Geopolitica
Trump e Putin si incontreranno ad Anchorage
Secondo la Casa Bianca, la città di Anchorage, in Alaska, ospiterà il vertice di venerdì tra il presidente russo Vladimir Putin e il suo omologo statunitense, Donald Trump. Trump aveva precedentemente annunciato che l’incontro si sarebbe tenuto nel più grande stato degli Stati Uniti, ma la sede esatta era rimasta finora sconosciuta.
Secondo la portavoce della Casa Bianca Karoline Leavitt, sono stati presi in considerazione «molti siti» come potenziali sedi per l’incontro. Trump è «molto onorato» che uno Stato americano sia stato infine scelto come sede dell’incontro e «non vede l’ora di ospitare il presidente Putin sul suolo americano», ha dichiarato ai giornalisti durante una conferenza stampa a Washington.
Il programma di venerdì è ancora in fase di definizione, ha detto Leavitt. Ha aggiunto che gli Stati Uniti stanno lavorando a stretto contatto con la Russia sulla questione. Martedì mattina, Mosca ha rivelato che il ministro degli Esteri russo Sergej Lavrov ha parlato telefonicamente con il Segretario di Stato americano Marco Rubio per discutere di «alcuni aspetti» del prossimo vertice, ma non ha fornito dettagli sulla loro conversazione.
La portavoce della Casa Bianca non ha escluso una possibile visita di Trump in Russia in futuro. «Forse ci sono piani per un viaggio in Russia in futuro», ha detto quando le è stato chiesto delle intenzioni del presidente.
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Parlando delle aspettative di Trump per il vertice, Leavitt ha affermato che l’obiettivo dell’incontro «è quello di concludere con una migliore comprensione di come possiamo porre fine» al conflitto tra Mosca e Kiev. Secondo la portavoce, Trump «accetta questo incontro su richiesta del Presidente Putin», presentata tramite l’inviato speciale Steve Witkoff.
L’incontro segue i colloqui di tre ore tra Putin e Witkoff a Mosca la scorsa settimana.
Secondo Leavitt, Trump spera anche di organizzare un incontro trilaterale che coinvolga sia Putin che il presidente ucraino Volodymyr Zelens’kyj. Lo Zelens’kyj si è dapprima lamentato sui social media per poi, con vari leader dell’Europa occidentale e funzionari dell’UE, rilasciare una dichiarazione, sostenendo che nessuna decisione sulla risoluzione del conflitto dovrebbe essere presa senza il contributo di Kiev.
Il presidente russo ha affermato di non avere «nulla di principio» contro l’incontro con lo Zelens’kyj, ma ha sostenuto che «devono essere create determinate condizioni» affinché ciò avvenga. Mosca ha ripetutamente accusato il leader ucraino di negare la realtà e di prolungare inutilmente un conflitto che non può vincere.
Il Cremlino ha inoltre sollevato dubbi sulla capacità di Zelens’kyj di firmare trattati vincolanti, poiché il suo mandato presidenziale è scaduto l’anno scorso, ma lui si è rifiutato di indire nuove elezioni, citando la legge marziale.
Come riportato da Renovatio 21, il ministero della Difesa russo in settimana ha diramato una nota che parla di provocazioni programmate da Kiev per sabotare l’incontro di Anchorage.
Trump pochi giorni fa ha ribadito che il conflitto in Ucraina avrebbe potuto trasformarsi in una guerra mondiale.
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Immagine di Didier Moïse via Wikimedia pubblicata su licenza Creative Commons Attribution-Share Alike 4.0 International
Geopolitica
Attacco aereo pakistano uccide nove bambini afghani
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Geopolitica
Trump pronto a parlare con Maduro
Il presidente statunitense Donald Trump intende avviare un dialogo diretto con il presidente venezuelano Nicolás Maduro, nonostante la recente designazione di quest’ultimo come capo di un’organizzazione terroristica straniera da parte di Washington. Lo riporta Axios citando fonti dell’amministrazione.
Gli USA hanno ufficialmente etichettato il «Cartel de los Soles» – una presunta rete criminale operante all’interno dei servizi segreti venezuelani – come entità terroristica straniera, equiparandolo ad Al-Qaeda e all’ISIS. L’annuncio è arrivato lunedì dal Dipartimento del Tesoro, che ha ribadito le accuse di lunga data secondo cui Maduro – la cui legittimità è contestata da Washington – dirigerebbe il gruppo.
Sempre secondo Axios, questa mossa di Trump segna un’inversione di rotta nella sua «diplomazia delle cannoniere» verso il Venezuela e potrebbe segnalare che, nel breve termine, sono improbabili attacchi missilistici o operazioni terrestri americane.
«Nessuno ha intenzione di sparargli o rapirlo, a questo punto. Non lo escluderei mai, ma non è il piano attuale», ha confidato ad Axios un funzionario anonimo al corrente dei fatti. «Nel frattempo, faremo saltare in aria le imbarcazioni che trasportano droga. Fermeremo il traffico di stupefacenti», ha aggiunto.
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Non è ancora stata fissata una data per la possibile telefonata tra Trump e Maduro, che è «in fase di pianificazione», ha precisato un’altra fonte USA.
La decisione giunge dopo quasi due mesi di raid aerei americani su piccole navi al largo delle coste venezuelane, che il Pentagono descrive come operazioni contro il «narcoterrorismo» e che hanno causato circa 80 morti.
Il termine «Cartello dei Soli» è emerso negli anni Nonvanta per la presunta corruzione tra ufficiali venezuelani che ostentavano spalline a forma di sole. Nel 2020, durante il primo mandato di Trump, gli USA hanno incriminato Maduro e 14 alti funzionari (attuali o ex) per narcotraffico e criminalità organizzata, accusandoli di gestire collettivamente la rete. Maduro ha sempre smentito le imputazioni e ha avvertito Washington contro una «guerra folle».
Secondo indiscrezioni, Trump ha anche autorizzato una serie di misure per incalzare Caracas e prepararsi a un’eventuale campagna militare su scala più ampia, inclusi operazioni clandestine della CIA contro il regime di Maduro.
Caracas ha denunciato l’accrescimento della presenza militare USA come un’aggressione alla sovranità nazionale e un tentativo di golpe, ponendo le sue forze in allerta massima. Maduro, dal canto suo, ha dichiarato che il Venezuela è pronto a negoziati «faccia a faccia» con Washington.
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Immagine di pubblico dominio CC0 via Flickr
Geopolitica
Candace Owens afferma che il governo francese ha dato il «via libera» al suo assassinio
🚨 URGENT Two days ago I was contacted by a high-ranking employee of the French Government. After determining this person’s position and proximity to the French couple, I have deemed the information they gave me to be credible enough to share publicly in the event that something…
— Candace Owens (@RealCandaceO) November 22, 2025
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