Geopolitica
I talebani vietano le finestre che danno su spazi dove ci sono le donne
Il leader supremo dei talebani afghani, Hibatullah Akhundzada, ha emanato un decreto che proibisce le finestre negli edifici residenziali che si affacciano sulle aree utilizzate dalle donne. La sentenza fa parte della più ampia campagna del governo per implementare la legge islamica della sharia in tutto il paese.
La dichiarazione, pubblicata sabato dal portavoce del governo talebano Zabihullah Mujahid su X, delinea «il modo in cui verranno posizionate le finestre che si affacciano sugli edifici vicini durante la costruzione».
I nuovi edifici non dovrebbero avere finestre attraverso le quali è possibile vedere «il cortile, la cucina, il pozzo del vicino e altri luoghi solitamente usati dalle donne», si legge nella dichiarazione. Le finestre esistenti con tali viste dovrebbero essere bloccate, aggiunge.
د ودانیو جوړولو پر مهال د همسایه ودانۍ پر لور د کړکۍ اېښودلو د څرنګوالي په اړه د عالیقد امیرالمؤمنین حفظه الله تعالی فرمان pic.twitter.com/HKNMbrhDs6
— ارگ – ARG (@ARG_1880) December 28, 2024
«Vedere le donne lavorare nelle cucine, nei cortili o raccogliere l’acqua dai pozzi può portare ad atti osceni», si legge nel documento.
Le autorità comunali e le altre autorità competenti monitoreranno i cantieri per garantire il rispetto del decreto.
Sebbene i talebani avessero inizialmente promesso di essere più moderati dopo aver preso il potere dopo il disastroso ritiro degli USA, il gruppo ha da allora imposto molte restrizioni della sharia, tra cui il divieto di istruzione per le ragazze oltre la sesta elementare. Ha anche impedito alle donne di lavorare nella maggior parte delle professioni e ha imposto rigidi codici di abbigliamento.
Il governo talebano non è stato riconosciuto dall’ONU, ma mantiene legami con diversi Paesi. La Russia a ottobre ha rimosso i talebani dalla lista dei terroristi.
Come riportato da Renovatio 21, tre mesi fa talebani hanno promesso di vietare le immagini di esseri umani e animali nei media afghani, nell’ambito di una più ampia campagna del gruppo islamista per l’attuazione della sharia in tutto il Paese.
Come riportato da Renovatio 21, al momento della riconquista di Kabullo a fine estate 2021 i talebani non si fecero problemi a farsi fotografare mentre mangiavano del gelato, in un evidente trollaggio della passione alimentare del presidente Biden. Parimenti, le autorità talebane in conferenza stampa lamentarono la censura sui social media americani come Facebook per poi elogiare la libertà di parola sul nuovo Twitter di Elon Musk.
Non è chiaro nemmeno come l’editto si confà all’installazione di almeno 2 mila telecamere a circuito chiuso voluta dalle autorità talebane già due anni fa. Di certo, tuttavia, rimarrà possibile immortalare le supercar afghane: è emerso infatti nel 2022 che gli afghani avevano prodotto, non si sa come, la loro prima fuoriserie sportiva.
I talebani due mesi fa avevano vietato la pratica delle arti marziali miste (MMA). L’anno passato erano stati vietati i saloni di bellezza. Due anni fa avevano iniziato, esattamente con l’ISIS, a mettere al bando giochi, film musica e musica straniera.
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Immagine di Marius Arnesen via Wikimedia pubblicata su licenza Creative Commons Attribution-Share Alike 2.0 Generic
Geopolitica
Ebrei VIP chiedono sanzioni contro Israele
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Geopolitica
Putin: la risposta della Russia agli attacchi Tomahawk sarebbe «schiacciante»
La risposta della Russia a un attacco ucraino con missili Tomahawk di fabbricazione statunitense sarebbe «molto seria, se non schiacciante», ha dichiarato giovedì il presidente Vladimir Putin ai giornalisti. Fornire a Kiev armi a lungo raggio di questo tipo rappresenterebbe «un tentativo di escalation», ha avvertito.
Kiev ha più volte richiesto i missili Tomahawk. Il presidente ucraino Volodymyr Zelens’kyj ha sollevato la questione durante un incontro con il presidente degli Stati Uniti Donald Trump alla Casa Bianca la scorsa settimana. Secondo Axios, Zelens’kyj non è riuscito a ottenere la consegna dell’arma. Funzionari americani avevano precedentemente indicato che l’opzione poteva essere considerata, ma la decisione finale spettava a Trump.
Parlando mercoledì alla Casa Bianca durante un incontro con il Segretario Generale della NATO Mark Rutte, Trump non ha chiarito se gli Stati Uniti potrebbero fornire i missili a Kiev in futuro, ma ha sottolineato che il loro utilizzo richiede un addestramento lungo e intensivo. I missili hanno una gittata massima di circa 2.500 km.
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«Sarebbe un’escalation. È un tentativo di escalation», ha commentato Putin riguardo a una possibile consegna. «Se il territorio russo fosse colpito con un’arma del genere, la risposta sarebbe molto seria, se non addirittura schiacciante», ha aggiunto, invitando i leader occidentali a «rifletterci».
Mosca aveva già avvertito che, pur non influenzando lo stato del campo di battaglia ucraino, la consegna dei Tomahawk ridurrebbe le prospettive di pace e danneggerebbe gravemente le relazioni tra Stati Uniti e Russia.
Putin ha discusso la questione con Trump in una telefonata la scorsa settimana. La consegna dei missili avrebbe «gravemente compromesso le prospettive di una soluzione pacifica», aveva dichiarato allora. In seguito alla chiamata, Trump ha affermato che fornire i Tomahawk a Kiev «non sarebbe stato facile» per gli Stati Uniti e ha sostenuto che Washington non dovrebbe esaurire il proprio arsenale per l’Ucraina.
Come riportato da Renovatio 21, Trump nelle scorse ore ha annullato il vertice con Putin a Budapest. Al contempo, gli USA hanno posto nuove sanzioni sul petrolio russo.
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Immagine di President of Russia pubblicata su licenza Creative Commons Attribution 4.0 International (CC BY 4.0)
Geopolitica
Trump annulla l’incontro a Budapest con Putin
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