Geopolitica
434° giorno di guerra
– I principali canali televisivi di stato russi non hanno mostrato ai telespettatori i filmati dell’attacco dei droni al Cremlino.
– Reazioni alla notizia dell’attacco al Cremlino. Il portavoce di Zelens’kyj dice che Kiev non ne sa nulla. Blinken dice che gli USA non hanno elementi per valutare il fatto. Mironov (Russia Giusta) chiede di colpire le elite ucraine.
– L’ambasciata degli Stati Uniti in Ucraina ha avvertito i suoi cittadini del «rischio elevato di attacchi missilistici su Kiev e sulla regione».
– Nella notte Zelens’kyj è arrivato nei Paesi Bassi con l’aereo del governo olandese, il suo portavoce ha tenuto segreta la sua prossima tappa in Europa.
– Il cancelliere Scholz dice che esiste un accordo fra ucraini e sostenitori occidentali: le armi fornite non possono essere usate per colpire il territorio russo.
– Immane esplosione a Pavlogrado.
– Prigozhin e Rogov (esponente dell’amministrazione russa di Zaporiggia) dicono che è iniziata un’offensiva ucraina nel settore di Zaporiggia. Si attendono conferme.
– Yevgeny Prigozhin sulla prevista controffensiva ucraina:
- L’offensiva dell’esercito ucraino, è, di fatto, già iniziata;
- Si osserva la massima attività dell’aviazione nemica;
- Si osserva la massima attività intorno al perimetro e all’interno del fronte;
- Le azioni del nemico si sono intensificate oltre i confini storici dell’Ucraina con la Russia;
- Questo processo può entrare in una fase attiva nei prossimi giorni
– Bakhmut in macerie.
– Il Joint Chief of Staff degli Stati Uniti Milley su Foregn Affairs: «Ci sono tre grandi potenze nel mondo in questo momento: gli Stati Uniti, la Cina e la Russia. Hanno un significativo potenziale di forza interna nella loro popolazione, nella loro economia e, naturalmente, nelle loro forze armate. E tutte e tre hanno arsenali nucleari significativi. Quindi, gli Stati Uniti sono i più potenti sotto ogni punto di vista. Ma detto questo, anche la Russia e la Cina sono piuttosto potenti. Pertanto, non è nell’interesse degli Stati Uniti vedere Russia e Cina formare un’alleanza militare strategica e dobbiamo fare tutto il possibile per evitare che ciò accada».
– Secondo i media bielorussi, vengono schierate ulteriori forze per proteggere l’infrastruttura ferroviaria nel Paese. Il rafforzamento della protezione delle ferrovie è avvenuto dopo i sabotaggi nella regione di Bryansk, dove sono stati fatti saltare in aria due treni merci, di cui uno proveniente dalla Bielorussia.
– Raffineria petrolifera nell’oblast’ di Krasnodar, russa, colpita da droni ucraini.
– Per ora i tagli di produzione annunciati da OPEC+ non hanno stabilizzato il prezzo del petrolio. Brent sotto i 73 dollari.
– La Turchia ha chiuso lo spazio aereo ai voli dall’Armenia verso paesi terzi, ha affermato il ministro degli Esteri turco. Il ministro ha osservato che la decisione è stata presa dopo l’installazione di un monumento ai partecipanti all’operazione Nemesis a Yerevan e ha definito tali azioni inaccettabili. Le compagnie aeree armene hanno iniziato a segnalare problemi con il transito alcuni giorni fa, notando che Ankara non le aveva informate in anticipo.
– Fuoco a Kostantinovska, oblast’ di Donetsk.
– A Kherson viene imposto un lungo coprifuoco dalle 20:00 del 5 maggio alle 6:00 dell’8 maggio. Agli abitanti è stato chiesto di fare scorte di cibo e medicine. «Durante queste 58 ore è vietato muoversi e sostare per le strade della città. Inoltre, la città sarà chiusa per l’ingresso e l’uscita», affermano le autorità.
– Christopher Cavoli, capo del comando europeo congiunto delle forze armate statunitensi: La valutazione dello stato delle truppe russe che prendono parte al conflitto ucraino è stata gravemente distorta dai singoli media. Le forze aeree, marittime, spaziali e strategiche non hanno subito danni significativi durante il conflitto. È probabile che la Russia ricostruisca il suo futuro esercito in una forza più grande e più capace. La Russia rimane una minaccia formidabile e imprevedibile che sfiderà gli interessi statunitensi ed europei per il prossimo futuro.
– L’acqua del Don è entrata nel canale Seversky Donets-Donbass. Il blocco idrico del Donbass, organizzato da Kiev, è finito.
– Novak, vice primo ministro russo: La Russia taglia la produzione di petrolio di 500mila barili al giorno rispetto a febbraio 2023.
– The Guardian: l’Ucraina è sprofondata nella povertà, la gente è costretta a portare le cose ai banchi dei pegni e fare la fila per ore per il pane gratis. «Stiamo assistendo a un calo del 30% del PIL principalmente perché l’Ucraina esporta l’80% delle sue merci attraverso porti a cui non ha più accesso. Abbiamo l’inflazione al 26%, ma gli stipendi sono rimasti gli stessi e la grivna si è deprezzata rispetto al dollaro del 20%. Il problema più grande sarà come creare nuovi posti di lavoro», commenta l’economista Elena Bilan.
– Altro incendio ad un impianto petrolifero nell’oblast’ russa di Krasnodar.
– L’Unione europea ha consentito a Polonia, Ungheria, Romania, Bulgaria e Slovacchia, di vietare l’importazione di grano ucraino, mais, colza e semi di girasole, riferisce The Telegraph. Secondo le analisi della Banca Nazionale Ucraina, una decisione del genere costerà a Kiev 200 milioni di dollari e il divieto durerà fino al 5 giugno.
– Nella regione di Bryansk l’esplosione di un ordigno ha fatto deragliare la locomotiva e sette vagoni di un treno merci. Il traffico ferroviario è stato sospeso.
– Bakhmut bombardata dai TOS-1A.
– È stata pubblicata una lettera ufficiale firmata da 32 parlamentari israeliani che chiedono sostegno internazionale alla creazione della Repubblica dell’Azerbaigian del sud (una regione in Iran), che, secondo i deputati della Knesset, “infliggerà un colpo mortale al regime degli Ayatollah [… ], e Israele riceverà un altro alleato” nella regione.
– Peskov: Washington è dietro l’attacco ucraino al Cremlino, i tentativi degli Stati Uniti di rinnegare il loro coinvolgimento sono ridicoli.
– Sebastopoli, antiaerea contro i droni ucraini.
– La Russia, primo fornitore di petrolio dell’India, supera i volumi sommati del secondo e del terzo (Iraq e Arabia Saudita).
– Droni kamikaze russi Lancet distruggono i lanciatori dei sistemi di difesa S-300.
– Le sanzioni contro la Russia funzionano in modo più efficace contro l’economia tedesca, ha dichiarato il capo del Comitato per la protezione del clima e per l’energia del Bundestag Klaus Ernst. «Secondo le stime del Fondo monetario internazionale, il livello di sviluppo economico della Russia nel 2023 sarà superiore a quello della Germania. Le sanzioni ci hanno messo in una posizione più svantaggiosa rispetto alla Russia», ha detto il politico. Secondo Ernst, la Germania sta affrontando il problema della deindustrializzazione nelle aree ad alta intensità energetica a causa degli alti prezzi dell’energia. Ha affermato che la crisi energetica in Germania non è finita e ha notato i prezzi elevati del gas naturale liquefatto, che la Germania acquista invece del gas dalla Russia. Secondo Ernst, sarebbe nell’interesse della Germania utilizzare il gasdotto funzionante Nord Stream, dal momento che il gas russo è più economico ed «è sempre stato affidabile». Tuttavia, il politico ritiene che finché il conflitto in Ucraina continuerà, il governo tedesco non farà un passo del genere.
– Distruzione di un deposito di munizioni a Belozerka, direzione Kherson.
– In sei mesi negli Stati Uniti, il numero di coloro che credono che l’Ucraina stia vincendo e la Russia stia perdendo la guerra è notevolmente diminuito.
– Lancio di un drone russo-iraniano Geran-2.
– Lavrov è arrivato a Goa, dove si terrà una riunione dei ministri degli Esteri della SCO. Inoltre, sono previsti incontri bilaterali con i ministri degli Esteri di India, Cina e Pakistan.
– Avvistamento di un terzo drone a Mosca.
– Politico sostiene che il comando Ucraino non condivide con quello statunitense i dettagli sulla prossima offensiva per evitare fughe di notizie. Ci crediamo?
– La società tecnologica Match Group, che possiede e gestisce il più ampio portafoglio di popolari servizi di incontri online, fra cui Tinder, lascerà la Russia entro il 30 giugno.
Rassegna tratta dal canale Telegram La mia Russia e Intel Slava Z.
Immagine screenshot da Telegram
Geopolitica
Thailandia e Cambogia firmano alla Casa Bianca un accordo di cessate il fuoco
Cambogia e Thailandia hanno siglato un accordo di cessate il fuoco ampliato per porre fine a un violento conflitto di confine scoppiato a inizio anno. La cerimonia di firma, tenutasi domenica, è stata presieduta dal presidente degli Stati Uniti Donald Trump, che aveva mediato la tregua iniziale.
Le tensioni storiche tra i due Paesi del Sud-est asiatico, originate da dispute territoriali di epoca coloniale, sono esplose a luglio con cinque giorni di scontri armati, che hanno spinto centinaia di migliaia di persone a fuggire dalla zona di confine. Un incontro ospitato dalla Malesia aveva portato a una prima tregua, segnando l’inizio della de-escalation.
Trump ha dichiarato di aver sfruttato i negoziati commerciali con entrambi i paesi per favorire una riduzione delle tensioni.
HISTORIC PEACE BETWEEN THAILAND & CAMBODIA.
President Trump and Malaysia’s Prime Minister Anwar Ibrahim hosted the Prime Ministers of Thailand and Cambodia for the signing of the ‘Kuala Lumpur Peace Accords’—a historic peace declaration. pic.twitter.com/BZRJ2b2KLY
— The White House (@WhiteHouse) October 26, 2025
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Durante il 47° vertice dell’ASEAN in Malesia, il primo ministro cambogiano Hun Manet e il primo ministro thailandese Anutin Charnvirakul hanno firmato l’accordo, che amplia la tregua di luglio.
Il documento stabilisce un piano per ridurre le tensioni e assicurare una pace stabile al confine, prevedendo il rilascio di 18 soldati cambogiani prigionieri da parte della Thailandia, il ritiro delle armi pesanti, l’avvio di operazioni di sminamento e il contrasto alle attività illegali transfrontaliere.
Dopo la firma, il primo ministro thailandese ha annunciato l’immediato ritiro delle armi dal confine e il rilascio dei prigionieri di guerra cambogiani, insieme a un’intesa commerciale congiunta. Il primo ministro cambogiano ha lodato l’accordo, impegnandosi a rispettarlo e ringraziando Trump per il suo ruolo, proponendolo come candidato al Premio Nobel per la Pace del prossimo anno.
Trump ha definito l’accordo «monumentale» e «storico», sottolineando il suo contributo e descrivendo la mediazione di pace come «quasi un hobby». Dopo la cerimonia, ha firmato un accordo commerciale con la Cambogia e un importante patto minerario con la Thailandia.
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Geopolitica
La Cina snobba il ministro degli Esteri tedesco
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Geopolitica
Vance in Israele critica la «stupida trovata politica»: il voto di sovranità sulla Cisgiordania è stato un «insulto» da parte della Knesset
La proposta di applicare la sovranità israeliana sulla Cisgiordania occupata, considerata da molti come un’equivalente all’annessione totale del territorio palestinese, ha suscitato una forte condanna internazionale, incluso un netto dissenso da parte degli Stati Uniti.
Il disegno di legge ha superato di stretta misura la sua lettura preliminare martedì, con 25 voti a favore e 24 contrari nella Knesset, composta da 120 membri. La proposta passerà ora alla Commissione Affari Esteri e Difesa per ulteriori discussioni.
Una dichiarazione parlamentare afferma che l’obiettivo del provvedimento è «estendere la sovranità dello Stato di Israele ai territori di Giudea e Samaria (Cisgiordania)».
Il momento del voto è stato significativo e provocatorio, poiché è coinciso con la visita in Israele del vicepresidente J.D. Vance, impegnato in discussioni sul cessate il fuoco a Gaza e sul centro di coordinamento gestito dalle truppe statunitensi e dai loro alleati, incaricato di supervisionare la transizione di Gaza dal controllo di Hamas. Vance ha percepito la tempistica del voto come un gesto intenzionale, accogliendolo con disappunto.
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Anche il Segretario di Stato Marco Rubio, in visita in Israele questa settimana, ha espresso critiche prima di lasciare il Paese mercoledì, dichiarando che il disegno di legge sull’annessione «non è qualcosa che appoggeremmo».
«Riteniamo che possa rappresentare una minaccia per l’accordo di pace», ha detto Rubio, in linea con la promozione della pace in Medio Oriente sostenuta ripetutamente da Trump. «Potrebbe rivelarsi controproducente». Vance ha ribadito che «la Cisgiordania non sarà annessa da Israele» e che l’amministrazione Trump «non ne è stata affatto soddisfatta», sottolineando la posizione ufficiale.
Vance, considerato il favorito per la prossima candidatura presidenziale repubblicana dopo Trump, probabilmente ricorderà questo episodio come un momento frustrante e forse irrispettoso, specialmente in un contesto in cui la destra americana appare sempre più divisa sulla politica verso Israele.
Si dice che il primo ministro Netanyahu non sia favorevole a spingere per un programma di sovranità, guidato principalmente da politici oltranzisti legati ai coloni. In una recente dichiarazione, il Likud ha definito il voto «un’ulteriore provocazione dell’opposizione volta a compromettere i nostri rapporti con gli Stati Uniti».
«La vera sovranità non si ottiene con una legge appariscente, ma con un lavoro concreto sul campo», ha sostenuto il partito.
Tuttavia, è stata la reazione di Vance a risultare la più veemente, definendo il voto una «stupida trovata politica» e un «insulto», aggiungendo che, pur essendo una mossa «solo simbolica», è stata «strana», specialmente perché avvenuta durante la sua presenza in Israele.
Come riportato da Renovatio 21, Trump ha minacciato di togliere tutti i fondi ad Israele in caso di annessione da parte dello Stato Giudaico della West Bank, che gli israeliani chiamano «Giudea e Samaria».
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Immagine di pubblico dominio CC0 via Wikimedia
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