui è stato vittima il marito, il candidato presidente USA Donald J. Trump.
Il messaggio è comparso poche ore fa su X.
Sto pensando a voi, miei cari americani.
Siamo sempre stati un’unione unica. America, il tessuto della nostra gentile nazione è a brandelli, ma il nostro coraggio e il nostro buonsenso devono ascendere e riportarci insieme come uno.
Quando ho visto quel violento proiettile colpire mio marito, Donald, ho capito che la mia vita e quella di Barron [il figlio, ndr] erano sull’orlo di un cambiamento devastante. Sono grata ai coraggiosi agenti dei servizi segreti e alle forze dell’ordine che hanno rischiato la propria vita per proteggere mio marito.
Alle famiglie delle vittime innocenti che ora soffrono per questo atto atroce, offro umilmente la mia più sincera solidarietà. Il vostro bisogno di evocare la vostra forza interiore per un motivo così terribile mi rattrista.
Un mostro che ha riconosciuto mio marito come una macchina politica disumana ha tentato di far finire la passione di Donald, la sua risata, l’ingegno, l’amore per la musica e l’ispirazione. Gli aspetti fondamentali della vita di mio marito, il suo lato umano, erano sepolti sotto la macchina politica. Donald, l’uomo generoso e premuroso con cui sono stata nei momenti migliori e peggiori.
Non dimentichiamo che opinioni, politiche e giochi politici diversi sono inferiori all’amore. Il nostro impegno personale, strutturale e di vita – fino alla morte – è seriamente a rischio. I concetti politici sono semplici se paragonati a noi, esseri umani.
— MELANIA TRUMP (@MELANIATRUMP) July 14, 2024
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Siamo tutti esseri umani e, fondamentalmente, istintivamente, vogliamo aiutarci a vicenda. La politica americana è solo uno dei veicoli che possono elevare le nostre comunità. Amore, compassione, gentilezza ed empatia sono necessità.
E ricordiamoci che quando arriverà il momento di guardare oltre la sinistra e la destra, oltre il rosso e il blu, tutti noi proveniamo da famiglie con la passione di lottare insieme per una vita migliore, mentre siamo qui, in questo regno terreno.
L’alba è di nuovo qui. Riuniamoci. Ora.
Questa mattina, innalzatevi al di sopra dell’odio, del vetriolo e delle idee semplicistiche che accendono la violenza. Vogliamo tutti un mondo in cui il rispetto sia fondamentale, la famiglia sia al primo posto e l’amore trascenda. Possiamo realizzare di nuovo questo mondo. Ognuno di noi deve esigere di riaverlo. Dobbiamo insistere affinché il rispetto riempia di nuovo la pietra angolare delle nostre relazioni.
Penso a voi, miei cari americani.
I venti del cambiamento sono arrivati. Per coloro che piangono in sostegno, vi ringrazio. Mi congratulo con coloro che hanno teso la mano oltre la divisione politica: grazie per aver ricordato che ogni singolo politico è un uomo o una donna con una famiglia amorevole.
Melania Trump
14 luglio 2024
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Immagine di pubblico dominio CC0 via Flickr
Politica
Il Giappone elegge una donna conservatrice come primo ministro

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Politica
Elezioni in Bolivia, il Paese si sposta a destra

Domenica si è svolto in Bolivia il ballottaggio per le elezioni presidenziali, che ha visto contrapporsi due candidati di destra: il senatore centrista Rodrigo Paz Pereira e l’ex presidente conservatore Jorge Quiroga.
I risultati preliminari indicano che Paz ha ottenuto il 54,6% dei voti, mentre Quiroga si è fermato al 45,4%. Sebbene sia prevista un’analisi manuale delle schede, è improbabile che il risultato definitivo differisca significativamente dal conteggio iniziale, basato sul 97% delle schede scrutinate.
Le elezioni segnano la fine del ventennale dominio del partito di sinistra Movimiento al Socialismo (MAS), che ha subito una pesante sconfitta nelle elezioni di fine agosto. Il presidente uscente Luis Arce – che ha recentemente accusato gli USA di controllare l’America latina sotto la maschera della «guerra alla droga» – non si è ricandidato, e il candidato del MAS, il ministro degli Interni Eduardo del Castillo, ha raccolto solo il 3,16% dei voti, superando di poco la soglia necessaria per mantenere lo status legale del partito.
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Nel primo turno, la destra ha dominato: Paz ha ottenuto il 32,1% dei voti e Quiroga il 26,8%. Il magnate di centro-destra Samuel Doria Medina, a lungo favorito nei sondaggi, si è classificato terzo con il 19,9% e ha subito appoggiato Paz per il ballottaggio.
Entrambi i candidati hanno basato la loro campagna sullo smantellamento dell’eredità del MAS, differendo però nei metodi. Paz ha promesso riforme graduali, mentre Quiroga ha sostenuto cambiamenti rapidi, proponendo severe misure di austerità per affrontare la crisi.
Il MAS non si è mai ripreso dai disordini del 2019, quando l’ex presidente Evo Morales fu deposto da un colpo di Stato subito dopo aver ottenuto un controverso quarto mandato. In precedenza, Morales aveva perso di misura un referendum per modificare la norma costituzionale che limita a due i mandati presidenziali e vicepresidenziali. Più di recente, Morales ha accusato tentativi di assassinarlo ed è entrato in sciopero della fame, mentre i suoi sostenitori hanno dato vita ad una ribellione. Il Morales, recentemente accusato anche di stupro (accuse che lui definisce «politiche»), in una lunga intervista aveva detto che dietro il suo rovesciamento nel 2019 vi erano «la politica dell’impero, la cultura della morte» degli angloamericani.
Il colpo di Stato portò al potere la politica di destra Jeanine Áñez, seconda vicepresidente del Senato. Tuttavia, il MAS riconquistò terreno nelle elezioni anticipate dell’ottobre 2020, mentre Áñez fu incarcerata per i crimini commessi durante la repressione delle proteste seguite al golpe.
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Il passaggio storico è stato definito da alcuni come la prima «guerra del litio», essendo il Paese ricco, come gli altri Stati limitrofi, della sostanza che rende possibile la tecnologia di computer, telefonini ed auto elettriche.
Come riportato da Renovatio 21, un tentato colpo di Stato vi fu anche l’anno scorso quando la polizia militare e veicoli blindati hanno circondato il palazzo del governo nella capitale La Paz.
Sotto il presidente Arce la Bolivia si era avvicinata ai BRICS e aveva iniziato a commerciare in yuan allontanandosi dal dollaro.
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Immagine screenshot da YouTube
Politica
Sarkozy sarà messo in cella di isolamento

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