Sport e Marzialistica
I talebani vietano l’MMA
I talebani hanno proibito le arti marziali miste (MMA) in Afghanistan, sostenendo che si tratta di uno sport troppo violento e che viola la legge islamica.
Secondo quanto riferito da varie testate, l’ordinanza è stata emessa questa settimana dal ministero per la Propagazione della Virtù e la Prevenzione del Vizio, che ha affermato che le MMA «rappresentano un rischio di morte».
«I giochi di combattimento gratuiti sono da ora in poi vietati e a nessuno è permesso praticarli», ha detto giovedì al giornale britannico Telegraph un portavoce del dipartimento sportivo dei talebani, Atal Mashwani.
Iscriviti al canale Telegram ![]()
«Gli atleti che praticavano questo sport possono passare a un altro sport di loro scelta e continuare le loro attività», ha affermato.
Secondo Mashwani, la decisione è stata presa in seguito a un’indagine sulla conformità dello sport alla legge islamica. «Dopo l’indagine, è stato deciso che lo sport dovesse essere vietato».
Il portavoce ha osservato che le autorità sportive afghane non hanno statistiche sul numero di atleti coinvolti nelle MMA, poiché gli atleti «facevano parte di organizzazioni private e non erano registrati presso il dipartimento sportivo».
Here is Oron Kahlon getting choked out by Javid Basharat after he called Basharat a “terrorist” because Basharat is from Afghanistan. Enjoy! https://t.co/yHbTRomqKx pic.twitter.com/83pllUEZzE
— Omni-Man’s MMA Burner (@zachharknessmma) November 22, 2023
La Mixed Martial Arts Federation of Afghanistan, fondata nel 2008 sotto occupazione americana, era diventata popolare tra i giovani. Nel 2015, è stato organizzato il primo torneo privato di MMA in Afghanistan.
L’Afghanistan Fighting Championship (AFC) e il Truly Grand Fighting Championship (TGFC) hanno ospitato decine di combattimenti prima che i talebani tornassero al potere nel 2021. Tuttavia, le competizioni sono state subito dopo di fatto messe fuori legge dopo l’introduzione di una legge di proibizione.
Aiuta Renovatio 21
Secondo quanto riportato dalla stampa, la maggior parte dei lottatori di MMA afghani aveva lasciato il Paese molto prima dell’ultimo annuncio. Diversi atleti afghani che hanno gareggiato ai Giochi di Parigi, sia nella squadra nazionale che in quella dei rifugiati olimpici, erano stati originariamente coinvolti nelle arti marziali. L’MMA non sono riconosciute dal Comitato Olimpico Internazionale.
L’MMA sono assai popolari in Paesi non lontani come il Daghestan, da cui provengono campioni mondiali UFC come Islam Makhacev e Khabib Nurmagomedov, che attualmente pare avere qualche problema con le autorità russe dopo le turbolenze della regione avutesi di recente.
Nei Paesi del Centrasia ex sovietico è fortissima la presenza del judo e del sambo, un’arte marziale mutuata dal judo durante i primi anni dell’URSS, che sembra essere uno degli ingredienti della forza dimostrata correntemente dagli atleti di questi Paesi.
Iscriviti alla Newslettera di Renovatio 21
Immagine screenshot da Twitter
Sport e Marzialistica
Scoppia lo scandalo del gioco d’azzardo nella NBA: mafia implicata, grandi giocatori arrestati
Iscriviti alla Newslettera di Renovatio 21
Iscriviti alla Newslettera di Renovatio 21
Sport e Marzialistica
È morto il maestro Kurihara, colonna del judo in Italia
Domenica 28 settembre è venuta a mancare una delle storiche colonne del judo italiano, il maestro Takero Kurihara. Si tratta di una figura di riferimento imprescindibile per la storia del judo. Il Judo Club Kurihara, fondato a Milano nel 1970, ha preparato qualcosa come 10mila atleti almeno.
Sul sito del Judo Club leggiamo che la sua lunga e gloriosa storia. Il maestro nasce a Kumamoto, in Giappone, il 25 ottobre 1941. A sette anni inizia a praticare judo e, a soli quattordici anni, nel 1955, ottiene la cintura nera 1° Dan, seguita dal 2° Dan due anni dopo. Nel 1960 si iscrive alla facoltà di Economia dell’Università Chuo di Tokyo, una delle più prestigiose del Giappone. L’anno successivo conquista il 3° Dan e, nel 1963, vince il Campionato Universitario del Giappone, ottenendo il 4° Dan. In questo periodo diventa assistente del maestro Kikuchi (8° Dan) presso l’Università Chuo.
Nel 1964 viene selezionato per il ritiro della Nazionale Giapponese in preparazione alle Olimpiadi di Tokyo, si laurea in Economia con il massimo dei voti e viene nominato 1° Assistente del maestro Kotani (10° Dan, allievo diretto del fondatore del judo Jigoro Kano) al Kodokan di Tokyo, dove affianca il maestro nell’insegnamento agli ufficiali della U.S. Air Force.
Sostieni Renovatio 21
Nel settembre 1964, il Kodokan lo invia ufficialmente in Europa per promuovere il judo nel mondo occidentale. Il 17 settembre, alle 23:00, parte dall’Aeroporto Internazionale di Haneda, salutato da oltre cento persone, tra cui il futuro campione olimpico e mondiale Isao Okano, i campioni giapponesi del 1962 Yoshigaki e Hasegawa, il campione olimpico del 1972 Sekine, il futuro direttore tecnico della Nazionale Canadese Hiroshi Nakamura e il maestro Kimura, futuro direttore tecnico della squadra della Polizia di Tokyo. Tra la folla, il silenzio si fa palpabile quando arriva il maestro Kotani, ormai anziano e appoggiato a un bastone, per un ultimo saluto.
Il 18 settembre 1964 arriva in Italia, accolto all’aeroporto di Linate da un centinaio di persone. L’entusiasmo è tale che gli atleti lo accompagnano direttamente in palestra per osservare il suo metodo di allenamento e la sua tecnica, nonostante il viaggio di oltre 23 ore da Tokyo a Milano. Qui, il maestro affronta un incontro Ju-Nin-Gake (1 contro 10), sconfiggendo per Ippon tutti e dieci i migliori judoka europei selezionati, con l’incontro più lungo durato meno di due minuti. Nel 1965 si tessera presso la F.I.A.P. (Federazione Italiana Atletica Pesante) come insegnante tecnico e, l’anno successivo, conduce uno stage nazionale per gli insegnanti di judo della federazione italiana.
Iscriviti al canale Telegram ![]()
A partire dal 1966, insegna judo agli studenti dell’Istituto Leone XIII dei padri gesuiti di Milano e supervisiona gli allenamenti per i gruppi sportivi delle forze armate italiane (Fiamme Oro, Fiamme Gialle, Carabinieri ed Esercito). In quello stesso anno, il Kodokan gli conferisce il 5° Dan.
Nel 1970 fonda il Judo Club Kurihara a Milano, affiliato alla F.I.A.P.J. e riconosciuto come Centro C.O.N.I. di Avviamento allo Sport. La palestra si distingue per il tatami rialzato su pannelli elastici, progettato per garantire sicurezza e assorbimento degli impatti durante le cadute.
Nel 1978, in riconoscimento del suo contributo alla diffusione del judo in Italia e in Europa, il Kodokan gli attribuisce il 6° Dan, la cintura bianco-rossa. Nel 1997, su richiesta del generale degli Alpini Marco Grasso (cintura nera 1° Dan), primo comandante della rinata Scuola Militare “Teulié” di Milano, il maestro Kurihara inizia a insegnare judo agli allievi della scuola, valorizzando il judo come strumento educativo.
Il 17 settembre 2002, il Kodokan gli conferisce l’8° Dan, rendendolo il maestro con il grado più alto in Europa ufficialmente riconosciuto dall’istituzione.
Nel corso della sua carriera, il maestro Kurihara ha approfondito lo studio del judo sotto il profilo storico, tecnico e culturale, mantenendo contatti con i maggiori esperti e atleti della disciplina, tra cui i maestri Daigo, Mikami di Losanna e Nakamura.
Con il maestro Kurihara se ne va un pezzo storico della marzialistica italiana, un esempio dei tempi in cui erano giapponesi i maestri da generazioni di italiani imparavano.
La tradizione, comunque, continua. Yujiro Kurihara, nipote del Maestro, è attivo nel ju-jitsu e pratica anche il kurash, antica forma di lotta che è sport nazionale in Uzbekistan.
Iscriviti alla Newslettera di Renovatio 21
Immagine da Twitter
Sport e Marzialistica
Monaci shaolini, dall’incontro con papa Francesco e la caduta in disgrazia del bonzo manager
Iscriviti alla Newslettera di Renovatio 21
Iscriviti al canale Telegram ![]()
Iscriviti alla Newslettera di Renovatio 21
-



Pensiero1 settimana faCi risiamo: il papa loda Don Milani. Torna l’ombra della pedofilia sulla Chiesa e sul futuro del mondo
-



Sanità2 settimane faUn nuovo sindacato per le prossime pandemie. Intervista al segretario di Di.Co.Si
-



Necrocultura6 giorni fa«L’ideologia ambientalista e neomalthusiana» di Vaticano e anglicani: Mons. Viganò sulla nomina del re britannico da parte di Leone
-



Oligarcato1 settimana faPapa Leone conferisce a Carlo III, capo della Chiesa d’Inghilterra, la cattedra permanente nella basilica papale
-



Salute1 settimana faI malori della 42ª settimana 2025
-



Autismo2 settimane faTutti addosso a Kennedy che collega la circoncisione all’autismo. Quando finirà la barbarie della mutilazione genitale infantile?
-



Politica1 settimana faI vaccini, l’euro, l’OMS e le proteste pro-Palestina. Renovatio 21 intervista il senatore Borghi
-



Bioetica2 settimane faMorte cerebrale, trapianti, predazione degli organi, eutanasia: dai criteri di Harvard alla nostra carta d’identità













