Spazio
La Space Force ha bisogno di sistemi per distruggere e degradare i satelliti di altre nazioni, dice il generale USA
La US Space Force ha bisogno di sviluppare capacità per degradare le capacità spaziali di altre potenziali nazioni nemiche, ha detto lunedì il vice capo delle operazioni spaziali, il generale David Thompson, durante un incontro al Mitchell Institute for Aerospace Studies.
«Avremo sicuramente bisogno di interrompere, degradare e negare (ingannare) le capacità spaziali degli avversari», ha detto Thompson nel podcast del meeting. «Siamo nel prossimo capitolo della Space Force».
La Space Force sta affidando la missione di tracciare tutti i satelliti, i detriti e altre attività nello spazio ad altre agenzie statunitensi per concentrarsi sulla sua missione principale di mantenere il dominio dello spazio e proteggere le risorse spaziali statunitensi, ha spiegato il generale.
Il volume in grande espansione dei lanci di satelliti in gran numero per creare una nuova, molto più numerosa, resiliente costellazione di risorse spaziali in orbita ha fatto sì che la Space Force fosse vicina alla sua capacità massima in termini di volume e velocità di lanci, ha affermato il Thompson.
La Space Force starebbe anche cercando modi per inserire sensori più avanzati e aggiornamenti del programma sui sistemi satellitari esistenti per migliorare ed espandere le loro capacità di sorveglianza globale e previsioni meteorologiche per le forze militari di superficie statunitensi, ha aggiunto Thompson.
Thompson ha anche osservato che la US Space Force dovrà assumere il ruolo di fornire immagini di sorveglianza a terra alle forze di combattimento statunitensi in tutto il mondo dal National Reconnaissance Office (NRO).
«Stiamo cercando di mettere sensori sui satelliti esistenti per proliferare capacità di previsione in tempo reale», ha detto Thompson durante un incontro al Mitchell Institute for Aerospace Studies. «Stiamo cercando modi per svolgere questa missione in modo diverso».
La Space Force stava cercando di sostituire l’attuale sistema globale di sorveglianza meteorologica per le forze armate statunitensi da un piccolo numero di satelliti relativamente grandi e riccamente equipaggiati con una costellazione molto più ampia di piccoli satelliti in orbita terrestre bassa che offrisse una capacità di gran lunga superiore prospettive di sopravvivenza e resilienza in caso di attacchi da parte di Nazioni ostili, ha affermato il generale spaziale.
La Space Force stava anche sviluppando capacità di ricognizione per ottenere informazioni tattiche ai combattenti nelle operazioni di combattimento a terra in tempo reale molto più rapidamente di quanto fossero in grado di fare gli attuali sistemi gestiti dal National Reconnaissance Office, ha aggiunto il Thompson.
La United Space Space Force è stata creata dal presidente Donald J. Trump nel 2019 ed è l’unica forza militare interamente dedicata allo spazio in tutto il mondo. Al momento impiega 8.600 soldati e controlla circa 77 astronavi tra costellazioni di satelliti e spazioplani X-37-B.
Nel 2015 anche la Federazione Russa aveva fuso l’Aeronautica militare (VVS) con le Forze di Difesa aerospaziale (VVKO) e le Forze Spaziali (KS) per creare quelle che ora si chiamano Vozduzhno-kosmicheskie sily o VKS, ossia le Forze Aerospaziali russe di cui tanto sentiamo parlare nel contesto della guerra ucraina. Secondo il generale americano della Space Force B. Chance Saltzman, la Russia starebbe facendo uso nel contesto dell’operazione militare speciale anche di armi spaziali.
L’area della geopolitica dello spazio, che qualcuno chiama «astropolitica», è già incandescente.
Come riportato da Renovatio 21, esiste attrito riguardo alla geopolitica dello spazio tra le due superpotenze astronautiche, in particolare riguardo al documento della NATO di politica spaziale pubblicato a inizio 2022.
La tensione c’è parimenti per la questione delle armi ASAT, ossia per le armi anti-satellite. Secondo alcuni resoconti, la Russia starebbe costruendo un’arma laser in grado di distruggere i satelliti spia USA. Nella questione delle armi ASAT è attiva anche l’India. Il programma di armamento spaziale della Cina è invece avanzato al punto dall’aver creato preoccupazione nel Pentagono.
Il numero di Paesi diretti verso la militarizzazione dello spazio è in costante aumento. Anche Londra ha fatto sapere che si sta muovendo verso la creazione di un esercito spaziale.
Per qualche ragione non immediatamente comprensibile, la Space Force è stata canzonata con un’intera serie con Steve Carrell e John Malkovich prodotta da Netflix.
Misteri
La NASA attiva l’Earth Defense Group per le preoccupazioni alla cometa con possibile tecnologia aliena
Un gruppo di «difesa planetaria», supportato dalla NASA, ha avviato operazioni per determinare l’esatta posizione della cometa 3I/ATLAS dopo aver rilevato un comportamento anomalo dell’oggetto.
La cometa, delle dimensioni di Manhattan e potenzialmente dotata di tecnologia aliena, è stata classificata come minaccia dall’International Asteroid Warning Network (IAWN). Questo network, una coalizione globale di esperti e agenzie coordinata dalla NASA, si occupa di monitorare asteroidi e oggetti vicini alla Terra potenzialmente pericolosi, valutandone i rischi di impatto.
Secondo il New York Post, si tratta della prima volta che un oggetto interstellare viene incluso in una campagna di questo tipo, spingendo il gruppo a perfezionare le proprie capacità e a preparare il mondo a una possibile minaccia spaziale.
Fotografata il 21 luglio dal telescopio spaziale Hubble, 3I/ATLAS presenta caratteristiche atipiche per una cometa, come riportato dal Post. Tra i fenomeni insoliti, spicca un’anti-coda, un getto di particelle diretto verso il Sole, contrariamente al comportamento tipico delle comete. Inoltre, la cometa emette una colonna di quattro grammi di nichel al secondo, senza tracce di ferro, un’anomalia per questi corpi celesti, secondo il Post.
Come riportato da Renovatio 21, astrofisico di Harvard, il dottor Avi Loeb, intervistato dal New York Post, ha notato che il tetracarbonile di nichel è associato a processi industriali umani. In precedenza, Loeb aveva suggerito che l’accelerazione non gravitazionale e la traiettoria anomala dell’oggetto, che lo porta insolitamente vicino a Marte, Giove e Venere, potrebbero indicare che si tratta di una sonda aliena in missione di ricognizione sulla Terra.
Secondo il giornale neoeboraceno, l’IAWN condurrà una «campagna sulle comete» dal 27 novembre 2025 al 27 gennaio 2026 per determinare con precisione la posizione di 3I/ATLAS.
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Misteri
3I/Atlas potrebbe non essere un asteroide: parla l’astronomo harvardiano
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Spazio
Aereo passeggeri colpito da presunti detriti spaziali
Un Boeing 737 MAX 8 della United Airlines è stato colpito in volo da un oggetto non identificato, che alcuni ritengono possa essere un detrito spaziale.
Il volo United 1093, partito giovedì da Denver, Colorado, con 140 persone a bordo e diretto a Los Angeles, ha effettuato una discesa imprevista circa 40 minuti dopo il decollo mentre sorvolava lo Utah, venendo poi dirottato su Salt Lake City.
Immagini non verificate circolate sui social media mostrano danni alla fusoliera, vetri rotti nella cabina di pilotaggio e sangue sul braccio del pilota. Secondo il sito di notizie aeronautiche AvBrief.com, il capitano ha riferito che l’aereo è stato colpito da «detriti spaziali».
🚨United Boeing 737 MAX 8 (N17327) flight UA1093 from Denver to Los Angeles diverted to Salt Lake City after reportedly hitting “metal space debris” at 36,000 ft. 😳
The crew noticed a crack in one layer of the windshield and landed safely.
A replacement aircraft later continued… pic.twitter.com/OIDl5rq942— Turbine Traveller (@Turbinetraveler) October 18, 2025
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AvBrief ha aggiunto che gli investigatori stanno valutando l’ipotesi che l’aereo abbia urtato un frammento di un pallone meteorologico.
La passeggera Heather Ramsey ha dichiarato a FOX 11 che l’equipaggio ha comunicato tramite l’interfono che l’aereo era «entrato in collisione con un oggetto».
Il National Transportation Safety Board (NTSB) ha annunciato domenica di aver avviato un’indagine sul parabrezza danneggiato dell’aereo. United ha confermato il danno al parabrezza, ma non ha fornito ulteriori dettagli.
Il fenomeno dei detriti spaziali che cadono sulla terra è in aumento con la quantità di nuovi lanci spaziali della nostra epoca.
Come riportato da Renovatio 21, a gennaio un razzo SpaceX era esploso in una pioggia di detriti spaziali. Sette mesi prima un video che mostrava apparentemente i detriti di un veicolo spaziale che colpisce il suolo in un’area popolata era stato caricato sulla piattaforma di social media cinese Weibo. Altre volte la Repubblica Popolare Cinese ha avuto problemi con detriti spaziali precipitati sulla Terra.
Anche l’India, Paese che spinge per divenire potenza spaziale (sfruttando anche il settore privato), ha incontrato inconvenienti simili.
La vera questione rimane quella dei detriti spaziali orbitanti, il cui affastellarsi potrebbe provocare quella che chiamano la sindrome di Kessler, una condizione di pericolo costante a causa di spazzatura cosmica che renderebbe impossibile per l’umanità di uscire dall’atmosfera per secoli o perfino per millenni.
Una guerra spaziale, va ricordato, potrebbe impedire all’umanità l’accesso allo spazio per secoli o millenni, a causa dei detriti e della conseguente sindrome di Kessler. Tuttavia, pare che gli eserciti si stiano davvero preparando alla guerra orbitale.
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