Connettiti con Renovato 21

Spirito

«Chiesa oscurata da eretici e corrotti, Gerarchia prostituita al mondo: ma Satana sa di aver già perso». Omelia di mons. Viganò dell’8 settembre

Pubblicato

il

Renovatio 21 pubblica l’omelia dell’arcivescovo Carlo Maria Viganò nella festa dell’8 settembre, giorno in cui si festeggia la nascita della Beata Vergine Maria.

GENUISTI QUI TE FECIT

Omelia nella Natività di Maria Santissima

 

 

Permettetemi di formulare il mio saluto ai cari genitori, ai parenti e agli amici di Claudio e Fabrizio, che oggi si consacrano al servizio dell’Altissimo: non nel giorno della Presentazione al Tempio, come usualmente avviene, ma in un’altra ricorrenza mariana non meno importante. Tu es qui restitues hereditatem meam mihi. Tu sei Colui che mi rende l’eredità che mi spetta (Sal 15, 5). Sono le parole che accompagnano il rito della Sacra Tonsura, a significare che l’abbandono del mondo rappresentato dal taglio dei capelli comporta una perdita di cose transeunti e mutevoli, per appropriarsi di quelle eterne e immutabili.

 

Come nella festa dell’Assunzione, così anche nella Natività di Maria Santissima troviamo confermato il parallelo tra la Vergine Madre e la Santa Chiesa: Ella ne è Regina e Signora come il Suo divin Figlio ne è Re e Pontefice. La Liturgia di questo giorno benedetto è incentrata sul Mistero dell’Incarnazione, in vista del quale la Santissima Trinità ha creato ab æterno (Prov 8, 23) Colei che – assimilata alla divina Sapienza – sarebbe stata l’Arca dell’Alleanza, la Torre di Davide, il Tabernacolo vivente dell’Altissimo.

Sostieni Renovatio 21

Sin dal primo istante della Sua Concezione, Nostro Signore ha consacrato l’integrità della Madre di Dio preservandoLa dal peccato originale e conservandoLa sempre Vergine: quæ et Unigenitum tuum Sancti Spiritus obumbratione concepit; et Virginitatis gloria permanente, lumen æternum mundo effudit, Jesum Christum Dominum nostrum. Ella concepì il tuo Unigenito per opera dello Spirito Santo e, conservando la gloria della verginità, generò al mondo la luce eterna, Gesú Cristo nostro Signore (Prefazio della B.V.M.).

 

San Bernardo chiama Maria Santissima acquedotto della Grazia, perché per mezzo di Lei tutte le grazie e le benedizioni di Cristo, divina Sorgente, giungono a noi. Anche la Santa Chiesa è canale della Grazia mediante i Sacramenti. Nel suo seno è formato misticamente il Corpo del Signore nel Santissimo Sacramento dell’Altare; grazie al Sacerdozio, il Sacrificio della Messa perpetua la presenza dell’Emmanuele, il Dio con noi.

 

La Vestizione clericale e la Sacra Tonsura che mi appresto a conferire in questa solenne celebrazione a Claudio e Fabrizio segnano il momento in cui essi liberamente scelgono di dedicarsi al Signore e di rinunciare al mondo. Il rito del Pontificale mostra questa separazione con i segni esteriori: la veste talare nera, il taglio dei capelli, la cotta che simboleggia l’uomo nuovo di cui rivestirsi in justitia, et sanctitate veritatis.

 

Il chierico smette di vivere secondo le usanze mondane, pur lecite, per seguire l’esempio del divin Maestro: nel mondo, ma non del mondo. Infatti, ciò che è del mondo è profano, e come tale deve rimanere fuori dal tempio, che è appunto sacro e santo, ossia separato e inviolabile perché riservato al culto di Dio (sacer) e da Dio ratificato come Suo (sanctus).

 

Il chierico, con la sua veste austera che richiama silenziosamente ma eloquentemente la Croce di Cristo, la penitenza, la rinuncia, la mortificazione, è e deve essere «fuori dal mondo». Per questo il mondo odia tutto ciò che richiama le realtà celesti, i segni esteriori della Religione, la Croce, le reliquie dei Santi, le immagini sacre e anche la talare che oggi voi indosserete per sempre, e di cui significativamente si spogliano proprio coloro che, pur essendo insigniti dell’Ordine Sacro, continuano ad appartenere al mondo.

 

Questa cerimonia costituisce il primo passo dell’itinerarium verso il Sacerdozio. Nella Liturgia della Natività di Maria Santissima, e in particolare nell’Epistola tratta dal Libro della Sapienza, troviamo uno spunto di meditazione spirituale: Dunque, o figli, ascoltatemi: Beati quelli che camminano nelle mie vie. Udite l’insegnamento, siate saggi e non rigettatelo: Beato l’uomo che mi ascolta e veglia ogni giorno all’ingresso della mia casa, e sta attento sul limitare della mia porta. Chi troverà me, troverà la vita e riceverà la salvezza dal Signore (Prov 8, 32-35).

 

Cari Claudio e Fabrizio, voi vi apprestate a camminare verso una meta, seguendo un ben preciso percorso.

 

Siete chiamati a vegliare ogni giorno nella dimora del Signore, sul limitare del Santo dei Santi, per essere un giorno degni di offrire alla divina Maestà la Vittima pura, santa e immacolata, nata da Vergine pura, santa e immacolata. E per questo la vostra vita e tutto il vostro essere devono avere come modello Cristo, Vittima e Sacerdote, e la Sua Santissima Madre, che è Madre nostra e che nella Corredenzione si è unita alla Passione del Signore.

Iscriviti al canale Telegram

Entrambi – la divina Sapienza e la Vergine Maria – parlano al cuore di ciascuno di voi: le mie delizie sono lo stare con i figli dell’uomo (Prov 8, 31). Anche la Chiesa ripete a voi queste parole, e voi stessi dovrete coniugare i vostri doveri verso Dio con la carità verso il prossimo, perché chi da oggi vi vedrà, vi ascolterà, si rivolgerà a voi, possa vedere in voi un Ministro di Cristo e ascoltare la Sua voce, la voce della Chiesa, stabilita da Dio in initio viarum suarum.

 

Il mondo vi è ostile, come fu ostile a Nostro Signore e come è ostile a tutto ciò che viene da Dio: se hanno perseguitato me, perseguiteranno anche voi (Gv 15, 20), ci ammonisce il divin Maestro.

 

Se il mondo non vi deridesse, non vi emarginasse, non vi combattesse, vedrebbe in voi qualcosa di suo e saprebbe che non rappresentate minaccia. Voi siete invece come quei medici coscienziosi radiati durante la farsa pandemica perché curavano i pazienti anziché ucciderli con protocolli sciagurati; siete come quegli insegnanti sospesi perché non disposti a corrompere i bambini e i giovani con le perversioni del gender e dell’ideologia woke; siete come quei i magistrati allontanati perché amministrano la Giustizia invece di lasciar liberi i delinquenti.

 

Siete estranei al mondo, e il mondo lo sa e vi teme per la forza del Vangelo di Cristo che predicate.

 

Oggi la Chiesa di Cristo è oscurata ed eclissata da eretici e corrotti che l’hanno occupata: la Gerarchia si è prostituita al mondo e ha fatto proprie le sue massime. Essa non riconosce più la Signoria di Nostro Signore, e proclama con il Sinedrio: Non abbiamo altro re che Cesare (Gv 19, 15). Sul Soglio di Pietro non siede il Vicario di Cristo, ma un usurpatore votato alla demolizione della Chiesa.

 

L’ostracismo che subiscono i fedeli e i chierici per la loro fedeltà al Signore non è dunque voce della Chiesa, ma della sua contraffazione: ecco perché i falsi pastori temono e combattono chi denuncia il loro tradimento.

 

Vi diranno che siete una minoranza in via di estinzione; che volete distinguervi dagli altri per orgoglio; che la vostra rigidità e il vostro indietrismo sono contro il Vangelo; che la Fede che proclamate è obsoleta e intollerante; che la Liturgia che celebrate è incomprensibile e lontana.

 

Vi diranno che siete pochi e soli, come sono pochi i buoni medici, i buoni maestri, i buoni giudici: pusillus grex.

 

E mentre costoro si riempiono la bocca di inclusività e accoglienza, di tolleranza e di dialogo, sarà solo nei vostri confronti che si scatenerà la loro furia, solo contro di voi che si apriranno le loro prigioni.

 

Le scomuniche per gli eretici e gli scismatici sono scagliate contro chi combatte l’errore e lo scisma, nel rovesciamento di ogni principio e nell’abuso dell’autorità civile e religiosa. Esattamente come le porte delle carceri si aprono per i criminali, in modo da rinchiudervi le persone oneste.

 

Satana non è bipolare: la sua azione corruttrice – mentitore e omicida sin dal principio (Gv 8, 44) – rivela la lucidità nell’inganno e la coerenza perversa, proprie di una mente angelica ancorché decaduta, cioè diabolica. Ed è per questo che oggi la Chiesa attraversa la propria passio per mano dei suoi stessi vertici, come un tempo fu il Sinedrio a sobillare il popolo e a ricattare Pilato per mandare a morte Nostro Signore.

Aiuta Renovatio 21

Eppure, nonostante l’efficienza dell’organizzazione delle forze del male e la disorganizzazione dei buoni, Satana sa di aver già perso, per questo fa di tutto per trascinare con sé nella dannazione quante più anime possibile, così da vanificare la Redenzione. Per questo vuole un mondo senza fede, senza speranza, senza amore. Per questo vuole un mondo senza sacerdoti, senza frati e monache, senza anime espiatrici

 

E per questo – come vediamo accadere – vuole che ogni Vocazione sia corrotta, pervertita o resa inutile.

 

Per questo Satana pretende che la sua menzogna arrogante non sia solo tollerata, ma che venga accettata in quanto tale e che sia la Verità ad essere condannata. La sua impostura esige l’adesione consapevole e ostentata all’errore, assieme al rifiuto ostinato del Bene. Solo così si spiega l’abominazione della desolazione nel luogo santo: un uomo che usurpa il Soglio di Pietro e l’autorità sacra di Nostro Signore per imporre l’apostasia e distruggere la Chiesa.

 

Cari Claudio e Fabrizio, non lasciatevi scoraggiare! La Chiesa è da sempre considerata estranea dal mondo, come lo è Nostra Signora, Maria Santissima. Siamo exsules filii Hevæ, figli della vecchia Eva nel peccato, figli della nuova Eva nella Grazia.

 

Il nostro esilio costituisce il tempo della prova e del combattimento per meritare la cittadinanza della Gerusalemme celeste. La Sua Natività fa di Lei la più pura e santa di tutte le creature, associando la nostra povera umanità alle Sue perfezioni. E con l’Assunzione al Cielo in anima e corpo, Ella ci mostra la nostra patria celeste.

 

Le Sue virtù – prime fra tutte l’umiltà e la purezza – siano il cardine della vostra vita spirituale, perché tutti i mali che oggi affliggono il corpo ecclesiale derivano dall’orgoglio e dalla fornicazione: ne abbiamo un desolante esempio negli scandali della setta bergogliana.

 

Siate umili nell’accogliere il tesoro che la Santa Chiesa custodisce, consegnandolo ai posteri senza aggiungervi né togliergli alcunché. Siate puri nell’immolazione quotidiana del vostro corpo e della vostra anima, sapendo di trovarvi sempre alla presenza di Dio e della Vergine Maria.

 

Rendiamoci dunque degni, con la Grazia di Dio e con il patrocino di Maria Santissima, di raggiungere la meta additata dalla Stella matutina che annuncia il Sole della Giustizia, ripetendo con filiale fiducia l’antifona mariana: Et Jesum, benedictum fructum ventris tui, nobis post hoc exilium, ostende.

 

E così sia.

 

+ Carlo Maria Viganò

Arcivescovo

 

8 Settembre MMXXIV a. D.ñi
In Nativitate B.M.V.

 

Iscriviti alla Newslettera di Renovatio 21

SOSTIENI RENOVATIO 21


Immagine: Pietro Cavallini (1240 circa – 1330 circa), Storie della Vergine commissionate da Bernardo Stefaneschi, Natività di Maria (1291), mosaico a Santa Maria in Trastevere.

Immagine di Sailko via Wikimedia pubblicata su licenza Creative Commons Attribution 3.0 Unported;i mmagine tagliata

Spirito

La messa tradizionale nuovamente autorizzata in San Pietro

Pubblicato

il

Da

Durante il 14° Pellegrinaggio ad Petri Sedem, organizzato dal Coetus Internationalis Summorum Pontificum, che si terrà a Roma e in Vaticano dal 24 al 26 ottobre, il Cardinale Raymond Leo Burke celebrerà una Messa pontificale secondo il rito tridentino presso l’Altare della Cattedra della Basilica di San Pietro sabato 25 ottobre.   Il presidente del Coetus Internationalis Summorum Pontificum ha annunciato l’autorizzazione di questa celebrazione, che fa parte del calendario degli eventi del pellegrinaggio, che da oltre un decennio riunisce fedeli provenienti da diversi Paesi attorno alla liturgia tradizionale latina.   Questo pellegrinaggio è stato fondato nel 2012. Negli ultimi anni, aveva subito le conseguenze delle restrizioni imposte dal motu proprio Traditionis Custodes di papa Francesco, che limitava l’uso della Messa tradizionale, una limitazione che aveva influenzato l’organizzazione del pellegrinaggio.   È tuttavia gratificante che, per la prima volta dall’entrata in vigore del Traditionis Custodes, la celebrazione della Messa tradizionale sia autorizzata presso l’altare della Cattedra di San Pietro nella Basilica Vaticana, mentre il rito tridentino era stato praticamente vietato. Questo va certamente attribuito a Papa Leone XIV, senza dubbio su richiesta del Cardinale Burke.

Sostieni Renovatio 21

Durante i primi pellegrinaggi ad Petri Sedem, la Messa tridentina veniva celebrata liberamente nella Basilica di San Pietro. Tuttavia, già nel marzo 2021, la Segreteria di Stato aveva vietato le Messe private secondo il rito tradizionale, autorizzandole solo nella piccola Cappella Clementina.   Dopo la pubblicazione di Traditionis Custodes, i pellegrinaggi non furono autorizzati a celebrare nella Basilica Vaticana per l’anno 2022, un divieto che fu mantenuto negli anni successivi. I pellegrini dovettero invece recarsi nella Chiesa della Trinità dei Pellegrini o al Pantheon. Quest’anno il divieto verrà revocato.   Speriamo che questo episodio non sia isolato, ma che le restrizioni assolutamente ingiuste, del tutto contrarie alla tradizione e al diritto, che gravano sulla celebrazione del cosiddetto Rito di San Pio V, vengano completamente revocate e che il rito tradizionale possa essere celebrato liberamente da tutti i sacerdoti che lo desiderano. Questo è ciò che la Fraternità Sacerdotale San Pio X ha sempre chiesto.   Sarebbe bene, a partire da Roma, che le direttive della Segreteria di Stato venissero abolite, che il rito tradizionale non fosse più confinato in una piccola cappella della Basilica Vaticana, ma che riacquistasse il suo giusto posto all’interno di questa basilica, che, va ricordato, è stata costruita per esso.   Articolo previamente apparso su FSSPX.News

Iscriviti alla Newslettera di Renovatio 21

SOSTIENI RENOVATIO 21
Immagine di Steven Zucker via Flickr pubblicata su licenza CC BY-NC-SA 2.0  
Continua a leggere

Spirito

Trump posta gli auguri della Madonna in occasione dell’8 settembre

Pubblicato

il

Da

Il presidente Donald Trump, la mattina della festa della Natività della Beata Vergine Maria, Madre di Dio, ha pubblicato «Buon compleanno Maria, Regina della Pace!»

 

Il post sui social media di Trump includeva anche un’immagine della statua della Regina della Pace che si trova nella Basilica di Santa Maria Maggiore a Roma.

 

La statua in marmo, commissionata da Papa Benedetto XV in segno di ringraziamento per la fine della prima guerra mondiale, reca l’iscrizione «Ave Regina Pacis».

 


La Chiesa cattolica celebra la festa della Natività della Beata Vergine Maria l’8 settembre, esattamente nove mesi dopo la solennità dell’Immacolata Concezione, l’8 dicembre.

 

Nelle elezioni presidenziali dello scorso anno, il 55% dei cattolici statunitensi ha votato per Trump.

 

Nel 2020, Trump ha superato il cattolico Joe Biden con un margine del 50% contro il 49%. Tra il 2020 e il 2024, durante l’amministrazione Biden, il 7% degli elettori cattolici ha cambiato la propria affiliazione politica da democratica a repubblicana.

 

Come riportato da Renovatio 21, l’anno passato Trump aveva pubblicato sui social la preghiera di San Michele Arcangelo, spingendo molti a dire che era «più cattolico dei vescovi».

 

Due settimane fa Trump ha dichiarato di voler andare in paradiso.

 

Iscriviti alla Newslettera di Renovatio 21

SOSTIENI RENOVATIO 21


Immagine da Twitter

Continua a leggere

Spirito

Mons. Viganò reagisce alla pellegrinaggio romano omotransessualista

Pubblicato

il

Da

L’arcivescovo Carlo Maria Viganò ha reagito al recente pellegrinaggio delle organizzazione LGBT a Roma per il giubileo citando le visioni della Beata Caterina Emmerich, datate 1820.   «Vidi una strana chiesa che veniva costruita contro ogni regola… Non c’erano angeli a vigilare sulle operazioni di costruzione. In quella chiesa non c’era niente che venisse dall’alto… C’erano solo divisioni e caos. Si tratta probabilmente di una chiesa di umana creazione, che segue l’ultima moda…»   «Vidi cose deplorevoli: stavano giocando d’azzardo, bevendo e parlando in chiesa; stavano anche corteggiando le donne. Ogni sorta di abomini vi venivano perpetrati. I sacerdoti permettevano tutto e dicevano la Messa con molta irriverenza. Vidi che pochi di loro erano ancora pii, e solo pochi avevano una sana visione delle cose. Tutte queste cose diedero tanta tristezza»  

Sostieni Renovatio 21

«Poi vidi che tutto ciò che riguardava il Protestantesimo stava prendendo gradualmente il sopravvento e la religione cattolica stava precipitando in una completa decadenza. La maggior parte dei sacerdoti erano attratti dalle dottrine seducenti ma false di giovani insegnanti, e tutti loro contribuivano all’opera di distruzione. In quei giorni, la Fede cadrà molto in basso, e sarà preservata solo in alcuni posti, in poche case e in poche famiglie che Dio ha protetto dai disastri e dalle guerre»   «Stavano costruendo una chiesa grande, strana, e stravagante. Tutti dovevano essere ammessi in essa per essere uniti ed avere uguali diritti: evangelici, cattolici e sette di ogni denominazione»   «Ho visto di nuovo la strana grande chiesa. Non c’era niente di santo in essa. Ho visto anche un movimento guidato da ecclesiastici a cui contribuivano angeli, santi ed altri cristiani. C’era qualcosa di orgoglioso, presuntuoso e violento in tutto ciò, ed essi sembravano avere molto successo.»   «Vidi quanto sarebbero state nefaste le conseguenze di questa falsa chiesa. L’ho veduta aumentare di dimensioni; eretici di ogni tipo venivano nella città [di Roma]. Il clero locale diventava tiepido, e vidi una grande oscurità… Allora la visione sembrò estendersi da ogni parte. Intere comunità cattoliche erano oppresse, assediate, confinate e private della loro libertà. Vidi molte chiese che venivano chiuse, dappertutto grandi sofferenze, guerre e spargimento di sangue. Una plebaglia selvaggia e ignorante si dava ad azioni violente. Ma tutto ciò non durò a lungo»   «Ho avuto un’altra visione della grande tribolazione. Mi sembrava che si pretendesse dal clero una concessione che non poteva essere accordata. Vidi molti sacerdoti anziani, specialmente uno, che piangevano amaramente. Anche alcuni più giovani stavano piangendo. Ma altri (e i tiepidi erano fra questi) facevano senza alcuna obiezione ciò che gli veniva chiesto. Era come se la gente si stesse dividendo in due fazioni».  

Aiuta Renovatio 21

«Vidi un’apparizione della Madre di Dio, che disse che la tribolazione sarebbe stata molto grande. Aggiunse che queste persone devono pregare ferventemente…Devono pregare soprattutto perché la chiesa delle tenebre abbandoni Roma»   «Vidi la Chiesa di San Pietro: era stata distrutta ad eccezione del presbiterio e dell’altare maggiore».   «Vedo altri martiri, non ora ma in futuro… Vidi le sette segrete minare spietatamente la grande Chiesa. Vicino ad esse vidi una bestia orribile che saliva dal mare. (Ap 13,1). In tutto il mondo le persone buone e devote, e specialmente il clero, erano vessate, oppresse e messe in prigione».   Le visioni della beata sono state varie volte riprese negli ultimi anni.   Come riportato in un vecchio articolo pubblicato da Renovatio 21, la beata Anna Caterina Emmerick, suora tedesca, nacque il 250 anni fa, l’8 settembre 1774, a Coesfeld, e il 9 febbraio si è commemorato il 200° anniversario della sua morte a Dülmen, in Vestfalia. Un ventennio fa papa Giovanni Paolo II la beatificò, evidenziando nell’omelia del 3 ottobre 2004 come la mistica avesse vissuto e sofferto nella propria carne «il dolore amaro di nostro Signore Gesù Cristo».   La monaca agostiniana ricevette le stimmate dopo il suo tempo nel convento di Agnetenberg, chiuso nel 1811 a causa della secolarizzazione. Accolta nella casa parrocchiale di Dülmen, incontrò lo scrittore Clemens Brentano, che per cinque anni la visitò quotidianamente per trascrivere le sue visioni, poi pubblicate.   La sua opera principale, L’amara passione di Nostro Signore Gesù Cristo, narra in dettaglio gli eventi della Passione e della morte di Cristo. Queste visioni ispirarono Mel Gibson per il film La passione di Cristo.   Tuttavia, Anna Caterina non vide solo le sofferenze di Cristo di 2000 anni fa, ma anche quelle del Suo Corpo Mistico, la Chiesa, nel presente. Nelle sue visioni, descrisse profezie sul futuro della Chiesa, includendo con chiarezza l’attacco della massoneria, sia dall’esterno che dall’interno.   «Lo stato dell’intera Chiesa le fu mostrato, come sempre in tali visioni, nell’immagine della Chiesa di San Pietro, e della setta segreta che si ramificava in tutto il mondo in una guerra ininterrotta di distruzione contro di essa come regno dell’anticristo. La setta riceve la sua firma dalla bestia apocalittica che, essendo sorta dal mare, dimora con essa e la spinge a combattere contro il gregge di Cristo».   «Spesso giaceva in mezzo a loro mentre lavoravano; andavano anche da lei nella caverna dove a volte si nascondeva. Durante questo periodo, vidi molte persone buone e pie e specialmente ecclesiastici torturati, imprigionati e oppressi qua e là in tutto il mondo, e avevo la sensazione che un giorno sarebbero diventati nuovi martiri». Il piano ostile portò gli «abortisti a entrare nella chiesa con la bestia».

Iscriviti alla Newslettera di Renovatio 21

La mistica descrisse molto chiaramente la giustapposizione delle due chiese: «ora mi è stato anche mostrato il paragone tra quel papa e questo e tra quel tempio e questo». Le è stato «detto e mostrato quanto debole nel numero e nel sostegno» l’uno fosse, «ma quanto forte nella volontà, avendo rovesciato così tanti dei».   Tuttavia, guardava all’altro con grande devozione, per cui «egli aveva l’unico vero Dio e l’unica vera devozione dissolti in così tanti dei e false devozioni» consentendo il falso tempio. Ciò portò all’adorazione di «mille idoli», ma non fu dato alcun posto al Signore. (4)   Nella descrizione, alla falsa chiesa venne dato un nome inequivocabile:   «Ho visto anche quanto sarebbero state gravi le conseguenze di questa chiesa post-cristiana. L’ho vista crescere, ho visto molti eretici di ogni rango trasferirsi nella città. (…) Ho avuto di nuovo l’immagine di come la chiesa di San Pietro sarebbe stata sistematicamente demolita dalla setta segreta e anche demolita dalle tempeste».
La Emmerick vide l’impronta diabolica della chiesa successiva in una dimensione sconvolgente:   «Questa chiesa è piena di feci, di nulla, di piattezza e di notte. (…) È tutto vuoto concetto. I muri sono ripidi, è vuoto. Una sedia è un altare. Su un tavolo c’è un teschio, coperto, tra le luci. A volte è scoperto; nelle loro consacrazioni hanno bisogno di semplici spade. È tutto malvagio da cima a fondo, la comunità degli empi. Non posso dirvi quanto siano abominevoli, corrotte e vane tutte le loro attività, che molti di loro non conoscono nemmeno. Vogliono diventare un corpo in qualcosa di diverso dal Signore».   La mistica riconobbe questa spirale discendente fino alle ultime conseguenze, sottolineando che ciò che era pericoloso nell’agenda era «l’apparente innocenza» e l’innocuità ostentata per nascondere malizia, errore, bugie e ipocrisia.   «Nacque un corpo, una comunità separata dal corpo di Gesù, la Chiesa, una dopo-chiesa senza salvezza, il cui segreto è di non avere segreti, e perciò la sua attività è ovunque temporale, finita, arrogante, autoindulgente e quindi corrotta e (…) che conduce al disastro». (6)   Alla suora prescelta venne mostrato fino a che punto sarebbe arrivata la devastazione della chiesa: «riguardava solo il pavimento e il retro, il resto è stato tutto distrutto dalla setta segreta e dagli stessi ministri della chiesa».   La Beata Emmerick vide i «Dodici», che riconobbe come i «nuovi apostoli». «Portarono la chiesa in un altro luogo, e fu come se diversi palazzi crollassero davanti a loro come campi di grano».   La Emmerick fu profondamente colpita dall’entità della devastazione: «Quando vidi la chiesa di San Pietro nel suo stato di demolizione e come così tanti ecclesiastici stavano lavorando all’opera di distruzione, senza che nessuno di loro volesse farlo pubblicamente davanti agli altri, fui così rattristata che gridai con veemenza a Gesù di avere pietà di me».  
Il Signore le diede la risposta alla sua supplica:   «E vidi il mio Sposo celeste davanti a me, come un giovane, e parlò a lungo con me. Disse anche che questo trasporto della Chiesa significava che apparentemente sarebbe affondata completamente, ma che si sarebbe appoggiata a questi portatori e sarebbe emersa di nuovo da loro; anche se fosse rimasto un solo cattolico, la Chiesa avrebbe potuto trionfare di nuovo, perché non era fondata nelle menti e nei consigli degli uomini. Ora mi mostrò come non mancassero mai persone che pregavano e soffrivano per la Chiesa. Mi mostrò tutto ciò che aveva sofferto per la Chiesa, e come aveva dato forza ai meriti e alle fatiche dei martiri, e come avrebbe sofferto di nuovo tutto se avesse potuto ancora soffrire. Mi mostrò anche in innumerevoli immagini tutte le miserabili vicende dei cristiani e del clero in cerchi sempre più ampi attraverso il mondo intero fino alla mia patria e mi ammonì di perseverare nella preghiera e nella sofferenza. Era un’immagine indescrivibilmente grande e triste che è impossibile esprimere. Mi fu anche mostrato che non c’erano quasi più cristiani anziani». (7)

Aiuta Renovatio 21

Tuttavia, nella sua più grande miseria, Anne Catherine Emmerick vide l’avvicinarsi della salvezza. Vide «una grande croce splendente in cielo, sulla quale pendeva il Salvatore, dalle cui ferite si diffondevano sul mondo fasci di raggi splendenti. (…) La chiesa ne fu completamente illuminata, e attraverso questo splendore vidi la maggior parte delle anime entrare nel Signore».   La beata suora riconobbe la posizione di rilievo della Beata Madre nel piano di salvezza del Redentore:   «Vidi anche un cuore rosso e luminoso sospeso nel cielo, dal quale un raggio bianco si dipartiva nella ferita del costato, e dal quale un altro raggio si diffondeva sulla Chiesa e su molte regioni; e questi raggi attiravano molte anime, che entravano nel costato di Gesù attraverso il cuore e il raggio di luce. Mi fu detto che questo cuore era Maria». (8)   Così, la vittoria alla fine della battaglia apocalittica è accompagnata da uno straordinario intervento della Beata Vergine e Regina Celeste. Il mistico vide la «donna maestosa camminare attraverso la grande piazza antistante la chiesa. Aveva stretto il suo ampio mantello con entrambe le braccia e fluttuava silenziosamente verso l’alto.   Stava sulla cupola e stendeva il suo mantello su tutto lo spazio della chiesa, che brillava come l’oro»  

Iscriviti alla Newslettera di Renovatio 21

SOSTIENI RENOVATIO 21
Immagine screenshot da Twitter
Continua a leggere

Più popolari