Geopolitica
Biden ammette un «contatto diretto» con Kiev per l’attacco di Kursk
Washington è in contatto con Kiev in merito all’incursione in corso dell’Ucraina nella regione russa di Kursk, che sta creando un problema a Mosca, ha affermato il presidente degli Stati Uniti Joe Biden.
Secondo Mosca, la scorsa settimana l’Ucraina ha inviato diverse migliaia di soldati oltre il confine russo per conquistare una dozzina di villaggi e colpire indiscriminatamente i civili.
«Ho parlato con il mio staff regolarmente, probabilmente ogni quattro o cinque ore negli ultimi sei o otto giorni e questo sta creando un vero dilemma per [il presidente russo Vladimir] Putin», ha detto Biden ai giornalisti martedì, nelle sue prime dichiarazioni sull’offensiva di Kursk. «E siamo stati in contatto diretto, in contatto costante con gli ucraini. Questo è tutto ciò che dirò a riguardo finché sarà attivo».
Biden’s first public reaction to Zelensky’s terror attack on the Kursk region: it creates a “real dilemma”
The US President claimed he discusses the situation in Russia with his staff “every 4-5 hours”. pic.twitter.com/uN9URIcYp2
— The Great Investor (@TheGreatInvest2) August 13, 2024
Iscriviti al canale Telegram ![]()
Il leader statunitense ha parlato appena fuori dall’Air Force One, mentre arrivava a Nuova Orleans. In precedenza, il commissario per la politica estera dell’UE Josep Borrell aveva detto che Kiev aveva il «pieno sostegno» del blocco per l’offensiva di Kursk.
Washington e Bruxelles hanno già risposto alle domande della stampa sugli eventi di Kursk citando dichiarazioni generiche sul sostegno all’Ucraina e sulle politiche immutabili.
«Siamo in contatto con le nostre controparti ucraine e stiamo lavorando per comprendere meglio cosa stanno facendo, quali sono i loro obiettivi, qual è la loro strategia, e lascerò un po’ di spazio per avere queste conversazioni prima di provare a caratterizzare cosa sta succedendo», ha detto venerdì il portavoce del Consiglio per la sicurezza nazionale John Kirby. Più tardi, quello stesso giorno, gli Stati Uniti hanno annunciato altri 125 milioni di dollari in aiuti militari all’Ucraina.
Lunedì, tuttavia, il senatore Lindsey Graham, repubblicano della Carolina del Sud, si è recato a Kiev e ha elogiato l’incursione di Kursk definendola «audace» e «bellissima», per poi esortare i piloti occidentali in pensione ad arruolarsi nell’aeronautica militare ucraina e a pilotare i caccia F-16 forniti dalla NATO contro la Russia.
Almeno 12 civili russi sono stati uccisi e altri 121 feriti dagli invasori ucraini, ha affermato lunedì il governatore regionale ad interim Aleksey Smirnov.
I soldati ucraini che hanno parlato con fonti occidentali hanno ammesso di aver subito perdite significative nell’invasione. Hanno anche detto che i loro obiettivi erano di catturare un po’ di territorio che potrebbe essere ceduto in possibili colloqui di pace con Mosca, nonché di allentare la pressione sul fronte del Donbass.
Lunedì Putin ha affermato che le forze russe stanno effettivamente avanzando a un ritmo più veloce, mentre gli arruolamenti militari sono in aumento a causa dei combattimenti a Kursk.
Iscriviti alla Newslettera di Renovatio 21
Immagine di pubblico dominio CC0 via Flickr
Geopolitica
Trump: Zelens’kyj deve essere «realista»
Iscriviti al canale Telegram ![]()
Iscriviti alla Newslettera di Renovatio 21
Geopolitica
Gli Stati Uniti sequestrano una petroliera al largo delle coste del Venezuela
Il procuratore generale statunitense Pam Bondi ha annunciato il sequestro di una petroliera sospettata di trasportare greggio proveniente dal Venezuela e dall’Iran.
L’operazione, condotta al largo delle coste venezuelane, si inserisce in un’escalation delle attività militari americane nella regione, unitamente a raid contro quelle che Washington qualifica come imbarcazioni legate ai cartelli della droga.
«Oggi, l’FBI, la Homeland Security Investigations e la Guardia costiera degli Stati Uniti, con il supporto del Dipartimento della Difesa, hanno eseguito un mandato di sequestro per una petroliera utilizzata per trasportare petrolio greggio proveniente dal Venezuela e dall’Iran», ha scritto Bondi su X mercoledì.
Ha precisato che la nave era stata sanzionata «a causa del suo coinvolgimento in una rete di trasporto illecito di petrolio a sostegno di organizzazioni terroristiche straniere».
Nel video diffuso da Bondi si vedono agenti delle forze dell’ordine, pesantemente armati, calarsi dall’elicottero sulla tolda della nave. Secondo il portale di tracciamento MarineTraffic e vari media, l’imbarcazione è stata identificata come «The Skipper», che batteva bandiera della Guyana. Fonti come ABC News riportano che la petroliera, con una capacità fino a 2 milioni di barili di greggio, era diretta a Cuba.
Today, the Federal Bureau of Investigation, Homeland Security Investigations, and the United States Coast Guard, with support from the Department of War, executed a seizure warrant for a crude oil tanker used to transport sanctioned oil from Venezuela and Iran. For multiple… pic.twitter.com/dNr0oAGl5x
— Attorney General Pamela Bondi (@AGPamBondi) December 10, 2025
Iscriviti al canale Telegram ![]()
Gli Stati Uniti avevano sanzionato la The Skipper già nel 2022, accusandola di aver contrabbandato petrolio a beneficio del Corpo delle Guardie della Rivoluzione Islamica iraniana e del gruppo militante libanese Hezbollah.
Un gruppo di parlamentari statunitensi ha di recente sollecitato un’inchiesta sugli attacchi condotti su oltre 20 imbarcazioni da settembre, ipotizzando che possano configurare crimini di guerra.
Il senatore democratico Chris Coons, intervistato martedì su MSNBC, ha accusato Trump di «trascinarci come sonnambuli verso una guerra con il Venezuela». Ha argomentato che l’obiettivo reale del presidente sia l’accesso alle risorse petrolifere e minerarie del paese sudamericano.
Il presidente venezuelano Nicolas Maduro ha rigettato le affermazioni di Trump sul presunto ruolo del suo governo nel narcotraffico, ammonendo Washington contro l’avvio di «una guerra folle».
Il Venezuela ha denunciato gli Stati Uniti per pirateria di Stato dopo che la Guardia costiera americana, coadiuvata da altre forze federali, ha abbordato e sequestrato una petroliera sanzionata nel Mar dei Caraibi.
Caracas ha reagito con durezza, definendo l’intervento «un furto manifesto e un atto di pirateria internazionale» finalizzato a sottrarre le risorse energetiche del Paese.
«L’obiettivo di Washington è sempre stato quello di mettere le mani sul nostro petrolio, nell’ambito di un piano deliberato di saccheggio delle nostre ricchezze», ha dichiarato il ministro degli Esteri Yvan Gil.
Il governo venezuelano ha condannato gli «arroganti abusi imperiali» degli Stati Uniti e ha giurato di difendere «con assoluta determinazione la sovranità, le risorse naturali e la dignità nazionale».
Da anni Caracas considera le sanzioni americane illegittime e contrarie al diritto internazionale. Il presidente Nicolas Maduro le ha definite parte del tentativo di Donald Trump di rovesciarlo e ha respinto come infondate le accuse di legami con i narcos, avvertendo che qualsiasi escalation militare condurrebbe a «una guerra folle».
Iscriviti alla Newslettera di Renovatio 21
Immagine screenshot da Twitter
Iscriviti alla Newslettera di Renovatio 21
Geopolitica
Putin: la Russia raggiungerà tutti i suoi obiettivi nel conflitto ucraino
Sostieni Renovatio 21
Iscriviti alla Newslettera di Renovatio 21
-



Salute2 settimane faI malori della 48ª settimana 2025
-



Politica1 settimana faIl «Nuovo Movimento Repubblicano» minaccia i politici irlandesi per l’immigrazione e la sessualizzazione dei bambini
-



Persecuzioni1 settimana faFamosa suora croata accoltellata: possibile attacco a sfondo religioso
-



Spirito2 settimane fa«Rimarrà solo la Chiesa Trionfante su Satana»: omelia di mons. Viganò
-



Fertilità2 settimane faUn nuovo studio collega il vaccino contro il COVID al forte calo delle nascite
-



Vaccini1 settimana faIl vaccino antinfluenzale a mRNA di Pfizer associato a gravi effetti collaterali, soprattutto negli anziani
-



Senza categoria7 giorni faI malori della 49ª settimana 2025
-



Spirito1 settimana faGran Bretagna, ondata persistente di conversioni al cattolicesimo














