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Mons. Viganò: «denunciate il piano infernale contro Dio e contro l’uomo»

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Renovatio 21 pubblica la traduzione del discorso inviato da monsignor Carlo Maria Viganò ad un evento organizzato parallelamente al Congresso Eucaristico Nazionale tenutosi negli scorsi giorni a Indianapolis, città dello Stato USA dell’Indiana.

 

 

VOS ESTIS LUX MUNDI

ai partecipanti del Congresso Eucaristico Nazionale negli Stati Uniti d’America

 

Vos estis lux mundi. 

Non potest civitas abscondi supra montem posita.

Mt 5, 14

 

Cari Amici, giunga il mio saluto a voi tutti qui riuniti per onorare e adorare pubblicamente il Re Eucaristico. Il mondo grida: Non abbiamo altro re che Cesare. Voi rispondete: Cristo è Re! E questo Re divino voi lo accompagnate lungo le strade per tributarGli pubblici onori, testimoniando la vostra fede e il vostro amore per il Signore.

 

Una fede che noi intendiamo manifestare anche nell’amore e nella difesa della Messa tradizionale, cuore palpitante della Santa Chiesa contro cui le potenze infernali si scatenano.

 

Pochi giorni fa il sinedrio romano che si presenta come supremo tribunale della Chiesa mi ha dichiarato scismatico e scomunicato. Questa decisione autoritaria del ha reso ancora una volta evidente l’estraneità della chiesa bergogliana alla Chiesa di Cristo, di cui usurpa l’autorità per distruggerla intenzionalmente.

 

Sono i falsi pastori dai quali ci mette in guardia il Signore. Ma le leggi della Chiesa sono fatte per il bene delle anime, non perché i mercenari possano abusarne per disperdere il gregge.

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Ecco perché tutte le norme che impediscono di fare il bene o incoraggiano a compiere il male sono del tutto prive di forza e di valore, ad iniziare dalle inaudite restrizioni che Bergoglio e la Gerarchia ufficiale continuano a imporre alla Messa tridentina. 

 

Io vi esorto a non lasciarvi intimidire: la Messa è un diritto sancito in perpetuità dalla Bolla Quo primum tempore di San Pio V, un diritto che nessuno in terra può legittimamente impedirvi di esercitare, specialmente quando l’unica alternativa è assistere a un rito protestantizzato, e sempre più adulterato, che mette a rischio la vostra Fede e vi costringe ad assistere o addirittura a partecipare alla profanazione del Santissimo Sacramento. 

 

Se i Vescovi vi chiudono le chiese, voi allestite degli altari nelle vostre case, nelle piazze, nei boschi, rifiutando le vostre offerte alle diocesi e alle parrocchie.

 

Cercate sacerdoti fedeli e create delle comunità che combattono l’apostasia presente, come al tempo di Cromwell. Confortatevi a vicenda e sostenetevi nel vincolo della Carità, alimentati dalla Santissima Eucaristia e dalla Parola di Dio. Rimanete uniti in Cristo, nella Santa Madre Chiesa, per dare testimonianza alla Verità oggi conculcata.

 

Qualche giorno fa ho ricevuto un messaggio da Mel Gibson, che tutti voi conoscete. Mi ha scritto: 

 

«I’m sure you expected nothing else from Jorge Bergoglio: I know that you know he has no authority whatsoever… It is really is a badge of honor to be shunned by the false, post conciliar church. You have my sympathies that you suffer publicly this grave injustice. To me and many others you are a most courageous Hero. Bergoglio and his cohorts have the clothes and the buildings, but you have the faith».

 

«Sono sicuro che non ti aspettavi nient’altro da Jorge Bergoglio: so che sai che non ha alcuna autorità. È davvero un distintivo d’onore essere scomunicato dalla falsa chiesa postconciliare. Hai tutta la mia comprensione per il fatto che soffri pubblicamente questa grave ingiustizia. Per me e per molti altri sei un eroe coraggioso. Bergoglio e le sue coorti hanno i paramenti e le chiese, ma tu hai la fede». 

 

Mel ha ragione: loro hanno i paramenti e le chiese, ma noi abbiamo la Fede, come ai tempi di Sant’Atanasio. Ma io non sono un eroe: saranno eroi quei vescovi e quei sacerdoti che apriranno gli occhi, dopo la mia scomunica, e prenderanno posizione. 

 

Il vostro impegno di Cattolici non venga meno nella sfera civile. Se i vostri vescovi non hanno il coraggio di condannare pubblicamente noti politici sedicenti cattolici che violano sfacciatamente i Comandamenti di Dio, voi sapete che gli uni e gli altri non possono essere in alcun modo appoggiati né obbediti.

 

Denunciate il tradimento dei governanti e la rottura del patto sociale: portate alla luce il golpe che il deep state conduce nello Stato con gli stessi metodi con cui la deep church demolisce la Chiesa, perché quanto costoro compiono sia compreso da tutti.

 

Se volete che Nostro Signore regni nella sfera pubblica, dovete far sì che questo regno sia consolidato e solido anzitutto nella vostra sfera privata, nella vita quotidiana, soprattutto nelle vostre famiglie.

 

Il colpo di Stato globale che sta trascinando il mondo e il corpo ecclesiale verso la rovina dell’apostasia e della ribellione alla Maestà di Dio – e alla universale Signoria di Cristo Re e Pontefice – conta sul vostro silenzio e sulla vostra obbedienza per riuscire ad imporsi definitivamente.

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Se saprete proclamare con la vostra vita la Regalità di Cristo e denuncerete il piano infernale contro Dio e contro l’uomo, voi sarete il sale della terra (Mt 5, 13) che dà sapore, il lievito che fermenta la massa.

 

La Santa Chiesa è la civitas supra montem posita, la città posta sul monte: essa non può nascondersi proprio perché la Provvidenza l’ha voluta domina gentium, signora dei popoli.

 

Se essa oggi è oscurata, è perché è stata invasa dai nemici con la complicità di chi dovrebbe invece custodirla e proteggerla.

 

Se essa è umiliata dinanzi alle nazioni, è perché chi la governa non obbedisce più a Nostro Signore, che non riconosce più come proprio Re. Ma voi, figli della Chiesa e patrioti americani, dovete continuare a combattere la vostra buona battaglia, anche e soprattutto quando l’autorità civile e religiosa sono complici della comune rovina. 

 

Non lasciatevi scoraggiare, carissimi: siete il sale della terra, siete la luce del mondo.

 

Lasciatevi pervadere dalla Grazia di Cristo e rendetevi docili strumenti nelle mani sapienti di Dio.

 

Pregate: pregate per la Santa Chiesa, assediata da nemici tremendi e spietati, perché il Signore la protegga e la custodisca, e con essa protegga e custodisca voi tutti, Suoi figli. 

 

Su tutti voi, carissimi, scenda copiosa la più larga Benedizione, in nomine Patris, et Filii, et Spiritus Sancti. Amen.

 

+ Carlo Maria Viganò

Arcivescovo

 

19 Luglio 2024

 

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La messa tradizionale nuovamente autorizzata in San Pietro

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Durante il 14° Pellegrinaggio ad Petri Sedem, organizzato dal Coetus Internationalis Summorum Pontificum, che si terrà a Roma e in Vaticano dal 24 al 26 ottobre, il Cardinale Raymond Leo Burke celebrerà una Messa pontificale secondo il rito tridentino presso l’Altare della Cattedra della Basilica di San Pietro sabato 25 ottobre.   Il presidente del Coetus Internationalis Summorum Pontificum ha annunciato l’autorizzazione di questa celebrazione, che fa parte del calendario degli eventi del pellegrinaggio, che da oltre un decennio riunisce fedeli provenienti da diversi Paesi attorno alla liturgia tradizionale latina.   Questo pellegrinaggio è stato fondato nel 2012. Negli ultimi anni, aveva subito le conseguenze delle restrizioni imposte dal motu proprio Traditionis Custodes di papa Francesco, che limitava l’uso della Messa tradizionale, una limitazione che aveva influenzato l’organizzazione del pellegrinaggio.   È tuttavia gratificante che, per la prima volta dall’entrata in vigore del Traditionis Custodes, la celebrazione della Messa tradizionale sia autorizzata presso l’altare della Cattedra di San Pietro nella Basilica Vaticana, mentre il rito tridentino era stato praticamente vietato. Questo va certamente attribuito a Papa Leone XIV, senza dubbio su richiesta del Cardinale Burke.

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Durante i primi pellegrinaggi ad Petri Sedem, la Messa tridentina veniva celebrata liberamente nella Basilica di San Pietro. Tuttavia, già nel marzo 2021, la Segreteria di Stato aveva vietato le Messe private secondo il rito tradizionale, autorizzandole solo nella piccola Cappella Clementina.   Dopo la pubblicazione di Traditionis Custodes, i pellegrinaggi non furono autorizzati a celebrare nella Basilica Vaticana per l’anno 2022, un divieto che fu mantenuto negli anni successivi. I pellegrini dovettero invece recarsi nella Chiesa della Trinità dei Pellegrini o al Pantheon. Quest’anno il divieto verrà revocato.   Speriamo che questo episodio non sia isolato, ma che le restrizioni assolutamente ingiuste, del tutto contrarie alla tradizione e al diritto, che gravano sulla celebrazione del cosiddetto Rito di San Pio V, vengano completamente revocate e che il rito tradizionale possa essere celebrato liberamente da tutti i sacerdoti che lo desiderano. Questo è ciò che la Fraternità Sacerdotale San Pio X ha sempre chiesto.   Sarebbe bene, a partire da Roma, che le direttive della Segreteria di Stato venissero abolite, che il rito tradizionale non fosse più confinato in una piccola cappella della Basilica Vaticana, ma che riacquistasse il suo giusto posto all’interno di questa basilica, che, va ricordato, è stata costruita per esso.   Articolo previamente apparso su FSSPX.News

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Immagine di Steven Zucker via Flickr pubblicata su licenza CC BY-NC-SA 2.0  
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Trump posta gli auguri della Madonna in occasione dell’8 settembre

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Il presidente Donald Trump, la mattina della festa della Natività della Beata Vergine Maria, Madre di Dio, ha pubblicato «Buon compleanno Maria, Regina della Pace!»

 

Il post sui social media di Trump includeva anche un’immagine della statua della Regina della Pace che si trova nella Basilica di Santa Maria Maggiore a Roma.

 

La statua in marmo, commissionata da Papa Benedetto XV in segno di ringraziamento per la fine della prima guerra mondiale, reca l’iscrizione «Ave Regina Pacis».

 


La Chiesa cattolica celebra la festa della Natività della Beata Vergine Maria l’8 settembre, esattamente nove mesi dopo la solennità dell’Immacolata Concezione, l’8 dicembre.

 

Nelle elezioni presidenziali dello scorso anno, il 55% dei cattolici statunitensi ha votato per Trump.

 

Nel 2020, Trump ha superato il cattolico Joe Biden con un margine del 50% contro il 49%. Tra il 2020 e il 2024, durante l’amministrazione Biden, il 7% degli elettori cattolici ha cambiato la propria affiliazione politica da democratica a repubblicana.

 

Come riportato da Renovatio 21, l’anno passato Trump aveva pubblicato sui social la preghiera di San Michele Arcangelo, spingendo molti a dire che era «più cattolico dei vescovi».

 

Due settimane fa Trump ha dichiarato di voler andare in paradiso.

 

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Mons. Viganò reagisce alla pellegrinaggio romano omotransessualista

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L’arcivescovo Carlo Maria Viganò ha reagito al recente pellegrinaggio delle organizzazione LGBT a Roma per il giubileo citando le visioni della Beata Caterina Emmerich, datate 1820.   «Vidi una strana chiesa che veniva costruita contro ogni regola… Non c’erano angeli a vigilare sulle operazioni di costruzione. In quella chiesa non c’era niente che venisse dall’alto… C’erano solo divisioni e caos. Si tratta probabilmente di una chiesa di umana creazione, che segue l’ultima moda…»   «Vidi cose deplorevoli: stavano giocando d’azzardo, bevendo e parlando in chiesa; stavano anche corteggiando le donne. Ogni sorta di abomini vi venivano perpetrati. I sacerdoti permettevano tutto e dicevano la Messa con molta irriverenza. Vidi che pochi di loro erano ancora pii, e solo pochi avevano una sana visione delle cose. Tutte queste cose diedero tanta tristezza»  

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«Poi vidi che tutto ciò che riguardava il Protestantesimo stava prendendo gradualmente il sopravvento e la religione cattolica stava precipitando in una completa decadenza. La maggior parte dei sacerdoti erano attratti dalle dottrine seducenti ma false di giovani insegnanti, e tutti loro contribuivano all’opera di distruzione. In quei giorni, la Fede cadrà molto in basso, e sarà preservata solo in alcuni posti, in poche case e in poche famiglie che Dio ha protetto dai disastri e dalle guerre»   «Stavano costruendo una chiesa grande, strana, e stravagante. Tutti dovevano essere ammessi in essa per essere uniti ed avere uguali diritti: evangelici, cattolici e sette di ogni denominazione»   «Ho visto di nuovo la strana grande chiesa. Non c’era niente di santo in essa. Ho visto anche un movimento guidato da ecclesiastici a cui contribuivano angeli, santi ed altri cristiani. C’era qualcosa di orgoglioso, presuntuoso e violento in tutto ciò, ed essi sembravano avere molto successo.»   «Vidi quanto sarebbero state nefaste le conseguenze di questa falsa chiesa. L’ho veduta aumentare di dimensioni; eretici di ogni tipo venivano nella città [di Roma]. Il clero locale diventava tiepido, e vidi una grande oscurità… Allora la visione sembrò estendersi da ogni parte. Intere comunità cattoliche erano oppresse, assediate, confinate e private della loro libertà. Vidi molte chiese che venivano chiuse, dappertutto grandi sofferenze, guerre e spargimento di sangue. Una plebaglia selvaggia e ignorante si dava ad azioni violente. Ma tutto ciò non durò a lungo»   «Ho avuto un’altra visione della grande tribolazione. Mi sembrava che si pretendesse dal clero una concessione che non poteva essere accordata. Vidi molti sacerdoti anziani, specialmente uno, che piangevano amaramente. Anche alcuni più giovani stavano piangendo. Ma altri (e i tiepidi erano fra questi) facevano senza alcuna obiezione ciò che gli veniva chiesto. Era come se la gente si stesse dividendo in due fazioni».  

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«Vidi un’apparizione della Madre di Dio, che disse che la tribolazione sarebbe stata molto grande. Aggiunse che queste persone devono pregare ferventemente…Devono pregare soprattutto perché la chiesa delle tenebre abbandoni Roma»   «Vidi la Chiesa di San Pietro: era stata distrutta ad eccezione del presbiterio e dell’altare maggiore».   «Vedo altri martiri, non ora ma in futuro… Vidi le sette segrete minare spietatamente la grande Chiesa. Vicino ad esse vidi una bestia orribile che saliva dal mare. (Ap 13,1). In tutto il mondo le persone buone e devote, e specialmente il clero, erano vessate, oppresse e messe in prigione».   Le visioni della beata sono state varie volte riprese negli ultimi anni.   Come riportato in un vecchio articolo pubblicato da Renovatio 21, la beata Anna Caterina Emmerick, suora tedesca, nacque il 250 anni fa, l’8 settembre 1774, a Coesfeld, e il 9 febbraio si è commemorato il 200° anniversario della sua morte a Dülmen, in Vestfalia. Un ventennio fa papa Giovanni Paolo II la beatificò, evidenziando nell’omelia del 3 ottobre 2004 come la mistica avesse vissuto e sofferto nella propria carne «il dolore amaro di nostro Signore Gesù Cristo».   La monaca agostiniana ricevette le stimmate dopo il suo tempo nel convento di Agnetenberg, chiuso nel 1811 a causa della secolarizzazione. Accolta nella casa parrocchiale di Dülmen, incontrò lo scrittore Clemens Brentano, che per cinque anni la visitò quotidianamente per trascrivere le sue visioni, poi pubblicate.   La sua opera principale, L’amara passione di Nostro Signore Gesù Cristo, narra in dettaglio gli eventi della Passione e della morte di Cristo. Queste visioni ispirarono Mel Gibson per il film La passione di Cristo.   Tuttavia, Anna Caterina non vide solo le sofferenze di Cristo di 2000 anni fa, ma anche quelle del Suo Corpo Mistico, la Chiesa, nel presente. Nelle sue visioni, descrisse profezie sul futuro della Chiesa, includendo con chiarezza l’attacco della massoneria, sia dall’esterno che dall’interno.   «Lo stato dell’intera Chiesa le fu mostrato, come sempre in tali visioni, nell’immagine della Chiesa di San Pietro, e della setta segreta che si ramificava in tutto il mondo in una guerra ininterrotta di distruzione contro di essa come regno dell’anticristo. La setta riceve la sua firma dalla bestia apocalittica che, essendo sorta dal mare, dimora con essa e la spinge a combattere contro il gregge di Cristo».   «Spesso giaceva in mezzo a loro mentre lavoravano; andavano anche da lei nella caverna dove a volte si nascondeva. Durante questo periodo, vidi molte persone buone e pie e specialmente ecclesiastici torturati, imprigionati e oppressi qua e là in tutto il mondo, e avevo la sensazione che un giorno sarebbero diventati nuovi martiri». Il piano ostile portò gli «abortisti a entrare nella chiesa con la bestia».

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La mistica descrisse molto chiaramente la giustapposizione delle due chiese: «ora mi è stato anche mostrato il paragone tra quel papa e questo e tra quel tempio e questo». Le è stato «detto e mostrato quanto debole nel numero e nel sostegno» l’uno fosse, «ma quanto forte nella volontà, avendo rovesciato così tanti dei».   Tuttavia, guardava all’altro con grande devozione, per cui «egli aveva l’unico vero Dio e l’unica vera devozione dissolti in così tanti dei e false devozioni» consentendo il falso tempio. Ciò portò all’adorazione di «mille idoli», ma non fu dato alcun posto al Signore. (4)   Nella descrizione, alla falsa chiesa venne dato un nome inequivocabile:   «Ho visto anche quanto sarebbero state gravi le conseguenze di questa chiesa post-cristiana. L’ho vista crescere, ho visto molti eretici di ogni rango trasferirsi nella città. (…) Ho avuto di nuovo l’immagine di come la chiesa di San Pietro sarebbe stata sistematicamente demolita dalla setta segreta e anche demolita dalle tempeste».
La Emmerick vide l’impronta diabolica della chiesa successiva in una dimensione sconvolgente:   «Questa chiesa è piena di feci, di nulla, di piattezza e di notte. (…) È tutto vuoto concetto. I muri sono ripidi, è vuoto. Una sedia è un altare. Su un tavolo c’è un teschio, coperto, tra le luci. A volte è scoperto; nelle loro consacrazioni hanno bisogno di semplici spade. È tutto malvagio da cima a fondo, la comunità degli empi. Non posso dirvi quanto siano abominevoli, corrotte e vane tutte le loro attività, che molti di loro non conoscono nemmeno. Vogliono diventare un corpo in qualcosa di diverso dal Signore».   La mistica riconobbe questa spirale discendente fino alle ultime conseguenze, sottolineando che ciò che era pericoloso nell’agenda era «l’apparente innocenza» e l’innocuità ostentata per nascondere malizia, errore, bugie e ipocrisia.   «Nacque un corpo, una comunità separata dal corpo di Gesù, la Chiesa, una dopo-chiesa senza salvezza, il cui segreto è di non avere segreti, e perciò la sua attività è ovunque temporale, finita, arrogante, autoindulgente e quindi corrotta e (…) che conduce al disastro». (6)   Alla suora prescelta venne mostrato fino a che punto sarebbe arrivata la devastazione della chiesa: «riguardava solo il pavimento e il retro, il resto è stato tutto distrutto dalla setta segreta e dagli stessi ministri della chiesa».   La Beata Emmerick vide i «Dodici», che riconobbe come i «nuovi apostoli». «Portarono la chiesa in un altro luogo, e fu come se diversi palazzi crollassero davanti a loro come campi di grano».   La Emmerick fu profondamente colpita dall’entità della devastazione: «Quando vidi la chiesa di San Pietro nel suo stato di demolizione e come così tanti ecclesiastici stavano lavorando all’opera di distruzione, senza che nessuno di loro volesse farlo pubblicamente davanti agli altri, fui così rattristata che gridai con veemenza a Gesù di avere pietà di me».  
Il Signore le diede la risposta alla sua supplica:   «E vidi il mio Sposo celeste davanti a me, come un giovane, e parlò a lungo con me. Disse anche che questo trasporto della Chiesa significava che apparentemente sarebbe affondata completamente, ma che si sarebbe appoggiata a questi portatori e sarebbe emersa di nuovo da loro; anche se fosse rimasto un solo cattolico, la Chiesa avrebbe potuto trionfare di nuovo, perché non era fondata nelle menti e nei consigli degli uomini. Ora mi mostrò come non mancassero mai persone che pregavano e soffrivano per la Chiesa. Mi mostrò tutto ciò che aveva sofferto per la Chiesa, e come aveva dato forza ai meriti e alle fatiche dei martiri, e come avrebbe sofferto di nuovo tutto se avesse potuto ancora soffrire. Mi mostrò anche in innumerevoli immagini tutte le miserabili vicende dei cristiani e del clero in cerchi sempre più ampi attraverso il mondo intero fino alla mia patria e mi ammonì di perseverare nella preghiera e nella sofferenza. Era un’immagine indescrivibilmente grande e triste che è impossibile esprimere. Mi fu anche mostrato che non c’erano quasi più cristiani anziani». (7)

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Tuttavia, nella sua più grande miseria, Anne Catherine Emmerick vide l’avvicinarsi della salvezza. Vide «una grande croce splendente in cielo, sulla quale pendeva il Salvatore, dalle cui ferite si diffondevano sul mondo fasci di raggi splendenti. (…) La chiesa ne fu completamente illuminata, e attraverso questo splendore vidi la maggior parte delle anime entrare nel Signore».   La beata suora riconobbe la posizione di rilievo della Beata Madre nel piano di salvezza del Redentore:   «Vidi anche un cuore rosso e luminoso sospeso nel cielo, dal quale un raggio bianco si dipartiva nella ferita del costato, e dal quale un altro raggio si diffondeva sulla Chiesa e su molte regioni; e questi raggi attiravano molte anime, che entravano nel costato di Gesù attraverso il cuore e il raggio di luce. Mi fu detto che questo cuore era Maria». (8)   Così, la vittoria alla fine della battaglia apocalittica è accompagnata da uno straordinario intervento della Beata Vergine e Regina Celeste. Il mistico vide la «donna maestosa camminare attraverso la grande piazza antistante la chiesa. Aveva stretto il suo ampio mantello con entrambe le braccia e fluttuava silenziosamente verso l’alto.   Stava sulla cupola e stendeva il suo mantello su tutto lo spazio della chiesa, che brillava come l’oro»  

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