Geopolitica
Trump: «Putin è completamente impazzito senza motivo». Poi ancora: «tutto quello che esce dalla bocca di Zelens’kyj crea problemi»
Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha reagito ai raid missilistici notturni della Russia sull’Ucraina sostenendo che il suo omologo russo Vladimir Putin era «impazzito completamente senza motivo», nonostante una settimana di continui raid di droni ucraini in tutta la Russia, che hanno coinvolto diverse centinaia di UAV.
L’Ucraina ha intensificato significativamente i suoi attacchi con droni all’interno della Russia la scorsa settimana, con almeno 764 droni intercettati sul territorio russo da martedì a venerdì e centinaia di altri distrutti durante il fine settimana. Un elicottero con a bordo il presidente russo Vladimir Putin sarebbe stato preso di mira in un massiccio raid di droni durante la sua visita nella regione di Kursk martedì.
In risposta, sabato l’esercito russo ha condotto un importante attacco contro un impianto di produzione di droni e missili a Kiev, seguito da ulteriori attacchi segnalati contro strutture militari ucraine domenica.
Sostieni Renovatio 21
Parlando domenica con i giornalisti, Trump ha affermato che la risposta della Russia era ingiustificata e si è detto «sorpreso» da ciò che sta vedendo. «Non sono contento di quello che sta facendo Putin», ha detto. «Siamo nel bel mezzo di una trattativa e lui sta lanciando razzi su Kiev e altre città. Non mi piace affatto… Vedremo cosa farò».
«Ho sempre avuto un ottimo rapporto con Vladimir Putin, ma gli è successo qualcosa. È completamente impazzito!», ha aggiunto Trump in un post su Truth Social, sostenendo che «missili e droni vengono lanciati contro le città ucraine senza alcun motivo».
Trump ha poi criticato il presidente ucraino Volodymyr Zelens’kyj, apparentemente riferendosi alle sue dichiarazioni sul «silenzio» di Washington in risposta agli ultimi attacchi russi. «Il silenzio dell’America, il silenzio di altri nel mondo, non fa che incoraggiare Putin», aveva detto lo Zelens’kyj, chiedendo maggiori pressioni e sanzioni contro Mosca.
«Allo stesso modo, il presidente Zelens’kyj non sta rendendo alcun favore al suo Paese parlando in quel modo. Tutto ciò che esce dalla sua bocca causa problemi. Non mi piace, ed è meglio che finisca», ha dichiarato il leader statunitense, ribadendo che il conflitto in Ucraina «non è la sua guerra».
Il conflitto, ha dichiarato Trump, «non sarebbe mai iniziato» se fosse stato in carica. «Questa è la guerra di Zelens’kyj, Putin e Biden, non di “Trump”. Sto solo contribuendo a spegnere i grandi e brutti incendi, appiccati da incompetenza e odio», ha detto.
Il ministero degli Esteri russo ha ipotizzato che l’impennata delle incursioni dei droni sia un tentativo di ostacolare i colloqui di pace tra Mosca e Kiev, mediati dagli Stati Uniti, mentre il Ministro degli Esteri Sergej Lavrov ha affermato che «alcune nazioni europee, guidate da Regno Unito, Francia, Germania e dalla leadership dell’UE», che sostengono Kiev e vogliono che il conflitto continui, hanno una certa responsabilità per le incursioni dei droni.
Nel frattempo, Russia e Ucraina hanno completato uno scambio record di prigionieri, concordato durante i colloqui diretti in Turchia all’inizio di questo mese. Lavrov aveva precedentemente dichiarato che le parti si scambieranno le bozze di proposte di cessate il fuoco una volta completato lo scambio.
Iscriviti alla Newslettera di Renovatio 21
Immagine da Twitter
Geopolitica
Lavrov: falchi europei minano i negoziati tra Russia e Stati Uniti
Iscriviti al canale Telegram ![]()
Iscriviti alla Newslettera di Renovatio 21
Geopolitica
Turchia, effigie di Netanyahu appesa a una gru: «pena di morte»
Un’effigie raffigurante il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu è stata avvistata appesa a una gru edile nel Nord-Est della Turchia, suscitando forte indignazione in Israele.
Secondo la stampa turca, l’episodio si è verificato sabato in un cantiere nella città di Trebisonda, sul Mar Nero. L’iniziativa sarebbe stata organizzata da Kemal Saglam, docente di comunicazione visiva presso un’università locale. Saglam ha dichiarato ai media turchi che il gesto aveva un intento simbolico, volto a denunciare le violazioni dei diritti umani a Gaza.
Le immagini, diffuse viralmente e riportate anche dal quotidiano turco Yeni Safak, mostrano la figura sospesa alla gru, accompagnata da uno striscione con la scritta: «Pena di morte per Netanyahu».
Il ministero degli Esteri israeliano, tramite un post su X, ha condiviso un video dell’incidente, accusando un accademico turco di aver creato l’effigie «con il fiero sostegno di un’azienda statale». Il ministero ha condannato l’atto, sottolineando che «le autorità turche non hanno denunciato questo comportamento scandaloso».
Turkish academic creates model of hanged 🇮🇱PM Netanyahu, with a “Death Penalty” sign. Proudly aided by a state company.
Turkish authorities have not disavowed this disgraceful behavior.
In Erdoğan’s Turkey, hatred & antisemitism isn’t condemned. It’s celebrated. pic.twitter.com/19MALpzEEW
— Israel Foreign Ministry (@IsraelMFA) October 26, 2025
Iscriviti alla Newslettera di Renovatio 21
Le autorità turche non hanno ancora fornito una risposta ufficiale.
I rapporti diplomatici tra Israele e Turchia sono tesi da anni e si sono ulteriormente deteriorati dopo gli attacchi di Hamas del 7 ottobre 2023. Il presidente Recep Tayyip Erdogan ha accusato Netanyahu di aver commesso un «genocidio» a Gaza.
La Turchia, unendosi agli altri Paesi che hanno portato il caso al tribunale dell’Aia, ha accusato Israele di aver commesso un genocidio a Gaza. Il presidente Recep Tayyip Erdogan in precedenza aveva definito il primo ministro Benjamin Netanyahu «il macellaio di Gaza», suggerendo a un certo punto – in una reductio ad Hitlerum che è andata in crescendo, con contagio internazionale – che la portata dei suoi crimini di guerra superasse quelli commessi dal cancelliere della Germania nazionalsocialista Adolfo Hitlerro.
Nel 2023 la Turchia ha richiamato il suo ambasciatore da Israele e nel 2024 ha interrotto tutti i rapporti diplomatici. Mesi fa Ankara aveva dichiarato che Israele costituisce una «minaccia per la pace in Siria». Erdogan ha più volte chiesto un’alleanza dei Paesi islamici contro Israele.
Come riportato da Renovatio 21, i turchi hanno guidato gli sforzi per far sospendere Israele all’Assemblea generale ONU. L’anno scorso il presidente turco aveva dichiarato che le Nazioni Unite dovrebbero consentire l’uso della forza contro lo Stato degli ebrei.
Un anno fa Erdogan aveva ventilato l’ipotesi che la Turchia potesse invadere Israele.
La Turchia ha avuto un ruolo attivo nei recenti negoziati per il cessate il fuoco e la liberazione degli ostaggi, con diversi rapporti che indicano come l’influenza di Ankara su Hamas abbia facilitato il rilascio degli ostaggi nell’ambito del piano in 20 punti del presidente statunitense Donald Trump.
Venerdì, Erdogan ha dichiarato alla stampa che gli Stati Uniti dovrebbero intensificare le pressioni su Israele, anche attraverso sanzioni e divieti sulla vendita di armi, per garantire il rispetto degli impegni presi nel piano di Trump.
Domenica, Netanyahu ha annunciato che Israele deciderà quali forze straniere potranno partecipare alla missione internazionale proposta per Gaza, prevista dal piano di Trump per garantire il cessate il fuoco. La settimana precedente, aveva lasciato intendere che si sarebbe opposto a qualsiasi coinvolgimento delle forze di sicurezza turche a Gaza.
Iscriviti alla Newslettera di Renovatio 21
Immagine screenshot da Twitter; modificata
Droga
Trump punta ad attaccare le «strutture della cocaina» in Venezuela
Sostieni Renovatio 21
Iscriviti al canale Telegram ![]()
Iscriviti alla Newslettera di Renovatio 21
-



Pensiero1 settimana faCi risiamo: il papa loda Don Milani. Torna l’ombra della pedofilia sulla Chiesa e sul futuro del mondo
-



Sanità2 settimane faUn nuovo sindacato per le prossime pandemie. Intervista al segretario di Di.Co.Si
-



Necrocultura6 giorni fa«L’ideologia ambientalista e neomalthusiana» di Vaticano e anglicani: Mons. Viganò sulla nomina del re britannico da parte di Leone
-



Salute1 settimana faI malori della 42ª settimana 2025
-



Oligarcato7 giorni faPapa Leone conferisce a Carlo III, capo della Chiesa d’Inghilterra, la cattedra permanente nella basilica papale
-



Autismo2 settimane faTutti addosso a Kennedy che collega la circoncisione all’autismo. Quando finirà la barbarie della mutilazione genitale infantile?
-



Politica1 settimana faI vaccini, l’euro, l’OMS e le proteste pro-Palestina. Renovatio 21 intervista il senatore Borghi
-



Bioetica2 settimane faMorte cerebrale, trapianti, predazione degli organi, eutanasia: dai criteri di Harvard alla nostra carta d’identità













