Spirito
Problemi nel Comitato Centrale dei Cattolici Tedeschi
Il Comitato centrale dei cattolici tedeschi (ZDK) è un’organizzazione ombrello di associazioni cattoliche in tutta la Germania. È stata fondata nella seconda metà del XIX secolo e si è sviluppata fino a unire le forze attive dell’apostolato laico della Chiesa cattolica, con il supporto dei vescovi.
Dopo il Concilio Vaticano II, questo apostolato si è liberato dall’autorità episcopale. Oggi, lo ZDK è diventato la struttura ufficiale che assicura una vera rappresentanza dei cattolici nella sfera pubblica tedesca. Così, in un certo senso, è diventato una specie di partito politico della Chiesa, ma «laicamente» indipendente.
La sua evoluzione è evidente nella personalità dei leader dello ZDK: dal 1968, i presidenti che si sono succeduti provengono tutti dal mondo politico. L’attuale presidente è un’eccezione a questa osservazione. D’altro canto, lo ZDK è composto da associazioni e istituzioni cattoliche, e consigli diocesani, ma anche personalità del mondo della scienza, della Chiesa e della società.
Oggi, quasi la metà di queste personalità sono membri attivi di partiti politici: CDU, CSU, Verdi e Partito Socialdemocratico (SPD). Ciò dà un’idea delle tendenze dei membri del comitato, poiché «come sono gli eletti, così sono gli elettori». Questa composizione spiega senza dubbio le posizioni molto progressiste dello ZDK sulla morale cattolica e sulle tendenze della società.
Infine, è necessario ricordare il ruolo cruciale svolto dallo ZDK nella definizione e realizzazione del Cammino sinodale tedesco, in associazione con l’episcopato tedesco.
Dibattiti in Germania sulla politica migratoria
La politica sull’immigrazione è di nuovo al centro del dibattito in Germania in vista delle elezioni di fine febbraio. Il Parlamento ha respinto una legge che proponeva restrizioni all’immigrazione. Il voto, 338 voti a favore e 349 contrari, ha riflesso la mancanza di consenso all’interno della stessa coalizione conservatrice, con alcune importanti assenze e astensioni.
La mozione approvata qualche giorno prima, sebbene non vincolante, ha creato un precedente politico ricevendo il sostegno congiunto della CDU/CSU e dell’Alternativa per la Germania (AfD). Ciò ha scatenato un’ondata di critiche, anche all’interno della stessa CDU. Ma l’AfD ha ora il 22% dei voti nei sondaggi, diventando la seconda forza politica più grande del Paese.
Lo ZDK scosso dalla questione immigrazione
Annegret Kramp-Karrenbauer, membro della CDU e membro dello ZdK da diversi anni e, più di recente, portavoce del settore «Sviluppo sostenibile e responsabilità globale», si è dimessa dal suo incarico, sostenendo che la posizione dello ZdK sulla politica migratoria attuale non le lasciava alcun margine di manovra per continuare a collaborare con l’organizzazione.
Lo ZDK aveva fortemente criticato la nuova legislazione proposta dalla CDU/CSU per limitare l’immigrazione. La presidente dello ZdK ha accusato Friedrich Merz, candidato alla presidenza della coalizione di centro-destra, di non aver mantenuto la promessa di non fare della questione dell’immigrazione un tema centrale della sua campagna elettorale, per non favorire l’AfD.
Questa critica è stata sostenuta dai rappresentanti della Conferenza episcopale tedesca e della Chiesa evangelica in Germania. Resta da vedere se la partenza di Kramp-Karrenbauer sarà seguita da altri membri del settore favorevole alla CDU all’interno dello ZdK. Tuttavia, come spiegato sopra, un numero significativo di membri dello ZdK è vicino o appartiene alla CDU.
La composizione odierna del Comitato centrale cattolico rivela quindi le linee di frattura della classe politica tedesca all’interno di questo stesso comitato.
Articolo previamente apparso su FSSPX.News.
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Immagine di DALIBRI via Wikimedia pubblicata su licenza Creative Commons Attribution-Share Alike 4.0 International
Spirito
Brasile: più di mille fedeli onorano Cristo Re a Rio de Janeiro
Una testimonianza pubblica di fede nel cuore della città
Il raduno è iniziato a Cinelândia, nel centro di Rio de Janeiro, davanti al monumento del Santissimo Sacramento eretto nel 2024 dal Centro Dom Bosco. Alle 15:00 precise, il corteo è partito, preceduto dalla cavalleria della polizia militare, che ha guidato il corteo con rispetto e dignità. Per circa due chilometri, i fedeli hanno accompagnato Nostro Signore con pietà, in spirito di riparazione e di proclamazione pubblica della sua regalità sulle società e sulle anime. Le immagini mostrano una partecipazione particolarmente familiare, con numerosi bambini, giovani e genitori, a testimonianza della vitalità della fede trasmessa e vissuta quotidianamente.
Messa pontificale all’arrivo
La processione si è conclusa in Praça das Crianças, sull’Aterro do Flamengo, dove Mons. Bernard Fellay, vescovo della FSSPX, ha celebrato una messa pontificale. È stato assistito da Dom Lourenço Fleichman (OSB), Dom Estevão (OSB) e Padre Montagut (superiore della Casa Autonoma della FSSPX in Brasile). Secondo il Centro Dom Bosco, si tratta della «prima messa tradizionale celebrata in strada a Rio de Janeiro dopo il Congresso Eucaristico Internazionale del 1955», un evento significativo per molti cattolici in Brasile, che stanno scoprendo sempre più la liturgia tradizionale.
Articolo previamente apparso su FSSPX.News
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Spirito
Mons. Viganò: i traditori demoliscono la Chiesa dall’interno e spingono nell’eterna dannazione le anime
L’arcivescovo Carlo Maria Viganò ha affidato a X una breve riflessioni sui recenti eventi che hanno segnato il mondo ecclesiastico.
«Prima abbiamo avuto la provocazione di una cresima conferita ad un pubblico concubinario omosessuale “sposato” civilmente con il proprio padrino. Presente – ovviamente – il cappellano LGBTQ+ James Martin sj. Poi, a distanza di poche ore, l’assist di Prevost: una coppia di omosessuali “sposati” civilmente ricevuta in udienza, con ostentati toni di cordialità».
«Non semplici operai né impiegati, ma i proprietari di una società che impiega l’Intelligenza Artificiale per funzionalità smart-home di lusso» scrive Viganò.
Prima abbiamo avuto la provocazione di una cresima conferita ad un pubblico concubinario omosessuale “sposato” civilmente con il proprio padrino. Presente – ovviamente – il cappellano LGBTQ+ James Martin sj. Poi, a distanza di poche ore, l’assist di Prevost: una coppia di… pic.twitter.com/ESwlSJJ11L
— Arcivescovo Carlo Maria Viganò (@CarloMVigano) November 13, 2025
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Sua Eccellenza si riferisce all’udienza riservata concessa da Leone a una coppia omosessuale «coniugata» formata da Alex Capecelatro, amministratore delegato di della società di IA Josh.ai e Brian D. Stevens, benefattore e affiliato ai Cavalieri di Malta, pur nel contesto del suo controverso tenore di vita omosessuale.
«La sodomia viene così legittimata dall’alto, con le provocazioni dei vescovi gay-friendly e la tacita approvazione di Prevost» tuona monsignore.
«Tutto quanto sta accadendo nella chiesa sinodale segue uno schema ben preciso e ormai sono in molti a riconoscere la frode della chiesa conciliare-sinodale».
«È giunto il momento che sacerdoti e fedeli contestino con coraggio e fermezza il tradimento di chi – a iniziare da Leone – invece di guidare la Santa Chiesa custodendo e trasmettendo intatto il Deposito della Fede, la demolisce dall’interno e spinge nell’eterna dannazione le anime» esorta il prelato lombardo.
«La chiesa conciliare e sinodale NON È la Chiesa Cattolica in comunione con la quale abbiamo giurato di vivere e morire» conclude l’arcivescovo.
Nell’omelia del mercoledì delle Ceneri 2025 monsignore aveva parlato di «una società apostata, una classe politica corrotta e pervertita, una Gerarchia venduta e traditrice».
«Dinanzi a questa ribellione globale, e specialmente davanti al tradimento di chi è costituito in autorità, dobbiamo tornare più convintamente a vestire la nostra anima in cinere et cilicio, a prostrarci al cospetto del Signore e ripetere il grido dei nostri padri: Flectamus iram vindicem, ploremus ante Judicem; clamemus ore supplici, dicamus omnes cernui: Parce, Domine; parce populo tuo: ne in æternum irascaris nobis. Plachiamo l’ira vendicatrice, piangiamo di fronte al Giudice; chiamiamoLo con voce supplicante, prostrati diciamo tutti insieme: Perdona, Signore, perdona il Tuo popolo, e non rimanere in eterno adirato con noi».
In un’omelia all’inizio di questo mese Sua Eccellenza aveva descritto la battaglia della vera Chiesa contro «la sinagoga di Satana, l’antichiesa conciliare e sinodale» e i suoi «corrotti ministri» della «setta di traditori e rinnegati».
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Immagine di pubblico dominio CC0 via Wikimedia
Spirito
Il vescovo Strickland denuncia Papa Leone e i vescovi per aver scandalizzato i fedeli
Dear Faithful Catholics-
These words came to me after awakening this morning. They are words I should have said to break the silence after my intervention at the USCCB meeting. I say them now to Pope Leo, to the bishops and to all who claim to be disciples of Jesus Christ. “How… pic.twitter.com/5zyW2g9YrR — Bishop Joseph Strickland @ Pillars of Faith (@BishStrick) November 14, 2025
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