Geopolitica
Zelens’kyj incolpa «il mondo intero» per l’avanzata russa a Kharkov
Il mondo intero è responsabile del fallimento dell’Ucraina nel fermare i recenti progressi della Russia nella regione di Kharkov e ora deve aiutare Kiev a cambiare la situazione, ha detto giovedì il presidente Volodymyr Zelens’kyj ad ABC News in un’intervista.
I commenti dell’ex attore televisivo arrivano dopo che le forze russe sono riuscite a catturare diversi insediamenti vicino alla seconda città più grande dell’Ucraina la scorsa settimana.
Gli alti funzionari militari a Kiev hanno ammesso che la situazione è ora «estremamente difficile» e che le truppe ucraine stanno lottando per mantenere il terreno a causa della loro inferiorità numerica e di armi.
Alla domanda se crede che i fallimenti dell’Ucraina sul campo di battaglia siano colpa degli Stati Uniti, lo Zelens’kyj ha detto ai giornalisti della ABC che «è colpa del mondo» e ha accusato la comunità internazionale di dare «l’opportunità a Putin di occupare».
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Il leader ucraino ha detto che il Paese «non può permettersi di perdere Kharkov» e che «il mondo può aiutare» Kiev a mantenere la vitale città nel Nord-Est del Paese. «Tutto ciò di cui abbiamo bisogno sono due sistemi Patriot», ha detto Zelenskyj, suggerendo che «la Russia non sarà in grado di occupare Kharkov se li avremo».
Il presidente si è anche lamentato del fatto che i finanziamenti approvati dagli Stati Uniti per Kiev non stanno effettivamente raggiungendo il Paese e vengono invece spesi «nelle fabbriche americane, creando posti di lavoro americani».
Nel frattempo, il segretario di Stato americano Antony Blinken, che ha visitato Kiev questa settimana, ha assicurato alla leadership ucraina che Washington stava «attivamente e urgentemente» cercando di procurarsi sistemi di difesa aerea Patriot da miliardi di dollari per l’Ucraina. Il mese scorso, Zelens’kyj ha insistito sul fatto che l’Ucraina avesse bisogno di 25 batterie di questo tipo, ma in seguito ha rivisto quel numero portandolo ad «almeno sette».
Ogni batteria Patriot comprende una centrale elettrica, stazioni radar e di controllo, lanciamissili montati su camion e veicoli di supporto, e costa circa 1 miliardo di dollari. Si ritiene attualmente che l’Ucraina possieda almeno tre Patriot, uno dei quali è di stanza vicino alla capitale, scrive RT.
Mosca, nel frattempo, ha ripetutamente affermato che nessuna quantità di sistemi d’arma occidentali può cambiare l’inevitabile esito del conflitto, e ha avvertito che continuare ad armare l’Ucraina non farà altro che prolungare lo spargimento di sangue e aumentare il rischio di uno scontro diretto tra Russia e NATO.
Come riportato da Renovatio 21, l’anno passato, una di queste batterie sarebbe stata danneggiata o distrutta da un attacco missilistico ipersonico russo. L’attacco russo avvenne dopo che le forze ucraine avevano dichiarato di aver intercettato un ipersonico, cosa smentita con forza dai russi.
Due anni fa gli USA mandarono Patriot in Slovacchia, con Bratislava a cedere in cambio i suoi missili terra-aria sovietici S-300 a Kiev.
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Immagine di pubblico dominio CC0 via Flickr
Geopolitica
Trump chiede petrolio al Venezuela
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Geopolitica
Tucker Carlson: Trump potrebbe dichiarare guerra al Venezuela
Il giornalista conservatore americano Tucker Carlson ha ipotizzato che il presidente degli Stati Uniti Donald Trump potrebbe prepararsi a dichiarare guerra al Venezuela, precisando però che le sue informazioni sono limitate e non confermate.
Mercoledì, nel corso del podcast Judge Napolitano, gli è stato domandato se Trump «avrebbe iniziato una guerra in Venezuela». Carlson ha riferito che un membro del Congresso gli aveva detto che i legislatori erano stati informati di un possibile conflitto.
«Quello che so finora è che ieri i membri del Congresso sono stati informati che una guerra sta per arrivare e che verrà annunciata nel discorso alla nazione di stasera alle nove», ha dichiarato. «Chissà se accadrà davvero? Non lo so.»
🚨 Tucker Carlson got it WRONG.
He claimed Congress was briefed that Trump would announce a war (with Venezuela) in tonight’s address to the nation.
Reality: Trump talked achievements, tariffs, and a $1,776 “Warrior Dividend” bonus for troops. NO war declaration. pic.twitter.com/R1bRFnPiua
— Alec Lace (@AlecLace) December 18, 2025
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Tuttavia, nel suo discorso in prima serata, Trump ha parlato quasi esclusivamente di questioni interne, mettendo in evidenza i successi della sua amministrazione nel risolvere il «pasticcio» ereditato dal predecessore, senza fare alcuna menzione del Venezuela, dell’Ucraina o di altre crisi internazionali.
Carlson ha sottolineato di aver parlato con diverse persone delle tensioni legate al Venezuela, ma di non poter verificare in modo indipendente tali affermazioni. «Non voglio mai esagerare ciò che so, che in generale è piuttosto limitato», ha aggiunto.
Le dichiarazioni di Carlson arrivano in un contesto di crescenti tensioni tra Washington e Caracas, dopo l’annuncio di Trump di un blocco navale sulle esportazioni di petrolio venezuelano e di un potenziamento della presenza militare statunitense nei Caraibi.
L’amministrazione Trump ha accusato il Venezuela di ospitare narcotrafficanti e «narcoterroristi», accuse che il governo venezuelano ha sempre respinto.
Caracas ha definito le recenti mosse statunitensi illegali secondo il diritto internazionale e ha accusato Washington di perseguire un’agenda «colonialista» finalizzata all’appropriazione delle risorse naturali del Paese. I funzionari venezuelani hanno avvertito che qualsiasi azione militare rappresenterebbe un atto di aggressione e hanno dichiarato che la questione verrà portata all’attenzione delle Nazioni Unite.
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Immagine di Gage Skidmore via Wikimedia pubblicata su licenza Creative Commons Attribution-Share Alike 4.0 International
Geopolitica
Gli USA colpiscono un’altra nave della droga nel Pacifico orientale
On Dec. 17, at the direction of @SecWar Pete Hegseth, Joint Task Force Southern Spear conducted a lethal kinetic strike on a vessel operated by a Designated Terrorist Organizations in international waters. Intelligence confirmed that the vessel was transiting along a known… pic.twitter.com/Yhu3LSOyea
— U.S. Southern Command (@Southcom) December 18, 2025
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