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Le azioni Moderna crollano del 12% dopo il taglio delle previsioni di vendita per l’intero anno

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Le azioni del produttore di vaccini mRNA Moderna sono crollate nelle contrattazioni pre-mercato a New York dopo che la società biotech ha tagliato le sue previsioni di vendita per l’intero anno.

 

La società ha citato vendite inferiori in Europa, potenziali differimenti di fatturato per alcune vendite internazionali fino al 2025 e un «ambiente sempre più competitivo» per i vaccini respiratori negli Stati Uniti.

 

Moderna ha pubblicato utili del secondo trimestre che sono stati inferiori alle attese, perdite e ricavi che hanno superato la stima media degli analisti monitorata da Bloomberg. Ha anche pubblicato una perdita di 1,28 miliardi di dollari, o 3,33 dollari per azione, per il trimestre, rispetto a una perdita netta di 1,38 miliardi, o 3,62 dollari per azione per lo stesso periodo dell’anno scorso.

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Moderna ha osservato che i cali di fatturato sono dovuti principalmente a una transizione del mercato stagionale dei vaccini COVID. È qui che la domanda di vaccini Covid è più bassa in primavera e generalmente aumenta nei periodi autunnali e invernali. Tuttavia, il CEO Stephane Bancel ha affermato che la domanda di vaccini ha rappresentato una «buona stagione primaverile» per la popolazione anziana negli Stati Uniti.

 

L’attenzione sui profitti è stata focalizzata sulla revisione al ribasso delle previsioni di vendita dei prodotti Moderna per l’intero anno da 4 a 3 miliardi di dollari a 3,5 miliardi di dollari.

 

«L’aggiornamento delle vendite dei prodotti è determinato da tre fattori principali: vendite UE molto basse nel 2024, potenziali differimenti dei ricavi per alcune vendite internazionali al 2025 e un ambiente sempre più competitivo per i vaccini respiratori negli Stati Uniti», ha affermato l’azienda.

 

«Nel secondo trimestre, abbiamo segnato l’approvazione del nostro secondo prodotto mRNA e ridotto significativamente i nostri costi operativi. Restiamo concentrati sull’esecuzione per la stagione COVID 2024-25 e sul lancio del nostro vaccino RSV negli Stati Uniti» ha affermato il CEO Bancel.

 

Le azioni Moderna sono quindi crollate fino al 12% nelle contrattazioni pre-mercato.

 

Circa un mese fa, la Biomedical Advanced Research and Development Authority (BARDA) ha concesso a Moderna 176 milioni di dollari per sviluppare vaccini contro l’influenza aviaria. Ora, Moderna conta su un picco nei casi di influenza aviaria tra esseri umani.

 

Come riportato da Renovatio 21, il mese scorso l’Alta Corte di Londra ha stabilito che che Pfizer ha violato il brevetto Moderna con il vaccino COVID-19.

 

Moderna nel 2022 aveva fatto causa a Pfizer per violazione di brevetto. La società era già in una lotta con il governo USA per il brevetto del vaccino mRNA. Parallelamente, esisterebbe un contratto stipulato dall’ente per le malattie infettive NIAID (quello diretto sino a poco fa da Anthony Fauci) che avrebbe obbligato il Pentagono ad acquistare 500 mila dosi del vaccino, per un totale di 9 miliardi di dollari.

 

Come raccontato da Renovatio 21, il Bancel ha una storia speciale, con una strana coincidenza cosmica nel suo percorso professionale. Prima di Moderna, Stéphane Bancel fu CEO della società francese BioMérieux, posseduta da Alain Merieux, considerato amico personale di Xi Jinping, che visitò il laboratorio BSLM4 di BioMerieux a Lione nel 2014. Secondo quanto appreso, i cinesi avrebbero contattato i francesi per la costruzione del laboratorio di Wuhan, il primo BSL4 del Paese, nel 2004: si, stiamo parlando proprio di lui, il biolaboratorio del pipistrello cinese.

 

Il finanziere francese Patrick Degorce, fondatore di hedge fund e mentore dell’ex primo ministro britannico Rishi Sunak, fu nel 2011 uno dei primi investitori in quella piccola azienda farmaceutica chiamata Moderna (cioè «Mode» «RNA»), che all’epoca aveva circa dieci dipendenti e un modo di operare molto discreto.

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La carriera del Bancel è quindi segnata dal coronavirus: prima nella società che aiuterà i cinesi a costruire il laboratorio di Wuhano, poi nel Massachusetts a inizio anni ’10 nella società che per il virus di Wuhano, in teoria, dovrebbe aver trovato il vaccino. I risultati di questa prestigiosa carriera sono quanto mai proficui. Secondo la rivista Forbes, disponendo dell’8% delle azioni di Moderna (che, ripetiamo, prima del COVID non aveva mai portato sul mercato un prodotto), Bancel è ora tecnicamente un billionaire, un miliardario. Secondo Business Insider, il fortunato francese ha dichiarato che darà via la maggior parte della sua fortuna, stimata in 4,1 miliardi di dollari.

 

Come riportato da Renovatio 21, Moderna e Merck sarebbero vicine alla fase 3 per un vaccino per il cancro alla pelle. Un anno fa è stato invece detto che la società aveva iniziato la sperimentazione umana per un vaccino mRNA per l’AIDS. Nel 2023 fa è stato annunciato lo sviluppo di un vaccino combinato mRNA COVID-Omicron e influenza; il Bancel ha dichiarato ai media che il vaccino mRNA COVID di fatto diventerà come un’antinfluenzale, con alcuni gruppi di individui vulnerabili che dovranno farlo ciclicamente.

 

Al World Economic Forum di Davos due anni fa il Bancel lamentò che «nessuno più vuole» i vaccini, per cui era pronto a gettare «30 milioni di dosi nella spazzatura».

 

Moderna, prima della pandemia, non aveva mai venduto un prodotto sul mercato al consumatore.

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Immagine di pubblico dominio CC0 via Wikimedia

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