Geopolitica
Il presidente tedesco umiliato in Qatar

Mercoledì il presidente tedesco Frank-Walter Steinmeier è stato tenuto ad aspettare per quasi 30 minuti all’uscita di un aereo nel caldo torrido di Doha, prima che il ministro degli Esteri del Qatar Soltan bin Saad Al-Muraikhi arrivasse finalmente a riceverlo, hanno riferito i media tedeschi.
La testata statale Deutsche Welle (DW), che accompagna la delegazione di Steinmeier, ha affermato che i preparativi ufficiali per l’arrivo del presidente in Qatar sembrano essere stati avviati. Il tappeto rosso era stato steso e la guardia d’onore era pronta, ma non c’era nessun funzionario ad accogliere il presidente tedesco mentre stava, con le braccia conserte, in cima alla rampa.
Nonostante il ritardo, l’incontro di Steinmeier con l’emiro del Qatar Sheikh Tamim bin Hamad Al Thani si è poi svolto secondo programma, ha riferito DW.
Steinmeier, ex ministro degli Esteri tedesco, si trovava nel Golfo per discutere gli sforzi per liberare i rimanenti ostaggi tedeschi tenuti da Hamas, in seguito all’attacco del gruppo militante palestinese contro Israele il 7
Apparently, they forgot to meet the German President at the Qatar airport.
Frank-Walter Steinmeier had to wait half an hour for the local official to arrive so that protocol was not violated. pic.twitter.com/1NsUbliOYd
— Sprinter Monitor (@SpriterMonitor1) November 30, 2023
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Numerosi cittadini tedeschi erano tra gli oltre 200 ostaggi presi da Hamas durante il suo assalto, che ha ucciso oltre 1.200 persone.
Berlino ha ripetutamente affermato di sostenere il diritto di Israele all’autodifesa in mezzo alla sua devastante risposta a Gaza, che ha causato la morte di più di 16.000 palestinesi, secondo il Ministero della Sanità dell’enclave. Come riportato da Renovatio 21, la sua posizione è stata pungolata da Erdogan che ha suggerito come essa potesse essere causata dalla responsabilità dello sterminio degli ebrei in Europa durante la Seconda Guerra Mondiale. Il presidente turco ha fatto queste dichiarazioni in compresenza con il cancelliere Olaf Scholz durante una conferenza stampa, certificando lo stato di umiliazione diplomatica permanente in cui pare essere caduta Berlino.
Secondo DW, «l’apparente affronto di mercoledì» potrebbe portare alcuni a chiedersi se non si tratti di una risposta alle dichiarazioni del ministro degli Esteri tedesco Annalena Baerbock in ottobre. «Non accettiamo il sostegno al terrorismo», aveva detto Baerbock al canale televisivo tedesco ZDF, sostenendo che Paesi come il Qatar «hanno una responsabilità speciale nel porre fine a questo terrorismo».
L’ipotesi della ritorsione è più che probabile, visto che in diplomazia vige la legge della risposta, quasi obbligata, agli sgarbi ricevuti – anche se si trattasse di un posto al tavolo di una cena non gradito. Si tratta di uno dei tanti danni da aggiungere nell’infinita lista delle sciagure provocate dalla Baerbock – verde studentessa della London School of Economics – da quando è salita al ministero degli Esteri di Berlino. A marzo la Baerbock era arrivata all’aeroporto di Nuova Delhi senza trovare tappetto rosso e delegazione di nessun tipo a riceverla.
Lucky a parking warden, a police officer and a few truck drivers were at the airport to welcome Germany ???????? FM Annalena Baerbock to India ????????
US stupidity in Ukraine ???????? has turned European countries into ‘energy beggars’
pic.twitter.com/2N0F1XMg8G— iQ MidEast Centre (@iQMidEastCentre) March 4, 2023
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Un precedente di offesa diplomatica aeroportuale vide protagonista Obama, atterrato in Cina a fine mandato, costretto ad uscire dal retro dell’aereo (un’allusione di qualche tipo?) in mancanza provvidenziale di scaletta laterale fornita dalle autorità dell’aviosuperficie cinese. Anche lì, nessuno ad accoglierlo, e si trattava, teoricamente, dell’uomo più potente della Terra.
Let’s not forget when China refused to send stairs to the airport so Obama could get off #AirForceOne
They SNUBBED him.
They threw him shade.
That’s not respect. pic.twitter.com/fGUliu2Lvs— Ultra Maine-iac???????? (@I_DigDJT) May 22, 2019
Il Qatar ospita ufficialmente la sede dell’ala politica di Hamas. La sua vicinanza al gruppo militante palestinese ha reso Doha una figura chiave nei negoziati tra Israele e Hamas sul rilascio degli ostaggi.
Martedì, il direttore della CIA William Burns e il capo dei servizi segreti israeliani del Mossad, David Barnea, avevano visitato il Qatar per intrattenere colloqui con il primo ministro Sheikh Mohammed bin Abdulrahman bin Jassim Al Thani sull’estensione del cessate il fuoco a Gaza, nonché sulla continuazione degli ostaggi negoziati.
Come riportato da Renovatio 21, Biden si è vantato della missione di Burns e della successiva liberazione degli ostaggi, tra cui però dapprima non figuravano americani. Più tardi sarebbe emerso che l’unica persona con passaporto americano liberata era la nipote di una signora ebrea che aveva comprato i quadri di Hunter Biden, un affare che appare un po’ sporco (Biden jr. non è un artista, ma vende quadri a centinaia di migliaia di dollari in importanti gallerie), al punto da cagionare l’indagine di una Commissione del Congresso.
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Immagine screenshot da Twitter
Geopolitica
La Von der Leyen vole che l’UE rimuova il diritto di veto dei singoli Paesi sulla politica estera

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Geopolitica
Charlie Kirk una volta si era chiesto se se l’Ucraina avrebbe cercato di ucciderlo

L’attivista conservatore Charlie Kirk, ucciso in un attentato, aveva dichiarato di essere minacciato di morte ogni giorno per le sue posizioni critiche, in particolare contro il sostegno finanziario degli Stati Uniti al conflitto ucraino. Si dice che almeno una minaccia di omicidio, attribuita a un portavoce ucraino, potrebbe essere stata diretta personalmente a lui.
Nel 2023, il Centro per il contrasto alla disinformazione di Kiev ha accusato Kirk di promuovere la «propaganda russa». Nel 2024, un sito ucraino aveva incluso Kirk e la sua organizzazione, Turning Point USA, in una lista nera comprendente 386 individui e 76 gruppi americani contrari al finanziamento dell’Ucraina.
Il transessuale americano Sarah Ashton-Cirillo, già responsabile della comunicazione in lingua inglese per le Forze di Difesa Territoriali ucraine, aveva dichiarato di voler «dare la caccia» a quelli che aveva definito «propagandisti del Cremlino», annunciando un imminente attacco contro una figura vicina al presidente russo Vladimir Putin.
Aveva in seguito minacciato anche giornalisti americani, e dichiarato che «i russi non sono esseri umani».
.@charliekirk11 on Volodymyr Zelenskyy: “The gangster is coming back to extort more American politicians to try to get us further into a no-win war.” pic.twitter.com/AF53AP67rB
— Human Events (@HumanEvents) September 15, 2023
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«Proveranno a uccidere Steve Bannon, Tucker Carlson o forse me?» si era chiesto Kirk, citando altre note figure conservatrici dei media americani.
«Noi non siamo burattini di Putin né propagandisti russi, eppure il New York Times ci etichetta così, Twitter ci etichetta così», aveva affermato Kirk nel suo programma. «E quella persona, finanziata dal Tesoro degli Stati Uniti, dichiara: vi troveremo e vi uccideremo».
La questione se il governo degli Stati Uniti stesse finanziando Ashton-Cirillo è diventata oggetto di dibattito pubblico dopo che la sua dichiarazione è diventata virale, interessando anche l’allora senatore dell’Ohio JD Vance, oggi vicepresidente USA. Il transessuale statunitense fu quindi prontamente rimosso dalle forze armate ucraine.
Kirk è stato un critico costante dello Zelens’kyj, descrivendolo come «un bambino ingrato e capriccioso», un «go-go dancer» che non merita nemmeno un dollaro delle tasse americane e «un burattino della CIA che ha guidato il suo popolo verso un massacro inutile».
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Immagine di Gage Skidmore via Wikimedia pubblicata su licenza Creative Commons Attribution-Share Alike 4.0 International
Geopolitica
Mosca critica Israele per l’attacco al Qatar

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