Connettiti con Renovato 21

Spirito

Vescovo ortodosso contro il vaccino fatto con gli aborti: «noi per proteggerci abbiamo il Battesimo, il Crisma, l’Acqua Santa»

Pubblicato

il

 

 

 

Il metropolita Serafim, vescovo di Cerigo (Grecia), ha criticato con durezza il vaccino anti-COVID, che, ricorda il religioso greco, tra l’altro esso è preparato «con il prodotto degli aborti».

 

«A meno che non si faccia qualcosa per chiarire il panorama, poiché gli uomini che seguono la via della globalizzazione, della pan-religione e della nuova era vogliono creare il cosiddetto post-umano, l’uomo mutato, per rendere l’uomo un robot che non avrà sentimenti, non avrà ideali, non avrà virtù, non avrà santità, non avrà grazia, non avrà la benedizione di Dio».

«I nuovi vaccini, in circolazione da oggi, e il cui utilizzo è incominciato dai governanti, vengono realizzati e preparati con il prodotto degli aborti»

 

Il Metropolita, parlando ai fedeli, ha sottolineato che i cristiani ortodossi al posto del vaccino «infetto» per proteggersi hanno la Divina Comunione, il Battesimo, il Crisma, l’Acqua Santa, e conviene che invochino san Niceforo il Lebbroso.

 

La reazione del metropolita sarebbe dovuta da informazioni arrivategli dall’Italia. Il Gerarca non si fa quindi problemi ad attaccare Papa Bergoglio per la sua accettazione del vaccino abortista.

«I cristiani d’Occidente sono preoccupati e si sono rivolti al loro capo, il Papa, e lui li ha rassicurati e ha detto loro che è così, ma per economia lo accetteremo per la salute delle persone. Questo è un grosso errore»

 

«Una notizia dalla vicina Italia, da cristiani ortodossi con cui sono in contatto, dicevano quanto segue con grande preoccupazione: i nuovi vaccini, in circolazione da oggi, e il cui utilizzo è incominciato dai governanti, vengono realizzati e preparati con il prodotto degli aborti. Questo è molto terribile fratelli miei, i cristiani d’Occidente sono preoccupati e si sono rivolti al loro capo, il Papa, e lui li ha rassicurati e ha detto loro che è così, ma per economia lo accetteremo per la salute delle persone. Questo è un grosso errore, ovviamente egli si trova al di fuori dell’Una Santa Cattolica e Apostolica Chiesa e non possiamo contare sulla sua opinione, ma noi ortodossi non possiamo accettare una cosa del genere».

 

Il Gerarca ha parlato di una «infezione» che s’insinua dentro il nostro corpo:

 

«Volevano far cessare la Divina Comunione fino all’arrivo del vaccino; dovrebbero piuttosto preoccuparsi dell’infezione che arriva quando questo materiale che proviene da embrioni uccisi e macellati passa attraverso il nostro corpo, poiché sono omicidi che vengono commessi»

«Parlano persone che non hanno timor di Dio, venerazione e conoscenza teologica, e dicono che può sorgere infezione dalla Divina Comunione, e volevano far cessare la Divina Comunione fino all’arrivo del vaccino (…) dovrebbero piuttosto preoccuparsi dell’infezione che arriva quando questo materiale che proviene da embrioni uccisi e macellati passa attraverso il nostro corpo, poiché sono omicidi che vengono commessi».

 

Per questo, ha affermato il metropolita, «io personalmente, come vostro vescovo, vi dico che non prenderò il vaccino se ha questa origine».

 

Circa il fare il vaccino, ha chiarito:

 

«A meno che non risulti qualcos’altro da un gruppo garantito di medici, sacerdoti e laici cristiani che ho richiesto al Santo Sinodo per assicurarci pienamente che non ci sia niente del genere dentro, allora non lo faremo… Non siamo contro i vaccini… ma non vogliamo questa infezione, non vogliamo quello, che è qualcosa di profano».

«Io personalmente, come vostro vescovo, vi dico che non prenderò il vaccino se ha questa origine»

 

 

 

 

 

I virgolettati sono tratti da un comunicato del sito greco ekklisiaonline.org; traduzione di Nicolò Ghigi.

Continua a leggere

Spirito

Mons. Viganò: la chiesa conciliare-sinodale schierata con i nemici della Chiesa cattolica

Pubblicato

il

Da

L’arcivescovo Carlo Maria Viganò ha affidato alla piattaforma social X un commento sul «World Meeting of Human Fraternity» organizzato dalla Diocesi di Roma, un appuntamento, giunto alla terza edizione, promosso dalla Basilica di San Pietro e da una fondazione che si chiama come la famigerata enciclica bergogliana  Fratelli Tutti.

 

«Trovo a dir poco inconcepibile che, dinanzi all’evidenza del colpo di stato globalista nelle nazioni occidentali e alla aperta ostilità a Cristo e alla Sua Chiesa dell’élite globalista, la chiesa conciliare-sinodale insista ancora a schierarsi con i nemici della Chiesa Cattolica, ratificando le loro imposture climatiche, sanitarie, sociali e belliche» scrive monsignore.

 

Sostieni Renovatio 21

«Dinanzi all’evidenza dei disordini e della criminalità causati dall’immigrazione, perora l’accoglienza e coopera all’islamizzazione delle nazioni cristiane. Dinanzi alla dissoluzione morale dei giovani, si fa promotrice dell’ideologia LGBTQ+».

 

«Dinanzi al cinismo utilitarista dell’eutanasia e dell’aborto, alla predazione degli organi e alla manipolazione genetica, legittima i sieri sperimentali fatti con tessuti ricavati da feti abortiti».

 

«Dinanzi alle speculazioni dell’alta finanza usuraia e ai controlli dell’identità digitale e della valuta elettronica, installa i pos in chiesa per i pagamenti elettronici».

 

«Questa non è ingenuità, né sprovvedutezza: è deliberata cooperazione al Male, secondo un ben preciso copione sotto un’unica regia» tuona Viganò.

Iscriviti alla Newslettera di Renovatio 21

SOSTIENI RENOVATIO 21


 

Continua a leggere

Spirito

Migliaia alla processione del Concilio dei Santi di Mosca

Pubblicato

il

Da

Migliaia di cristiani ortodossi hanno preso parte domenica a una grande processione per celebrare il Concilio dei Santi di Mosca, una festa della Chiesa ortodossa russa in onore dei santi di Mosca. L’evento segna la rinascita di una tradizione interrotta dopo la Rivoluzione russa del 1917.   La marcia è stata guidata dal Patriarca Kirill, capo della Chiesa ortodossa russa, e vi hanno preso parte anche il clero della diocesi di Mosca, comunità monastiche e fedeli laici. Gli organizzatori hanno stimato la partecipazione di circa 40.000 persone.   I partecipanti provenivano da tutta la Russia, ma anche dalla Repubblica Ceca, dall’Uzbekistan, dalla Serbia, dall’Italia e da altri Paesi. La marcia è partita dalla Cattedrale di Cristo Salvatore nel centro di Mosca e si è diretta al Convento di Novodevichy, a 6 km di distanza.  

Iscriviti alla Newslettera di Renovatio 21

I video condivisi online mostrano sacerdoti e fedeli che portano striscioni colorati raffiguranti santi, mentre la folla canta il tradizionale “Cristo è risorto” e i cori rispondono «Veramente è risorto».   Molti cantavano inni religiosi mentre i moscoviti si schieravano lungo le strade per assistere alla processione.   La processione è stata preceduta da una funzione celebrata dal Patriarca Cirillo nella Cattedrale di Cristo Salvatore. Parlando prima dell’evento, il Patriarca ha affermato che la marcia ha sottolineato il ruolo di Mosca come capitale dell’Ortodossia e ha espresso la speranza che possa ripristinare un’antica tradizione.   «Mosca è una capitale veramente ortodossa della nostra patria», ha detto ai giornalisti dopo la funzione. «Da un lato, è una città aperta ai nostri fratelli di altre religioni, riconoscendo il loro contributo alla nostra storia comune, ma allo stesso tempo è una città che non rinuncerà mai alla sua eredità cristiana».   La processione celebra lo storico trasferimento dell’icona di Smolensk della Santa Madre di Dio dalla Cattedrale dell’Annunciazione del Cremlino al Convento di Novodevichy, fondato dal Granduca Vasilij III dopo la presa di Smolensk nel 1525. In memoria del trasferimento dell’icona venne istituita una marcia annuale, che continuò per quasi quattro secoli fino alla Rivoluzione russa.

Iscriviti alla Newslettera di Renovatio 21

SOSTIENI RENOVATIO 21
Immagine screenshot da Twitter
         
Continua a leggere

Spirito

Lourdes, i famosi carretti saranno sostituiti

Pubblicato

il

Da

In occasione del 140° anniversario dell’Hospitalité di Nostra Signora di Lourdes, il santuario mariano ha annunciato il rinnovo delle sue emblematiche «auto blu», che dall’inizio del XX secolo sono parte integrante del paesaggio e del patrimonio del santuario.

 

Un comunicato stampa del Santuario riporta le parole di Daniel Pezet, presidente dell’Hospitalité Notre-Dame de Lourdes, ricordando innanzitutto che «dall’inizio del XX secolo , le auto blu permettono ai pellegrini malati, stanchi o disabili di partecipare ai pellegrinaggi al Santuario di Lourdes».

 

Daniel Pezet spiega poi che questi veicoli sono stati sviluppati negli anni ’60 dalla società Aumon. La versione attuale rappresenta una flotta di diverse centinaia di veicoli che hanno accompagnato generazioni di pellegrini.

Sostieni Renovatio 21

Tuttavia, un utilizzo così elevato, nonostante gli sforzi del personale ospedaliero per mantenere i veicoli in buone condizioni e l’aggiunta di un impianto frenante nel 2012, non impedisce che alcuni veicoli si trovino in uno stato di degrado avanzato, il che solleva una questione di sicurezza, ma anche di comfort per gli utenti. Diventa quindi necessario rinnovare il parco auto «blu».

 

Sono stati identificati pochi veicoli che soddisfano questo requisito. Il veicolo attuale rimane il miglior riferimento. Alcuni veicoli come barelle, sedie a rotelle e tricicli possono soddisfare parte del bisogno, ma l’architettura e il legame che si crea tra il pellegrino e il suo accompagnatore rimangono unici.

 

L’Hospitalité Notre-Dame de Lourdes ha quindi deciso di affidare all’azienda bigourdan Milc (Made In Le Coin), con sede a La Barthe-de-Neste (Alti Pirenei), lo sviluppo e la prototipazione di una nuova auto blu.

 

L’azienda produce biciclette, veicoli elettrici, carrelli per il trasporto e dispositivi per persone con disabilità. Potrà quindi mettere a frutto la propria competenza in soluzioni di mobilità adattata, garantendo un design funzionale e su misura per le esigenze del santuario.

 

L’azienda sta attualmente sviluppando due prototipi, che saranno testati alla fine del 2025, dopo un lavoro di osservazione diretta da parte dei suoi ingegneri per comprendere come vengono utilizzati i carri durante i pellegrinaggi.

Aiuta Renovatio 21

Il design manterrà l’essenza del modello attuale, preservandone l’architettura: due grandi ruote posteriori, una piccola ruota anteriore, un tendalino pieghevole e un timone metallico per la trazione manuale, che può ospitare un passeggero adulto e favorisce un legame speciale tra il pellegrino e il suo compagno.

 

Sebbene non siano state rivelate specifiche tecniche dettagliate, l’esperienza di Milc suggerisce miglioramenti significativi. In termini di sicurezza, si prevedono freni ottimizzati (oltre al sistema del 2012, finanziato dall’Ordine di Malta) e possibili sistemi antiribaltamento.

 

In termini di comfort, sono previsti sedili più ergonomici, sospensioni migliorate e una migliore protezione dal sole e dalla pioggia. I materiali potrebbero includere alluminio o compositi leggeri e resistenti, in linea con l’esperienza di Milc nella mobilità adattata, ma la trazione rimarrà manuale per preservare l’aspetto umano del servizio.

 

Il colore azzurro, che evoca la Vergine Maria, sarà mantenuto, così come le dimensioni approssimative (1,5 m di lunghezza e 0,8 m di larghezza, secondo il modello attuale). Il numero di unità che saranno prodotte non è stato specificato, ma il budget, definito «enorme», sarà finanziato da donazioni di privati, associazioni e strutture ricettive, come da tradizione del santuario.

 

Articolo previamente apparso su FSSPX.News

 

Iscriviti alla Newslettera di Renovatio 21

SOSTIENI RENOVATIO 21


 

Immagine di Andy Hay via Flickr pubblicata su licenza CC BY 2.0

 

 

 

Continua a leggere

Più popolari