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Moderna rischia la sospensione in Gran Bretagna per danaro e giocattoli offerti ai bambini

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L’azienda farmaceutica americana specializzata in sieri mRNA Moderna potrebbe essere sospesa o espulsa da un organismo commerciale del Regno Unito dopo aver violato le norme del settore, tra cui l’offerta di danaro contante e orsacchiotti di peluche ai bambini per partecipare alle sperimentazioni del vaccino COVID. Lo riporta il quotidiano britannico Telegraph.

 

Moderna, che ha aderito all’Associazione dell’Industria Farmaceutica Britannica (ABPI) nel 2023, si trova ora ad affrontare una verifica che potrebbe comportarne la sospensione o l’espulsione. Secondo il Telegraph, nei prossimi giorni dovrebbe essere pubblicata una nuova sentenza. Se sanzionata, diventerebbe la decima azienda a dover affrontare una sospensione dall’ABPI negli ultimi 40 anni, ha scritto il quotidiano.

 

L’autorità di controllo dei farmaci del Regno Unito, la Prescription Medicines Code of Practice Authority (PMCPA), ha dichiarato che la mancanza di trasparenza di Moderna era «inaccettabile» e danneggiava la reputazione del settore.

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Nell’ottobre 2024, Moderna è stata multata di 14.000 sterline (16.490 euro) dopo che un messaggio WhatsApp offriva 1.500 sterline (1.766 euro) ai minorenni per partecipare alla sperimentazione del vaccino di richiamo NextCOVE Covid. Sebbene l’azienda abbia successivamente ridotto il pagamento a 185 sterline (217 dollari), almeno un sito ha continuato a promuovere l’offerta originale.

 

La PMCPA ha affermato che il pagamento era «molto superiore a quanto sarebbe considerato un rimborso ragionevole» e ha stabilito che screditava l’industria farmaceutica.

 

In un caso separato, Moderna è stata multata di quasi 44.000 sterline (51.800 euro) dopo che l’autorità di controllo farmaceutica britannica ha scoperto che aveva danneggiato la reputazione del settore. Nel 2023, il Bradford Teaching Hospitals NHS Foundation Trust ha pubblicato annunci pubblicitari rivolti a bambini dai 12 anni in su, offrendo «un grazioso certificato e un orsacchiotto con la scritta “partecipa alla ricerca”». Anche due articoli online promuovevano il reclutamento.

 

Un dipendente senior di Moderna è stato coautore di articoli promozionali, tra cui uno con l’ex ministro per i vaccini Nadhim Zahawi, senza rivelare la sua affiliazione, ha riportato il Telegraph. Il dipendente ha anche inviato tweet promozionali senza rivelare il suo ruolo.

 

La PMCPA ha affermato che Moderna ha «ingannato le autorità di regolamentazione» su quando è venuta a conoscenza delle violazioni. Sebbene l’azienda abbia affermato di aver agito tempestivamente dopo essere stata informata nel gennaio 2024, le prove dimostrano che i dirigenti erano stati allertati da UsForThem nell’agosto 2023.

 

I risultati hanno mostrato «quanto facilmente [Moderna] abbia anteposto il profitto alla salute e alla sicurezza dei bambini» e «hanno messo a nudo quanto poco riguardo abbia avuto per il sistema normativo che avrebbe dovuto mantenerla onesta», ha detto al giornale Molly Kingsley, fondatrice di UsForThem.

 

Come riportato da Renovatio 21, quattro mesi fa era emerso che un bambino in USA era morto durante la sperimentazione clinica del vaccino COVID di Moderna.

 

Moderna in seguito si è dedicato ad un siero mRNA per l’RSV, ma ha interrotto la sperimentazione sui neonati dopo gravi effetti collaterali. Gli stessi azionisti della società fecero quindi causa alla stessa. Ad aogsto 2024 le azioni di Moderna erano crollate del 12% dopo il taglio delle previsioni di vendita.

 

Come riportato da Renovatio 21, il mese scorso l’Alta Corte di Londra ha stabilito che Pfizer ha violato il brevetto Moderna con il vaccino COVID-19.

 

Moderna nel 2022 aveva fatto causa a Pfizer per violazione di brevetto. La società era già in una lotta con il governo USA per il brevetto del vaccino mRNA. Parallelamente, esisterebbe un contratto stipulato dall’ente per le malattie infettive NIAID (quello diretto sino a poco fa da Anthony Fauci) che avrebbe obbligato il Pentagono ad acquistare 500 mila dosi del vaccino, per un totale di 9 miliardi di dollari.

 

Come raccontato da Renovatio 21, il Bancel ha una storia speciale, con una strana coincidenza cosmica nel suo percorso professionale. Prima di Moderna, Stéphane Bancel fu CEO della società francese BioMérieux, posseduta da Alain Merieux, considerato amico personale di Xi Jinping, che visitò il laboratorio BSLM4 di BioMerieux a Lione nel 2014. Secondo quanto appreso, i cinesi avrebbero contattato i francesi per la costruzione del laboratorio di Wuhan, il primo BSL4 del Paese, nel 2004: si, stiamo parlando proprio di lui, il biolaboratorio del pipistrello cinese.

 

Il finanziere francese Patrick Degorce, fondatore di hedge fund e mentore dell’ex primo ministro britannico Rishi Sunak, fu nel 2011 uno dei primi investitori in quella piccola azienda farmaceutica chiamata Moderna (cioè «Mode» «RNA»), che all’epoca aveva circa dieci dipendenti e un modo di operare molto discreto.

La carriera del Bancel è quindi segnata dal coronavirus: prima nella società che aiuterà i cinesi a costruire il laboratorio di Wuhano, poi nel Massachusetts a inizio anni ’10 nella società che per il virus di Wuhano, in teoria, dovrebbe aver trovato il vaccino. I risultati di questa prestigiosa carriera sono quanto mai proficui. Secondo la rivista Forbes, disponendo dell’8% delle azioni di Moderna (che, ripetiamo, prima del COVID non aveva mai portato sul mercato un prodotto), Bancel è ora tecnicamente un billionaire, un miliardario. Secondo Business Insider, il fortunato francese ha dichiarato che darà via la maggior parte della sua fortuna, stimata in 4,1 miliardi di dollari.

 

Come riportato da Renovatio 21, Moderna e Merck sarebbero vicine alla fase 3 per un vaccino per il cancro alla pelle. Due anni fa è stato invece detto che la società aveva iniziato la sperimentazione umana per un vaccino mRNA per l’AIDS. Nel 2023 fa è stato annunciato lo sviluppo di un vaccino combinato mRNA COVID-Omicron e influenza; il Bancel ha dichiarato ai media che il vaccino mRNA COVID di fatto diventerà come un’antinfluenzale, con alcuni gruppi di individui vulnerabili che dovranno farlo ciclicamente.

 

Al World Economic Forum di Davos due anni fa il Bancel lamentò che «nessuno più vuole» i vaccini, per cui era pronto a gettare «30 milioni di dosi nella spazzatura».

 

Moderna, prima della pandemia, non aveva mai venduto un prodotto sul mercato al consumatore.

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Immagine di pubblico dominio CC0 via Wikimedia

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