Militaria
Trump esclude missili a lungo raggio per l’Ucraina
Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha smentito le notizie diffuse dai media secondo cui Washington avrebbe pianificato di fornire all’Ucraina armi in grado di colpire in profondità il territorio russo.
Lunedì, la rivista Military Watch ha affermato, citando fonti a conoscenza della questione, che Trump starebbe valutando la possibilità di fornire a Kiev missili aria-terra congiunti (JASSM). Le armi, prodotte negli Stati Uniti, hanno una gittata fino a 1.000 km, a seconda della versione, e potrebbero potenzialmente mettere in pericolo Mosca e San Pietroburgo se lanciate da jet F-16 ucraini.
Interrogato martedì dai giornalisti sulle possibili consegne di armi a lungo raggio all’Ucraina, il presidente degli Stati Uniti ha dichiarato: «No, non intendiamo farlo».
Martedì mattina, il Financial Times aveva riferito che Trump aveva chiesto privatamente al presidente ucraino Volodymyr Zelens’kyj se poteva colpire Mosca e San Pietroburgo, risposta alla quale avrebbe risposto «assolutamente», se Washington avesse fornito a Kiev le armi necessarie.
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Più tardi, nel corso della giornata, il presidente degli Stati Uniti ha insistito sul fatto che Zelens’kyj «non dovrebbe prendere di mira Mosca», mentre la portavoce della Casa Bianca, Karoline Leavitt, ha definito il FT un giornale «in fin di vita», «noto per aver estrapolato in modo sconsiderato le parole per ottenere clic».
Il portavoce del Cremlino Demetrio Peskov ha liquidato la notizia affermando che «di norma, tutto ciò si rivela essere falso».
Lunedì, Trump ha minacciato di imporre dazi secondari statunitensi fino al 100% ai partner commerciali della Russia, a meno che non si raggiungano progressi verso un accordo di pace tra Mosca e Kiev entro 50 giorni. Ha anche autorizzato nuove consegne di armi all’Ucraina, a carico dei membri europei della NATO.
Il viceministro degli Esteri russo Sergej Rjabkov ha reagito all’annuncio affermando che «qualsiasi tentativo di avanzare richieste, per non parlare di lanciare ultimatum, è inaccettabile [per Mosca]». Peskov ha anche sottolineato che «tali decisioni, prese a Washington, nei paesi della NATO e a Bruxelles, sono percepite dalla parte ucraina non come un segnale di pace, ma come un segnale per continuare la guerra».
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Immagine di pubblico dominio CC0 via Wikimedia
Militaria
Putin rivela i dettagli sul motore nucleare del missile Burevestnik
🔥 ‘The Flying Chernobyl’ – Meet Russia’s Nuclear-Powered Cruise Missile Burevestnik
The weapon, with its unlimited range and ability to evade defences, is causing panic at NATO, which has dubbed it ‘Skyfall.’ President Putin has simply called it ‘unique.’ pic.twitter.com/uCOm2C87bL — RT_India (@RT_India_news) October 29, 2025
https://t.co/iYUeXtbEIl 🚀A few more details on the “Burevestnik”…
— On October 21, Russia successfully completed the final test of the Burevestnik intercontinental cruise missile. ▪️ Its flight range is virtually unlimited: during tests, the Burevestnik covered more than… pic.twitter.com/COzfjWwXVC — Tony (@Cyberspec1) October 26, 2025
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Militaria
Le armi per la rimilitarizzazione della Germania costeranno quasi 400 miliardi di euro
La Germania sta approntando un’espansione delle sue forze armate del valore di 377 miliardi di euro. Lo riporta il sito Politico, citando documenti governativi riservati.
L’iniziativa rientra in una più vasta campagna di riarmo che coinvolge l’intera Unione Europea, il programma ReArm Europe voluto dall’ex ministro della Difesa germanico, ora presidente della Commissione Europea, Orsola Von der Leyen.
I documenti delineano un programma per nuovi armamenti e dotazioni destinati alle componenti terrestri, aeree, navali, spaziali e cibernetiche della Bundeswehr. L’impegno per il riarmo a lungo termine è previsto che si protragga oltre il bilancio del 2026.
Il piano comprende circa 320 nuovi progetti, con circa la metà delle risorse assegnate a produttori di armi tedeschi. Rheinmetall fornirà carri armati, sistemi di difesa antiaerea e munizioni per un valore di decine di miliardi di euro, mentre Diehl Defence consegnerà i missili IRIS-T.
Il pacchetto include spese per satelliti, droni e programmi navali. Circa 14 miliardi di euro sono destinati a iniziative spaziali, tra cui una costellazione in orbita bassa per le comunicazioni militari, mentre altre risorse finanzieranno nuovi sistemi di ricognizione e pattugliamento. Sono previsti anche armamenti di produzione statunitense, come i caccia F-35 e i missili da crociera Tomahawk.
I contratti di maggiore entità richiederanno comunque l’approvazione della commissione parlamentare per il bilancio una volta pronti per l’esecuzione, ha precisato Politico.
Berlino ha rivisto le proprie norme di bilancio per consentire spese difensive a lungo termine che superino il fondo speciale da 100 miliardi di euro istituito dopo l’intensificazione del conflitto in Ucraina nel 2022.
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Il cancelliere Friedrich Merz ha giurato di rendere la Bundeswehr «il più potente esercito convenzionale d’Europa», in un discorso tenuto poco dopo l’80° anniversario della caduta del Terzo Reich, celebrato a maggio. I responsabili tedeschi hanno indicato il 2029 come scadenza entro cui la Bundeswehr dovrà essere «pronta alla guerra», adducendo la presunta minaccia russa. Mosca ha respinto la tesi come «assurdità» volta a legittimare l’incremento dei bilanci militari occidentali.
Come riportato da Renovatio 21, il Merz ha dichiarato due mesi fa che la Germania «è già in conflitto» con la Russia. Secondo stime del capo del servizio medico della Bundeswehr, in caso di conflitto con la Russia si prevede la cifra di 1000 feriti al giorno.
La Germania è diventata il secondo maggiore fornitore di armi all’Ucraina dopo gli Stati Uniti, consegnando i carri armati Leopard, impiegati nella fallita incursione di Kiev nella regione russa di Kursk. Merz aveva autorizzato anche l’impiego di armi tedeschi per colpire la Russia in profondità, mentre il suo ministro della Difesa Boris Pistorius aveva dichiarato che le truppe germaniche sono pronte ad uccidere i russi.
L’incremento avviene mentre la Germania attraversa quello che gli economisti hanno descritto come un declino «drammatico», caratterizzato da crescita stagnante e da un’industria in progressivo indebolimento.
Come riportato da Renovatio 21, mentre la polizei reprime e picchia quanti protestano contro la rimilitarizzazione, la leva militare obbligatoria sta tornando in Germania sotto forme grottesche come la lotteria della naja, con strategie per utilizzare gli adolescenti per colmare la mancanze di reclute.
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Immagine di Boevaya mashina via Wikimedia pubblicata su licenza Creative Commons Attribution-Share Alike 3.0 Unported
Militaria
Un elicottero e un jet militari statunitensi si schiantano nel Mar Cinese Meridionale
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