Spirito
«Ripristinare l’ordine divino che Satana ha infranto»: Omelia per la festa di Ognissanti di Mons. Viganò

Renovatio 21 pubblica l’omelia dell’arcivescovo Carlo Mario Viganò nella festa di Ognissanti.
PLACARE, CHRISTE
Omelia nella festa di Ognissanti
Auferte gentem perfidam
credentium de finibus,
ut unus omnes unicum
ovile nos Pastor regat.
Hymn. Placare Christe servulis
Solo pochi giorni fa la divina Liturgia intonava le lodi al Re dei re, proclamando la divina e universale Regalità di Nostro Signore Gesù Cristo.
Oggi la Santa Chiesa celebra la Sua Corte celeste: Maria Santissima, Regina; le nove Gerarchie angeliche: Angeli, Arcangeli, Principati, Potestà, Virtù, Dominazioni, Troni, Cherubini e Serafini; i Profeti dell’Antico Testamento; gli Apostoli, i Martiri, i Confessori della Fede, i Dottori, le Sante Vergini, i Monaci e gli Eremiti e tutta quella infinita schiera di anime benedette che popolano la Gerusalemme Celeste, beata pacis visio.
L’inno dei Vesperi di questa festa è un canto ai nostri compagni d’armi, ai cavalieri del Verbo Incarnato e dell’augustissima Vergine, ai cœlicoli, gli abitanti del Cielo che godono della visione beatifica al cospetto della Santissima Trinità.
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San Giovanni, nella visione di Patmos, contempla turbam magnam, quam dinumerare nemo poterat (Ap 7, 9), ed è significativo come egli noti che si tratta di persone ex omni tribu, et lingua, et populo, et natione, di ogni tribù, e lingua e popolo e nazione. Uno sterminato esercito multirazziale e multietnico, ma accomunato dalla professione della stessa Fede: Tutti stavano in piedi davanti al trono e davanti all’Agnello, rivestiti di candide vesti, e portavano palme nelle mani (ibid.). Gli angeli, i vegliardi e i quattro esseri viventi si prosternano dinanzi al trono della Maestà divina dicendo: Amen! Lode, gloria, sapienza, azione di grazie, onore, potenza e forza al nostro Dio nei secoli dei secoli. Amen (Ap 7, 12).
Queste parole richiamano quelle che la Santa Chiesa intona durante il Canone della Messa, pochi istanti prima della Consacrazione: Santo, Santo, Santo il Signore Dio degli eserciti schierati in ordine di battaglia! I cieli e la terra sono pieni della tua gloria. Osanna nel più alto dei cieli. E con gli occhi dello spirito vediamo inchinarsi al Santo dei Santi tutte le creature, dai puri spiriti agli uomini, dagli animali alle piante, le cui perfezioni sono un raggio delle somme perfezioni di Dio.
Ci viene alla mente quel meraviglioso Cantico dei Tre Fanciulli (Dan 3, 52-90) che noi sacerdoti recitiamo alle Lodi: Benedicite, cæli, Domino… Benedicite aquæ omnes, sol et luna, stellæ cæli, omnis imber et ros, ignis et æstus, rores et pruina, gelu et frigus, glacies et nives, noctes et dies, lux et tenebræ, fulgura et nubes, montes et colles, universa germinantia in terra, fontes, maria et flumina, cete, omnes volucres cæli, omnes bestiæ et pecora… laudate et superexaltate eum in sæcula.
Alla lode che si leva dal Creato, si uniscono i figli degli uomini, i sacerdoti del Signore, i Suoi servi, gli spiriti e le anime dei giusti, i santi e gli umili di cuore, e i tre giovinetti che affrontano illesi le fiamme della fornace: Benedicite, Anania, Azaria, Misaël, Domino: laudate et superexaltate eum in saecula: quia eruit nos de inferno, et salvos fecit de manu mortis: et liberavit nos de medio ardentis flammae, et de medio ignis eruit nos; poiché Egli ci ha liberato dall’inferno e ci ha salvato dalla presa della morte; ci ha liberato dalle fiamme ardenti e ci ha salvato dal fuoco.
Questa visione stupenda, in cui quasi percepiamo la beatitudine di cui godono i Santi nostri compagni, è certamente consolante per noi che abbiamo quotidianamente sotto gli occhi non la Civitas Dei, ma la Civitas diaboli. Quaggiù tutto è menzogna, vizio, fornicazione, omicidio, peccato, bruttura, morte e caos. Ma cosa potremmo aspettarci dal mondo – di cui Satana è principe – quando la Signoria di Nostro Signore Gesù Cristo è rinnegata e bestemmiata, e la societas christiana è tradita e disprezzata; quando al giogo soave di Cristo Re e Pontefice, le Nazioni preferiscono l’abbietta tirannide di Satana?
Le feste di Cristo Re e di Ognissanti – insieme alla Commemorazione di tutti i Fedeli defunti di domani – ci ricordano che siamo exsules, cittadini di una Patria da cui siamo lontani e verso la quale dobbiamo tornare; exules filii Hevæ, feriti dal peccato originale e restaurati alla Grazia in Maria Santissima, nuova Eva; in hac lacrimarum valle, che è valle oscura e fredda, piena di dolore e di prove; una valle che attraversiamo gementes et flentes, considerando ciò che abbiamo perduto con il peccato e guardando con speranza a ciò che ci attende, se solo ascoltiamo la voce di Colui che ci ha tanto amato da incarnarSi, patire e morire per la nostra Redenzione e perché meritassimo in questa vita di godere nell’altra il Suo eterno trionfo.
Lo ricordavo nell’omelia per la festa di Cristo Re, citando le parole di Nostro Signore: Tu lo dici, Io sono Re. Io sono nato per questo, e per questo sono venuto nel mondo: per rendere testimonianza alla Verità; chiunque viene dalla verità ascolta la Mia voce (Gv 18, 37). Chiunque viene dalla verità ascolta la voce di Cristo, perché in Lui riconosce il suo Dio, Signore e Re, e al Quale riconosce sovrani diritti divini, di stirpe e di conquista. Voi siete miei amici, se farete ciò che Io vi comando (Gv 15, 14).
I Santi che la Chiesa celebra e onora sono i suoi veri figli e i nostri veri amici. Il loro esempio eroico non è un modello remoto e irrealizzabile, ma la prova che nel nostro nulla possiamo renderci docili all’azione della Grazia e infiammarci di Carità sino a dare la vita stessa, affrontare la fornace ardente, subire l’esilio e il carcere. Anche oggi numerosi Cattolici muoiono o patiscono per Cristo; e nell’Occidente un tempo cristiano tante anime testimoniano la loro fedeltà fino ad essere arrestate perché pregano in silenzio davanti a una clinica per aborti, perché si oppongono alla teoria gender, perché denunciano i crimini dei loro governi.
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Ciascuno di noi, in questi tempi di tribolazione, può esser chiamato al privilegio di una santità da conquistare con il Martirio. Non dobbiamo pensare che siano sempre altri Cattolici, in terre lontane, ad essere messi davanti alla scelta tra l’apostasia e la morte, perché è finito il tempo in cui la società era bene ordinata e riconosceva la Signoria di Cristo e la Sua Legge. Questo è il tempo della preparazione e del combattimento, è il tempo della prova e della persecuzione prima del ritorno nella gloria di Nostro Signore. E quando abbonda il peccato, sovrabbonda la Grazia.
Il Mistero della Comunione dei Santi unisce nella Carità le anime degli eletti al loro Creatore, Redentore e Santificatore, ripristinando l’ordine divino che Satana ha infranto. Invochiamo i nostri celesti Patroni, e prima fra tutti la nostra Avvocata e Signora, la Regina Crucis: Placare, Christe, servulis, quibus Patris clementiam tuæ ad tribunal gratiæ Patrona Virgo postulat, O Cristo, guarda propizio ai tuoi servi, per i quali la Vergine Patrona invoca la tua clemenza presso il tribunale della grazia del Padre. E così sia.
+ Carlo Maria Viganò
Arcivescovo
1 Novembre MMXXIV
Omnium Sanctorum
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Immagine: Beato Angelico (1395-1455), I precursori di Cristo con santi e martiri (1423-1424), National Gallery, Londra
Immagine di Sailko via Wikimedia pubblicata su licenza Creative Commons Attribution 3.0 Unported
Spirito
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Gender
Il cardinale Zen condanna il «pellegrinaggio» LGBT nella Basilica di San Pietro: «offesa a Dio»

Il cardinale Joseph Zen ha denunciato il pellegrinaggio LGBT in Vaticano e si è unito agli appelli di altri vescovi affinché compiano riparazioni per la profanazione della Basilica di San Pietro. Lo riporta LifeSite.
In una dichiarazione in lingua cinese pubblicata mercoledì, Zen ha scritto: «recentemente è emersa la notizia che un’organizzazione LGBTQ+ ha organizzato un evento per l’Anno Santo, in cui i partecipanti sono entrati nella Basilica di San Pietro a Roma per attraversare la Porta Santa».
«Ostentavano oggetti di scena color arcobaleno, indossavano abiti con slogan e coppie dello stesso sesso si tenevano per mano con passione: era puramente un’azione di protesta», ha osservato il vescovo emerito di Hong Kong.
«Questo non era un pellegrinaggio giubilare (in cui i credenti rinnovano i voti battesimali, si pentono dei peccati e si impegnano a riformarsi). Tali azioni offendono gravemente la fede cattolica e la dignità della Basilica di San Pietro: una grave offesa a Dio!»
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«Il Vaticano era a conoscenza di questo evento in anticipo, ma non ha poi emesso alcuna condanna. Troviamo ciò davvero incomprensibile!»
Zen ha sottolineato che «coloro che provano attrazione per persone dello stesso sesso» dovrebbero essere trattati con beneficenza; tuttavia, «non possiamo dire loro che il loro stile di vita è accettabile».
«Non siamo Dio», ha continuato. «Dio ci chiama a trasmettere ciò che Gesù ci ha insegnato: il vero amore per loro. Dobbiamo aiutarli a ottenere la grazia attraverso la preghiera e i sacramenti per resistere alla tentazione, vivere virtuosamente e percorrere la via verso il cielo».
Zen ha fatto riferimento alla richiesta di atti di riparazione avanzata da quattro vescovi: il vescovo Athanasius Schneider, vescovo ausiliare di Astana, Kazakistan; il vescovo Joseph Strickland, vescovo emerito di Tyler, Texas; il vescovo Marian Eleganti, vescovo ausiliare emerito di Coira, Svizzera; e il vescovo Robert Mutsaerts, ausiliare di ‘s-Hertogenbosch, Paesi Bassi.
Il porporato cinese ha affermato di sostenere fermamente questo appello e ha suggerito che, dopo la Festa di metà autunno in Cina, i fedeli dovrebbero «riunirsi con i parrocchiani vicini per tre giorni per recitare le preghiere allegate».
«Inoltre, compite un atto di abnegazione o un atto di carità per offrire riparazione davanti a Dio per i peccati dei nostri fratelli e sorelle che hanno sbagliato», ha concluso.
Il cardinale Zen ha allegato al suo messaggio la preghiera di riparazione compilata dai quattro vescovi e recitata alla Conferenza sull’identità cattolica lo scorso fine settimana.
Il vescovo emerito di Hong Kong si aggiunge alla lista dei prelati ortodossi che hanno pubblicamente condannato il «pellegrinaggio LGBT» in Vaticano. Oltre ai quattro vescovi che hanno redatto la preghiera di riparazione, l’evento è stato criticato anche dal cardinale Gerhard Müller, che ha affermato che si trattava «indubbiamente» di un sacrilegio.
Come riportato da Renovatio 21, il cardinale Zen la scorsa estate aveva scritto che «il Dio misericordioso è così disgustato dai comportamenti sessuali tra persone dello stesso sesso perché questo crimine è troppo lontano dal piano di Dio per l’uomo (…) Il Suo piano è che un uomo e una donna si uniscano in un solo corpo con un unico ed eterno amore e cooperino con Dio. Una nuova vita può nascere e crescere nel calore della famiglia».
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Come riportato da Renovatio 21, l’anno passato lo Zen si era scagliato contro Fiducia Supplicans arrivando a chiedere le dimissioni dell’autore del testo, il cardinale Victor «Tucho» Fernandez, eletto da Bergoglio a capo del Dicastero per la Dottrina della Fede.
Il porporato in questi mesi ha attaccato con estrema durezza il Sinodo sulla Sinodalità, accusando Bergoglio di usare i sinodi per «cambiare le dottrine della Chiesa», nonché «rovesciare» la gerarchia della Chiesa per creare un «sistema democratico».
Come riportato da Renovatio 21, pochi giorni fa il cardinale Zen ha celebrato una messa tradizionale per la festa del Corpus Domini e ha guidato una processione per le strade di Hong Kongo, città dove le autorità, ora dipendenti da Pechino, lo hanno arrestato ed incriminato, nel silenzio più scandaloso del Vaticano (mentre, incredibilmente, il Parlamento Europeo esorta la Santa Sede a difenderlo!), con il papa Bergoglio a rifiutarsi di difendere il cardinale in nome del «dialogo» con la Cina comunista che lo perseguita.
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Immagine di Rock Li via Wikimedia pubblicata su licenza Creative Commons Attribution-Share Alike 3.0 Unported; immagine tagliata
Misteri
Candace Owens pubblica i presunti messaggi di Charlie Kirk: «vedo il cattolicesimo in maniera sempre migliore»

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Tuttavia, pur notando che i cattolici «speravano che avrebbe fatto il passo successivo perché stava pregando il Rosario», Owens ha insistito sul fatto che Kirk non aveva deciso di convertirsi e che lei non aveva mai affermato il contrario. La rivelazione arriva nel mezzo di controversie in corso sulla vita spirituale e l’eredità di Kirk, seguite al suo assassinio a settembre. Alex Clark e Andrew Kolvette della TPUSA avevano recentemente discusso dell’interesse di Kirk per il cattolicesimo, definendolo più estetico che teologico. «Stava diventando cattolico? No», ha detto Kolvet, produttore e caro amico di Kirk. «Ma amava molto la Messa cattolica. Amava il suo rituale. Amava la bellezza delle antiche chiese cattoliche e le vetrate. E lui ed Erika ci andavano ogni tanto». «Mi è sembrata una specie di insabbiamento», ha detto la Owens a proposito di questa conversazione, chiedendosi perché personaggi vicini a Kirk si fossero affrettati ad affermare che non si stava avvicinando al cattolicesimo. «Sono rimasto un po’ stupita», ha detto Candace, definendo il modo in cui hanno parlato dell’argomento un «tentativo inautentico di dissuadere l’idea che Charlie si stesse ammorbidendo nei confronti del cattolicesimo». Le opinioni religiose di Kirk sono diventate un punto focale nella più ampia lotta sulla sua eredità, con personalità interne a Turning Point, e commentatori come la Owens che offrono resoconti divergenti delle sue posizioni private su questioni di fede. Il giornalista della testata d’inchista di sinistra Grayzone Max Bluementhal ha sottolineato che un’eventuale conversione al cattolicesimo di Charlie lo avrebbe reso forse più distante dall’influenza israeliana, che abbonda tra gli evangelici americani da cui il ragazzo proveniva. Bluementhal aveva pubblicato uno scoop che raccontava come Kirk avesse rifiutato 160 milioni offerti dal primo ministro israeliano Netanyahu a Turning Point USA (per portarlo «al prossimo livello») e come fosse stato invitato ad un ritrovo nella prestigiosa magione del miliardario hedge fund sionista Bill Ackman, dove gli sarebbe stata fatta pressione al punto che una lobbista israeliana britannica gli avrebbe pure urlato..@charliekirk11: Mary is the SOLUTION to radical feminism in America! pic.twitter.com/75KsdXtS2s
— LifeSiteNews (@LifeSite) July 17, 2025
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