Animali
Gruppo di orsi dello zoo di Shanghai sbrana guardiano dinanzi ai turisti
Un gruppo di orsi in un parco zoologico a Shanghai ha ucciso un dipendente mentre i visitatori guardavano con orrore da un tour bus.
L’incidente allo Shanghai Wild Animal Park è stato registrato sabato da spettatori in preda al panico, alcuni dei quali hanno pubblicato filmati sulla popolare piattaforma Weibo in Cina. È possibile sentire i testimoni all’interno dell’autobus gridare: «Sembra che ci sia un uomo» e «Cosa sta succedendo?» ha riferito lunedì la BBC.
L’incidente allo Shanghai Wild Animal Park è stato registrato sabato da spettatori in preda al panico, alcuni dei quali hanno pubblicato filmati sulla popolare piattaforma Weibo in Cina
Il parco ha attivato i protocolli di emergenza e chiuso temporaneamente l’area mentre i funzionari cercavano di scoprire cosa fosse successo al lavoratore all’interno della zona delle bestie da preda dello zoo, accessibile ai turisti che rimangono all’interno dei veicoli designati. Sebbene i dettagli dell’attacco fossero scarsi, i funzionari del parco hanno detto che stanno lavorando con gli investigatori.
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I funzionari hanno detto in una dichiarazione di essere «estremamente affranti» e hanno offerto la loro solidarietà alla famiglia della vittima, che non è stata identificata pubblicamente. I funzionari hanno anche chiesto scusa agli ospiti che hanno visto l’attacco.
Secondo il sito web del parco, gli orsi bruni e neri di tutte le taglie vagano liberamente nell’area carrabile, progettata per imitare il loro habitat originale. Le riprese video pubblicate su Instagram giorni prima dell’attacco mostrano un orso che si arrampica sul lato di un autobus turistico mentre le persone all’interno gli mettono le carote in bocca.
Nonostante la promessa ai visitatori di una «esperienza magica» e di «spettacoli straordinari», il parco ha spesso fatto notizia per il modo in cui tratta i suoi animali.
Nel 2013 un video è diventato virale dopo che un orso si è avventato e ha tentato di mutilare una scimmia durante una gara ciclistica all’evento «Olimpiadi animali» del parco. Entrambi gli animali erano caduti dalle biciclette e si poteva sentire la folla ansimare mentre i membri del personale brandivano dei bastoni per cercare di liberare la scimmia dalle grinfie dell’orso. L’incidente è stato definito«crudele» e ha suscitato la richiesta di bandire tali eventi.
Il rapporto affermava che i membri del personale del parco di Shanghai erano stati fotografati mentre cavalcavano struzzi e costringevano gli elefanti a ballare per intrattenimento e diceva che almeno cinque panda nella struttura erano morti a causa di infezioni e insufficienza d’organo
Tre anni dopo, è apparso un video che mostrava un operaio al parco che schiaffeggiava il viso di un cucciolo di tigre nel tentativo di farlo posare per le fotografie con i visitatori; quel filmato ha anche innescato una condanna diffusa e ha portato a richieste di chiusura dello zoo.
Nel 2017, il parco è stato incluso nell’elenco degli «zoo terribili» dal quotidiano di Hong Kong del South China Morning Post, che ha evidenziato le preoccupazioni per le cattive condizioni degli animali in cattività.
Il rapporto affermava che i membri del personale del parco di Shanghai erano stati fotografati mentre cavalcavano struzzi e costringevano gli elefanti a ballare per intrattenimento e diceva che almeno cinque panda nella struttura erano morti a causa di infezioni e insufficienza d’organo.
In questo 2020, comunque, l’orso non è l’unica creatura assassina sfuggita dal controllo della Cina.
In questo 2020, comunque, l’orso non è l’unica creatura assassina sfuggita dal controllo della Cina.
Animali
Adolescente schizofrenico sbranato da leonessa in gabbia: video
Il diciannovenne Gerson de Melo Machado, che la stampa scrive era affetto da schizofrenia, è morto sbranato da una leonessa dopo essersi introdotto illegalmente nel suo recinto dei grandi felini dello zoo Parque Zoobotânico Arruda Câmara, a João Pessoa, nello stato di Paraíba, Brasile.
Secondo quanto riferito dalle testate locali il ragazzo ha scavalcato un muro alto circa sei metri per raggiungere l’area dei leoni. L’episodio si è consumato sotto gli occhi atterriti degli altri visitatori.
Machado coltivava da tempo il sogno di diventare domatore di leoni e in passato aveva addirittura tentato di imbarcarsi clandestinamente su un volo per l’Africa.
Um homem morreu após invadir a jaula de uma leoa e ser atacado pelo animal no Parque Zoobotânico Arruda Câmara, conhecido como Bica, em João Pessoa, (PB).
O caso aconteceu na manhã deste domingo (30/11), segundo informações da TV Cabo Branco. A identidade da vítima ainda não… pic.twitter.com/8Lb8vse2CK
— LeoDias 🍿 (@euleodias) November 30, 2025
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«Una volta confermato l’incidente, il parco è stato immediatamente chiuso, seguendo tutti i protocolli di sicurezza. Le squadre hanno allertato le autorità competenti e fornito il supporto necessario ai soccorritori e agli investigatori. Il Parco Arruda Câmara è solidale con la famiglia del ragazzo deceduto, si rammarica profondamente per la perdita e augura forza in questo momento difficile», recita la nota ufficiale dello zoo.
Il personale di sicurezza ha provato a bloccare il giovane mentre scavalcava e si lanciava nel recinto, ma Machado è stato troppo rapido. La polizia scientifica non esclude l’ipotesi di un gesto suicidario.
«Mi sento totalmente impotente, ed è un sentimento che mi provoca un dolore enorme nell’anima», ha dichiarato l’assistente sociale Verônica Oliveira, che seguiva il ragazzo per la tutela dei minori. A Machado era stata diagnosticata la schizofrenia; aveva trascorso periodi in varie strutture ed era noto alle forze dell’ordine fin da bambino per piccoli reati. Solo la settimana precedente si era rivolto alla stessa Oliveira, appena uscito di prigione, chiedendo aiuto per trovare un lavoro.
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Immagine screenshot da Twitter
Animali
Maiale salva due soldati russi che stavano calpestando una mina: come i muli degli Alpini
🇷🇺🇺🇦🐽 Help came from where it was not expected. A Ukrainian pig saved good Russian people by stepping on a mine. There are heroes even among khokholys pigs. Be kind! pic.twitter.com/stMHahKvIF
— Black Diamond (@blackdiammon) November 15, 2025
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Animali
Dinosauro morto sotto un museo di dinosauri
Un dinosauro sembra essere morto sul punto esatto in cui hanno poi costruito un museo dei dinosauri, seppellendo il suo fossile sotto la struttura musiva.
A Denver alcuni scienziati hanno scoperto un fossile di dinosauro di 67,5 milioni di anni fa nel sottosuolo del parcheggio del museo che ospita questi enormi animali oramai estinti milioni di anni fa. Come il Denver Museum of Nature and Science ha spiegato a Catalyst, la sua rivista online, l’antico frammento osseo è stato sepolto a circa 230 metri sotto il parkingo dell’istituzione.
Al di là della coincidenza di tale scoperta sotto un museo di storia naturale, tuttavia, il modo in cui gli amabili resti dinosaurici sono stati rivenuti sfida la credulità del lettore.
Diversi mesi fa, i ricercatori hanno iniziato a perforare sotto il parcheggio del museo per vedere se le temperature sotterranee della Terra potrebbero riscaldarle e raffreddarle in modo sostenibile. Questo «riscaldamento geotermico» utilizza lo stesso principio delle sorgenti termali, rendendo questa forma di energia rinnovabile una delle più antiche del mondo, scrive Futurism.
Una volta che le due piattaforme di perforazione sono iniziate, gli scienziati dietro il progetto hanno deciso di vedere cos’altro potevano trovare scavando in profondità nella crosta terrestre.
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Come spiega un articolo sull’incredibile scoperta, gli archeologi non solo hanno scoperto interessanti campioni geologici all’interno del nucleo campione di sei centimetri e mezzo, ma anche, per puro caso, l’osso parziale di un dinosauro scomparso circa 70 milioni di anni fa.
«È fondamentalmente come vincere alla lotteria e rimanere colpiti da un fulmine nello stesso giorno», ha spiegato il curatore di geologia del museo James Hagadorn in un’intervista a Catalyst. «Nessuno avrebbe potuto prevedere che questo piccolo piede quadrato di terra dove abbiamo iniziato a perforare avrebbe effettivamente contenuto un osso di dinosauro sotto di esso!».
Naturalmente ci sono volute alcune ricerche per determinare che l’osso era di un dinosauro di una non determinata specie fosse e comprendere come fosse deceduto. Successivamente, come spiegato nel documento di Rocky Mountain Geology, l’osso è stato catalogato come un frammento vertebrale da un ornitopode, un’ampia classificazione paleontologica per i dinosauri bipedi ed erbivori del periodo Cretaceo.
Come comunicato dalla direzione del museo, il ritrovamento ha dell’incredibile.
«Questo fossile proviene da un’epoca appena prima dell’estinzione di massa che ha spazzato via i dinosauri», ha spiegato lo Hagadorn, curatore di geologia del museo. «Questa è una scoperta scientificamente e storicamente emozionante».
Come sottolinea Rocky Mountain Geology, questi tipi di «scoperte paleontologiche urbane» sono davvero rari, ma quando accadono, «accendono l’interesse pubblico per la scienza e approfondiscono la nostra connessione con la natura».
Curioso ripensare a un noto cartone animato dinosauresco trasmesso sulla rete berlusconide qualche decennio fa che ha accompagnato i pomeriggi di tanti bambini parcheggiati dai bommer dinanzi alla TV: Ti voglio bene Denver, con l’inevitabile, come sempre inascolatabile ed inaffrontabile, sigla di Cristina D’Avena.
La storia parlava di un cucciolo di dinosauro verde, trovato da un gruppo di adolescenti californiani (sportivissimi, capelli lunghi e biondi) ancora all’interno del suo uovo, che ha il potere di teletrasportare qualsiasi essere vivente nella preistoria oppure di mostrare sulla sua superficie scene di quell’epoca, viene rinvenuto. I californici ragazzotti si affezionano al dinosauro, al quale danno il nome di Denver, ispirandosi all’omonima città capitale del Colorado, dopo aver letto questo nome su un autobus. Il Denverro si scopre un abile schettinatore e chitarrista ghiotto di patatine in bustina. Il rettile pasticcione inoltre riesce a parlare il linguaggio degli esseri umani, doppiato in italiano da Graziano Galoforo.
Se gli scienziati di Denver chiamassero la creatura preistorica del parcheggio Denver saremmo a cavallo. Di un dinosauro.
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Immagine generata artifizialmente.
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