Vaccini
«Ippocrate non è più un riferimento per i medici»
CL: Quando è nata la vostra Associazione e su quali presupposti?
RD: Nel Febbraio del 2011, con l’intento di restituire alla dottoressa Antonietta Gatti e al dott. Stefano Montanari il microscopio elettronico, quello acquistato mediante la raccolta fondi promossa da Beppe Grillo. Dopo la sottrazione dello strumento e il trasferimento presso l’Università di Urbino nel gennaio del 2010, ai dottori Gatti e Montanari fu impedito di utilizzarlo, nonostante ne fosse garantita la disponibilità per “almeno una volta alla settimana”. Fu veramente un duro colpo per tutti i donatori che sottoscrissero alla raccolta fondi “per acquistare un microscopio per i dottori Gatti e Montanari e nessun altro”. Decidemmo, quindi, con i sostenitori più inossidabili, di affiancarli in giudizio nel procedimento civile contro la Bortolani Onlus. Davanti ad un giudice, riuscimmo a far valere quel diritto. La Bortolani fu condannata alle spese e la ricerca riuscì ad andare di nuovo avanti . Questo è stato il nostro più grande successo.
CL: Avete molti membri all’interno di essa?
RD: Fare numeri non è la nostra specialità. Abbiamo puntato sempre alla qualità delle collaborazioni per realizzare il nostro scopo e sostenere la ricerca sulle nanopatologie.
CL: Possiamo dire che avete scelto di operare del volontariato su un campo piuttosto articolato a cui non sono risparmiati ostracismi…
RD: Chi ha scelto di affiancarci in questo compito, cioè quello di sostenere la ricerca dei dottori Gatti e Montanari, conosce esattamente tutti gli inconvenienti a cui va incontro, soprattutto sul piano dell’informazione. In Italia, ancora per molti, quello che non passa attraverso la televisione è totalmente sconosciuto. Se poi non hai degli sponsor tra gli attori, i cantanti, le soubrette, i campioni sportivi, non sei nessuno. E’ difficile essere credibili per chi naviga nell’ignoranza più totale, nel senso buono del termine. Ancora più difficile è combattere con l’ignoranza morale. Eppure Antonietta Gatti nel 2012 è stata nominata Fellow (riconoscimento importantissimo tra gli scienziati di tutto il mondo)dalla International Union of Societies for Biomaterials Science e Engineering, per il suo contributo nel campo delle Scienze di Biomateriali e di Ingegneria, ma in Italia era una perfetta sconosciuta, fino a qualche tempo fa…
CL: Fiancheggiate i ricercatori Gatti e Montanari costantemente, cosa vi ha spinti a questo forte interesse nel sostenere le loro ricerche?
RD: Sono gli unici ricercatori che possono garantirci la verità, perché la loro è una ricerca indipendente, non viene finanziata da nessuno, se non dal frutto del loro lavoro e dai risparmi di una vita. Con le loro scoperte sappiamo come tutelare la nostra salute, quella dei nostri figli, quella delle generazioni future e salvaguardare l’ambiente in cui viviamo. Chiunque abbia questo interesse dovrebbe sostenerli.
CL: Ora però rischiano di essere impossibilitati a continuare il lavoro…Potete spiegarci cosa sta per accadere con il microscopio e perché?
RD: Il contratto di comodato d’uso gratuito concesso all’ARPAM dall’Università di Urbino sta per scadere e non verrà rinnovato. Inoltre il microscopio attualmente in uso è in stato di rottamazione e non vi è alcuna possibilità che possa venir utilizzato in qualche altro posto.
CL: Beppe Grillo c’entra in tutto questo?
RD: Non lo so. Stefano Montanari e Antonietta Gatti hanno troppi nemici per identificarne uno solo.
CL: In ogni caso diversi genitori cosiddetti “No-Vax” o “Free-Vax” credono molto nella volontà dei 5 Stelle di contrastare la legge 119/2017…
RD: Personalmente ritengo che non ci sia nessun partito politico che abbia questo interesse. Mi ricrederò quando saranno i fatti a parlare.
CL: La ricerca da più fastidio della Medicina? Chiedo questo perché mi pare di capire che Gatti e Montanari siano più osteggiati di chiunque altro.
RD: Ippocrate 2500 anni fa diceva che “prevenire è meglio che curare”. Non credo che al giorno d’oggi Ippocrate sia più un riferimento per i medici. Dalle notizie di cronaca sulla malasanità il malato risulta più essere un cliente che una persona da curare. Quindi, una ricerca in grado di prevenire gravi patologie quali la leucemia, l’infarto cardiaco, l’ictus, la tromboembolia polmonare, il diabete, il morbo di Parkinson, il morbo di Alzheimer e altre patologie neurologiche, le malformazioni fetali, la sensibilità chimica multipla… quanto può infastidire gli interessi delle multinazionali farmaceutiche e di tutto il sistema sanitario internazionale?
“Ippocrate 2500 anni fa diceva che “prevenire è meglio che curare”. Non credo che al giorno d’oggi Ippocrate sia più un riferimento per i medici. Dalle notizie di cronaca sulla malasanità il malato risulta più essere un cliente che una persona da curare”
CL: Qualche giornalista di campagna è arrivato a sostenere che il dott. Stefano Montanari sia un infiltrato, addirittura una sorta di spia della NATO. Oltre alla sciocchezza in sé , possibili che certuni siano sempre pronti a gridare al complotto? Questo modus operandi non rischia di far passare la battaglia sul tema delle vaccinazioni come qualcosa di gestito da quattro invasati “dietrologisti” a tutti i costi?
RD: Purtroppo, per esperienza passata, non posso avere una buona opinione su chi cerca di screditare il dottor Montanari. Questo tipo di atteggiamento non giova alla causa. E’ un autogol. Montanari con le sue analisi scientifiche ci fornisce le prove per vincere le nostre cause nei tribunali. Prove, non chiacchiere. A questo punto mi chiedo chi è l’infiltrato… .
CL: Un fenomenologismo molto in voga tra i complottisti è la costante paura verso l’America, come se da questo colosso non potesse mai uscire niente di buono. Potenzialmente la cosa è certamente vera e fonda, tuttavia ci risulta che in America la battaglia sulle vaccinazioni sia affrontata con grande coraggio, soprattutto da Robert F. Kennedy Jr., incaricato dallo stesso Presidente Donald Trump. Non è così?
RD: Questo è quanto è accaduto quando Donald Trump è stato eletto presidente degli Stati Uniti. Siamo rimasti positivamente colpiti dalla scelta di mettere Robert Kennedy alla guida della commissione che vigila sulla sicurezza dei vaccini. Kennedy è un attivista anti vaccini e sostiene che questi farmaci siamo legati all’autismo. Non ha tardato a convocare i dottori Gatti e Montanari per relazionare su quanto scoperto sul loro contenuto. Ultimamente ha anche scritto un bell’articolo sui nostri due scienziati, mettendo in ridicolo chi tenta di screditarli. Credo, però, che sia presto per cantar vittoria.
CL: Siete in contatto con Kennedy?
RD: Sì, confidiamo in un suo aiuto per sostenere la ricerca.
CL: Veniamo al senso pratico: cosa proponete per fermare questa deriva?
RD: Nella soluzione politica non vedo alcuno spiraglio di luce, ma invito tutti a ricordare alle prossime elezioni i nomi di chi ci ha messo in questo inferno. L’altra strada che possiamo percorrere è quella giuridica. Bisogna avere coraggio ed esporsi per difendere la salute dei propri figli, il nostro diritto di scelta verso di loro. Abbiamo le prove, le abbiamo tutti, perché Gatti e Montanari le hanno messe a nostra disposizione scrivendo libri, articoli scientifici, rilasciando interviste. Però, per continuare a fornirci le prove scientifiche, indiscutibilmente esatte, dobbiamo sostenerli anche economicamente, perché loro hanno già dato tanto e non possono più permettersi di aiutarci.
CL: Molti genitori cadono però spesso nell’utilitarismo, una vera piaga moderna. Questo succede perché ognuno vorrebbe condurre la propria battaglia per sistemare la situazione personale, e una volta ottenuto il proprio contento – ovviamente solo apparente-, come si suol dire, chi si è visto si è visto! Rischia di diventare una mera battaglia legale, perdendo di vista, ipso facto, il cuore del problema. Quale messaggio vorreste lanciare ai genitori?
RD: E’ umano tirare l’acqua al proprio mulino. L’importante è che non si leda l’interesse di nessuno. Purtroppo molto spesso accade che alcuni genitori affidino le loro speranze a chi non ha gli strumenti necessari per aiutarli. Quindi, il messaggio che vorremmo inviare a tutti coloro che non vogliono vaccinare i propri figli o che hanno figli danneggiati dai vaccini o semplicemente vogliono avere informazioni esatte sull’argomento di rivolgersi a veri esperti, sia sul campo legale che sul campo scientifico. Informatevi sulla loro professionalità e non fatevi incantare dalle belle parole. Sono sempre i fatti che contano.
CL: Come si può aiutare la raccolta fondi e qual è il materiale utile per diffondere questa urgente campagna?
RD: Principalmente donando quello che si può e pensando alla donazione come ad un investimento per la propria salute e quella dei nostri cari. Poi divulgando il più possibile questa richiesta d’aiuto, attraverso i social network o utilizzando il volantino scaricabile a questa pagina pagina. E’ vitale che la ricerca sulle nanopatologie non si fermi.
CL: Per concludere: possiamo parlare di una “vita al microscopio” per difendere la Vita?
RD: Assolutamente sì.
CL: Grazie, per il prezioso tempo dedicatoci e per tutta la grande opera che con coraggio state portando avanti.
Epidemie
Epidemia di morbillo riaccende il dibattito sul vaccino MPR
Renovatio 21 traduce questo articolo per gentile concessione di Children’s Health Defense. Le opinioni degli articoli pubblicati non coincidono necessariamente con quelle di Renovatio 21.
I funzionari sanitari della Carolina del Sud hanno lanciato l’allarme questa settimana: un’epidemia di morbillo, che colpisce principalmente i bambini, sta «accelerando». Hanno attribuito l’aumento dei casi alla crescente esitazione vaccinale. Alcuni organi di informazione hanno puntato il dito contro la politica sanitaria federale, e in particolare contro il segretario alla Salute degli Stati Uniti Robert F. Kennedy Jr. – un collegamento che alcuni medici e scienziati hanno respinto.
Questa settimana, i funzionari sanitari della Carolina del Sud hanno lanciato l’allarme: un’epidemia di morbillo, che colpisce soprattutto i bambini, sta “accelerando”. Hanno attribuito l’aumento dei casi alla crescente esitazione nei confronti dei vaccini.
Alcuni organi di informazione hanno puntato il dito contro la politica sanitaria federale, e in particolare contro il Segretario alla Salute degli Stati Uniti Robert F. Kennedy Jr., un collegamento che alcuni esperti hanno respinto.
Emily G. Hilliard, addetta stampa del Dipartimento della Salute e dei Servizi Umani degli Stati Uniti (HHS), ha dichiarato a The Defender che sono stati segnalati 120 casi nella Carolina del Sud, «principalmente in una comunità sotto-vaccinata, di cui 43 segnalati dal 5 dicembre».
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Il Washington Post ha citato la dottoressa Linda Bell, epidemiologa del Dipartimento della Salute Pubblica della Carolina del Sud (DPH), la quale ha affermato che dei 111 casi di morbillo segnalati mercoledì, 105 persone non erano vaccinate e tre erano parzialmente vaccinate.
Il DPH ha riferito che 254 persone sono in quarantena e 16 in isolamento.
Mercoledì, durante una conferenza stampa, Bell ha affermato che «accelerazione è il termine più appropriato» per riferirsi alla traiettoria dell’attuale epidemia. Ha aggiunto che lo Stato ha una copertura vaccinale MPR (morbillo-parotite-rosolia) «inferiore alle aspettative».
Hilliard ha affermato che l’aumento dei casi recenti nella Carolina del Sud «è dovuto alle esposizioni avvenute durante grandi raduni religiosi tra comunità sotto-vaccinate e nelle scuole, tra cui una scuola internazionale a Greenville, nella Carolina del Sud». Ha aggiunto che si prevedono altri casi nella prossima settimana.
Secondo il DPH, 16 casi sono stati causati dall’esposizione alla chiesa Way of Truth di Inman, mentre 43 studenti della scuola media di Inman sono in quarantena.
I dati del DPH mostrano che la maggior parte dei casi è stata identificata nei bambini, compresi 75 casi in bambini di età compresa tra 5 e 17 anni e 20 casi in bambini di età inferiore ai 5 anni.
Bell ha affermato che l’impennata dei casi in tutto lo Stato è stata causata dai viaggi durante il fine settimana del Ringraziamento e dalla mancanza di vaccinazioni.
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Il vaccino MPR responsabile di lesioni «catastrofiche»
I dati del DPH mostrano che la copertura vaccinale contro il morbillo, la parotite, il morbillo e la rosolia tra gli scolari della Carolina del Sud è diminuita da circa il 96% nel 2020 al 93,5% quest’anno.
Secondo NBC News, la vaccinazione contro morbillo, parotite, rosolia e morbillo nella contea di Spartanburg, una delle aree più colpite dall’ultima epidemia, è stata del 90% per l’anno scolastico 2024-25.
Nella conferenza stampa di mercoledì, Bell ha attribuito «l’elevata copertura vaccinale» all’eliminazione della trasmissione in corso nel Paese. Ha esortato il pubblico a «considerare l’efficacia del vaccino e la possibilità che questa malattia scompaia sostanzialmente». Ha affermato che l’epidemia potrebbe concludersi se più persone si vaccinassero.
Il Post ha riferito che anche un «piccolo calo delle vaccinazioni può aumentare significativamente la probabilità di un’epidemia», citando i dati dei Centers for Disease Control and Prevention (CDC) che indicano che una dose del vaccino MPR è efficace al 93% contro il morbillo e la serie di due dosi è efficace al 97%.
Hilliard ha affermato: «Il modo migliore per proteggersi dal morbillo è la vaccinazione contro morbillo, parotite e rosolia (MPR). Il CDC incoraggia le persone a consultare un medico per sapere qual è la vaccinazione più adatta a loro».
Brian Hooker, Ph.D., direttore scientifico di Children’s Health Defense (CHD), concorda sul fatto che il vaccino MPR sia il modo migliore per prevenire il morbillo, ma si chiede se sia necessario prevenirlo in primo luogo.
«Prima dell’introduzione del vaccino, la mortalità per morbillo era di 2 casi su 10.000», ha affermato Hooker. «Non credo che sia necessario evitare di contrarre il morbillo, a differenza del rischio correlato al vaccino».
Polly Tommey, conduttrice del programma «Good Morning CHD» su CHD.TV, ha intervistato genitori i cui figli sono rimasti feriti o sono morti a causa di una reazione avversa al vaccino MPR. «La devastazione causata da questo particolare vaccino è catastrofica», ha affermato.
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«Abbiamo visto così tanti bambini e adulti che hanno ricevuto diversi vaccini MPR e hanno comunque avuto il morbillo», ha detto Tommey. «Non solo il vaccino non funziona quasi per niente, ma può anche uccidere dei bambini. Lo so perché ho intervistato i genitori… Tanti danni cerebrali, problemi intestinali che hanno cambiato la vita, per citarne alcuni».
Tommey ha aggiunto che, sebbene il morbillo «non sia molto divertente», i suoi sintomi non durano a lungo e che «con le cure adeguate e il riposo, i bambini si riprendono molto rapidamente».
La dottoressa Michelle Perro, pediatra, ha affermato che l’infezione da morbillo può fornire un’immunità naturale che dura tutta la vita.
«È ampiamente dimostrato che l’infezione naturale da morbillo produce un’immunità duratura e permanente, una caratteristica riconosciuta nell’epidemiologia classica delle malattie infettive. Sebbene nessuno raccomandi di ricercare l’infezione, è inesatto affermare che l’immunità dall’infezione sia debole o transitoria», ha affermato Perro.
Karl Jablonowski, Ph.D., ricercatore senior presso il CHD, ha affermato che il vaccino MPR contiene il virus vivo del morbillo, in particolare il genotipo A, che viene allevato in cellule di pollo ed è considerato poco adatto a proliferare negli esseri umani.
«In teoria, questo dà al nostro sistema immunitario il tempo di imparare a combatterlo, insieme agli altri ceppi selvaggi del morbillo», ha affermato. Ma la teoria «non sempre si traduce in pratica, e i virus del morbillo originati dal vaccino possono persistere e infettare altri».
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Gli esperti mettono in discussione la narrativa «spaventosa» dei media tradizionali sul morbillo
Il Post ha riportato che il peggioramento della crisi del morbillo in Carolina del Sud è la prova che gli Stati Uniti stanno «vacillando per la recrudescenza di una malattia prevenibile e altamente contagiosa». L’organizzazione giornalistica ha citato le epidemie di morbillo di quest’anno nel West Texas e in altre regioni, che sarebbero costate la vita a tre persone non vaccinate, come prova del prezzo da pagare per l’esitazione vaccinale.
Ma Hooker ha affermato che «la narrativa “spaventosa” nei media tradizionali è alimentata dall’evidente impennata del 2025 e dalle false notizie sui tre decessi erroneamente attribuiti al morbillo».
«Sappiamo che le due ragazze decedute nel West Texas sono morte a causa di una polmonite batterica curata in modo improprio. E nel terzo caso, un adulto del New Mexico, l’individuo ha negato ogni trattamento medico ed è stato diagnosticato con il morbillo solo tramite RT-PCR durante l’autopsia», ha detto Hooker.
Jablonowski ha affermato che le due ragazze del Texas «non sono morte di morbillo, ma a causa degli ospedali, delle infezioni contratte in ospedale e della fatale parzialità degli operatori sanitari».
Secondo la CNN, in Texas non sono stati segnalati nuovi casi di morbillo da agosto. Il CDC ha registrato 1.912 casi di morbillo negli Stati Uniti quest’anno.
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«Nessun vaccino garantisce un’immunità del 100%»
Perro ha affermato che, sebbene l’attuale epidemia venga attribuita ai non vaccinati, tali epidemie «hanno storicamente coinvolto sia persone vaccinate che non vaccinate».
«Nessun vaccino garantisce un’immunità al 100%, e in letteratura è stato documentato un fallimento secondario del vaccino, ovvero la perdita dell’immunità anni dopo la vaccinazione. I casi di recrudescenza sono generalmente più lievi, ma si verificano, e comprendere questi modelli è essenziale per un quadro epidemiologico completo», ha affermato Perro.
Hooker ha citato preoccupazioni sulla sicurezza del vaccino MPR, osservando che nel 1999 la Merck «ha iniziato ad aumentare segretamente il contenuto di virus nel vaccino MPR a livelli che potrebbero eclissare quelli che erano stati adeguatamente testati sulla sicurezza».
Ciò ha coinciso con un «drammatico aumento delle segnalazioni di decessi e anafilassi dovuti al vaccino» inviate al Vaccine Adverse Event Reporting System (VAERS), il sistema governativo statunitense.
Il National Childhood Vaccine Injury Act del 1986 prevede una copertura di responsabilità per i produttori di vaccini inclusi nel programma di immunizzazione infantile del CDC. Di conseguenza, i produttori hanno meno incentivi a produrre vaccini sicuri, ha affermato Perro.
«Negli ultimi quarant’anni i produttori avrebbero potuto puntare su formulazioni più pulite, come prodotti senza alluminio, stabilizzanti migliorati o sistemi di distribuzione alternativi, ma senza responsabilità e supervisione normativa, l’incentivo semplicemente non c’era», ha affermato Perro.
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È «assurdo» dare la colpa a RFK Jr. per le epidemie di morbillo
I resoconti dei media hanno anche suggerito che le politiche di Kennedy come segretario dell’HHS abbiano contribuito all’«esitazione vaccinale» e all’aumento della diffusione del morbillo.
Secondo il Post, «un aumento della disinformazione sui vaccini che, a volte, si è propagata sui social media e tra alcuni funzionari pubblici, tra cui il presidente Donald Trump e il suo candidato per il segretario alla Salute, Robert F. Kennedy Jr.» ha contribuito alle epidemie.
Ma Perro ha affermato che i dati del CDC mostrano che i casi di morbillo negli Stati Uniti «sono in aumento da diversi anni, da 59 casi nel 2023 a 285 nel 2024, e ora sono oltre 1.900 i casi segnalati nel 2025 in 43 giurisdizioni». Ha affermato che queste tendenze «sono antecedenti all’attuale leadership dell’HHS».
«L’idea che una sola figura politica abbia ‘causato’ tutto questo non è supportata dai dati a lungo termine», ha affermato Perro.
Secondo Hilliard, i 1.912 casi di morbillo segnalati finora quest’anno negli Stati Uniti sono significativamente inferiori al numero di casi segnalati in Canada (5.298) e Messico (5.089). Entrambi i paesi hanno una popolazione sostanzialmente inferiore a quella degli Stati Uniti.
Tommey ha affermato che è «assurdo» incolpare Kennedy per le epidemie di quest’anno. «I genitori non vaccinano perché vedono la carneficina totale di chi di noi si è vaccinato. L’hanno vissuta o vista in prima persona… Una volta che sai, sai: ecco perché i tassi di vaccinazione sono in calo», ha affermato.
Michael Nevradakis
Ph.D.
© 11 dicembre 2025, Children’s Health Defense, Inc. Questo articolo è riprodotto e distribuito con il permesso di Children’s Health Defense, Inc. Vuoi saperne di più dalla Difesa della salute dei bambini? Iscriviti per ricevere gratuitamente notizie e aggiornamenti da Robert F. Kennedy, Jr. e la Difesa della salute dei bambini. La tua donazione ci aiuterà a supportare gli sforzi di CHD.
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Intelligence
Il Congresso USA potrebbe costringere le agenzie di spionaggio a declassificare le prove sulle origini del COVID
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Arrivare a vedere le prove
A sei anni dai primi casi di Wuhan, le origini del COVID-19 restano incerte. Sebbene all’inizio di quest’anno l’amministrazione Trump abbia creato una pagina web accattivante sul sito della Casa Bianca intitolata Lab Leak: The True Origins of COVID-19, non ha pubblicato alcuna nuova prova sostanziale che dimostri che il virus sia emerso da un laboratorio e la posizione ufficiale della comunità dell’Intelligence rimane quella secondo cui l’origine del COVID-19 è incerta e controversa. Alcune agenzie propendono ancora per una ricaduta naturale, altre per un incidente di laboratorio, e molte si collocano a metà strada, esprimendo scarsa fiducia nelle proprie valutazioni. Ma la questione non è più solo quale ipotesi vincerà. È se il pubblico avrà mai accesso alle prove e ai dibattiti che hanno plasmato quei giudizi interni. Tali informazioni potrebbero essere utili per elaborare nuove politiche in grado di prevenire la prossima pandemia, affermano alcuni esperti. Delle oltre 200 richieste di accesso ai documenti pubblici presentate negli ultimi sei anni dall’organizzazione statunitense US Right to Know su questo argomento, decine sono ancora aperte presso le agenzie di intelligence statunitensi. Diverse richieste hanno dato luogo a cause legali contro l’FBI, la CIA, la DIA, l’ODNI e il Dipartimento dell’Energia degli Stati Uniti. Anche quando i giudici ordinano a queste agenzie di consegnare i documenti, molti di questi arrivano sepolti sotto censura. Fino alla scorsa settimana, sette mesi dopo aver richiesto alla DIA la «valutazione più recente» sulle origini del COVID-19, l’agenzia ha prodotto solo 12 pagine. Inizialmente aveva affermato che non esistevano tali documenti. Solo dopo una causa legale ha restituito quelle 12 pagine, 11 delle quali sono così pesantemente censurate che non si riesce quasi a leggere nulla di sostanziale. Lewis Kamb Pubblicato originariamente da US Right to Know. Lewis Kamb è un giornalista investigativo specializzato nell’uso delle leggi sulla libertà di informazione e dei registri pubblici per scoprire illeciti e chiamare i potenti a risponderne.Iscriviti alla Newslettera di Renovatio 21
Vaccini
Il comitato consultivo del CDC vota per porre fine alla raccomandazione di vaccinare i neonati contro l’epatite B
Il Comitato consultivo sulle pratiche di immunizzazione (ACIP) ha deliberato per revocare la raccomandazione storica che imponeva la vaccinazione contro l’epatite B a tutti i neonati subito dopo la nascita. Questa decisione rappresenta un trionfo significativo per la campagna «Make America Healthy Again» promossa dal segretario alla Salute Robert F. Kennedy Jr., mirata a una revisione del calendario vaccinale pediatrico, in un’epoca di crescenti interrogativi sull’impennata dei casi di autismo tra i bambini.
Con 8 voti a favore e 3 contrari, l’ACIP ha indicato che le madri risultate negative al test per l’epatite B possano concordare con il proprio pediatra «quando o se» somministrare il vaccino ai loro neonati. Le direttive per i piccoli nati da madri positive o con status ignoto al virus restano immutate.
Si prevedono ulteriori revisioni alla politica vaccinale nei mesi a venire, mentre il panel valuta l’intero protocollo di immunizzazioni infantili. Diversi oratori intervenuti all’assemblea, e almeno parte degli esperti consultati, sono noti per le loro riserve sul tema dei vaccini.
Kennedy si definisce «pro-sicurezza», non «anti-vaccini», ma i media mainstream – pesantemente influenzati dai contributi pubblicitari delle multinazionali farmaceutiche – hanno ritratto il titolare dell’HHS come un «anti-vaccinista». Tale immagine è lontana dalla realtà, come ha ribadito di recente lo stesso Kennedy: «Credo che i vaccini abbiano salvato milioni di vite e svolgano un ruolo fondamentale nell’assistenza sanitaria».
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Il Ssegretario sta esaminando un potenziale nesso tra il vaccino e l’aumento dei disturbi autistici, evidenziando come il piano vaccinale per l’infanzia sia passato da poche somministrazioni a un ventaglio di decine di dosi.
Il vaccino contro l’epatite B ha provocato danni così estesi nella popolazione americana che nel 1999 ABC News gli dedicò un’inchiesta e il Congresso indisse un’audizione. Eppure, gli specialisti allineati alla narrazione ufficiale hanno negato l’esistenza di legami provati. È sufficiente rammentare che le contestazioni più accese alla riforma vaccinale di RFK Jr. proverranno dai media corporate e dai parlamentari, che dipendono in misura preponderante dai finanziamenti dell’industria farmaceutica.
L’Italia è stata il primo Paese europeo a rendere obbligatoria la vaccinazione per i nuovi nati e per gli adolescenti di 12 anni con la legge 27 maggio 1991, n. 165, entrata in vigore dal 1992.
I giornali riportano che la decisione fu presa dal ministero dove direttore generale e ministro della Sanità stesso ricevettero una tangente di 600 milioni di lire da GlaxoSmihKline, produttrice del vaccino Engerix B contro l’epatite B per i neonati.
In Italia l’obbligo è rimasto per i nati dal 1992 in poi (coorti 1981-2000 anche per la dose adolescenti) fino al 2017, quando la legge Lorenzin (119/2017) lo ha confermato estendendolo a 10 vaccinazioni. Oggi resta obbligatorio 0-15 anni.
Va ricordato che l’epatite B si trasmette per via sessuale o scambio di siringhe tra tossicodipendenti: perché, quindi, vaccinare un neonato per tale morbo?
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