Terrorismo
Ordigni esplosivi contro il consolato russo a Marsiglia

Ieri si è verificata un’esplosione al consolato russo nella città francese di Marsiglia, dopo che aggressori sconosciuti hanno lanciato ordigni esplosivi sul territorio della missione russa. I dettagli completi dell’incidente non sono ancora stati confermati, ma i media locali hanno riferito che circa 30 pompieri e poliziotti stanno lavorando sulla scena.
Secondo quanto riportato, l’esplosione è avvenuta intorno alle 7:30 ora locale di lunedì. Il consolato ha affermato che l’esplosione non ha causato vittime né danni all’edificio, poiché gli ordigni sono esplosi nel giardino.
In un post su X, il giornalista di Valeurs Nicolas Boutin ha citato fonti della polizia secondo cui gli agenti delle forze dell’ordine stavano indagando su un veicolo rubato trovato nei pressi della scena.
[Info @Valeurs]
Un engin explosif a explosé au consulat de Russie, rue Ambroise Paré à Marseille (8e) ce lundi matin aux alentours de 7h30.
Aucune victime, selon nos infos, seulement des dégâts matériels. Gros dispositif policier, pompiers. Les démineurs attendus. pic.twitter.com/V5uJU9neRJ— Nicolas Boutin (@NicolasBoutin11) February 24, 2025
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Il console generale russo a Marsiglia, Stanislav Oranskyj, ha confermato che l’esplosione è avvenuta all’interno del consolato e che i pompieri stanno attualmente lavorando sulla scena. Il console ha dichiarato all’agenzia russa TASS che tre ordigni esplosivi sono stati lanciati sul terreno, uno dei quali è detonato. Si dice che abbia causato solo alcuni danni materiali e nessuna vittima.
La portavoce del ministero degli Esteri russo Maria Zakharova ha affermato che l’esplosione avrebbe «tutti i tratti distintivi di un attacco terroristico», aggiungendo che Mosca chiederà a Parigi di adottare «misure complete e rapide per indagare, nonché misure per rafforzare la sicurezza delle missioni estere russe».
L’attacco è avvenuto dopo che la scorsa settimana l’Agenzia di Intelligence estera russa (SVR) aveva avvertito che le missioni diplomatiche del Paese in Europa potrebbero diventare obiettivi di «attacchi terroristici» ucraini.
Il servizio segreto russo ha suggerito che Kiev è «estremamente riluttante» a raggiungere qualsiasi tipo di accordo con la Russia che comporterebbe «eccessive concessioni» dall’Ucraina. Ha anche avvertito che gli agenti ucraini potrebbero provare a far deragliare i colloqui Russia-USA attaccando le ambasciate di Mosca in paesi come Germania, Ungheria e Slovacchia, così come negli stati baltici e nelle nazioni nordiche.
Nelle stesse ore dell’attacco, il presidente francese Emanuele Macron era a Washington a parlare con il presidente americano Donaldo Trump proprio di Ucraina.
Marsiglia è, per coincidenza, la città dove il presidente della Repubblica Italiana Sergio Mattarella ha fatto un discorso in cui ha equiparato la Russia al Terzo Reich, irritando profondamente lo Stato russo.
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Immagine di Rama via Wikimedia pubblicata su licenza Creative Commons Attribution-Share Alike 2.0 France
Terrorismo
Hamas giustizia sette uomini a Gaza

I’m sorry for Mr. FAFO missed the chance to report that Hamas terrorists executed several people in Gaza on Monday evening, accusing them of collaborating with Israel or being involved in ongoing internal fighting between the terror group, local clans and militias. pic.twitter.com/qRO0GZIL7z
— Jeab (@Jeab1030599) October 14, 2025
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Droni
La polizia sventa un complotto jihadista con droni contro il primo ministro belga

Le autorità belghe hanno neutralizzato un presunto piano per assassinare il primo ministro Bart De Wever e altri politici con un drone carico di esplosivi, secondo quanto riportato giovedì da diverse testate giornalistiche.
La polizia ha arrestato tre individui nella zona di Anversa, accusati di aver progettato un «attacco terroristico di ispirazione jihadista», ha dichiarato il procuratore federale Ann Fransen in una conferenza stampa. «Alcuni indizi suggeriscono che i sospettati pianificassero un attacco di natura jihadista contro figure politiche», ha precisato, senza rivelare i nomi dei bersagli.
Gli investigatori ritengono che i sospettati stessero lavorando alla costruzione di un drone kamikaze progettato per trasportare esplosivi.
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Secondo il quotidiano De Standaard, durante le perquisizioni sono stati rinvenuti componenti di droni, una stampante 3D e sfere metalliche destinate a essere usate come schegge, una delle quali trovata a poche centinaia di metri dall’abitazione privata di De Wever.
I sospettati, descritti come «radicalizzati», sono nati nel 2001, 2002 e 2007. Uno di loro, secondo quanto riferito, è stato rilasciato.
Il vice primo ministro Maxime Prevot ha definito le notizie sul complotto «profondamente sconvolgenti». De Wever ha reagito pubblicando su Instagram una foto con il suo gatto, accompagnata da un fumetto in cui chiede: «Maximus, riesci a catturare un drone?». Il gatto risponde: «Catturare un sogno? Nessuno lo fa meglio di me».
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La notizia giunge dopo che diversi paesi dell’UE hanno segnalato avvistamenti di droni non identificati vicino a aeroporti, basi militari e altre infrastrutture critiche nell’ultimo mese.
A inizio ottobre, le autorità belghe hanno riportato circa 15 droni non identificati nei cieli sopra la base militare di Elsenborn, avviando un’indagine su possibili minacce ibride.
Avvistamenti simili sono stati registrati in Danimarca, Francia e Germania, mentre la Polonia ha segnalato un’incursione di 19 droni a settembre, che ha provocato l’intervento della NATO e un allarme diplomatico. Funzionari occidentali hanno attribuito i droni alla Russia.
Mosca ha smentito ogni coinvolgimento, definendo le accuse occidentali come tentativi allarmistici per alimentare l’isteria anti-russa, giustificare maggiori spese militari e inasprire le tensioni.
Il Servizio di Intelligence estero russo (SVR) ha avvertito che Kiev potrebbe orchestrare operazioni sotto falsa bandiera con droni per screditare Mosca e coinvolgere ulteriormente la NATO nel conflitto ucraino.
Come riportato da Renovatio 21, nelle scorse ore il ministro della Difesa belga Theo Francken ha annunciato che potrebbe dispiegare truppe a Bruxelles entro la fine dell’anno per pattugliare la città, in risposta alle crescenti pressioni sul governo per contrastare la criminalità violenta e ristabilire l’ordine nella capitale, oramai totalmente sconvolta dall’immigrazione che ne ha cambiato i connotati.
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Immagine di © European Union, 1998 – 2025 via Wikimedia pubblicata secondo indicazioni.
Terrorismo
L’Ungheria accusa il premier polacco di «difendere i terroristi»

According to @donaldtusk, blowing up a gas pipeline is acceptable. That’s shocking as it makes you wonder what else could be blown up and still be considered forgivable or even praiseworthy. One thing is clear: we don’t want a Europe where prime ministers defend terrorists. https://t.co/39wYJkRgfL
— Péter Szijjártó (@FM_Szijjarto) October 8, 2025
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